Diabolik Forum

Posts written by andrea pasini

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    CITAZIONE
    Magari, accettando più soggetti possibili o spunti dai lettori,

    Non sono gli spunti che ci mancano, te lo assicuro. In realtà il fatto di non avere sufficiente scorta è molto più legato alle dimensioni artigianali della casa editrice che alla mancanza di idee su cui lavorare ;) in Astorina Gomboli e Ferraresi (e, per certe cose, un po' anche io) sono/siamo colli di bottiglia insormontabili perché ci sono certi passaggi della lavorazione di un albo che devono passare necessariamente da lì.
    Ma, nonostante questo, la situazione è in lento e continuo miglioramento: tanto per dire un paio di disegnatori hanno in mano storie della serie regolare che usciranno nella primavera del 2018 e da quando sono in Astorina io un simile anticipo non si era mai visto. Quello che al momento ancora ci manca (ma confido che non sia questione di troppo tempo per averla) è una storia finita, disegni inclusi, da tenere "in panchina", ossia pronta alla bisogna ma non inserita nella programmazione.

    La mia speranza è che questa storia sia già in lavorazione :)
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    intervengo su un solo elemento...

    CITAZIONE
    l'unico aspetto che ho apprezzato di meno è stata l'ennesima botta in testa presa da Diabolik.

    Ci sono testate Bonelli che hanno nel cassetto albi pronti per qualche anno a venire, è una situazione che invidio solo in parte, ma rispetto a certe cose sì, per esempio la programmazione e la possibilità di far slittare storie a tempo indeterminato. Noi purtroppo abbiamo molto meno ambito di manovra e, a volte, in un certo mese possiamo far uscire solo una storia precisa, perché di altre finite non ne abbiamo.
    E così non solo maggio e giugno hanno due botte in testa a Diabolik, ma anche agosto ha rischiato di averne una (poi la storia abbiamo potuto farla slittare di parecchio e quindi la quasi-tripletta l'abbiamo scongiurata). Il fatto è che la lavorazione di queste tre storie è partita in tre momenti diversi, poi quella di maggio è andata velocissima, mentre quella di giugno ci ha messo molto di più a vedere la pubblicazione, il risultato è stato questo <_< Per fortuna che per agosto avevamo un'alternativa!
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    Che bella testimonianza!
    E grazie per le belle parole che mi hai dedicato.

    Anche per l'Astorina è stata una fortuna incontrarti :)
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    Rispetto allo spoiler sono *del tutto* d'accordo con Michele.

    E il paragone che mi viene spontaneo è quello con Saverio... è solo una mia supposizione ma io ritengo che quando le sorelle diedero forma al personaggio di Saverio loro non fossero consapevoli della sua omosessualità, ma - col senno di poi - quando fu "deciso" che Saverio era omosessuale il rileggere in quella luce quanto raccontato prima del personaggio rendeva la scelta quasi ovvia, quasi come se le creatrici lo avessero inconsapevolmente saputo sin dall'inizio.

    Con Gianna mi pare che le cose stiano in modo del tutto diverso, tra lei e Eva nasce sicuramente un'amicizia e Gianna ha motivi di gratitudine nei suoi confronti, ciò detto io non riesco a vederci nulla più di amicizia e gratitudine... non solo la scena nel night non mostra Gianna interessata a Eva (e la mostra invece divertirsi con un ragazzo) ma anche dopo Gianna si spende per salvare Diabolik e non Eva. Certo, Eva non ha alcun bisogno di essere salvata in questo contesto ma, per l'appunto, si tratta di una storia (che mi sono studiato bene :) ) il cui meccanismo è concepito per mostrare altro che non un interesse romantico.
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    Intervengo sulle copertine, discorso quantomai complicato e sui cui è difficile avere certezze. Anche perché le copertine sono illustrazioni con compiti specifici (e faticosi) e capita che copertine più "brutte" alla fine facciano un lavoro migliore di altre magari più belle da un punto di vista artistico.

    Per esempio quella che apre questa discussione ho il sospetto che risulterà un po' troppo buia alla prova dell'edicola, ma spero di sbagliarmi. Quanto allo scambio di posto su DK tra Buffagni (variant) e Palumbo (cover regolari), mi pare di aver capito che è stato un esplicito suggerimento del nostro distributore. Le copertine pittoriche di Buffagni erano molto diverse, come stile, dal fumetto contenuto nell'albo e secondo il distributore il pubblico "frettoloso" dell'edicola avrebbe preferito qualcosa di più omogeneo con lo stile interno (mentre il pubblico sicuramente più attento della fumetteria, per cui è pensata la variant, non presenta problemi del genere).

