UN UOMO VIOLENTO

Inedito Maggio 2012

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  1. Lety Kant
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    Diabolik Inedito
    Un uomo violento
    Anno LI


    51-05r51-05f

    N°: 5
    Data uscita: 1/5/2012
    Pagine: 120

    Soggetto: M. Gomboli - T. Faraci
    Da un’idea di R. Altariva e F. Gammetta
    Sceneggiatura: P. Martinelli
    Disegni: S. Zaniboni – G. Montorio – L. Merati
    Copertina: Sergio e Paolo Zaniboni



    Dietro le apparenze di un matrimonio tranquillo è celato un segreto inconfessabile, un dramma senza fine di cui Diabolik e Eva vengono casualmente a conoscenza. E non potranno, o forse non vorranno, evitare di esserne coinvolti.


    Edited by DK Iudika - 31/7/2018, 15:42
     
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    Da come è impostato il testo non si capisce che la Martinelli è la sceneggiatrice. Sembra che il suo nome sia compreso nel "Da un'idea di".
     
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    Re del terrore

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    Corretto Rob ;) Mi sembra una buona squadra questa, a partire dai disegnatori non tralasciando chi scrive, anche se sto Altariva comincia ad apparire spesso, non è che paga la Astorina per far mettere il suo nome? XD Scherzo, Rob, anzi complimenti. Curiosità, Gammetta ha per caso proposto come te la base di partenza o qualche azione fondamentale nella storia?
     
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  4. Diabolik911
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    Diabolik col costumino viola?:D
    bè intteressante copertina anche perchè sembra non c'entri nulla con la trama!
    che retro!!
     
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    CITAZIONE (numero9 @ 7/3/2012, 21:50) 
    Corretto Rob ;) Mi sembra una buona squadra questa, a partire dai disegnatori non tralasciando chi scrive, anche se sto Altariva comincia ad apparire spesso, non è che paga la Astorina per far mettere il suo nome? XD Scherzo, Rob, anzi complimenti. Curiosità, Gammetta ha per caso proposto come te la base di partenza o qualche azione fondamentale nella storia?

    Io e una mia amica, Francesca Gammetta, abbiamo ideato un soggetto, partendo da una sua idea da me modificata.
    Era abbastanza spiazzante perché iniziava in un modo per poi diventare tutt'altro ed era anche molto arzigogolato... probabilmente troppo, perché Mario lo ha rifiutato. Però gli piaceva l'idea fondante del soggetto e l'ha utilizzata per una storia costruita da lui e Tito.
    Quindi, il contribuito mio e di Francesca è proprio minimo.
     
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  6. Lenny Nero
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    Io se riuscissi a mettere il mio nome su un albo di Diabolik potrei anche morire il giorno dopo, tanto la vita non potrebbe regalarmi di meglio...comunque..."Un uomo violento", non sarà mica proprio Diabolik!! :-P

    Copertina e retro non male, mi piacciono i colori "freddi".

    Ciao :-)
     
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    Re del terrore

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    Io però il costumino di Diabolik non lo posso proprio vedere!!! :)
    Sono molto fiducioso sulla storia e ho l'impressione che toccheremo qualche argomento socialmente importante. Ma si sa, Diabolik ogni tanto ha bisogno di entrare nel sociale (e lo fa sempre con grande stile e con una profondità che in pochi riescono ad avere). Se ripenso a "La Morte Dolce" o a "Il Segreto della Rocca" nutro grandi speranze (ma non sono solo quelle le storie sociali che meritano)...
     
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    CITAZIONE (Lenny Nero @ 8/3/2012, 01:52) 
    Io se riuscissi a mettere il mio nome su un albo di Diabolik potrei anche morire il giorno dopo, tanto la vita non potrebbe regalarmi di meglio...

    Questo discorso mi ricorda una discussione (piuttosto accesa) fra me e Mario dopo la pubblicazione de Il Grande Diabolik intitolato "L'Ombra del Giustiziere", che risulta "da un'idea di R. Altariva", e che a me non è piaciuto.

