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.SPOILER (clicca per visualizzare)Una piccola considerazione: ultimamente Eva è stata messa un po' da parte dai diaboliki autori (nell'albo di dicembre ha fatto appena una comparsa, in quello di gennaio è uscita fuori dalla storia dopo una primissima parte dove sembrava potesse essere più partecipe, in questo completamente passiva per tutto l'episodio).
Hai ragione, Michele.SPOILER (clicca per visualizzare)Credi che tutto ciò sia voluto dall'Astorina e, in particolare da Gomboli, oppure questo è soltanto causa di scelte editoriali? (queste assenze dalla scena sono capitate anche all'ispettore Ginko, ad esempio perché un suo intervento sarebbe risultato troppo forzato).
Speriamo di vedere comunque la Kant in azione già dal prossimo numero di Marzo.
Secondo me è una casualità. Dipende molto dalla trama che si vuole sviluppare che necessita di un coinvolgimento più o meno importante dei vari personaggi. Nell'albo di febbraio, infatti, è necessario che Eva resti fuori dalla trama praticamente per tutto l'episodio.
Evidentemente, in Redazione hanno lavorato nello stesso periodo a soggetti che presentavano la caratteristica sopra esposta e le uscite, soprattutto in virtù dei disegnatori coinvolti, si sono ritrovate molto vicine l'una dall'altra.
Per quanto riguarda Ginko, Gomboli ha detto più volte che non vuole forzare il suo utilizzo se all'interno della trama non può starci, ma il 2014 è stato un anno dove la presenza dell'Ispettore è risultata molto forte sia per numero (8 albi su 12) sia per inserimento nella trama (albi come "Contro ogni regola", "Vendetta senza limiti", "Il coraggio d Altea" hanno presentato un Ispettore ancor più protagonista dello stesso Diabolik). Quest'anno Ginko è stato molto presente nell'albo di gennaio, assente in quello di febbraio e sappiamo che sarà presente (e penso avrà un ruolo molto importante) sia nell'albo di aprile sia nel GDK di primavera.
Ma, come detto, dipende molto dalle trame che si decide di sviluppare e se la trama stessa può coinvolgere Ginko o Altea o, addirittura, Eva. A volte capita che Eva rubi la scena a Diabolik o che lo faccia Ginko.
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.Secondo me è una casualità. Dipende molto dalla trama che si vuole sviluppare che necessita di un coinvolgimento più o meno importante dei vari personaggi. Nell'albo di febbraio, infatti, è necessario che Eva resti fuori dalla trama praticamente per tutto l'episodio.
Evidentemente, in Redazione hanno lavorato nello stesso periodo a soggetti che presentavano la caratteristica sopra esposta e le uscite, soprattutto in virtù dei disegnatori coinvolti, si sono ritrovate molto vicine l'una dall'altra.
Per quanto riguarda Ginko, Gomboli ha detto più volte che non vuole forzare il suo utilizzo se all'interno della trama non può starci, ma il 2014 è stato un anno dove la presenza dell'Ispettore è risultata molto forte sia per numero (8 albi su 12) sia per inserimento nella trama (albi come "Contro ogni regola", "Vendetta senza limiti", "Il coraggio d Altea" hanno presentato un Ispettore ancor più protagonista dello stesso Diabolik). Quest'anno Ginko è stato molto presente nell'albo di gennaio, assente in quello di febbraio e sappiamo che sarà presente (e penso avrà un ruolo molto importante) sia nell'albo di aprile sia nel GDK di primavera.
Ma, come detto, dipende molto dalle trame che si decide di sviluppare e se la trama stessa può coinvolgere Ginko o Altea o, addirittura, Eva. A volte capita che Eva rubi la scena a Diabolik o che lo faccia Ginko.
Riassumendo possiamo dire che, e questa credo sia una regola generale, l'assenza di un personaggio o il suo irrilevante utilizzo nel corso di una storia, siano dovuti al fatto che, inserendoli in una trama, il loro intervento risulterebbe, come hai già detto per Ginko, troppo forzato e fuori luogo. Queste scelte nascono prettamente per far quadrare ogni storia dal punto di vista editoriale.
Grazie Michele per aver risposto alla mia domanda, credo che entrambi la pensiamo, per quanto riguarda l'uso o meno di un personaggio, allo stesso modo.. -
.Secondo me è una casualità. Dipende molto dalla trama che si vuole sviluppare che necessita di un coinvolgimento più o meno importante dei vari personaggi. Nell'albo di febbraio, infatti, è necessario che Eva resti fuori dalla trama praticamente per tutto l'episodio.
Evidentemente, in Redazione hanno lavorato nello stesso periodo a soggetti che presentavano la caratteristica sopra esposta e le uscite, soprattutto in virtù dei disegnatori coinvolti, si sono ritrovate molto vicine l'una dall'altra.
