Una delle statue che si vede tra le altre nella splash page e per il resto della storia è un chiaro omaggio al celeberrimo musicista e compositore olandese Beethoven.

L'albo è davvero interessante e segue un filo logico molto sottile. I disegni sono davvero ben fatti come lo scorso mese. Proprio come lo scorso mese, tuttavia, c'è da segnalare l'assenza di Ginko che non ha partecipato alla chiusura del 2014 e la presenza marginale di Eva. In totale anche se la storia non è incentrata sui personaggi principali, resta sempre un bell'albo.

E' uno dei GDK più belli in assoluto e, secondo me anche il più commovente ed importante dal punto di vista dei personaggi. I momenti che hanno preceduto il suicidio di Gustavo mi hanno letteralmente mozzato il fiato tanto che avrei voluto entrare dentro la storia ed impedirne il corso.
Per chi conosca il personaggio di Gustavo Garian, o almeno chi come me gli è affezionato, la cosa più brutta da digerire è l'impossibilità da parte del lettore di vedere la cosa in un modo migliore.
Tuttavia secondo me Gustavo Garian non muore con questo albo e mi piacerebbe che ancora nelle storie contemporanee di Diabolik venisse menzionato, così, per strappare al lettore il più bel ricordo, quello che rimane dopo la morte di questo importante personaggio, perché insieme a lui se ne va una parte più o meno importante della Saga dal momento che ormai, egli compariva in occasioni piuttosto importanti ("Ritorno all'isola di King", "Il Nemico Ritrovato" ,per esempio).

Come si può vedere la storia ha avuto, per quanto riguarda il giudizio e il gradimento, degli alti e bassi. La mia interpretazione finale, che spero metta tutti d'accordo nonostante il discorso possa sembrare chiuso da un po', è: i disegni sono stupendi, a tratti perfetti. Per quanto riguarda l'albo, credo che a chi non sia piaciuto è perché lo veda troppo ripetitivo, nel senso che ripropone, non voglio sbagliarmi, episodi dell'isola di King già visti o almeno in parte superflui, deludendo per quanto ci si aspettava dal titolo, oltre alla piccola polemica sull' uccisione del Prof (Sorben) da parte di Diabolik. La maggior parte del gradimento, tuttavia credo scaturisca dalla conoscenza piuttosto sommaria degli episodi dell'Isola, da parte di lettori non necessariamente occasionali che vedevano e vedono in quest'albo un ampliamento delle proprie conoscenze diabolike, oltre alla suggestione generata dai disegni però anche per loro credo ci sia una delusione per il delitto finale.

La storia mi è piaciuta molto, come già detto in precedenza, ma nulla in particolare perché la storia per me è riuscita ottima nel suo complesso. La considero una storia che ha tutte le caratteristiche principali di un albo di Diabolik: colpo interessante e organizzato, delitti, un ricatto, classico personaggio con debiti di gioco. Il tutto mi è parso un po' troppo statico, senza apparizioni di Diabolik con la sua tuta, senza troppi elementi d'azione. Elementi di spicco tuttavia sono: il personaggio di Jules Sutton e i disegni di Facciolo che esprimono al meglio secondo me gli atti "senza respiro" vissuti da Diabolik e dalla sua compagna. Unico flebile rammarico: l'assenza di Ginko in questo bell'albo che celebra con la sua uscita in edicola i 52 anni di Diabolik.