UNA DONNA MOLTO PERICOLOSA

Veramente un bel numero, ricco di avvenimenti, ricco di imprevisti e ricco di personaggi interessanti, situazioni particolari e intrighi tali da mettere in difficoltà Diabolik e Eva.
Leggendo questa storia ho pensato molto anche ad un numero dell'anno scorso ("Tu Ucciderai Eva") e ho pensato soprattutto a come gli autori di Diabolik siano veramente bravi, attenti e disponibili al confronto con i lettori facendo sì che gli errori del passato non si ripetano nel futuro in storie che possano presentare una situazione "simile". E per questo penso che questa storia sia da apprezzare ancora di più, per l'ottimo lavoro in fase di sceneggiatura, per l'ottimo soggetto (perché la vicenda è davvero interessante e coinvolgente) e per la splendida caratterizzazione del colonnello Tania Ivanovna, donna dura, integerrima, coraggiosa. Ho molto apprezzato l'inserimento di Ginko (dalle anticipazioni e dalle varie anteprime credevo che questo mese l'ispettore saltasse il turno) sia perché riesce a mettere in difficoltà Diabolik (aiutato da Eva/Tania) sia perché, alla fine della storia, riesce ad ottenere una piccolissima vittoria in quanto requisisce il rifugio del maledetto criminale.
Non si può chiedere di meglio, una storia ricca di azione, ricca di situazioni paradossali raccontate benissimo in fase di sceneggiatura (si riesce, infatti, a creare molto bene l'equivoco Eva-Tania) e disegnata molto bene dal trio Barison, Montorio e Merati. Alcune vignette sono un po' tirate via, poiché sembrano dare un senso di leggera incompletezza, probabilmente dovuto al tempo tiranno e alla necessità di disegnare velocemente, ma devo dire che nel complesso ho veramente apprezzato le varie caratterizzazioni dei personaggi e le scene d'azione. Personalmente ho un debole per Barison inchiostrato da Montorio e Merati (e sono molto contento di aver saputo che a settembre ci sarà un altro numero disegnato da loro) e penso che sia un trio veramente ben amalgamato (così come è veramente ben amalgamato il duo Di Bernardo - Brandi).
Un ultimo, sintetico, pensiero per la copertina di Matteo Buffagni: veramente straordinaria.
Più passa il tempo e più mi accorgo di quanto Matteo sia davvero ben inserito nell'alchimia diabolika e di come sia riuscito immediatamente a catturare l'interesse nei suoi confronti grazie a delle copertine maestose, interpretate magnificamente e realizzate al meglio. Più passa il tempo, più sono convinto che farà strada, più le sue copertine miglioreranno.

A quale Paese di ex area sovietica vi siete ispirati per realizzare la Storia del Tezakistan? Prima che uscisse "Una Donna Molto Pericolosa" pensavo che la principale fonte di ispirazione fosse la Russia post-sovietica (o addirittura proprio la Russia sovietica), in realtà sia per il nome sia per l'andamento del passaggio dittatura-rivoluzione democratica mi sembra che vi siate ispirati maggiormente ad un paese dell'area asiatica (Kazakistan-Tagikistan-Kirghizistan eccetera) pur con le dovute differenze. Ci sono, infatti, vari episodi simili alla realtà che mi fanno pensare a questa ispirazione (penso ad esempio alla "Rivoluzione dei Tulipani" e al presidente-dittatore del Kirghizistan Akayev, in questo storia il dittatore i chiama Turgejev eccetera).

Parlo della questione di Diabolik drogato senza apparente giustificazione. Rileggi la discussione relativa a "Tu Ucciderai Eva", in particolare dal mio commento sulla storia, e capirai ancora meglio a cosa mi riferisco.