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.SPOILER (clicca per visualizzare)c'è una considerazione che vorrei fare e mi piacerebbe si rispondesse. Perché Eva deve aspettare che Diabolik si risvegli quando ha sempre usato eccitanti o altre sostanze di questo tipo per accelerare il risveglio dal narcotico? Lo fa per esigenze di trama (è necessario che Diabolik si svegli quando Stoppard è già all'ambasciata per regalare un ulteriore colpo di scena) oppure lo fa perché la sostanza usata da Bettina e preparata da Marco non è conosciuta e potrebbe avere effetti collaterali? E qualora fosse questa seconda ipotesi, per un narcotico non basta risvegliare l'addormentato anche con i semplici e vetusti sali da far annusare?
Bravo, ci ho pensato anch'io durante la lettura ma ho poi dimenticato di accennarne nel commento.SPOILER (clicca per visualizzare)Credo si tratti semplicemente di esigenze di sceneggiatura, perché non sempre quando l'uno o l'altra hanno usato l'iniezione eccitante per risvegliare qualcuno erano a conoscenza del tipo di narcotico utilizzato, quindi credo che l'interazione chimica fra le due sostanze non rappresenti un problema. O, almeno, finora non è mai stato così.SPOILER (clicca per visualizzare)La prima cosa che ho pensato anche io. Credo che fosse necessario mandare il vero Bartolomeo all'incontro, quindi esigenza di sceneggiatura, che però va a creare un caso.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)La prima cosa che ho pensato anche io. Credo che fosse necessario mandare il vero Bartolomeo all'incontro, quindi esigenza di sceneggiatura, che però va a creare un caso.
Secondo me crea un bel caso.
SPOILER (clicca per visualizzare)Anch'io penso che la cosa sia dovuta a una esigenza di sceneggiatura in quanto per creare il colpo di scena di Ginko che tiene d'occhio l'ambasciata era necessario che Diabolik si svegliasse DOPO la partenza di Stoppard dal rifugio. Dal punto di vista narrativo la cosa funziona, nel senso che trasmette al lettore la sorpresa e il reale pericolo della situazione che si sta vivendo, ma, sempre a mio parere, in questo modo lo si fa nel modo sbagliato perché non ce la vedo assolutamente Eva lasciare dormire il proprio uomo quando la situazione (già di suo precipitata) necessitava sicuramente la partecipazione attiva di Diabolik. Non ce la vedo assolutamente Eva lasciare dormire il suo uomo dopo che, per tanti anni, si è sempre risposto al narcotico con varie iniezioni di eccitante o altri componenti che facilitassero il risveglio rendendolo immediato.
Detto questo, ci tengo a ribadire che è l'unico piccolo difetto che ho trovato a questa storia per il resto meravigliosa.. -
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Dalla pagina FB della Redazione (www.facebook.com/DiabolikUfficiale?fref=ts):
"IL TRADIMENTO DI BETTINA" – Dietro le quinte di Roberto Altariva.
Data la natura dell’articolo, è necessario che la storia l’abbiate letta prima, perché non solo certe informazioni si apprezzano solo conoscendo la trama in questione ma, soprattutto, la lettura di questo testo potrà rovinarvi i colpi di scena presenti nella storia.
Quindi se ancora non avete letto l'albo, ma avete intenzione di farlo, NON PROSEGUITE OLTRE LA LETTURA.
PRIMO TENTATIVO – Nella prefazione all’albo, Mario Gomboli parla di “tanti soggetti cestinati e tanti ripensamenti”, prima di trovare l’idea giusta per il ritorno di Bettina. Tra questi, segnalo il fatto che Bettina avrebbe già dovuto riapparire nello speciale della scorsa estate: “Addio, mia amata complice”. Infatti, Diabolik doveva consegnare a lei il messaggio in punto di morte registrato su disco, da far avere a Eva Kant rinchiusa in carcere. Però, in redazione si resero conto che era sbagliato far tornare dopo tanti anni un personaggio così amato dai lettori senza darle un ruolo da protagonista nella storia, e decisero di sostituire Bettina con Saverio Hardy, rimandando all’anno seguente il ritorno della ragazza.
