LA VERA STORIA DELL'ISOLA DI KING

Nel senso che è molto chiaro, come già hai ben scritto tu, che emergono prepotentemente diverse similitudini tra il King, re dell'isola, e il Diabolik, re del terrore. E penso che queste similitudini siano inevitabili in quanto insite nel rapporto esistente tra i due personaggi. E' però vero, ma questo è secondo il mio personalissimo punto di vista, che tra Diabolik e King esiste una divergenza in qualche modo incolmabile. Ed è la stessa divergenza che porta i due, inevitabilmente, a scontrarsi. Porta Diabolik a prevalere su King. Quando dici che per King la ricchezza e il potere sono soltanto "accessori" in quanto è più importante la sfida, il superare se stessi in qualsiasi momento, sono d'accordo sul fatto della ricchezza (sia King che Diabolik non tengono alla ricchezza per avarizia, ma la utilizzano come strumento per pianificare nuovi colpi, nuove azioni, nuove sfide) mentre per quanto riguarda la visione di "potere" che essi hanno, secondo me ne vien fuori tutta la differenza che li separa nettamente.
Per King il potere non è accessorio, ma è indispensabile. Magari sotto un piano prettamente teorico potrebbe pensare che la sfida ha un'importanza maggiore, in realtà la sua concezione, il suo comportamento e il suo modo di pensare tradiscono tutto ciò che King desidera dal potere. Già quando si rivolge al Professore, King parla in modo totalitario ("il MIO tesoro", "la MIA isola", "i MIEI uomini" eccetera), negli atteggiamenti e nei comportamenti lo è ancor di più (deve controllare tutto e tutti e fa installare telecamere e microfoni su tutta l'isola, si separa dal villaggio dei pescatori perché vuole stabilire una netta cesura tra il suo mondo e quello degli abitanti dell'isola, prende per sé la vita di tutti i suoi uomini e ne dispone a proprio piacimento, infatti nessuno può lasciare l'isola senza il suo permesso, nessuno può andarsene vivo da quel regno). E' un controllo che King pretende di esercitare su se stesso e su tutto il suo regno. E quindi si capovolge tutta la questione: è la sfida continua che permette a King di stabilire e di possedere sempre maggior potere e più questo potere cresce più l'ego di King è appagato.
Sotto questo aspetto Diabolik è profondamente diverso (quasi uno spirito libero e anarchico) e fin quando può "giocare" con il potere di King e dell'isola resta buono e tranquillo, ma quando capisce che può andare oltre non esita minimamente a uccidere il re dell'isola e a prenderne il posto non nella gerarchia del potere (perché con l'omicidio di King il sistema totalitario dell'isola crolla come un castello di carte), ma a prenderne il posto nella sfida al sistema, nella sfida al mondo. Sfida che king aveva iniziato solo per accrescere il proprio potere e che Diabolik porta avanti per altri motivi insiti nella sua psicologia e insiti nella sua personalità.
Per questo motivo, penso che King e Diabolik siano due personaggi ad avere diversi aspetti in comune (e non potrebbe essere altrimenti), ma al tempo stesso penso che siano due personaggi completamente diversi, agli antipodi l'uno dall'altro sia concettualmente che ideologicamente.

Quando si parla di minorenni il comportamento di Diabolik assume sfaccettature diverse dal solito, soprattutto se una situazione coinvolge direttamente questi minorenni. Ci sono tante storie a dimostrarlo, oltre a quelle citate da Neogrigio: io non smetterò mai di rammentare "Angoscia" perché secondo me è ancor più esplicito ciò che le Giussani avessero pensato per il loro personaggio in virtù del periodo d'uscita di quella storia (era l'Anno V, il 1966, un periodo dove Diabolik appariva molto più spietato, molto più cattivo).
Per questo motivo non mi ha dato particolare fastidio l'atteggiamento di Diabolik... a differenza del Lupo dove lì vi era una situazione diversa, ma dove Diabolik, per esaudire un desiderio di Eva, pone se stesso e la sua compagna possibili future vittime di un nuovo attacco!!!

Il coinvolgimento del Lupo è voluto