SANGUE NELLA GIUNGLA

Inedito aprile 2013

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    Criminale alle prime armi

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    Un autografo anche per me :) :P
     
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    Re del terrore

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    Possibile che sia uscito soltanto a Firenze e in nessuna altra parte d'Italia? Io l'ho letto (e l'ho trovato ancora più bello di quanto lo avessi trovato leggendo il soggetto)...
    Poiché nei Credits dell'albo c'è anche il mio nome (anche se il merito della bellezza della storia è da dare a Gomboli, Pasini e Cajelli) non farò una valutazione della storia (è come se scrivessi un tema a scuola e poi lo valutassi per conto mio :) ), quindi spetterà a voi forumisti fare le vostre considerazioni e valutazioni e rendermi partecipe... ;)

    La storia presenta alcune sfaccettature inedite per questi ultimi tempi: non parlo soltanto della giungla (che è già apparsa diverse volte in passato, sia nella serie mensile, "La Miniera di Diamanti", "Invisibile Minaccia", "Maschere Insanguinate" ecc. sia nel GDK, "Il Nemico Ritrovato"), ma parlo di alcune sfaccettature riguardanti il ruolo di Ginko nella serie.
    Ultimamente l'ispettore non è riuscito ad emergere nelle storie diabolike (anche in quelle che contavano la sua presenza) ed è stato un po' un grosso peccato in quanto il 2012 era anche il suo anniversario. Con questa storia Ginko ritorna ad essere veramente importante nella trama diabolika, sia per quello che gli succede (che è la mia idea di partenza), sia per il ruolo che svolge. In sostanza Diabolik ed Eva cercano di "approfittare" dell'amnesia dell'ispettore (nonostante facciano di tutto per mantenere le distanze dal loro eterno nemico), ma di fatto alla fine emerge che è stato Ginko ad aver sfruttato la forza d'urto del maledetto criminale per completare la sua missione e salvare definitivamente il villaggio dalla schiavitù.
    La fase dell'amnesia dell'ispettore ha poi regalato momenti particolarmente esaltanti e esilaranti (ad esempio il loro incontro nella casa di Rosa, Diabolik e Ginko che condividono la stessa stanza dove dormire e brindano, Diabolik che mette in mano una psitola a Ginko e chiede se lui la sappia usare...). Questa storia, secondo me, è un piccolo capolavoro, uno di quegli albi dove i personaggi sono sfruttati al massimo, dal ritmo serratissimo e dalla narrazione veloce. Ma il pregio maggiore, ripeto, è rappresentato dal ruolo dei personaggi: Diabolik è una belva crudele e senza scrupoli (massacra senza pietà tutti i membri dei Muertos), Eva la degna complice, Ginko il degno avversario (e anche se non riesce a catturare Diabolik è lui il vincitore morale dell'albo). Poi c'è Rosa che è un degno comprimario (e alla fine emerge una sorta di tenerezza di lei nei confronti di Ginko, come a far emergere la nascita di un affetto che potrebbe diventare qualcosa in più) e Carlito Videla, carogna della peggior specie che ha avuto la sfortuna di imbattersi nei più pericolosi dei predatori... (Diabolik, Eva e Ginko).


    Sono davvero contento che il mio nome sia comparso in un albo del genere. ;)
     
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  3. bettina_dk
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    L'albo è arrivato anche dalle mie parti (provincia di Ravenna) e l'ho appena letto!
    Giudizio molto positivo! ^_^