    Io "accusavo" Mario di non aver usato il mio soggetto non perché non andasse bene (in generale, perché qualche elemento da sistemare c'è sempre), ma perché aveva avuto un'idea differente per come utilizzare la situazione di partenza e qualche concetto di base e aveva preferito sviluppare la sua idea invece della mia.
    E lui mi rispose una cosa del tipo "sta a me decidere cosa è meglio fare, e se uno vuole il suo nome su Diabolik deve accettare le mie decisioni". Frase che in effetti è corretta, ma che in quel momento mi colpì come un insulto, perché mi sembrava che presupponesse che in fondo scrivevo solo per vanità... per avere il mio nome su Diabolik.
    E io gli risposi che quello che volevo era contribuire a delle buone storie e non me ne fregava nulla di avere il mio nome su una storia che non ritenevo buona. Credo gli sia sembrata una risposta arrogante, ma non lo era... nel senso che non ritengo automaticamente che tutto quello che scrivo sia buono, ma - com'è logico - faccio del mio meglio perché lo sia.

    In fondo la penso ancora nello stesso modo.
    Ognuno vive le cose a modo proprio e un albo che esce con scritto sopra "da un'idea di", in molti casi (non sempre, però) implica un soggetto scartato da cui è stata presa un'idea. Quindi quello che ho scritto io non andava bene.
    Dal mio punto di vista è una mezza sconfitta, ma non sempre si può vincere.
     
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  9. Diabolik911
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    Gran risposta Rob, grazie anche per questa curiosità e per la tua sincerità!
     
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    Re del terrore

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    Vedendo l'immagine pubblicitaria tratta da questa storia alla fine de "Il Collezionista" ribadisco che sono ancor più convinto che tra un mese Diabolik ed Eva faranno una bella escursione in una tematica socialmente forte e importante. Vedremo quali altre perle saprà regalarci la Redazione (da sempre fenomenale nel realizzare storie di questo tipo)... Nel mio post precedente ho nominato "La Morte Dolce" e "Il Segreto della Rocca", ma anche una storia come "Amnesia" (novembre 2004) è di quelle che lasciano senza fiato, senza scordare "Vite Incrociate" o, andando un po' più indietro nel tempo, "Schiava della Droga", "Eroina per Ginko", L'Ultimo della Lista", "La Fossa dei Disperati", "Fuga dalla Realtà" eccetera.
     
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    Re del terrore

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    Preso e letto.
    Dopo il mezzo passo falso del mese scorso, si ritorna a dei livelli qualitativi altissimi. La storia è bella e toccante, soprattutto nella prima parte, dove la povera Sara è assoluta protagonista, rubando la scena persino a Diabolik ed Eva. Una vicenda triste quella di Sara, costretta a subire ingiustizie e violenze di ogni tipo dal marito, che in pubblico recita la parte dell'affettuoso e del premuroso, mentre in privato la picchia e la umilia in continuazione, portandola poi all'estremo gesto che però, in questo caso, è un gesto di libertà e di vera liberazione. Non si può non essere commossi da questa vicenda, non si può non prendere a cuore questo tremendo disagio... e il grido di aiuto di Sara è raccolto sia da Eva, determinatissima a farla pagare al marito bastardo, sia da Diabolik, che forse avrà rivissuto i tragici momenti in cui arrivò a strangolare la donna amata. La seconda parte, un po' più meccanica della prima, narra del colpo e della vendetta nei confronti dell'uomo violento (una vendetta che mi ha ricordato molto "Furia Bestiale") e che è anche una sorta di liberazione per il lettore, ma soprattutto, è la giusta ricompensa per Sara, forse uno dei personaggi più tragici e tristi di tutta la serie. La storia lascia un amaro in bocca voluto, perchè tratta di un tema purtroppo molto attuale (basta vedere la maggior parte dei casi di cronaca nera) e lo tratta con la crudezza e l'immediatezza propria di Patricia Martinelli (bravissima nel ricostruire e nel riportare un'atmosfera che non può non essere cupa e tetra), bravissima anche nel cercare di smorzare la tensione crescente in alcune battutine tra la coppia che non rivedevo da tantissimo tempo (ma Diabolik ed Eva ancora non sapevano cosa Sara stesse passando).
    Disegni ottimi, meno efficaci dell'albo del mese scorso, ma comunque positivi (alcuni primi piani di Diabolik sono da Oscar) ma soprattutto riescono a trasmettere un senso di disagio nelle espressioni dei personaggi (un Diabolik così corrucciato e silenzioso non si è visto spesso, un silenzio che vale più di migliaia di parole).


