I MISTERI DI VALLENBERG

il grande Diabolik aprile 2007

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  1. dmk0
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    l'ho appena finito di leggere....è davvero bello
     
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  2. Hexe!
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    Comprato... ma x motivi di tempo, devo ancora finirlo di leggere
     
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  3. nannilo
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    a me è piaciuto, forse non è il migliore tra i 15 special, ma sicuramente tra i primi.
     
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  4. hatter in chains
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    SPOILER (click to view)
    La prima cosa che ho notato, leggendo le anteprime dell’albo, è stata la presenza dei flashback, cosa per niente inusuale, ma ho avuto la sensazione che a quest’ultimi venisse dato un particolare risalto, forse maggiore del solito. Approfondendo l’argomento (cioè leggendo l’albo :D ) ho scoperto che non solo la storia è una doppia storia, ma che i flashback costituiscono la parte centrale e più importante della vicenda, contendo a loro volta un ulteriore confronto “a incastro” all’interno delle storie stesse…i misteri di Vallemberg, gli intrighi di palazzo, i giochi di potere restano tutti sullo sfondo (tra l’altro prigionieri di una trama piuttosto prevedibile), colonna portante della storia è un “doppio” Diabolik, il protagonista dei flashback, istintivo, spietato, solitario e individualista nonostante la figura di Eva a suo fianco (i litigi naturalmente servono a evidenziare questo aspetto) e il Diabolik attuale: più maturo e organizzato quindi di conseguenza meno impulsivo ed efferato di fronte alle situazioni che si trova ad affrontare. Il problema è come questi cambiamenti vengono introdotti e inseriti nella storia; sono state usate, a mio avviso, troppe scene e frasi “giustificative” del “cambiamento di rotta” del personaggio, che arrivano praticamente a condannare il passato (che riviviamo in contemporanea) in maniera troppo eccessiva e insistente, pesante anche per il ritmo di narrazione. Una scelta che se da un lato può introdurre il personaggio in maniera “graduale” alle nuove generazioni, non ha fatto piacere a un vecchio sostenitore del personaggio come il sottoscritto. Sono consapevole della maturità del personaggio in funzionen dei “tempi moderni” ma non sento la necessità di un continuo aggiornamento dei sensi di colpa…
    Capitolo disegni: il giovane Diabolik di Palumbo è convincente, i suoi disegni sono molto dinamici e coinvolgenti, specialmente nelle scene d’azione…Barison e Cerveglieri invece li trovo troppo discontinui, sufficienti, specie nelle tavole “minori”, dove i volti dei personaggi sono davvero trascurati…pag 28 ultima vignetta: qual è la malattia che ha ridotto Eva in questo stato? Pag 32 vignetta 3: Ginko è irriconoscibile, pag 50 vignetta 3: sempre Eva, pag 117 Altea della seconda vignetta, purtroppo si potrebbe continuare…


    Voto appena sufficiente quindi, soprattutto per certe tavole e situazioni (e non mi riferisco solo alle scene violente) in cui il vecchio spirito di Diabolik si è mantenuto vivo e vibrante…Lunga vita al Re! :emoticons064ud1.gif:
     
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    Re del terrore

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    CITAZIONE (hatter in chains @ 28/4/2007, 13:46)
    …Lunga vita al Re! :emoticons064ud1.gif:

    ameno :206.gif:
     
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  6. hatter in chains
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    Presumo che il tuo volesse essere un "Amen"... :D image image
     
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    Re del terrore

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    Ho riletto ieri, per la quindicesima volta :P, questa storia (molto è dovuto ad una "discussione" con Miki nel topic "Remake").
    SPOILER (click to view)
    La storia in sè non è male, disegnata splendidamente per quanto riguarda le parti affidate a Palumbo, un po' meno per le parti "al presente" di Barison e Cerveglieri (secondo me questo è dovuto al fatto che sono degli stili completamente diversi e l'occhio non si abitua a questi continui cambi...). A differenza degli altri albi sul passato dei protagonisti in cui il ricordo risultava l'unica parte essenziale e centrale, in questa storia il presente e il passato acquistano stessa importanza, si amalgamano in modo tale da formare una storia che ha un arco temporale lungo diversi anni.
    Certo che il Beglait è proprio un paese disgraziato!!! Peggio di una Repubblica delle banane (attentati, guerre civili, morti, bombe, terroristi e pure Diabolik)... Ritornando alla storia, che ho molto apprezzato, passo a dire le cose che mi hanno lasciato perplesso (anche parecchio):
    1- Nei ricordi di Diabolik, il ruolo di Eva viene snaturato rispetto all'effettivo ruolo di Eva di quegli anni (ricordo che l'episodio raccontato qui nei pensieri del Re del Terrore, è ambientato prima del numero 20 "Gioielli di Sangue", albo in cui Diabolik riesce a rubare i gioielli della corona del Beglait a Clerville). Mi dispiace dirlo, ma, in quel periodo, Eva era "succube" di Diabolik , mai e poi mai si sarebbe permessa di risponderli come ha fatto (era una Eva che al primo problema avrebbe detto "Andiamo via", "Rinuncia ti prego", "Ho paura" eccetera) cosa che qui fa in parte, ma ha una determinazione che non le apparteneva assolutamente nel 1964 (l'unica volta che aveva disobbedito a Diabolik, in "Lotta Disperata", ha rischiato di essere strangolata dal suo uomo).
    2- Il personaggio di Federico, che è comunque un bellissimo cattivo, si introduce nella storia in maniera, per parte mia, troppo inverosimile. E' rimasto tutti quegli anni nei sotterranei del castello di Vallenberg, facendo incontri con gli affiliati dei Corvi Grigi, manovrando il Beglait come un burattino... Possibile che nessuno si sia accorto di nulla??? Altea o la servitù non ha mai visto movimenti sospetti sulla spiaggia sotto il castello? O sulla strada che dà alla spiaggia? E, ancora peggio, possibile che quando c'è stata la Rivoluzione e tutti i palazzi nobiliari sono stati requisiti e incendiati dai rivoluzionari nessuno si sia accorto di nulla? (ricordo che quando Altea e Lodovico/Diabolik fuggono dal castello di Vallenberg, quest'ultimo resta in mano ai ribelli... Se Federico avesse confessato di essere scappato in un altro paese sarebbe stato molto più verosimile (questo secondo il mio parere).
    Comunque queste sono sottigliezze che intaccano soltanto in minima parte il giudizio sulla storia.


    Voto all'albo: 8
     
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36 replies since 25/1/2007, 18:10   1986 views
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