    Le attuali copertine di Buffagni a me sembra che abbiano una buon punto di equilibrio tra visibilità, artisticità e stile né troppo distante né troppo aderente a quello delle pagine interne. L'idea di averle tutte più pittoriche mi sembra eccessiva, almeno per com'è la situazione attuale dell'edicola. Invece l'idea di cambiare un po' lo stile per occasioni speciali personalmente la trovo buona.
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    @Sabatax

    Premettendo che non capita mai che una copertina venga pensata e realizzata quanti i disegni sono tutti finiti, in genere ci sono due iter diversi che una nostra cover può prendere. Alcune volte c'è un'idea forte sin dalla stesura del soggetto e quindi il lavoro sulla copertina può partire parallelamente a quello dei disegni interni, ma questo caso accade più raramente.
    Il più delle volte (e "La chiave del mistero" è uno di quelle) si comincia a ragionare sull'immagine di copertina durante la lavorazione dell'albo (di solito quando abbiamo in mano almeno una ventina di tavole o anche di più) e Mario Gomboli parte dal soggetto e da quelle tavole per immaginarsi gli input da dare a Buffagni.

    La principale eccezione a questi metodi, è quando lo stesso Buffagni si occupa dei disegni interni. Quando capita, di solito è lo stesso Matteo a proporci una o più idee da cui pensa che si potrebbe sviluppare la copertina. Ma ovviamente non è questo il caso :)
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    Riguardo alla squadra di Ginko e a collaboratori ricorrenti e, più in generale, a vincoli e libertà nella serie.

    Diabolik deve fare i conti con una struttura narrativa che deve restare la più "leggera" possibile. Il formato, il tipo di storie e il tipo di pubblico ce lo chiedono. Il discorso è in parte sovrapposto con quello, ricorrente, sulla continuity: si può usare ma con estrema cautela.

    Io penso che, in Diabolik, i rimandi espliciti alle storie passate vadano bene ma vanno usati col contagocce. L'idea di Roberto di riusare una squadra di colleghi fidati a me è piaciuta molto proprio perché non ha preso la forma di un rimando esplicito. Se quei tre personaggi, nella seconda storia in cui appariranno, avessero avuto altri nomi e altre facce, la storia avrebbe funzionato lo stesso e, secondo me, questa è la chiave giusta anche per un loro uso futuro. Qualcosa che, col tempo, potrà diventare familiare al lettore abituale ma che, nel frattempo, non appesantisca la lettura di chi, magari, compera solo uno o due Diabolik all'anno.

    Oltre a non essere un peso per il lettore, eventuali collaboratori ricorrenti dell'ispettore (questi di Roberto, ma anche i colleghi esteri che ipotizza Michele) non dovranno essere un peso per gli autori. Diabolik deve avere pochi vincoli di continuity.
    Dopo pochi numeri dalla sua nascita Diabolik si trasferisce in un mondo di fantasia proprio per lasciare mano libera alle autrici, questo vale per la geografia, ma vale anche per le uniformi della polizia, per il modello di auto delle volanti e per l'ordinamento giuridico dello Stato di Clerville. Ovviamente senza approfittarne troppo, ma il bello di Diabolik è – tuttora – che se serve un lago, una legge o un ministro o un comprimario di Ginko utile per quella storia in particolare, lo si inventa.
    Col passare del tempo questa caratteristica di "liberi tutti" si è un po' attenuata e il Diabolik attuale media tra la totale libertà del passato e una spinta verso una maggiore coerenza.

    La geografia mi pare sia un buon esempio: prima della stesura della "Guida turistica di Clerville" il terreno su cui si giocavano le avventure di Diabolik si espandeva e mutava di albo in albo. Il redigere la Guida ha modificato questa situazione fornendo a noi autori un'utile strumento con cui orientarci (le mappe dello Stato e della città) ma al contempo ci ha, almeno un po', imposto dei vincoli da rispettare. Dico almeno un po' perché (come sa bene chi si sta occupando dell'aggiornamento della Guida) noi autori abbiamo continuato a creare luoghi nuovi quando nella geografia precedente non c'era qualcosa che ci faceva comodo (e qualche volta anche per distrazione, spero di sbagliarmi ma temo che qualche strada statale potrebbe avere numeri incompatibili con quelli segnati sulla mappa).

    Penso che per il Diabolik attuale questa linea di compromesso tra vincoli e libertà, tra continuity e autococlusività, sia la strada giusta.