    Bello, bello, bello. Triste, toccante, favoloso.
    Voto all'albo: 9 (sarebbe stato 10, ma il voto è una media tra prima e seconda parte).


    N.B. Questa storia merita i commenti della stragrande maggioranza degli utenti del Forum. Mi raccomando, leggetela e commentate perchè ne possono nascere davvero belle discussioni...
     
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  12. Lenny Nero
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    Come avevo programmato mi sono alzato di buon'ora (Mezogiorno) unicamente per mettere le mani su questo albo, che mi sono sparato subito in endovena :lol:

    Dunque,

    si sapeva bene quale fosse il tema centrale della storia ed il finale, c'era da capire tutta la dinamica della vicenda. In effetti la sostituzione di Diabolik nei panni del marito di Sara è il pretesto per mostrarci il suo comportamento abituale nei confronti della donna (inizialmente credevo che la "scenata" fosse solo per questo episodio particolare e la cosa mi era sembrata un pò forzata).

    Le scene di violenza sono molto toccanti e fanno sensibilmente montare la rabbia al lettore (importantissimo fattore questo in una storia del genere) che sia femmina o maschio.

    Il suicidio di Sara è davvero la triste ciliegina sulla torta (l'elemento che consegna questo personaggio al pantheon di quelli di maggior spessore della serie) scelta forte degli autori che gli avrebbero potuto anche regalare una libertà diversa.

    Ma la vicenda avrebbe perso gran parte della sua meravigliosa elevatezza drammatica.

    Questo albo è il chiaro esempio di come su un storia piuttosto semplice e lineare si possa costruire qualcosa di veramente bello ed emozionante, senza appunto ricorrere a situazioni super elaborate.

    Diabolik deve essere pure questo.

    Inutile sottolineare la personalità di Eva in questa storia, come anche la tragica fine (la peggiore di tutte che mi ha riportato alla mente "La ballata del Re") del marito violento.

    Non sono bravo a dare voti ad una storia, ma qui siamo davvero su livelli eccelsi.


    Ciao :)
     
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    Re del terrore

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    Inizio il mio resoconto su questo albo sottolineando che alla fine sono stato il primo ad arrivare in edicola, ne sanno qualcosa i compagni di scorribande notturne di ieri XD
    La storia sapevamo piu o meno quale tema andava a toccare, chiaramente si cerca di immaginare quello che può portare in un albo di Diabolik questa dura realtà della nostra esistenza, e poi scopri , forse anche giustamente, che la stuazione non è quella che ti potevi immaginare.
    Al di là del giudizio all' albo, che anche per me è super positivo, ma non gli darei comunque l'eccellente, voglio provare a fare una tavola rotonda con chi ha gia letto e espresso il suo parere e chi seguirà. Quindi mano allo spoiler e cominciamo, con due situazioni ben definite.
    Vorrei innanzitutto ribattere a Iudika che secondo me si trova ormai lontano dalla mente di DK quell'episodio di Lotta disperata, soprattutto va ricordato che il carattere del Re del Terrore di quel periodo era quello, non violento, ma vendicativo, sono due cose differenti. ;) Anche io trovo un divisore nella storia, una sorte di prima parte tranquilla, per quanto si possa definirla cosi, e una seconda dove l'azione concreta ha il sopravvento. Riprendendo il gesto di Sara, evidenziato da Ale, mentre leggevo il fumetto nel momento in cui Sara ricorda il momento della fuga e poi afferma che si ritiene condannata a quel ruolo, ho pensato che potesse togliersi la vita, ma il fatto che ha scelto per farlo una dimostrazione di sincerità nei confronti di chi lei ha chiamato in qualche modo a vendicare, mi ha spiazziato, quindi bei momenti.
    Volendo allontanare un po la drammacità della storia e della situazione, mi piace evidenziare un momento brillante della storia, di Eva che torna dal parrucchiere. :lol:
    La copertina secondo me non rispecchia la volontà del titolo e della storia, mi piacerebbe poi sapere se ce ne erano altre scartate.
     