Per quanto riguarda Ginko, Gomboli ha detto più volte che non vuole forzare il suo utilizzo se all'interno della trama non può starci, ma il 2014 è stato un anno dove la presenza dell'Ispettore è risultata molto forte sia per numero (8 albi su 12) sia per inserimento nella trama (albi come "Contro ogni regola", "Vendetta senza limiti", "Il coraggio d Altea" hanno presentato un Ispettore ancor più protagonista dello stesso Diabolik). Quest'anno Ginko è stato molto presente nell'albo di gennaio, assente in quello di febbraio e sappiamo che sarà presente (e penso avrà un ruolo molto importante) sia nell'albo di aprile sia nel GDK di primavera.
Ma, come detto, dipende molto dalle trame che si decide di sviluppare e se la trama stessa può coinvolgere Ginko o Altea o, addirittura, Eva. A volte capita che Eva rubi la scena a Diabolik o che lo faccia Ginko.
Riassumendo possiamo dire che, e questa credo sia una regola generale, l'assenza di un personaggio o il suo irrilevante utilizzo nel corso di una storia, siano dovuti al fatto che, inserendoli in una trama, il loro intervento risulterebbe, come hai già detto per Ginko, troppo forzato e fuori luogo. Queste scelte nascono prettamente per far quadrare ogni storia dal punto di vista editoriale.
Grazie Michele per aver risposto alla mia domanda, credo che entrambi la pensiamo, per quanto riguarda l'uso o meno di un personaggio, allo stesso modo.
Io personalmente apprezzo molto il personaggio di Ginko, però sono dell'opinione che, se deve comparire in una storia solo per il classico inseguimento, è bene che non ci sia proprio. Allo stesso modo, però, sono un lettore piuttosto (ora mi invento un termine) "diabolikocentrico", nel senso che accetto tranquillamente che Diabolik resti fuori da una trama se di quella trama è maggiormente protagonista Eva (o Ginko), ma mi ritrovo a storcere il naso qualora legga una storia dove Diabolik resti fuori dalla trama senza che gli altri personaggi prendano campo ("Il rubino scomparso" è l'esempio più recente di ciò che intendo). Quando vado a leggere una storia di Diabolik mi soffermo molto sull'uso che viene fatto dei tre personaggi principali (Diabolik, Eva, Ginko). Poi è anche vero che si può finire nell'ambito dei gusti personali (ciò che piace maggiormente a me può non piacere ad altri lettori diaboliki) però ho sempre avuto un debole per le trame che riescono a sfruttare al massimo livello loro tre (o due di loro) nello stesso albo.. -
.Io personalmente apprezzo molto il personaggio di Ginko, però sono dell'opinione che, se deve comparire in una storia solo per il classico inseguimento, è bene che non ci sia proprio.
Perfetto! E' esattamente ciò che penso anch'io.
Accetto tranquillamente che Diabolik resti fuori da una trama se di quella trama è maggiormente protagonista Eva (o Ginko), ma mi ritrovo a storcere il naso qualora legga una storia dove Diabolik resti fuori dalla trama senza che gli altri personaggi prendano campo ("Il rubino scomparso" è l'esempio più recente di ciò che intendo).
Già anche qui concordo con te, oltre a "Il rubino scomparso, credo che tu abbia ben presente la storia seppur datata "L'imboscata" dove la diabolika coppia appare addirittura soltanto nelle 4 tavole e mezzo finali quando i due vengono nominati per tutto l'episodio, questo, infatti, mi ha proprio deluso.Ho sempre avuto un debole per le trame che riescono a sfruttare al massimo livello loro tre (o due di loro) nello stesso albo.
Già, in questi casi si verificherebbe un susseguirsi di colpi di scena molto interessante e tutto da gustare.. -
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Dalla pagina FB della Redazione (www.facebook.com/DiabolikUfficiale/posts/826883177383997:0)
“COSTRETTO A UCCIDERE” dietro le quinte di Andrea Pasini.
Data la natura dell’articolo, è necessario che la storia l’abbiate letta prima, perché non solo certe informazioni si apprezzano solo conoscendo la trama in questione ma, soprattutto, la lettura di questo testo potrà rovinarvi i colpi di scena presenti nella storia.
Quindi se ancora non avete letto l’albo, ma avete intenzione di farlo, NON PROSEGUITE OLTRE LA LETTURA.
PUNTO DI PARTENZA – Lo spunto è tutta farina del sacco di Mario Gomboli: quando mi ha proposto di lavorare a questa storia c’era già l’idea di un criminale che avesse in mano sua Eva e costringesse Diabolik a uccidere tre suoi ex complici che dovevano testimoniare contro di lui. Gli omicidi dovevano sembrare incidenti e Diabolik avrebbe finto di ucciderli per poi, assieme a loro, sconfiggere il cattivo. Bisognava però stabilite tutta la “polpa” da aggiungere a questa ossatura: come veniva catturata Eva Kant? Come “morivano” i tre? E, alla fine, come sarebbe stata salvata Eva?