    Un altro esempio: abbiamo appena chiuso un soggetto in cui tornerà un personaggio apparso in passato nella serie (se n'è parlato in una discussione recente) e in questa storia ci sarà quindi un esplicito richiamo al passato, con tanto di flashback e nota a piè di pagina col rimando al vecchio albo in cui abbiamo conosciuto quel personaggio. Nella storia, però, ci saranno anche altri rimandi al passato (un altro personaggio, uno storico trucco diaboliko e magari anche qualcosa d'altro, lo vedremo in fase di sceneggiatura) che però sceneggeremo senza che il lettore occasionale si accorga che non si tratta di cose inventate al momento per questa storia. Nella mia intenzione saranno una strizzatina d'occhio a chi ne sa di storia diabolika senza appesantire il lettore occasionale che già avrà a che fare con un "ritorno" di uno sconosciuto.

    Ciò detto, un po' di vincoli, col passare del tempo, tendiamo a crearceli. Per esempio la storia breve pubblicata all'interno della Guida è stata l'occasione per dare un aspetto definitivo alla facciata della centrale di polizia di Ginko, mentre l'albo attualmente in edicola ha dato finalmente "fissa dimora" all'ispettore. Ginko infatti viveva da anni in case sempre diverse (appartamenti in condomini o villette che fossero) da questo mese basta: si è trasferito in una villetta monofamiliare che penso resterà a lungo nella serie. La stessa cosa è successa ad Altea col numero del suo cinquantennale, che ha stabilito l'aspetto della villetta in cui abita a Lusten.

    Ecco, ho come l'impressione di essere andato un po' fuori tema, ma qualcosa in tema l'ho detta, dai.
    E se mi capiterà di dover usare una squadra fidata di agenti ginkiani (e potrebbe già essere nella storia di cui sopra, quella in cui torna un personaggio del passato) ben volentieri adopererò i tre personaggi creati di Roberto.
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    Con Malden Ginko ha un buon rapporto ma a me serve che si conoscano da molto tempo, quindi Colby sarebbe andato benissimo (e per certi versi perfino Ploè figlio poteva andar bene) ma la differenza di corporatura è determinante (ma, come dicevo, inventarlo per la bisogna non sarà affatto un problema :) ).
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    Per la storia a cui accennavo prima, probabilmente dovrò mettere in scena anche un vecchio amico di Ginko (che abbia la stessa corporatura dell'ispettore ;) ) in realtà non è così indispensabile che lo si sia visto in precedenza nella serie, posso anche inventarmelo.
    Però se qualche frequentatore del forum ha qualche idea a riguardo a me farà piacere leggerla.
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    Io avevo già proposto sezione personaggi "così così" ma mettendoli assieme ai cattivi ;)
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    Be'... alla fine il ragionamento non è stato neanche poi così ozioso. Vi comunico che – anche grazie a questa discussione – io e Rosalia stiamo lavorando a un soggetto in cui uno dei personaggi qui nominati, tornerà.

    Ovviamente non vi dico altro (anche perché stiamo parlando di un albo che uscirà tra la fine del 2017 e i primi del 2018, parlarne adesso sarebbe quantomeno prematuro ;) )
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    CITAZIONE
    (comprese le opinioni degli autori)

    Dovranno per forza essere molto lacunose, perché se io avessi già in mente di far tornare un certo personaggio, non lo anticiperei a nessuno :P
    Per esempio, in redazione abbiamo nel cassetto l'idea per un ritorno molto "ingombrante" che sta attendendo da più di un anno l'occasione giusta perché ci si metta lì a sviluppare bene la vicenda, ma non lo svelerò neanche sotto pentothal (Mario ha pagato il trattamento anti-pentothal per tutta la redazione).

    Restando sull'attualità più prossima, penso che – prima o poi – bisognerebbe dare un volto al Burattinaio di "Non solo per i diamanti".
    (ma, al momento, non ci sono in corso progetti a riguardo)

    Uscendo un filo dal tema, c'è un'altra categoria di personaggi passibili di ritorno che però non sono incasellabili né tra i "buoni" né tra i "cattivi" (o per meglio dire né tra gli amici né tra i nemici) potrebbe chiamarsi Chi far tornare? Sezione "così così", ma per non mettere troppa carne al fuoco propongo che – a seconda dei casi – li si metta qui o di là.
    Un "così così" che mi piacerebbe molto far ritornare è Bruno Holtz. In un certo senso l'ho già fatto dandogli un ruolo dietro le quinte della storia "Uno dei tre" ma – prima o poi – spero che si presenti l'occasione di dargli un po' più di spazio (ma in ogni caso non sarà presto).
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    CITAZIONE
    Lorenzo sarà il primo a essere citato quando il buon Andrea aprirà la sezione sui cattivi

    Quando lo aprirò io, o qualcun altro... non faccio questioni di copyright su questa serie di thread ;)
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    Moz, no non si è parlato in redazione della cosa, stavo solo seguendo il tuo ragionamento ;)

    Sul resto ribadisco che io sono d'accordo con te, ma temo che in redazione sarei l'unico a sostenere un simile approccio per un personaggio omosessuale, altri, più titolati di me, penso proprio che seguirebbero la linea "mancino".
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    Bene, mi piace vedere tutti questi interventi.