UN’IDEA DAL PASSATO – L’idea di partenza di questa storia, però, risale addirittura al 2006. Nella mailing list dedicata al Re del Terrore, la mia amica Elena Fuccelli (anche lei autrice di soggetti “diabolici”) sosteneva che Bettina come personaggio aveva già detto tutto quello che aveva da dire e che difficilmente avrebbe potuto essere riutilizzata senza ricadere nel cliché della ragazzina in pericolo, che Diabolik o Eva dovevano salvare.
Io invece, ribattevo che il personaggio poteva essere sfruttato per creare altre situazioni drammatiche. Per esempio, scrissi: “[…] se scoprisse accidentalmente che DK ha preso il posto del padre di un suo compagno di scuola per derubarlo, si troverebbe in dubbio se rivelare la verità, col rischio di far arrestare DK, o starsene zitta e sentirsi complice del crimine”. Nella versione finale, l’idea è cambiata un po’ nella forma: il compagno di scuola è diventato un fidanzato e Diabolik non vuole derubare l’uomo di cui ha preso il posto ma il Rajah, ma nella sostanza lo spunto di partenza è sempre quello.
BETTINA CONTRO DIABOLIK – Avendo saputo che Mario Gomboli cercava un’idea per far tornare Bettina, decisi quindi di provare a sviluppare quella idea. Già all’epoca avevo pensato che il modo più interessante per far proseguire la vicenda era quello di mettere Bettina contro Diabolik, con lei intenzionata a fermarlo senza farlo arrestare, trasformando la storia in una specie di scontro generazionale: se è vero che Bettina è praticamente un figlioccia, per Diabolik ed Eva, allora la “figlia” doveva ribellarsi ai “genitori” per affermare la propria individualità .
E dato che mi piace particolarmente ingannare i lettori, avevo anche pensato che fosse una buona idea far credere che Bettina fosse in pericolo, come era avvenuto in ogni sua apparizione precedente; quindi decisi che la ragazza avrebbe simulato il suo rapimento, spingendo il Re del Terrore a correrle in aiuto.
LA COMMEDIA DEGLI ERRORI – Sempre ragionando sulla metafora figlia/genitori, arrivai alla conclusione che quello che spesso i figli fanno, nel tentativo di affermare sé stessi, è creare problemi da cui i buoni genitori devono poi tirarli fuori. Pensai quindi che la decisione di Bettina di mettersi contro Diabolik doveva rivelarsi disastrosa e il criminale avrebbe dovuto poi risolvere la situazione. Mi immaginai quindi una scena in cui – come in una classica commedia degli equivoci americana – l’idea di Bettina di liberare il padre del suo fidanzato si rivelava la scelta peggiore che avesse potuto compiere, perché essere prigioniero di Diabolik significava per lui la salvezza. Il momento in cui questo viene rivelato e Bettina capisce non solo di aver tradito Diabolik per niente, ma anche di aver causato un disastro con la sua azione, è tuttora la mia scena preferita della storia.
NON SI BUTTA VIA NIENTE – Anche la vicenda del Rajah che fa da sfondo alla storia, con l’accordo commerciale fra la sua nazione e Clerville, era un’idea precedente a questa storia. Proviene infatti da un soggetto che io e Elena Fuccelli avevamo ideato insieme, ma che era stato rifiutato dalla redazione; io ritenevo che ci fossero elementi di quella storia abbastanza validi da essere riutilizzati e li inserii qui. Viene da quel soggetto rifiutato anche l’idea di personaggi intenzionati a impedire che l’accordo venisse siglato: nella mia versione si trattava di un gruppo terroristico manipolato da uomo che sarebbe stato danneggiato economicamente da quell’accordo, mentre Mario preferì sostituirli con uomini al soldo del fratello del Rajah stesso, intenzionato a prendere il potere.
Comunque, anche se il nome di Elena non compare fra gli autori, nell’idea del Rajah e dell’accordo commerciale da impedire c’è anche del suo.
CAMBIAMENTI – Quella indicata sopra, non è certo l’unica modifica che Gomboli e Faraci hanno apportato al mio soggetto: la versione finale in realtà lo segue (con modifiche e aggiustamenti) solo per le prime 100 tavole dell’albo, e poi se ne distacca.
