Re del terrore
- Group
- Administrator
- Posts
- 2,463
- Status
- Offline
|
|
Aderisco alla richiesta del caro Diabolik 911 nel topic dedicato alla storia "Nella Camera a Gas" ed apro questa discussione riguardante la geografia diabolika (c'è da dire che, nel 2005, è uscita la "Guida Turistica di Clerville" un lavoro veramente favoloso che spiega chiaramente, con tanto di mappe allegate, l'ubicazione delle citta, dei fiumi, delle ferrovie eccetera apparse in oltre 700 episodi di Diabolik). Quindi io consiglio tutti i diaboliki fan di procurarsi questo libro (purtroppo non è più possibile richiederlo alla casa editrice, però alle mostre dei fumetti alle quali partecipa l'Astorina dovrebbero ancora essere in vendita... io, ad esempio, la comprai a Lucca nel 2007 e anche durante l'ultima edizione mi sembra di averle riviste).
Nelle primissime storie, Diabolik agiva nel mondo reale (Marsiglia era il teatro principale delle sue azioni) e capitava spesso di sentir nominare città quali Londra o Parigi o persino l'India. Ma in breve questa collocazione reale fu abbandonata (sia per motivi di documentazione, ma soprattutto per motivi "creativi") e, nel numero 23 della Prima Serie "Il Pugnale Cinese", Diabolik, Eva e Ginko si "trasferirono" a Clerville. Da quel numero in poi la fantasia delle sorelle Giussani si è davvero scatenata: serviva una collina o una montagna per un trucco o una fuga di Diabolik? Ecco creata la collina o la montagna. Serviva un lago? Ecco creato il lago. Certo anche questa logica delle creazioni degli ambienti naturali aveva una limitazione che si erano poste le stesse Giussani: Clerville è nell'entroterra (attraversata da un fiume) e quindi non ci potrà mai essere il mare. Così come a Ghenf (che è, invece, sulla costa) non potranno mai comparire vette innevate. Allo stesso modo, sempre fedeli alla loro rigorosità logica, le Giussani crearono via via dei paesini o delle cittadine all'interno dello Stato di Clerville che hanno acquisito una personalità propria tanto da aver reso le avventure lì ambientate davvero epocali (penso, ad esempio, a Clemon il piccolo paesino di pescatori a pochi chilometri da Ghenf apparso in “Agguato sul Fondo”, ma anche a Colle Verde, il paese della tenera Bettina “Angoscia” o alla zona delle colline di Randen dove viveva Matteo “La Morte sulla collina”). Oltre a questi esempi possiamo parlare delle particolarità: sappiamo, ad esempio, che da Ghenf parte una litoranea costruita sulla montagna che va a picco sul mare (e l'immagine di questa litoranea mi ricorda tantissimo la strada che da Maratea, in Basilicata, si fa largo verso la Calabria), così come sappiamo che intorno a Clerville, soprattutto nella parte Nord, ci sono delle colline dalla vista maestosa, piene di ville e villette, tra cui anche i rifugi di Diabolik (e questo aspetto geografico mi ha sempre ricordato le splendide colline intorno a Firenze). E poi abbiamo catene montuose, soprattutto a Nord, al confine con il Beglait, o a Est e Sud-Est (confine con il Rennert e con il Ferland, come dimenticare le bellissime e recenti avventure in questo senso, penso a “La Morte sa Aspettare”, ma anche a “Sangue sulla Neve”): troviamo la Grande Catena di Vernan o la Catena di Roy, ma penso anche al bellissimo e suggestivo Passo del Gigante. Insomma, una varietà incredibile di paesaggio (ma proprio questa varietà rende Clerville uno stato unico e maestoso). In una storia di gennaio del 2003 (“Diabolici Amanti”) la quasi metà dell'albo narra di un inseguimento di Ginko ai danni di Diabolik ed in questo inseguimento possiamo ammirare una varietà diversa di paesaggi che sfociano nei paesi di Montvert (lo stesso del fratello di Esmeralda Radiè) e di Bremburg (altra località nominata diverse volte).... Ma abbiamo anche Selva Azzurra, Vernon, Balliet, senza dimenticare Mart o Lesan (“Il Re del Terrore”) o Narbon (“L'Inafferrabile Criminale”).
Lo Stato di Clerville
|
|