    @DK Iudika, Marika Stone in effetti sarebbe interessante da far tornare, ma forse è meglio che una semplice trama "personaggio in pericolo, i nostri intervengono". Daria e Carlo, da questo punto di vista, invece sono perfetti.

    @Sabatax, potrebbe essere interessante (ma siamo un po' fuori tema rispetto a quanto ho proposto).

    @31/10/14, Elisabeth è ancor più fuori tema, per lei bisognerebbe aprire una discussione che s'intitolasse: Chi far tornare? Sezione: "cattivi". In ogni caso, so che Gomboli era addirittura convinto che, alla fine della sua ultima apparizione, la si fosse vista morire e invece così non è, vero è che viene detto che è messa molto male. Quindi, per ora la redazione la considera morta... questo però solo fino a prova contraria ;)

    @MikiMozgus tu dici:
    CITAZIONE
    P.s. su Gianna. Io davvero espliciterei i suoi gusti sessuali ma non in una storia dove questa cosa sia predominante o sia un "tema sociale" (come ad esempio Il segreto della rocca con Saverio): per una volta, un gran bel messaggio potrebbe essere mostrare la cosa (magari Gianna che ha una compagna) in tutta naturalezza senza che ciò significhi qualcosa per lo sviluppo della storia. Che ne pensi?

    Con me sfondi una porta aperta, anche io sono convinto che sia ora che anche nel fumetto popolare più ancora di storie che parlino de "il problema dell'omosessualità" (per quanto trattato stando dalla parte giusta della barricata) ci sia bisogno di storie che non parlino di omosessualità ma la mostrino come dato di fatto, come una banale parte del "peasaggio".
    In Astorina (redazione che sta tutta dalla parte giusta della barricata ;) ) ci sono però sensibilità diverse e, temo, che siamo ancora lontani dal presentare una persona omosessuale così come si presenta una persona bionda.
    Del resto è anche vero che le storie di Diabolik hanno una forma di "economia narrativa" (per tradizione, formato, etc) che spinge ad avere una ragione narrativa per qualsiasi caratteristica "non standard" presentata da un personaggio. Per dire, se in una storia un personaggio è mancino ci si aspetta (e secondo me te lo aspetteresti anche tu) che il suo mancinismo, a un certo punto, diventi rilevante per la trama. Questo mi pare uno degli ostacoli (non l'unico) per buttare lì una caratterizzazione omosessuale di un personaggio che poi, però, non si dimostri in alcun modo rilevante ai fini della trama.
    Quindi, personalmente penso che caratterizzare Gianna come lesbica sarebbe una cosa buona e io lo farei, non credo però che sarebbe qualcosa che possa davvero accadere.

    Un piccolo traguardo, su questo tema, secondo me potrebbe essere il mostrare Saverio con un nuovo compagno fisso (e penso che noi si sia un po' persa l'occasione di farlo in "Addio mia amata complice"). Saverio ha già pagato pegno rispetto al luogo comune narrativo "omosessualità = sofferenza" (e non poteva essere diversamente avendo la sfiga di essere nella serie Diabolik, dove ai comprimari ne succedono di ogni, e gli è già andata di culo che non sia stato lui a rimetterci le penne ;) ) avendo superato quella "prova" io penso si meriti una bella e serena convivenza, senza che questo fatto debba essere particolarmente sottolineato o fonte di chissà quali intrecci narrativi. Lo si vede dopo una giornata faticosa per i più vari motivi e si mostra che c'è qualcuno a casa che lo aspetta. Punto.

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    Intanto che rispondevo vedo che la discussione è andata avanti, bene...

    Ancora su Elisabeth:
    nella biografia viene in effetti detto che Elisabeth è morta, questo perché Gomboli ne è convinto (e quindi ne è convinto anche Diabolik ;) ) però anche in questo caso si tratta di avvenimenti di cui né Diabolik né il lettore sono stati testimoni, quindi un recupero senza ricorrere alla fantascienza o al fantasy sarebbe teoricamente possibile.
211 replies since 24/8/2010
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