TITOLO DI LAVORAZIONE – “Tre delitti su commissione” semplice e descrittivo ma troppo poco incisivo per diventare il titolo dell'albo. Quasi da subito abbreviato in “Tre delitti” e diventato “Costretto a uccidere” quasi all’ultimo momento, a disegni conclusi e a copertina già impostata.
UN RICONOSCIMENTO DA BUTTARE – Nella prima stesura del soggetto avevamo pensato di far riconoscere Mason (il primo “morto”) attraverso il DNA dei capelli. Doveva essere un vecchio hippy, con capelli lunghi e pizzetto, che rinunciava, a malincuore, a parte della sua chioma per permettere la messa in scena di Diabolik. Ci siamo però resi conto presto che un cadavere carbonizzato difficilmente avrebbe mantenuto i capelli intatti (anche perché il DNA si estrae dal bulbo). Abbiamo quindi ripiegato sulle classiche impronte dentarie.
UN PERISCOPIO DA CAMBIARE – Nella documentazione mandata al disegnatore avevamo sbagliato a concepire la struttura di specchi che permetteva a Kardoss di vedere gli ambienti sopra e sotto la sua camera (mostrato in spaccato a tavola 104). Avevamo pensato che gli ambienti fossero esattamente sotto la stanza d'osservazione e che quindi che il periscopio in muratura facesse fare alle immagini una sorta di “inversione a U”. Ma, come Angelo Maria Ricci ci ha fatto giustamente notare, in quel modo le immagini viste negli oculari sarebbero state capovolte. Grazie a lui abbiamo spostato di qualche metro le stanze osservate e ora funziona tutto a dovere.
UNA MOGLIE DA ELIMINARE – Inizialmente assieme a Kardoss c’era anche un personaggio femminile (un’assistente o, più probabilmente, una moglie) che ci serviva nella scena, a metà albo, in cui Diabolik arriva al castello per riprendersi Eva dopo aver (apparentemente) fatto ciò che Kardoss gli aveva chiesto. Di fatto la donna, camuffata da Eva Kant, sarebbe servita come esca per la trappola esplosiva che Kardoss aveva preparato per Diabolik. Sarebbe morta (uccisa assieme agli scagnozzi dagli aghetti della Jaguar, verso tavola 63) ma avrebbe avuto l’onore della retro-copertina. Col procedere della messa a punto della trama, però, ci siamo resi conto che non era un elemento essenziale e, a un certo punto, abbiamo visto che risultava più che altro un peso morto per la storia. Così Kardoss è diventato single ed Eva si è presa lei la quarta di copertina.
UNA MINACCIA DA RINFORZARE – Nella primissima stesura del soggetto non c’era alcuna cascata d’acqua nella cella di Eva e la minaccia che Kardoss faceva a Diabolik riguardo alla vita della sua compagna suonava grossomodo così: «Solo io so dove sia, ma non te lo dirò. Puoi minacciarmi, torturarmi, ma non lo saprai. Non illuderti di trovarla senza il mio aiuto: questo edificio è un labirinto, e prima che la rintracci, potrebbe morire di fame e di sete». Non ci abbiamo messo molto a capire che era una minaccia debole e che, se anche fosse stata vera, avrebbe portato a un finale molto moscio con Diabolik che avrebbe avuto giorni per trovare Eva (o per dimostrare a Kardoss che si sbagliava e che il Re del Terrore se vuole estorcere un’informazione a qualcuno alla fine ci riesce, specie se c’è di mezzo la vita di Eva Kant). Così ci siamo inventati una minaccia imminente alla vita di Eva per rendere le cose più difficili per i nostri due protagonisti e per far risultare il finale un po’ più adrenalinico.
In prima battuta, per la cella di Eva, avevamo pensato a un impianto di aerazione che fosse in grado di togliere l’aria della stanza facendo così morire i suoi occupanti per asfissia, ma poi abbiamo pensato che l’acqua e l’affogamento ci sarebbero stati meglio. Avremmo avuto una trappola mortale più in tema col vecchio castello, la cella avrebbe avuto bisogno di essere un po’ meno a tenuta stagna e, soprattutto, così avremmo avuto una scena finale più spettacolare.
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Video
Pensavo di averla già postata, scusate il ritardo. Mia videorecensione dell'albo!. -
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Ancora un'ottima storia... questa era al cardiopalma...
Il soggetto non mi ha convinto molto, ma la sceneggiatura a reso cosi molto che ha appianato il tutto.
Una copertina piacevole e disegni curati...
I personaggi sono soddisfacenti.
Copertina 7,5
Soggetto 6,5
Sceneggiatura 8
Personaggi 7-
Disegni 7,5.
COSTRETTO A UCCIDEREInedito febbraio 2015 |
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