Sarebbe troppo lungo raccontare dettagliatamente la trama come l’avevo ideata, e mi limiterò ad accennare alcune cose: nella mia versione i guai causati da Bettina erano maggiori perché a causa sua sia Ginko che i terroristi arrivavano al rifugio di Diabolik. Seguiva uno scontro tra i criminali e il Re del Terrore seguito dalla fuga di Goddard (il padre di Marco) nei panni di Diabolik insieme a Eva e Bettina, mentre il vero Diabolik prendeva il suo posto in cella. Vi era poi il rapimento di Marco da parte dei terroristi e l’arresto in ambasciata del falso Diabolik (cioè Goddard che ne indossava la maschera), con il Rajah che si rifiutava di consegnarlo alla polizia perché intenzionato a giustiziarlo. Infine, dopo che Bettina aveva avvicinato i rapitori per avere l’anello con cui uccidere il Rajah, il nero criminale compiva il furto in ambasciata e tirava fuori il vero Goddard dalla cella senza che nessuno ne scoprisse l’identità.
Il mio soggetto finiva per essere eccessivamente lungo - e forse anche troppo complicato - e questo probabilmente è tra i motivi che hanno spinto Mario Gomboli a modificarlo. Inoltre, anche se io non lo sapevo, l’arresto – non da parte di Ginko – di un personaggio con indosso la maschera di Diabolik era già presente nell’albo di Marzo, “Solo per amore”, e sarebbe stata una ripetizione.
UN FINALE CON INGANNO… – Sapendo che, dopo la morte di Gustavo Garian avvenuta nello speciale del 2012, alcuni lettori temevano che anche Bettina facesse la stessa fine, mi ero divertito a giocare con questa paura nel finale della storia, inserendo una finta morte della ragazza. Dopo il colpo riuscito da parte di Diabolik, e dopo che il criminale aveva eliminato i terroristi e liberato Marco, restava infatti libero l’uomo per cui lavoravano, deciso a vendicarsi su Marco perché suo padre non aveva fatto quanto gli era stato ordinato. L’uomo quindi rintracciava lui e Bettina e gli sparava: i due cadevano a terra apparentemente colpiti a morte, ma in realtà erano sopravvissuti in quanto dotati da Ginko di giubbotti antiproiettile. L’ispettore e alcuni agenti fermavano poi l’attentatore, il cui destino era segnato, perché tra i poliziotti c’era Diabolik travestito.
… E UN FINALE DURO – Scartato il mio finale, Mario aveva pensato di chiudere la storia con una reazione di Diabolik più dura nei riguardi di Bettina: dopo che Diabolik le aveva detto che lui sarebbe stato disposto a rinunciare a qualsiasi colpo per lei, se glielo avesse chiesto, Bettina gli domandava se erano ancora amici e il Re del Terrore se ne andava senza risponderle. Era un finale interessante, a cui inevitabilmente avrebbe dovuto seguire in futuro, una storia in cui i due si sarebbero chiariti e riconciliati. A me un po’ dispiace che sia poi stato sostituito con un netto lieto fine, ma credo che molti lettori preferiscano così.
IL TITOLO – Il titolo del mio soggetto era “Pericolo per Bettina”. Un po’ ingannevole, ma giustificato dal finale con la falsa morte del personaggio. Eliminata quella scena, però, il titolo non aveva più senso.
Mario inizialmente aveva deciso per “La scelta di Bettina”, che io avrei preferito rispetto a “Il Tradimento di Bettina”. Quest’ultimo è sicuramente più forte, ma per me rappresenta uno “spoiler” eccessivo, che rivela quello che avrebbe dovuto essere un colpo di scena.. -
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Molto interessante la costruzione di questa storia, complimenti a Rob. Devo dire per quanto ruguarda la parte finale preferisco quella scelta da Gomboli e poi pubblicata. Il titolo, certo si e' trattato più di un tradimento, ma anche la scelta sarebbe stato buono ma con meno richiamo. 
