Parto dalla copertina, tanto bistrattata in questa pagina, che ha un impatto incredibilmente positivo. Il Diabolik che sembra emergere dalle acque come un fantasma a sovrastare la situazione, il Ginko in primo piano determinato come non mai e la presenza delle due barche, anticipano quella che si preannuncia essere una storia classica con in primo piano il classico scontro Diabolik-Ginko. E lo scontro, effettivamente, c'è anche se si realizza pienamente soltanto nell'inseguimento finale.
I due percorrono strade diverse per cercare di far luce sul furto della collana del re, ma, idealmente, rendono sempre chiaro al lettore come i due avversari abbiano un intuito, una partecipazione agli eventi e un approccio all'indagine che li accomuna in modo incredibile (anche se Ginko ha dei vincoli legali che il maledetto criminale non ha). Perché, in fondo, l'albo parla di un'indagine, parla di un mistero da risolvere e di come questo mistero, nonostante due strade diverse intraprese, abbia un unico punto d'arrivo.
Molto interessante la storia, molto interessante l'approccio della sceneggiatura di rob.seven. Perché il fatto che il soggetto sia intrigante e interessante è sicuramente un aspetto non da poco che aiuta lo sceneggiatore, ma è anche vero che è lo sceneggiatore a scegliere il modo di narrare quanto racconta il soggetto, è lo sceneggiatore che cerca nel modo migliore possibile di presentare le informazioni al lettore. E Roberto dimostra di conoscere molto bene Diabolik, soprattutto dimostra di conoscere molto bene quello che, per mio modo di vedere, è il rapporto tra Diabolik e Eva. Le fasi d'affetto (quando lei, mentre parlano, cinge il collo di lui e continua a parlare di "lavoro", vignette di Tavola 59), le battutine ironiche e scherzose che entrambi si scambiano (Tavole 76-77, nonostante l'errore nel disegno di Ricci che realizza un volto di Eva serio, quando invece doveva essere sorridente), l'ultima Tavola che trovo veramente splendida e indicativa di quanto Eva possa permettersi di "scherzare" con Diabolik e di quanto lui sia felice di stare al gioco ("Ecco fatto! La Collana del Re al collo del Re del Terrore!")... tutti piccoli elementi che rendono la storia estremamente gradevole e che ho finalmente ritrovato nella diabolika coppia.
Purtroppo, e qui parlo dell'unico aspetto negativo di "Contro Ogni Regola", i disegni di Ricci non rendono giustizia al bel lavoro di Pasini, Gomboli e Altariva (e neanche a quello di Buffagni che ha realizzato la copertina). Non dirò molto perché rischio di essere noioso e ripetitivo, ma non mi spiego proprio come, dopo tanti anni che si inchiostrano le matite del padre, ancora si sbagli a realizzare il volto dei personaggi principali. In moltissime vignette Diabolik è inguardabile, per non dire Ginko, in alcune vignette Eva sembra venire molto bene (l'ho apprezzata, ad esempio, alla Tavola 13), ma in altre sembra irriconoscibile (a Tavola 100 non sembra neanche lei). C'è questa discrepanza incredibile tra il bel lavoro che si riesce a fare con gli sfondi e con l'ambiente circostante rispetto ai volti e ai personaggi principali. Però le matite di Angelo sono sempre di altissimo livello (ricordo ancora le favolose tavole a matita postate dalla Redazione per "L'Inganno Vince") eppure il disegno finale non rende come dovrebbe. Sicuramente è anche questione di gusto personale, ma mi dispiace molto trovare disegni non sufficientemente gradevoli dal punto di vista dei personaggi principali, in una storia sicuramente entusiasmante e che mette in primo piano il rapporto esistente nel fumetto tra Diabolik e Ginko.
N.B. Roberto mi ha detto (e ha anche scritto su FB) che a Tavola 76 Eva doveva essere sorridente perché sta scherzando con Diabolik e lo aveva scritto in fase di sceneggiatura. Ricci ha sbagliato e ha realizzato una Eva seria e quindi potrebbe essere presa sul serio quando dice quelle cose. In realtà penso che, comunque e nonostante l'errore, si capisca molto bene che i due stanno scherzando e, personalmente, ho molto apprezzato la scena.
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