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    Re del terrore

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    E Tonino ha vinto gli albi Prima Serie di Lenny, personalmente autografati da lui (so soddisfazioni!!!) :)... Per quanto riguarda la storia:
    Ho nominato "Lotta Disperata" non perchè penso che a Diabolik possa essere tornato in mente quell'episodio, ma per giustificare il fatto che, questa volta, interviene deciso contro l'uomo violento (e non lo fa soltanto per via del colpo). In altre occasioni, in passato, ha lasciato che fosse Eva a compiere azioni di questo tipo, mentre lui si concentrava esclusivamente sul colpo (e mi viene in mente anche "Un Dannato Alibi" del 2003, dove si parlava di violenza sessuale). E' chiaro, alla luce di questa storia, che il tema della violenza sulle donne, vittima dei loro mariti o dei loro compagni (tema, purtroppo, tremendamente attuale), faccia molta presa su Diabolik. E a me piace immaginare che quei suoi silenzi, quel suo essere "musone" e corrucciato (nonostante Diabolik è difficile rida), sia dovuto alla situazione che ha passato Sara e l'ha portata all'estremo gesto. E il suicidio rappresenta la fuga verso la libertà di questa donna sfortunata.
    Il personaggio di Sara mi ha molto colpito, nella sua tragicità (altro che Ubold!!!), e penso che sia uno dei personaggi secondari di Diabolik meglio costruiti in tutta la saga (altre vittime di violenze tipo la ragazza di "Un Dannato Alibi" non hanno avuto questo spessore psicologico, questa grande profondità). E io penso che la prima parte, quella dove si consuma il dramma della donna, sia la parte meglio costruita, quella caratterizzante l'albo, quella che rende questo albo meraviglioso. La seconda parte rientra in dei canoni diaboliki classici (si tratta di superare i sistemi di sicurezza per appropriarsi dei gioielli e delle ricchezze di Wolker e di attuare una vendetta che, attenzione, Sara non ha chiesto perchè la sua vendetta ideale si sarebbe fermata al furto).
    D'accordissimo con Tonino per quanto riguarda la scena del ritorno di Eva dal parrucchiere (e lì è palese la mano della Martinelli)...
     
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  15. Lenny Nero
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    Bene bene, aspetto il vincitore a braccia aperte per la consegna del premio (si consiglia di venire pesantemente armati :D )

    Entrambe le vostre considerazioni sono molto interessanti.

    Su quello che dice numero9, in effetti il fatto che Sara usi il proprio gesto come segno della sua sincerità verso DK ed Eva da ancora più peso al suo atto estremo.

    Quello a cui si riferisce invece Dk Iudika (che ha sottolineato una cosa importantissima) potremmo leggerlo come un'altro estremo gesto, ma d'amore, cioè Sara nonostante abbia subito umiliazioni al suo corpo e alla sua dignità non cerca una vendetta insanguinata (che avrebbe sminuito il personaggio) ma solo qualcosa in grado di mettere giusto in difficoltà suo marito...o forse chissà era sicura che Eva non gliela avrebbe fatta passare liscia (perchè a quanto pare si sa in giro quanto lei abbia a cuore certe tematiche).

    Cosa ne pensate di questa mia considerazione?


    Comunque ragazzi la frase di Eva

    "ah...l'amavi? Allora sarai contento di sapere che stai per raggiungerla".


    è da premio Oscar da consegnarli sullo zerbino di casa...

    chissà però se Sara sarà felice di ritrovarselo tra i piedi...ma poi, raggiungerla in senso figurato o "CARRAMBA!" nella serie di Diabolik si materializza il concetto spiritual-religioso di aldilà?


    Ciao :)
     
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40 replies since 7/3/2012, 15:04   1474 views
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