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Io ho molto apprezzato l'idea alla base di questa storia, sovvertire l'ordine delle cose (non più Bettina da salvare, ma Bettina fonte di guai grossi per una sua precisa scelta). A differenza, però, di quanto detto da Rob, nonostante il finale descritto fosse comunque un ottimo finale, penso che quello poi effettivamente uscito sia risultato migliore perché secondo me è stato un bene mettere dei punti esclamativi finali su quella particolare situazione (lasciarla in sospeso avrebbe portato varie problematiche). La cosa importante, però, e perfettamente riuscita, è stato lo scrivere molto bene il rapporto di una Bettina ormai adulta con la diabolika coppia, perché non dobbiamo dimenticarci che fino a questo GDK Bettina risultava come personaggio piuttosto immaturo (tenera bambina e poi adolescente alle prime cotte). Qui invece il rapporto che si va a ricreare è un rapporto tra persone adulte, magari tra genitori e figliocci, ma comunque dei figliocci che sono cresciuti e devono intraprendere la propria strada. In questo caso l'idea del conflitto generazionale è piuttosto riuscita (anche se va detto che non sempre le nuove generazioni peccano di presunzione e hanno bisogno del genitore che accorra in loro aiuto) 
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A questo punto sarei molto curioso di scoprire qualcosa di più sul soggetto originale di Roberto Altariva. Speriamo che possa approfittare di questo spazio per riprendere e approfondire la questione.. -
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Vi dirò... a me il finale di Roberto intriga parecchio. Capisco i motivi che possono aver portato alla scelte di quello poi pubblicato, ma riallacciandomi al discorso dell'incompiuto che feci a caldo, avrei trovato molto calzante un epilogo così aperto.
Edit: intendevo il primo finale pensato da Gomboli, in realtà.. -
.A differenza, però, di quanto detto da Rob, nonostante il finale descritto fosse comunque un ottimo finale, penso che quello poi effettivamente uscito sia risultato migliore perché secondo me è stato un bene mettere dei punti esclamativi finali su quella particolare situazione
E infatti, io ho anche scritto questoCITAZIONEA me un po’ dispiace che sia poi stato sostituito con un netto lieto fine, ma credo che molti lettori preferiscano così.
Per quanto riguarda questo:CITAZIONE(anche se va detto che non sempre le nuove generazioni peccano di presunzione e hanno bisogno del genitore che accorra in loro aiuto) .
E' ovvio che stavo generalizzando per comodità.
Comunque, non è che i figli adolescenti abbiano bisogno dell'aiuto solo se peccano di presunzione.
Direi che commettere errori per inesperienza, nell'affrontare la vita, è una cosa abbastanza comune.
Certo, gli errori normalmente non sono dell'entità che vediamo in questa storia, ma questa è fiction
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.Vi dirò... a me il finale di Roberto intriga parecchio. Capisco i motivi che possono aver portato alla scelte di quello poi pubblicato, ma riallacciandomi al discorso dell'incompiuto che feci a caldo, avrei trovato molto calzante un epilogo così aperto.
Edit: intendevo il primo finale pensato da Gomboli, in realtà.
Quel finale è molto interessante, intrigante e costruito bene. Ma bisogna anche mettersi nei panni di chi, per sedici lunghi anni, ha aspettato il ritorno di Bettina per ritrovarsi poi un finale di una storia che lascia tutto in sospeso o che ha bisogno di un ulteriore chiarimento futuro. Se da un lato può essere positivo (vuol dire che Bettina deve tornare per forza), dall'altro può far storcere il naso (sia per una questione di incertezza, dopo quanto tempo uscirà la storia che affronterà il seguito?, sia per un finale incompiuto che lascerebbe l'amaro in bocca, ho aspettato sedici anni per leggere che forse le loro strade potrebbero dividersi per sempre).
Con questo "lieto fine", secondo me, si sono poste le basi per il futuro rapporto tra Bettina e la diabolika coppia, ma allo stesso tempo si sono poste solide fondamenta sulle quali basare questo rapporto.
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Bella storia, mi sono anche piaciuti i disegni, con i chiaroscuri così spinti e decisi.
