UN UOMO VIOLENTO

Inedito Maggio 2012

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    Re del terrore

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    Quando i fan si pongono tanti interrogativi, un semplice albo a fumetti può essere fonte di interpretazioni diversissime (ma è proprio questo il bello di Diabolik).
    La frase di Eva, che anche a me è piaciuta molto, è sicuramente da intendere in senso figurato, ma una bella chiarificazione da parte degli autori della religiosità diabolika non sarebbe male... In 800 storie abbiamo si e no visto una chiesa, e neanche a Clerville (numero 2, "L'Inafferrabile Criminale"), abbiamo visto qualche frate e un monastero abbandonato... :)
    Per quanto riguarda la tua considerazione, devo dire che hai colto un tema molto interessante. La mia opinione è che a Sara non interessasse più di tanto ciò che fosse successo al marito, proprio perchè aveva già in mente l'estremo gesto... A lei bastava che perdesse tutte le sue ricchezze (tanto non avrebbe più potuto sfogare la sua violenza contro di lei), ma, e penso che si sia posta il problema della vendetta di Eva e Diabolik, anche se lo avessero ucciso, a quel punto per lei non avrebbe avuto alcuna importanza... Lei doveva sentirsi ed essere libera.
     
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    Re del terrore

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    Parto dalla frase di Iudika, degna di essere proposta sulla pagina delle migliori frasi di Diabolik, anche se è di un lettore :D
    Secondo me in quel momento Sara non pensa a quale possibile reazione possa avere personalmente Eva Kant, però dentro di se è sicura della solidarietà e del rispetto che Eva porterà verso la sua richiesta.
    La frase di Eva invece, mi piace interpretarla come una vendetta infliggendo la stessa sorte all'uomo, di sofferenza, ma piu spietata. Raggiungerla in quel limbo di disperazione.
     
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  3. Lenny Nero
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    Che poi infatti

    Sara, ben sapendo che Diabolik oltre che a un ladro e anche un assassino, avrebbe potuto conquistare diversamente la sua fiducia senza togliersi la vita e barattare il bottino con la morte del marito violento (il bello è che è talmente STRONZO che nessuno si ricorda o vuole pronunciarne il nome) ma sicuramente la sua dignità era talmente lesa che anche senza la sua presenza la sua vita di donna ferita non le avrebbe permesso di vivere serenamente (e poi in secondo luogo sarebbe mancato il principale evento drammatico di questa storia per cui non saremmo stati qui a decantarla :rolleyes: ).


    Ciao :)
     
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    Re del terrore

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    Il marito STRONZO si chiama Michele...... :rolleyes: :blink:
    Sai chi me lo ha fatto notare? Sara!!!! :) :D
    Comunque, tornando seri, sono d'accordo sul fatto che è proprio la morte che rende il personaggio così profondo e anche così riuscito. Avrebbe potuto fare un patto con Diabolik ed Eva (non sarebbe stata la prima), avrebbe potuto chiedere la morte dello STRONZO e avere in cambio una nuova vita senza oppressioni fisiche e psicologiche, ma non lo ha fatto. Troppo delusa dal mondo, dalla vita e dalla persona che probabilmente amava per poter restare in vita...
     
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  5. Lenny Nero
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    Ahahahaha per "nome" intendevo il cognome (uno cosi per nome non ce lo chiamo nemmeno!) comunque se avevano una figlia di nome Gea potevi chiedergli una percentuale sugli incassi! :lol: ;)

    Comunque siamo d'accordo su ciò che ha mosso Sara nelle sue azioni.

    Ciao :)
     
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    Re del terrore

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    Ahahahahahah... Grande Lenny :D ;) :) ... Comunque il cognome è Volker (mentre nell'anteprima pubblicata in questo topic è Wolker)...
    ;)
     
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  7. lilu'
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    un albo veramente notevole
    è proprio grazie a questo gesto estremo che Sara riconquista la sua libertà,non le interessa assistere alla caduta di quel cerbero che ha sposato,non le riporterebbe il gusto per la vita,se ne va con la speranza che dk gli porti via le sue ricchezze .
     
