UN'AMICA IN PERICOLO

Il Grande Diabolik - aprile 2019

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    Re del terrore

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    Wow, sono contento di essere stato un "segno", per questa storia.
    Anche se, come sapete, ho sempre pensato a Gianna come lesbica (non chiedetemi il perché...).
    In ogni caso, bel lavoro, ora attendiamo i rapinatori luchadores!

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    Re del terrore

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    Dalla pagina FB della redazione Astorina (https://www.facebook.com/pg/DiabolikUffici...f=page_internal):

    Andrea Pasini e Rosalia Finocchiaro hanno inserito una serie di citazioni e richiami nella storia del Grande Diabolik: "Un'amica in pericolo", alcuni più facili e altri per solutori esperti ;).
    Li avete notati?
    E quanti ne avete trovati?
    Qui di seguito pubblichiamo una gallery dove li mostriamo tutti, proprio tutti, e anche qualche altra curiosità.
    Per chi non avesse ancora letto "Un'amica in pericolo" ci sono degli spoiler, ma se non l'avete letto affrettatevi!
    Se non lo trovate più in edicola è già acquistabile nel nostro negozio online.

    L’ISPETTORE MALDEN
    All'inizio della storia Diabolik vuole consultare certi incartamenti presenti dell’archivio del commissariato centrale di Clerville. Per farlo, a tavola 7, assume brevemente l’identità di un poliziotto fuori sede. Per questo ruolo abbiamo scelto l’ispettore Malden, un personaggio comparso per la prima volta nell’albo “Contro ogni regola” (n.4/2014) e da allora apparso in più occasioni, diventando rapidamente il referente di Ginko presso la polizia di Ghenf.



    ANSELMO E IL PROFESSORE
    Grazie a “Un'amica in pericolo” scopriamo una delle identità “dormienti” di Diabolik, un personaggio fittizio che tira fuori dall’armadio quando gli serve. Si tratta di Schwarz, un criminale specializzato nel progettare colpi che, materialmente, fa compiere a manodopera specializzata reclutata per l’occasione. Nella creazione di questa figura ci siamo ispirati a una vecchia storia (“La morte di Ginko” n.16 seconda serie, 1965) in cui un personaggio del genere esiste veramente, si tratta de “Il professore”, figura mitica della malavita di Clerville, famoso per i suoi piani infallibili. Per caratterizzare il personaggio di Schwarz ci siamo però ispirati a un altro figuro di quell’albo: Anselmo, complice del Professore, claudicante e munito di bastone.



    LA CANZONE DI EVA
    A tavola 11 della nostra storia siamo testimoni della ricca festa, con tanto di musica dal vivo, organizzata dalla contessa cliente di Gianna. Dovendo scegliere qualcosa da far cantare al gruppo ingaggiato dalla nobildonna, abbiamo deciso di usare una canzone (di cui non conosciamo il titolo) tratta dal repertorio di Eva Kant quando, anni prima di incontrare Diabolik a Clerville, era una cantante di night club (e una spia industriale). Gliel’abbiamo vista e “sentita” cantare nel Grande Diabolik del 2003 “Eva Kant, quando Diabolik non c’era”.



    CHE COMBINAZIONE!
    Che all’aeroporto di Clerville ci fossero per i viaggiatori degli armadietti a combinazione (e non con le chiavi) lo abbiamo deciso scrivendo l’albo “Uno dei tre” (n.8/2015). Lì avevamo la necessità di far aprire un armadietto a Diabolik dopo che era stato catturato da dei criminali e privato di ogni effetto personale, quindi se avesse avuto con sé la chiave dell'armadietto l'avr... Altro...



