Re del terrore
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Dalla pagina FB della Redazione (www.facebook.com/DiabolikUfficiale/posts/874599372612377):
“TUTTO DA RIFARE” dietro le quinte di Andrea Pasini. Data la natura dell’articolo, è necessario che la storia l’abbiate letta prima perché non solo certe informazioni si apprezzano solo conoscendo la trama in questione ma, soprattutto, la lettura di questo testo potrà rovinarvi i colpi di scena presenti nella storia. Quindi se ancora non avete letto l’albo, ma avete intenzione di farlo, NON PROSEGUITE OLTRE LA LETTURA.
PUNTO DI PARTENZA – Lo spunto è venuto da Licia Ferraresi: Diabolik, alla fine di uno dei suoi colpi, invece di trovare Eva ad attenderlo trova qualcun altro che gli dice: “se vuoi rivederla, ora vai e rimetti tutto come hai trovato”. Parlandone poi con Gomboli, assieme hanno immaginato perché doveva essere rimesso tutto a posto e quale era stata la dinamica del colpo diaboliko. A quel punto sono subentrato a Licia e con Mario abbiamo strutturato il resto della trama. TITOLO DI LAVORAZIONE – “Diabolik torna indietro” troppo moscio come titolo definitivo. È rimasto così fino all'ultimo e, solo a copertina già impostata, Mario ha proposto “Tutto da rifare”. SERVIZI SEGRETI ADDIO – Nel primo abbozzo della trama Stark e i suoi non erano poliziotti ma spie che non rispettavano i patti e non liberavano Eva. Ci siamo però fermati subito, visto che la storia è stata scritta in un periodo con un po' troppe “Eve rapite” (o infortunate o prigioniere) nelle storie che avevamo in lavorazione. Anche i servizi segreti ci è parso il caso di farli riposare per un po' e quindi la squadra di Stark si è trasformata in un'unità antidroga di una sorta di Interpol e gli impegni presi con Diabolik sono stati onorati. Facendo così però avevamo un problema: come giustificare il fatto che dei bravi poliziotti lasciassero liberi Diabolik ed Eva quando avrebbero potuto arrestarli entrambi? La risposta che ci siamo dati è che, per la squadra di Stark, la propria missione doveva essere diventata una questione personale. UNA QUESTIONE PERSONALE – È nata così la scena iniziale, in cui vediamo decimare gli uomini (e le donne) di Stark e, in seguito, scopriamo che è stato per colpa di un loro superiore che li ha venduti al narcotrafficante Velaskoz. A quel punto saltava ogni regola e, pur di vendicarsi, ogni mezzo era lecito, anche scendere a patti con Diabolik ed Eva Kant. EVA E GIULIA – A storia delineata, una volta deciso il finale in cui Diabolik ed Eva attaccano Velaskoz, facendo credere a lui (e, per quanto possibile, al lettore) che si trattava di un attacco di Giulia e Stark, ho sentito la necessità di giustificare meglio questo loro comportamento. Il modo più efficace mi è parso quello di ricorrere all'empatia di Eva, facendola sentire molto vicina a Giulia (che per tutto il soggetto però si è chiamata Julie) e questo – purtroppo per lui – ha condannato a morte Paul. Avevo infatti bisogno che Eva potesse vedere in Giulia quello che potrebbe diventare lei se un giorno Diabolik venisse ucciso: una donna capace e combattiva ma restata con una sola ragione di vita, vendicarsi. FERITE INTERIORI ED ESTERIORI – Quando si è pensato di inserire la strage di apertura, ci è parso il caso che ci fosse qualcosa di visivo che ricordasse, nel prosieguo della storia, quel trauma iniziale patito dalla squadra. Abbiamo quindi deciso che il caposquadra in quella scena si sarebbe salvato ma avrebbe portato sul volto un'evidente cicatrice. Sulle prime ruolo e sfregio avevamo pensato di affibbiarli a Stark poi però, con l'aumentare del peso di Giulia nella storia, la cicatrice è passata a lei. ELENCO LUOGHI E PERSONAGGI – Alla fine di ogni sceneggiatura, per facilitare il lavoro dei disegnatori, mettiamo un elenco in cui vengono descritti tutti i luoghi e i personaggi principali. Da questo punto di vista “Tutto da rifare” è stata una sceneggiatura record. Non solo presenta più di un ambiente importante per cui ho dovuto (ahimé!) realizzare schizzi e piantine ma, soprattutto, ha una straordinaria quantità di personaggi. Tra squadra di Stark, Warner & scagnozzi e Velaskoz con la sua banda, nell'allegato si contano le descrizioni di 25 diverse persone. FINALINO – In soggetto la storia aveva un'ulteriore, brevissima, scena di chiusura in cui Eva faceva arrivare a Ginko il foglietto con le frequenze dei segnalatori/perle (che, in precedenza, i Nostri avevano lasciato nel covo di Velaskoz) accompagnato da un biglietto anonimo con queste parole: “Saprete di certo che due giorni fa, in Ferland, è stato ucciso Velaskoz, un importante capo della malavita internazionale. La sua organizzazione avrà già mandato qualcuno per prenderne il posto e ricostruire, altrove, la sua rete di narcotraffico. Nel covo il nuovo boss avrà trovato, nascoste in cassaforte sotto a molti documenti, venticinque perle inestimabili. Tre di esse però contengono un segnalatore. Nella busta, troverete l'elenco delle loro frequenze. È un regalo del capitano Diego Stark e della sua squadra. In modo che la loro missione continui anche dopo la fine di Velaskoz. Buona caccia.” Doveva trattarsi di un ulteriore regalo di Eva a Giulia ma, pur avendolo sceneggiato in prima stesura, proprio non mi convinceva, mi sembrava un finale appiccicato a forza. Per fortuna sono stati dello stesso avviso Licia e Mario e così ho potuto chiudere la storia con uno dei classici baci appassionati tra Diabolik ed Eva.
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