    La storia è davvero ben congegnata e godibile, non tanto per l'uso di trucchi particolari o di colpi di scena eclatanti (in questo caso non necessari, Diabolik ed Eva agiscono senza maschere), quanto per la trama in sè, la suggestiva ambientazione e la delineazione dei personaggi.
    Ci sono tanti piccoli particolari che mi hanno colpito, ad esempio la breve comparsa di Altea: è già da alcuni mesi che attendo un maggior approfondimento del suo rapporto con Ginko, mi piacerebbe un altro albo dedicato a loro. Con Rosa emerge sì una sorta di complicità e di sincero affetto, ma almeno per ora non ci sono ulteriori sviluppi. Chissà però che non ritorni ancora come era stato per la poliziotta Milay.
    Divertente l'incontro a sorpresa tra Ginko e i nostri presunti archeologi: raramente si vede un'espressione simile sul volto di Diabolik come quella di pag. 45! :P Come sempre, sembra proprio che i due storici rivali siano destinati a incontrarsi anche quando l'uno non sta dando la caccia all'altro.
    Questa storia me ne ha ricordate altre due del passato. La frase di Ginko a pag. 34 dell'albo, "Io... non so chi sono" è speculare a quella famosissima pronunciata dal Re del Terrore in "Diabolik chi sei?" (n. 5 anno VII), anche se per motivi diversi. Inoltre, il fatto che Ginko riacquisti la memoria grazie alla comparsa di Diabolik, mi ha ricordato la trama di "I due nemici" (n 21 anno V), in cui avviene la cosa contraria.
    Tra Carlito Videla e Diabolik c'è quasi una gara a chi è più spietato. Forse un po' troppo freddo Ginko nel contribuire alla rivolta, ma credo sia soprattutto a causa delle circostanze: senza scorta e con due poliziotti in ostaggio da salvare, non avrebbe potuto agire in modo diverso.


    Nel complesso, un bel numero, complimenti! ;)
     
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    Re del terrore

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    CITAZIONE (bettina_dk @ 30/3/2013, 17:04) 
    Questa storia me ne ha ricordate altre due del passato. La frase di Ginko a pag. 34 dell'albo, "Io... non so chi sono" è speculare a quella famosissima pronunciata dal Re del Terrore in "Diabolik chi sei?" (n. 5 anno VII), anche se per motivi diversi. Inoltre, il fatto che Ginko riacquisti la memoria grazie alla comparsa di Diabolik, mi ha ricordato la trama di "I due nemici" (n 21 anno V), in cui avviene la cosa contraria.
    Tra Carlito Videla e Diabolik c'è quasi una gara a chi è più spietato. Forse un po' troppo freddo Ginko nel contribuire alla rivolta, ma credo sia soprattutto a causa delle circostanze: senza scorta e con due poliziotti in ostaggio da salvare, non avrebbe potuto agire in modo diverso.

    Il riferimento a "Diabolik, chi sei?" è voluto e la scena in cui è Ginko a pronunciare quella frase così famosa per noi lettori è forse la più caratteristica e la più rappresentativa di "Sangue nella Giungla". Sentire Ginko dire "Io... Non so chi sono!" fa uno strano effetto. Strano, ma sicuramente positivo e piacevole. :)
    Mentre in "I Due Nemici" (che poi è grazie alla mia passione per quella storia che ho proposto alla Redazione l'idea di far vivere un momento del genere a Ginko) Diabolik, nel rivedere Ginko, resta impassibile e non subisce alcuno shock. Lo avrà nel vedere Eva in pericolo (per mano dell'ispettore). Questa cosa, forse, può far emergere diverse domande (anche cattive): ma non è che l'ossessione per Diabolik e Eva di Ginko è molto più forte dell'amore che prova per Altea? Sappiamo che non è vero, più volte l'ispettore ha confessato a se stesso e a noi lettori di considerare Altea la cosa più importante della sua vita... ma episodi che possono far sorgere dei dubbi ci sono (e ricordiamo anche che a causa di Diabolik, Altea e Ginko si sono separati)...
    Invece, per quanto riguarda la presunta "freddezza" di Ginko ne contribuire alla rivolta non sono molto d'accordo. Ginko aiuta con tutte le sue forze i membri del villaggio e soltanto quando hanno respinto il primo attacco, hanno recuperato ulteriori armi e la vittoria ormai in tasca si sente autorizzato a recarsi alla piramide di Videla. Sono convinto che se durante il primo attacco i contadini avessero subito maggiori perdite e rischiassero la sconfitta in caso di un secondo attacco, Ginko sarebbe rimasto a fianco di quella gente fino alla fine.
     