    È ARRIVATO L’AMBASCIATORE
    Dovendo scegliere un personaggio straniero di cui Ginko poteva essere amico di lunga data, abbiamo pensato di fare un omaggio a un episodio cardine della storia personale dell’ispettore: “Il grande ricatto” (n.22 prima serie, 1964) che ci racconta dell'incontro tra lui e Altea, la donna che da allora (sia pure con qualche alto e basso) è restata al suo fianco. All'epoca, infatti, viene mostrato anche l’incontro tra Ginko e quello che era il nuovo ambasciatore del Beglait appena insediatosi a Clerville. Noi (dopo esserci consultati col super-esperto diaboliko Michele Iudica) abbiamo deciso che tra l’ambasciatore e il poliziotto, negli anni, poteva essere nata un’amicizia rimasta salda anche dopo il ritorno in patria del diplomatico. Poiché ne “Il grande ricatto” l’ambasciatore non aveva un nome, lo abbiamo battezzato noi (Giorgio Klein) per l’occasione.



    IL GENERALE VOLPONE
    Visto che l’ex ambasciatore Giorgio Klein è un funzionario ministeriale del Beglait in missione sotto copertura per conto dei servizi segreti, dovendo mostrare (alle tavole 37 e 64) l’uomo al comando di questa operazione, non ci siamo trattenuti dallo scegliere lo zio “Volpone” di Altea, il generale in pensione Fabio Von Waller, eminenza grigia dell'intelligence del Beglait.

    Per chi non lo conoscesse, rimandiamo a questo post dello scorso anno, realizzato in occasione dell'uscita di una storia di cui era protagonista: www.facebook.com/DiabolikUfficiale/posts/2075448565860779



    IL BURATTINAIO
    Questo è un delirio del solo Pasini, Rosalia declina ogni responsabilità. In “Un'amica in pericolo” c'è qualcuno che tenta di corrompere Giorgio Klein per ottenere segreti di Stato del Beglait. Potrebbero benissimo essere agenti di una potenza straniera, ma per Pasini si tratta di esponenti di un'organizzazione spionistica internazionale che opera a scopo di lucro. Un'organizzazione senza nome che risponde agli ordini di un misterioso figuro noto solo col soprannome de “Il burattinaio”. Non lo abbiamo mai visto ma Diabolik si è scontrato con alcuni suoi uomini nell'albo “Non solo per i diamanti” (n.5/2016).
    Non c'è scritto da nessuna parte e il Burattinaio non viene mai nominato, ma Pasini è convinto che anche l'organizzazione che vediamo all'opera in “Catena di inganni” (n.4/2017) sia sempre quella del misterioso personaggio.
    Però entrambe quelle storie sono state pensate da Mario Gomboli e Tito Faraci, Pasini che cosa ne sa?



    PRIMA E SECONDA PARTE
    Questa curiosità è un po' tecnica, probabilmente un po' noiosa, se avete fretta passate pure al punto successivo senza troppi rimpianti.
    Quando è stata pensata la nuova formula del Grande Diabolik e si è deciso che la storia principale sarebbe stata lunga 128 pagine, abbiamo anche stabilito di scrivere la storia in modo che potesse essere divisa in due parti uguali di 64 tavole l’una. Questo perché magari, chissà, in futuro remoto potrebbe venire comodo ristampare ognuna di queste storie lunghe in due puntate distinte, ma per poterlo fare è importante che tra tavola 64 e tavola 65 (ossia la tavola 1 dell'ipotetica seconda puntata) ci sia uno stacco e che quindi la separazione non cada a metà di una scena.
    È per questo che a tavola 65 nella prima vignetta c'è molto spazio libero in alto a sinistra, è lasciato sgombro apposta per l'eventuale inserimento della testatina che, al momento, troviamo solo a tavola 1.



