In parte mi trovo d'accordo con Neogrigio, anch'io, infatti, ho sempre pensato che non dovesse essere per nulla facile per gli Autori sviluppare un soggetto su Bettina per vari motivi. Ho quindi letto con molto piacere questa storia articolata, densa, ricca di azione e intricata nel dipanarsi della trama proprio per l'utilizzo che viene fatto del personaggio di Bettina (non più la bambina/ragazzina da salvare come successo nelle tre avventure precedenti), ma un personaggio forte, maturo, innamorato, disposto persino a tradire Diabolik pur di salvare le persone che ama. Ed è su questo aspetto che la mia opinione si discosta un po' da quella di Neogrigio, quando parla di un senso di incompiutezza riguardo al rapporto tra il maledetto criminale e Bettina: secondo me, in realtà, ci sono alcuni momenti che ci fanno capire bene come si è sviluppato questo rapporto e come, potenzialmente, si svilupperà in futuro. Il primo istinto di Bettina, una volta scoperto Diabolik, non è quello di consegnarlo a Ginko e lo dice con forza ("NO! Diabolik ed Eva Kant... Sono miei amici e devo loro la vita"), ma è quello di provare a parlarne proprio con Diabolik ("Potrei parlarne apertamente a Diabolik, chiedendogli di desistere dai suoi intenti e liberare subito tuo padre...") con l'errore di ascoltare invece le opinioni del fidanzato Marco (per il quale nutro una certa antipatia) e non pensare più a questa eventualità. Eventualità che invece risultava essere la migliore e ciò viene chiarito senza ombra di dubbio alla fine, quando Diabolik dice a Bettina (prima del tenero e paterno abbraccio finale tra i due) "Devi capire che io rinuncerei a qualunque colpo... A qualunque sfida... Per te.". Quando mai Diabolik ha detto una cosa del genere ad altri se non a Eva? Secondo me qui ci troviamo di fronte ad una svolta vera e propria in quelli che sono i rapporti affettivi del maledetto criminale: c'è un'altra persona, oltre a Eva, per la quale il re del terrore è disposto a tutto, persino a rinunciare ai suoi colpi e alle sue sfide. In questo senso, penso che il messaggio lasciato da "Il Tradimento di Bettina" sia estremamente forte, estremamente compiuto.
Si sarà quindi capito che ho molto apprezzato questa storia nonostante nella seconda parte Bettina esca fuori dalla trama (da un lato la cosa diventa inevitabile), ma c'è una considerazione che vorrei fare e mi piacerebbe si rispondesse. Perché Eva deve aspettare che Diabolik si risvegli quando ha sempre usato eccitanti o altre sostanze di questo tipo per accelerare il risveglio dal narcotico? Lo fa per esigenze di trama (è necessario che Diabolik si svegli quando Stoppard è già all'ambasciata per regalare un ulteriore colpo di scena) oppure lo fa perché la sostanza usata da Bettina e preparata da Marco non è conosciuta e potrebbe avere effetti collaterali? E qualora fosse questa seconda ipotesi, per un narcotico non basta risvegliare l'addormentato anche con i semplici e vetusti sali da far annusare? Questo piccolo particolare mi ha un po' lasciato perplesso (ma è soltanto un dettaglio) per il resto posso soltanto applaudire gli autori per averci regalato un'altra pietra miliare nella storia del GDK estivo e applaudire Barison per l'ottima prova sfornata (anche, e soprattutto, per l'ottima caratterizzazione di Bettina).
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