ADDIO, MIA AMATA COMPLICE

Signori, qui ci troviamo di fronte a una gran bella storia, perfetta nelle atmosfere, nei disegni, nella sua complessità. Già dal prologo il lettore può capire che l'intera vicenda ruota intorno al legame indissolubile che lega Diabolik ed Eva. La storia, in sé, è ben ricca di capovolgimenti...anche troppi! Diabolik ferito che si sacrifica; Eva che si sacrifica per Diabolik che si è appena sacrificato; Saverio che decide di sacrificarsi rendendosi complice; Diabolik che chiede un ulteriore sacrificio ad Eva... mamma mia!!! Ovviamente i lettori più "rodati" ben capiscono che dietro tutto quel che capita c'è lo zampino di Diabolik; un po' tutto è forzato in quel video nascosto, anche quell' "Addio, mia amata complice!" nel finale sembra più una frase "da Via col vento" che "da Clerville". Cmq è da apprezzare il frequente accenno a storie passate, il ritorno al bianco e nero a luglio (un bel salto indietro nel tempo), la presenza del vecchio amico della rocca, la pietà di Altea verso Eva, la sempre degna professionalità di Ginko, il machiavellismo del re del terrore nell'ordire quel piano (ah... raggiunge i livelli di Chuck Norris quando si estrae da solo il proiettile!!!), l'inseguimento finale- che permette di dare ciclicità al racconto, che inizia con una fuga e termina nello stesso modo. Insomma, tutti gli elementi si combinano in maniera ottimale per fornirci un racconto bello, scorrevole e dominato dall'amore- sentimento che va oltre i limiti della giustizia umana. Dk ha ingannato un amico al fine di salvare la donna che ama; si è trascinato nei boschi sanguinante per lei; ha recitato una parte; organizzato una fuga al volo; superato l'ennesimo inseguimento: tutto per Eva! Io non sono come Saverio (in quel senso lì!) ma, se fossi in Eva, a quell'uomo lì me lo terrei ben stretto!!!

Ahimè però come successe per "Il ritorno di Gustavo Garian" anche quest'anno purtroppo le aspettative sono state molto molto deluse.

Chi conosce almeno un pò il fumetto di Angela e Luciana Giussani sa benissimo che i titoli ad effetto tipo "La fine di Diabolik", "La morte di Eva" etc sono sempre da prendere con le dovute misure, nel senso che è ovvio che il contenuto della storia non porterà di certo a nessuna dipartita definitiva dei personaggi principali.

Il bello di questi albi però è scoprire come i nostri eroi usciranno sani e salvi dalle situazioni più drammatiche.

Mi vengono in mente albi come "Agguato al castello", "Mosaico infernale", "Vederlo morire", "A due passi dalla morte", storie dove la vittoria di Diabolik è un vero colpo di scena dovuto quasi sempre alla sua infinita astuzia.

In "Addio mia amata complice" mi aspettavo di vedere un clamoroso colpo di scena dopo aver dato (sul serio) per spacciato uno dei due componenti della coppia di criminali.

Il ritorno in scena di Diabolik invece è quanto di più "telefonato" possa esistere.

Francamente la storia della morte annunciata tramite il messaggio col Dvd puzza di messinscena lontano anni luce, il fatto che poi stranamente, il cadavere di Diabolik non si trovi dopo l'esplosione del rifugio non fa che rendere l'attesa degli sviluppi molto scontata.

Altra delusione, il messaggio che Diabolik rivolge alla sua amata compagna, un messaggio forte, sincero sicuramente ma totalmente svuotato del suo pathos alla luce del fatto che Diabolik lo dice sapendo di non essere affatto in fin di vita.

Vogliamo mettere tutto ciò con un Diabolik che nel passato sapendo di morire va a rubare un oggetto per fare un ultimo regalo ad Eva? Questo si che mette i brividi, non un messaggio detto per coprirne un altro!

E poi Ginko...davvero si è rimbecillito se non riesce a capire il messaggio morse di Diabolik (cioè stiamo parlando di un trucco che l'Ispettore dovrebbe ricordare ogni mattina quando si sveglia di ogni giorno della sua vita) e l'escamotage narrativo "non faranno caso a gli occhi che si chiudono di un moribondo" mi spiace tanto ma non regge nemmeno un pò!

Che poi non ho capito bene una cosa...considerando che Diabolik era sicuro della riuscita del suo piano, perchè chiedere ad Eva di suicidarsi sul serio invece di dirle (sempre in morse) "Eva cara, sono vivo fai solo in modo di farti ricoverare che ti libero"? Cioè altro che amore qui praticamente mette a repentaglio la vita della sua amata!

Parlando poi di altre cose che non reggono ci metto anche il taglio delle vene tramite un dvd...sarebbe difficile già dopo innumerevoli tentativi figuriamoci nel lasso di tempo tra quando Eva chiude la luce e gli agenti accendono gli infrarossi!

Insomma, sono rimasto abbastanza deluso da questa storia, peccato perchè l'inizio non era male con una Eva in versione Nikita che non mi ha affatto dispiaciuto.

La cosa che mi lascia alquanto perplesso è che spesso si cestinano soggetti (giustamente) per passaggi che non reggono e poi si pubblicano delle storie che fanno acqua in molti punti.

Io credo che in certi casi un pò di ripasso delle storie delle MITICHE Sorelle non guasterebbe affatto.

carissimo Michele, Diabolik nel filmato chiede ad Eva DI SUICIDARSI PUNTO.

NON allude assolutamente al suo piano, NON dice "fai finta che poi ti portano all'ospedale e ti vengo a liberare" (infatti quando poi lei aprirà gli occhi dirà "dimmi che non sto sognando" quindi non si aspettava minimamente che lui potesse essere li vivo e vegeto davanti a lei).

Diabolik si prende un rischio grosso come una casa a chiedere quanto sopra...deve ringraziare non l'efficienza di Eva ma la sua incapacità a portare a termine la sua richiesta!

Per quanto riguarda il messaggio di amore oltre la morte etc etc credo che dopo tanti anni non abbiamo bisogno di tutto ciò per sapere cosa provino l'un l'altra i due criminali. In passato sono stati i gesti a parlare per loro non frasi ad effetto davanti ad una telecamera (cos'è STRANAMORE?!?!?!?).

Roberto probabilmente mi sfuggiva questo dettaglio, vuol dire che dopo 50 anni Ginko è rimasto il solito idiota.

questa che dici è una tua interpretazione che non traspare minimamente da alcun dialogo nella storia...Diabolik è un fumetto in cui tutte le situazioni sono state sempre ben delineate, spiegate e non omesse e lasciate all'interpretazione del lettore...in questo caso lui chiede ad Eva di uccidersi senza accennare assolutamente al suo piano, se Eva fosse stata più efficiente all'ospedale Diabolik avrebbe salvato una salma da tumulare.

Non è un'omissione da poco, ed io non la posso accettare in una storia di Diabolik.

Quando lei apre gli occhi e dice "dimmi che non sto sognando" è la stessa identica reazione che Eva ha sempre avuto quando ha rivisto Diabolik o dopo una fuga dal carcere o quando lo credeva morto. Era semplicemente felice di rivedere sano e salvo il suo uomo e felice di essere tornata finalmente tra le sue braccia.

dici bene, quando lo credeva morto se Eva avesse saputo che lui era pronto a salvarla non avrebbe pronunciato questa frase.
Questo, insieme al messaggio "subliminale" fanno si che Diabolik SECONDO CIO' CHE SI EVINCE DALLA STORIA abbia attentato alla vita della sua compagna.

Altro che amore.