    ALL’OBITORIO
    Non tutti i riferimenti che abbiamo inserito nella trama li abbiamo presi da vecchi albi di Diabolik. Per esempio, per scrivere la sequenza di tavola 108, ambientata all’obitorio, ci siamo ispirati al primo numero della seconda stagione di DK (il personaggio “altro da Diabolik” che rilegge il mito del Re del Terrore in formato comic book). Anche lì c’è una scena ambientata attorno a un tavolo autoptico dove il malcapitato anatomopatologo si trova a incidere il torace a quello che crede essere il cadavere di uno sconosciuto che invece scopriamo essere il protagonista della serie, vivo e combattivo (anche se parecchio malconcio).
    In “Un’amica in pericolo” volevamo che il lettore si aspettasse una scena del genere, credendo che quello sul tavolo fosse Diabolik che quindi avrebbe reagito al bisturi del medico legale. Speriamo che almeno qualche lettore si sia sorpreso del fatto che ciò non è avvenuto :)



    KRUSION
    Nelle mille avventure che ha vissuto a Diabolik è già successo di dover simulare la propria morte. In questo caso lo ha fatto grazie al “potente estratto di una radice indiana” (lo dice a tavola 113). A qualche lettore sarà sembrato strano questo riferimento a un paese “reale” ma ci siamo ispirati a uno dei primi numeri della serie (quando, in effetti, il Re del Terrore non si era “trasferito” a Clerville ma operava ancora nel nostro mondo). Si tratta di “Sepolto vivo” (n.8 prima serie, 1963). La droga ottenuta da quella radice è chiamata “kruison” ed è grazie a essa che Diabolik è riuscito a evadere indisturbato dal carcere di Urbock dentro un sacco nero per cadaveri.



    EVA PARANINFA
    Eva è una donna romantica e non è la prima volta (né sarà l'ultima, possiamo anticiparlo) che si fa in quattro per veder coronare il sogno d’amore di persone a cui si è affezionata. Ed è comprensibile che, dopo essersi data tanto da fare, voglia assistere alla fatidica scena in cui i due innamorati si rincontrano, specie quando sussiste qualche dubbio sul fatto che quell'incontro possa, o meno, andare a buon fine.
    Succedeva qualcosa di analogo in una delle prime storie diabolike a cui Pasini ha collaborato (“Il prezzo dell’inganno” n.11/2008, soggetto di Tito Faraci e suo) lì Eva Kant (con maschera e armata di binocolo e microfono direzionale) spiava una cenetta intima tra due innamorati che erano stati cinicamente divisi dal padre di lui. Una cenetta organizzata, a loro insaputa, dalla stessa Eva dopo che aveva fatto in modo che i loschi piani di quella canaglia andassero in fumo. A quel finale ci siamo ispirati per quello della storia di Gianna, anche qui Eva non ha resistito alla possibilità di infilarsi una maschera e di andare a vedere, di persona, se gli sforzi per dare a Gianna la sua vecchia vita, fidanzato incluso, erano stati coronati da successo. Sia qui che ne “Il prezzo dell’inganno” non era certo che il lui della coppia decidesse di tornare/restare assieme alla lei e in entrambi casi l'amore ha trionfato.



    PROSSIMAMENTE QUI
    In questa carrellata abbiamo visto qualcuna delle storie passate di Diabolik che ci ha fatto piacere citare, magari in qualche caso un po' segretamente, quando abbiamo scritto “Un'amica in pericolo”. Ma ora che “Un'amica in pericolo” è entrata a far parte del corpus delle storie diabolike è diventata anch'essa una storia che sarà possibile citare in futuro. E noi lo abbiamo già fatto :)
    Nella storia per la serie regolare che sta disegnando Enzo Facciolo e che dovrebbe arrivare in edicola verso novembre, ci serviva qualcuno per dirigere l'indagine per un omicidio avvenuto a Clerville città. Non doveva essere un'indagine di Ginko e così, invece d'inventarci un nuovo poliziotto, abbiamo “richiamato in servizio” il tenente Johnson, il tenace mastino che per poco non sbatteva in galera la nostra amata Gianna là si dovrà occupare della morte di un collezionista di preziosi orologi.

     
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16 replies since 28/2/2019, 18:56   1066 views
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