CONTRO OGNI REGOLA

l'inseguimento, in questo caso, è necessario (così come per me lo era anche nell'Inedito di marzo).
In questo albo quell'inseguimento finale, oltre ad essere l'unico punto di incontro tra Diabolik e Ginko, che fino a quel momento hanno percorso due strade distinte, va a rappresentare in maniera ottimale la differenza sostanziale che esiste tra i due personaggi. Se ci fai caso, infatti, Ginko arriva sul posto dopo Diabolik perché deve aspettare che il procuratore prepari tutti i mandati necessari per quella particolare operazione di polizia. Diabolik non ha bisogno di questi documenti. E quindi, nonostante la soluzione del mistero avvenga in contemporanea tra i due personaggi (e anche in modo diverso) uno arriva prima dell'altro perché può muoversi al di fuori della legge e può recarsi a casa delle persone e interrogarle senza usare gli strumenti legali che permetterebbero il corretto procedimento degli stessi. Alla luce di questo, l'inseguimento finale, oltre a movimentare l'avventura serve a rimarcare questi punti, serve a rendere chiara e distinta la differenza tra i due personaggi (personaggi che hanno lo stesso intuito, la stessa intelligenza, lo stesso modo di ragionare, ma stanno su due posizione diametralmente opposte).
Nell'albo di marzo l'inseguimento si rendeva necessario in virtù della presenza di Ginko a Grast (l'ispettore arriva sul posto e si accorge dell'inganno di Diabolik, non se ne fosse accorto che Ginko sarebbe stato?) ed è quindi diretta conseguenza dell'inserimento di un personaggio all'interno della storia.
Nel caso dell'Inedito di aprile, l'inseguimento è un sunto di tutto ciò che la storia ha narrato e portato avanti.

In entrambi i casi, nonostante le differenze, secondo me si rendeva necessario realizzarlo e bene si è fatto a portarlo avanti.