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  8. Lety Kant
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    Un albo davvero molto profondo, che rimarrà impresso nella cinquantennale storia di DK.
    E' un tema che a me sta particolarmente a cuore, quindi lo attendevo davvero con particolare trepidazione (d'altronde il Direttore ci aveva avvisati che quest'albo avrebbe trattato di questo tema, molto forte). Sara è un personaggio che mi ha colpita profondamente, una donna tanto fragile quanto forte. La sua fragilità non ha comunque ostacolato il raggiungimento del suo obiettivo, anche se è ricorsa a un gesto che, leggendo a primo acchitto l'albo, può sembrare spropositato, ma riflettendoci, era esattamente quello che ci voleva per conferirgli tutta la drammaticità del tema sociale di cui tratta. Eva, in prima linea, fantastica, emerge con tutta la forza e la personalità che noi abbiamo imparato a conoscere e ad amare. E' fantastica quando decide di sposare una causa e di portare avanti un proprio principio, anche infischiandosene del suo compagno, anche se dice la frase "Io farò comunque questo colpo", che può risuonare come un trovare un proprio tornaconto alla vicenda, ma sono sicura che Eva non avrebbe ignorato la richiesta d'aiuto di Sara, anche se non ci fosse stato nulla da rubare, e lo dimostra quando alcune vignette prima dice: "Caro, ridammi quella lettera, mi ha molto impressionata. Una vendetta giustissima, quel bastardo non meritava solo di morire. Mi ha ricordato un pò l'albo "La ballata del re", dove c'era quell'altra infame, che se fosse stata reale, avrei preso sicuramente a pugni.


    Un albo toccante, che mi ha lasciato l'amaro in bocca e uno strano senso di vuoto, ma erano esattamente le sensazioni che volevo provare, ciò che mi fa riflettere ogni volta che chiudo un albo di Diabolik.
    Per questo amo Diabolik, perchè non è solo un fumetto, accidenti a chi non lo capisce, ma è un piccolo riflesso del nostro mondo, e anche l'albo che può sembrare più scontato, offre sempre qualcosa sulla quale riflettere.

    I disegni davvero molto belli, mi è molto piaciuta la vignetta in cui Diabolik spara con il fucile laser la cassa di birra dei ragazzini. Sceneggiatura lodevole (Martinelli docet).

    :nerodk3.png:
     
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    Re del terrore

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    Ecco, va sottolineato come in un albo cosi drammatico, gli autori siano riusciti ad inserire scene divertenti, che dividono i diversi aspetti della realtà, perchè alla fine è questo il gioco della vita.
    Mi raccomando, teniamo attivo questo dibattito, restando ovviamente sempre nell'ambito dell' albo e di quello che trasmette.
     
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    Preso e letto^^

    dunque, la storia sarebbe normale, persino "banale" se non ci fosse il caso sociale dietro. Dopotutto è un colpopiù che classico, con sfondo marino. Si parla di una tematica importante, ed è questo che differenzia il soggetto, che però non ha particolari guizzi se non un piccolo colpo di scena nel suicidio di Sara. In ogni caso, storia scorrevole e anche toccante. Il marito di Sara degnamente e diabolikamente ripagato per quello che ha fatto alla moglie.


    Moz-
     
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    Siamo al 4 maggio e ancora niente...mai che rispettano i tempi dell'uscita...
     
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    Penso che stavolta il problema sia dovuto alla data festiva del 1° maggio...

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  13. Lenny Nero
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    Sono d'accordissimo con Mikimozgus sul suo commento, ha sintetizzato perfettamente la storia,

    che in effetti è molto lineare e semplice però sono convinto che in albi di questo genere sia la scelta giusta per mettere in risalto la componente emotiva.

    Una storia troppo elaborata avrebbe spostato l'attenzione del lettore da quello che invece rende questo albo molto bello, appunto la straziante e toccante vicenda di Sara.

    In effetti tutto il resto è giusto una cornice, ma ripeto in albi di questo genere è giusto che sia cosi.


    Ciao :)
     
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    CITAZIONE (MikiMozgus @ 4/5/2012, 15:19) 
    Penso che stavolta il problema sia dovuto alla data festiva del 1° maggio...

    Moz-

    Non è solo problema di maggio...ma molte volte ci sono ritardi, se metti una data d'uscita vuoldire che lo devi distribuire prima cosi quel giorno lo trovi in edicola...sennò cambiano le date...nessuna polemica ma non posso andare 5 volte in edicola e non trovarlo mai...
     
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    CITAZIONE (Darkwar @ 4/5/2012, 19:06) 
    CITAZIONE (MikiMozgus @ 4/5/2012, 15:19) 
    Penso che stavolta il problema sia dovuto alla data festiva del 1° maggio...

    Moz-

    Non è solo problema di maggio...ma molte volte ci sono ritardi, se metti una data d'uscita vuoldire che lo devi distribuire prima cosi quel giorno lo trovi in edicola...sennò cambiano le date...nessuna polemica ma non posso andare 5 volte in edicola e non trovarlo mai...

    Purtroppo la distribuzione non è curata direttamente dagli editori ma è frazionata tra distributore nazionale e distributori locali, quindi, per quanto un editore stabilisca una data, questa è inutile se ai distributori non interessa rispettarla.
    I distributori, in genere sono molto attenti a rispettare la data di uscita dei settimanali, meno quella dei mensili, per cui - evidentemente - ritengono che una differenza di qualche giorno non faccia differenza.
     
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40 replies since 7/3/2012, 15:04   1481 views
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