Una sola domanda: non avete anche voi l'impressione che Eva non nutra per Bettina lo stesso affetto di Diabolik? Non so, sia nei primi albi che in questo mi sembra che la mal sopporti, tanto che in nessuna scena si vede un minimo gesto d'affetto tra le due. Mi sembra che quello di Bettina sia più un rapporto con Diabolik che con la coppia diabolika
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.Bella storia, mi sono anche piaciuti i disegni, con i chiaroscuri così spinti e decisi.
Una sola domanda: non avete anche voi l'impressione che Eva non nutra per Bettina lo stesso affetto di Diabolik? Non so, sia nei primi albi che in questo mi sembra che la mal sopporti, tanto che in nessuna scena si vede un minimo gesto d'affetto tra le due. Mi sembra che quello di Bettina sia più un rapporto con Diabolik che con la coppia diabolika
Queste tue considerazioni sono sempre molto interessanti...
In realtà, in questo caso, ritengo che Eva sia affezionatissima a Bettina, alla pari di Diabolik. La diabolika coppia considera la dolce bambina (ora ragazza) quasi come una figlia (quella figlia che, per ovvi motivi lavorativi, loro non possono permettersi di avere). E se nel meraviglioso "Angoscia", l'albo d'esordio di Bettina, può ancora sembrare che il rapporto che va a instaurarsi sia più stretto con Diabolik, nei due successivi ("Vile ricatto" e "La vendetta ha la memoria lunga") anche Eva manifesta con forza tutto l'affetto che prova verso la bambina/ragazzina (nel primo resta assolutamente sconvolta dall'investimento tanto da perdere i sensi una volta arrivata al rifugio e partecipa attivamente alla vendetta di Diabolik mentre nel secondo è, alla pari del suo compagno, preoccupatissima per la sorte che dovrebbe toccare a Bettina).
Per quanto riguarda, invece, l'ultimo albo ("Il tradimento di Bettina"), a mio parere Eva e Diabolik si comportano con Bettina allo stesso modo di come due genitori affrontano una situazione spinosa provocata dal figlio: anche duri e "severi", ma sempre disposti a dialogare, a non chiudersi e a perdonare la "marachella" (e le ultime scene della storia sono assolutamente emblematiche in tal senso).
Quindi, per rispondere alla tua domanda, io ritengo che Eva nutra per Bettina lo stesso affetto di Diabolik.
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.CITAZIONEPer quanto riguarda, invece, l'ultimo albo ("Il tradimento di Bettina"), a mio parere Eva e Diabolik si comportano con Bettina allo stesso modo di come due genitori affrontano una situazione spinosa provocata dal figlio: anche duri e "severi", ma sempre disposti a dialogare, a non chiudersi e a perdonare la "marachella" (e le ultime scene della storia sono assolutamente emblematiche in tal senso).
Quindi, come genitori, Eva sarebbe quella severa e Diabolik quello più "comprensivo" ed affettuoso..interessante!
Comunque, grazie, mi sono appena iscritta qui ma leggo Diabolik da sempre ed ho anche una buona memoria, quindi sono bene informata
Mi limito per non seccarvi da subito! 
Edited by DK Iudika - 16/10/2016, 14:11. -
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Questa considerazione di lucelettra mi fa pensare a una possibile discussione da creare, sia per la curiosità in se stessa che per vedere come vengono considerati in generale gli affiatamenti della coppia. Quindi allo stato delle situazioni in cui i due criminali interagiscono con altre persone, che siano Bettina, Nina , Sibilla o altri, come vivono fra di loro percezione sentimentale i nostri?
La discussione spero possa riportare interesse alla partecipazione nel dibattito, e visto che Lucelettra ti vedo abbastanza interessata a creare discussioni e domande, potresti iniziare tu a creare questa discussione se credi.
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Ehm.. non so come si fa e dove, mai aperte discussioni ma parteciperei volentieri, ovviamente! Se mi date il "la", apro discussioni, lancio ami, parlo a ruota libera a volontà
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.Ehm.. non so come si fa e dove, mai aperte discussioni ma parteciperei volentieri, ovviamente! Se mi date il "la", apro discussioni, lancio ami, parlo a ruota libera a volontà
Ti ho mandato un messaggio privato
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IL TRADIMENTO DI BETTINAIl Grande Diabolik - Luglio 2014 |
