Criminale
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CITAZIONE (DK Iudika @ 11/7/2014, 09:59) Ed è su questo aspetto che la mia opinione si discosta un po' da quella di Neogrigio, quando parla di un senso di incompiutezza riguardo al rapporto tra il maledetto criminale e Bettina: secondo me, in realtà, ci sono alcuni momenti che ci fanno capire bene come si è sviluppato questo rapporto e come, potenzialmente, si svilupperà in futuro. Il primo istinto di Bettina, una volta scoperto Diabolik, non è quello di consegnarlo a Ginko e lo dice con forza ("NO! Diabolik ed Eva Kant... Sono miei amici e devo loro la vita"), ma è quello di provare a parlarne proprio con Diabolik ("Potrei parlarne apertamente a Diabolik, chiedendogli di desistere dai suoi intenti e liberare subito tuo padre...") con l'errore di ascoltare invece le opinioni del fidanzato Marco (per il quale nutro una certa antipatia) e non pensare più a questa eventualità. Eventualità che invece risultava essere la migliore e ciò viene chiarito senza ombra di dubbio alla fine, quando Diabolik dice a Bettina (prima del tenero e paterno abbraccio finale tra i due) "Devi capire che io rinuncerei a qualunque colpo... A qualunque sfida... Per te.". Quando mai Diabolik ha detto una cosa del genere ad altri se non a Eva? Secondo me qui ci troviamo di fronte ad una svolta vera e propria in quelli che sono i rapporti affettivi del maledetto criminale: c'è un'altra persona, oltre a Eva, per la quale il re del terrore è disposto a tutto, persino a rinunciare ai suoi colpi e alle sue sfide. In questo senso, penso che il messaggio lasciato da "Il Tradimento di Bettina" sia estremamente forte, estremamente compiuto.
Forse mi sono spiegato male.
L'atteggiamento di Diabolik nei confronti di Bettina è chiaro da anni, se non ricordo male anche in Vile ricatto sottolinea che lei sia l'unica persona a cui è profondamente affezionato oltre ad Eva. Al contrario, l'atteggiamento della Bettina adulta nei confronti di Diabolik, per forza di cose, non può essere altrettanto lineare, perché in pratica mai hanno avuto a che fare l'una con l'altro, se non in una situazione come quella de "La vendetta ha la memoria lunga" dove evidentemente la lucidità va a farsi benedire. Ma già il dialogo finale di quell'episodio evidenzia come la gratitudine della Ramblè vada a scontrarsi con la disapprovazione verso le scelte di vita dei nostri. Non a caso ho fatto l'esempio di Saverio: lui non si porrebbe alcun dubbio nel come approcciarsi a Diabolik o Eva, e il GDK della scorsa estate penso sia emblematico in questo senso. Qui Bettina pensa una cosa, ma al primo dubbio istillato dal suo fidanzato cambia idea, perché non ha effettivamente idea di che persona sia Diabolik se non da quello che può aver letto sui giornali. In realtà questa storia può essere un punto di partenza per reinventare il rapporto fra lei e i due criminali, ma nella specifica vicenda emergono tutte le contraddizioni di un rapporto basato su ricordi e affetti legati a vicende del passato e non su una conoscenza dettata dalla reale presenza degli uni nella vita dell'altra. Questo intendevo per "incompiuto". 
CITAZIONE (DK Iudika @ 11/7/2014, 09:59) c'è una considerazione che vorrei fare e mi piacerebbe si rispondesse. Perché Eva deve aspettare che Diabolik si risvegli quando ha sempre usato eccitanti o altre sostanze di questo tipo per accelerare il risveglio dal narcotico? Lo fa per esigenze di trama (è necessario che Diabolik si svegli quando Stoppard è già all'ambasciata per regalare un ulteriore colpo di scena) oppure lo fa perché la sostanza usata da Bettina e preparata da Marco non è conosciuta e potrebbe avere effetti collaterali? E qualora fosse questa seconda ipotesi, per un narcotico non basta risvegliare l'addormentato anche con i semplici e vetusti sali da far annusare?
Bravo, ci ho pensato anch'io durante la lettura ma ho poi dimenticato di accennarne nel commento.
Credo si tratti semplicemente di esigenze di sceneggiatura, perché non sempre quando l'uno o l'altra hanno usato l'iniezione eccitante per risvegliare qualcuno erano a conoscenza del tipo di narcotico utilizzato, quindi credo che l'interazione chimica fra le due sostanze non rappresenti un problema. O, almeno, finora non è mai stato così.
E comunque ieri ti sei perso un concerto della madonna 
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Ed è su questo aspetto che la mia opinione si discosta un po' da quella di Neogrigio, quando parla di un senso di incompiutezza riguardo al rapporto tra il maledetto criminale e Bettina: secondo me, in realtà, ci sono alcuni momenti che ci fanno capire bene come si è sviluppato questo rapporto e come, potenzialmente, si svilupperà in futuro. Il primo istinto di Bettina, una volta scoperto Diabolik, non è quello di consegnarlo a Ginko e lo dice con forza ("NO! Diabolik ed Eva Kant... Sono miei amici e devo loro la vita"), ma è quello di provare a parlarne proprio con Diabolik ("Potrei parlarne apertamente a Diabolik, chiedendogli di desistere dai suoi intenti e liberare subito tuo padre...") con l'errore di ascoltare invece le opinioni del fidanzato Marco (per il quale nutro una certa antipatia) e non pensare più a questa eventualità. Eventualità che invece risultava essere la migliore e ciò viene chiarito senza ombra di dubbio alla fine, quando Diabolik dice a Bettina (prima del tenero e paterno abbraccio finale tra i due) "Devi capire che io rinuncerei a qualunque colpo... A qualunque sfida... Per te.". Quando mai Diabolik ha detto una cosa del genere ad altri se non a Eva? Secondo me qui ci troviamo di fronte ad una svolta vera e propria in quelli che sono i rapporti affettivi del maledetto criminale: c'è un'altra persona, oltre a Eva, per la quale il re del terrore è disposto a tutto, persino a rinunciare ai suoi colpi e alle sue sfide. In questo senso, penso che il messaggio lasciato da "Il Tradimento di Bettina" sia estremamente forte, estremamente compiuto.
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