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  5. bettina_dk
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    CITAZIONE
    Il riferimento a "Diabolik, chi sei?" è voluto e la scena in cui è Ginko a pronunciare quella frase così famosa per noi lettori è forse la più caratteristica e la più rappresentativa di "Sangue nella Giungla". Sentire Ginko dire "Io... Non so chi sono!" fa uno strano effetto. Strano, ma sicuramente positivo e piacevole.
    Mentre in "I Due Nemici" (che poi è grazie alla mia passione per quella storia che ho proposto alla Redazione l'idea di far vivere un momento del genere a Ginko) Diabolik, nel rivedere Ginko, resta impassibile e non subisce alcuno shock. Lo avrà nel vedere Eva in pericolo (per mano dell'ispettore). Questa cosa, forse, può far emergere diverse domande (anche cattive): ma non è che l'ossessione per Diabolik e Eva di Ginko è molto più forte dell'amore che prova per Altea? Sappiamo che non è vero, più volte l'ispettore ha confessato a se stesso e a noi lettori di considerare Altea la cosa più importante della sua vita... ma episodi che possono far sorgere dei dubbi ci sono (e ricordiamo anche che a causa di Diabolik, Altea e Ginko si sono separati)...
    Invece, per quanto riguarda la presunta "freddezza" di Ginko ne contribuire alla rivolta non sono molto d'accordo. Ginko aiuta con tutte le sue forze i membri del villaggio e soltanto quando hanno respinto il primo attacco, hanno recuperato ulteriori armi e la vittoria ormai in tasca si sente autorizzato a recarsi alla piramide di Videla. Sono convinto che se durante il primo attacco i contadini avessero subito maggiori perdite e rischiassero la sconfitta in caso di un secondo attacco, Ginko sarebbe rimasto a fianco di quella gente fino alla fine.

    Immaginavo che il riferimento "Io... non so chi sono" fosse voluto e anche per questo mi è piaciuto! :)
    Per quanto riguarda l'albo "I due nemici", è vero che qui lo shock in Diabolik è provocato dall'ispettore solo indirettamente, in quanto la causa scatenante è sempre l'amore per Eva. E la "domanda cattiva" in fondo può sorgere spontanea in alcune circostanze: ho sempre pensato che all'amore di Ginko e Altea mancasse qualcosa se paragonato a quello tra Diabolik ed Eva. D'altra parte i due criminali vivono un rapporto senza confini. Ginko è pur sempre un uomo integro, legato alla legge e a regole che a volte diventano la sua prigione personale.
    Mentre riguardo alla rivolta, mi sono spiegata male. Non intendevo freddezza nei confronti del villaggio, che anzi Ginko ha aiutato senza riserve, ma nei confronti dei muertos. Ginko è sempre estremamente corretto anche verso i più grandi criminali (lo stesso Diabolik per lui deve essere giustiziato dalla legge, non ucciso per vendetta personale). D'altra parte, come dicevo, le circostanze non permettevano altro modo di agire. L'ispettore non era a Clerville, era solo e senza scorta: partecipare alla rivolta era l'unico modo per difendere le vittime.
     
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    Re del terrore

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    Allora avevo interpretato male io, infatti pensavo ti riferissi al villaggio e non ai Muertos. Certo, Ginko è una persona integra, moralmente impeccabile e ineccepibile, ha un rispetto per la vita umana (anche quella di un criminale) che lo ha sempre contraddistinto. Però è anche vero che Ginko, per difesa, ha sempre risposto al fuoco e ha anche ammazzato diversi criminali.
    Nel caso dell'attacco dei Muertos al villaggio non aveva alcun margine di dialogo: o si preparava a respingere con il fuoco l'attacco o avrebbe visto morire tutte le persone del villaggio (perché Rosa e gli altri, con o senza Ginko, a quel punto avrebbero combattuto). :)
     
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  7. psik67
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    Bellissimo questo numero !!!!!..mi è proprio piaciuto tanto
     
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    Preso e letto.

    Mi è piaciuto moltissimo, ho particolarmente apprezzato l'ambientazione della storia (anche se in passato è apparso diverse volte lo scenario della giungla mi affascina sempre) e la parte in cui Ginko ritrova la memoria grazie a Diabolik, ma finge di essere ancora sotto shock e di non ricordare nulla.
    Ma quello che davvero mi ha colpito di questa storia è l'utilizzazione dei personaggi, sopratutto per quanto riguarda Ginko che torna ad assumere un ruolo di rilievo nella trama.
    Una bellissima storia, bella anche la copertina e i disegni, complimenti :emoticons064ud1.gif:
     
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    Ottimo, ottimo, ottimo.
    E lo scrive uno che non ama molto le ambientazioni esotiche (Diabolik è per me un tutt'uno con Clerville, il contesto urbano è quello a cui lo lego indissolubilmente, nonostante le sue origini).
    Piacevolmente sorpreso dai disegni, e non perché mi stupisca il lavoro di Facciolo che ho più volte ribadito essere il mio disegnatore favorito, ma perché non mi era piaciuta la copertina: né la caratterizzazione del personaggio né le scelte cromatiche.
    Invece le tavole sono veramente belle e la resa della vegetazione straordinaria.
    Poi, beh... io adoro le sceneggiature di Cajelli (forse solo l'ultima "Tu ucciderai Eva" non mi aveva fatto impazzire, ma probabilmente perché non mi ha entusiasmato il soggetto di partenza).
    Per il resto concordo con l'analisi fatta dal sempre preciso Iudika (a proposito, mi unisco al coro di complimenti :emoticons064ud1.gif: ) circa il

    ruolo di Ginko. E finalmente, aggiungerei, perché il personaggio dell'ispettore è affascinante e sfaccettato tanto quanto quello del protagonista.


    Il dittico marzo-aprile è stato diabolikamente formidabile!
     
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    Letto :)
    Molto bello, ovviamente era scontato che Ginko ad un certo punto fingesse (o avesse sempre finto, addirittura) ma queste cose fanno parte del gioco e non possono più sorprendere i lettori navigati.
    Una revoluccion messicana attuata da Dk, mi è dispiaciuto solo che Videla non sia stato un avversario vero e proprio, ma per una volta va bene così.
    Il suo tesoro ora a chi andrà? :)


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    Grande storia, originale, come piace a me, con colpi di scena continui, ginko finalmente è tornato protagonista dopo essere stato messo da parte più volte e nonostante si fosse lontani da Clerville la storia era bellissima, dopo il caldo di Solinas adesso ci vuole una storia al freddo sotto la neve, Iudika pensaci tu ancora una volta e ancora complimenti per l'idea, l'unica pecca che il capo dei muertos è morto cosi senza combattere personalmente
     
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    Ah, ovviamente: COMPLIMENTONI MIKI!!!! :)

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    Bella storia.

    Dai si capisce che la storia è ambientata in Messico ^_^ : i narcos, la piramide atzeca. Da lettore recente chiedo, ma per gli stati stranieri perchè non si dice esplicitamente il loro nome? Lo stesso per gli "Occhi di Sushima" che si capisce che è ambientato in Cina? Capisco la località inventata Clerville per esigenze di libertà narrativa, ma gli stati esteri?

    Bella la storia, avventurosa, particolare. Ginko sembra il poliziotto duro, tipico dei film USA, che affronta da solo un nemico pericoloso, per capirci tipo i poliziotti interpretati da Stallone (a parte i muscoli) è c'è pure una donna forte come spalla con cui nasce un intesa ^_^ . Lo stesso per Diabolik che come nei classici film americani anni 80/90 annienta un intera organizzazione di narco trafficanti ^_^

    Diciamo alla fine una mezza vittoria per Ginko visto che Diabolik deve rinunciare alla cassaforte.

    Quando Altea lascia Ginko all'aereoporto, pensa che si è un pò allontana da Ginko negli ultimi tempi (anche se sta sempre in pensiero per lui). Bolle qualcosa in pentola? Una nuova compagna per Ginko? ^_^

    Io avevo letto che i titoli nobiliari per Altea erano stati messi da parte molto tempo fa per adeguare il fumetto ai tempi che cambiavano, ma qui Altea viene chiamata duchessa.

    L'unico punto negativo, Videla viene ucciso troppo facilmente, speravo in un scontro faccia a faccia con Diabolik sul filo del rasoio. E' poi mi sembra una mossa stupida quella di Videla (visto che conosce Diabolik) di mandare tutti gli uomini fuori e tenersi solo qualche uomo per coprirgli le spalle.

    Ma è ufficiale che Clerville è in Europa tra l'Italia è la Francia? Così sembra leggendo i vari fumetti (vedi ad esempio Ghenf o la stessa Clerville sembrano nomi francesi) e quest'ultimo albo: La località da dove parte Ginko ha un mome francece, francofono, viene detto che rispetto al solinas (cioè la foresta nel Messico) Clerville è dall'altra parte dell'oceano. Poi so che le sorelle Giussani si sono ispirati ai fumetti francesi del periodo, quindi, nomi italiani, località francesi... ^_^
     
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    Re del terrore

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    Ringrazio tutti per i complimenti e per i commenti interessanti, faccio soltanto due piccole precisazioni (soprattutto inerenti al commenti di enriker per chiarire meglio la geografia diabolika):
    le avventure di Diabolik sono ambientate in un mondo molto simile al nostro, ma in tutto e per tutto in un mondo inventato. Lo stato di Clerville può ricordare vagamente la Francia (o anche la Toscana), ma NON E' la Francia. Così come il Beglait o il Rennert o il Wilburg. "Gli Occhi di Sushima" è ambientato in un paese che può ricordare vagamente la Cina, ma NON E' la Cina, così come il Solinas di "Sangue nella Giungla" (a dire la verità, nel soggetto di lavorazione il Solinas si chiamava Bolivias) che può ispirarsi ai paesi dell'America Latina, ma è in tutto e per tutto "Solinas".
    Il Beglait è, da questo punto di vista, ancora più interessante: si ispira all'Inghilterra per quanto riguarda l'ordinamento monarchico degli anni '60, ma si ispira anche alla Francia della rivoluzione francese negli anni '70 quando nell'albo "La Lunga Fuga" viene narrata la rivoluzione, ma si ispira anche alla Spagna o all'Italia degli anni '70 per quanto riguarda la feroce lotta tra lo Stato e le organizzazioni terroristiche dei Corvi Grigi.
    Il mondo di Diabolik è un mix di realtà e fantasia che prende moltissima ispirazione dalla realtà, ma NON E' la realtà. Soltanto nei primissimi episodi, Diabolik era ambientato nel mondo reale (infatti il primo episodio è ambientato a Marsiglia, Francia), ma le Giussani cambiarono molto presto tutto questo: troppo era il desiderio di volare con la fantasia, aggiungere un lago o un monte o un altro elemento naturale utile per qualche trucco di Diabolik.
    Se vuoi approfondire, ti consiglio il volume edito da Astorina "La Guida Turistica di Clerville". Ti spiega tutto sulla geografia diabolika. Ma ci sono anche dei post in questo Forum che trattano l'argomento. :)
     
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  15. Tahiti
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    Chapeau Iudica! ;)
     
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