SOTTO ASSEDIO

Inedito giugno 2015

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    CITAZIONE (31/10/14 @ 5/6/2015, 21:15) 
    Soffermandoci su questa particolarità, devo dire che non mi è parsa una grandissima novità, ma pur sempre qualcosa al di fuori degli schemi: anche nei GDK come "I misteri di Vallenberg", "Diabolik contro Eva", "Gli occhi della pantera", "Addio, mia amata complice", "La vera storia dell'isola di King" e sicuramente altri, c'è un breve incipit che precede la storia

    Non vedo il nesso fra la cornice che precede alcune vicende dei GDK e la scelta narrativa di Roberto in questo ultimo albo ;)

    Aspetto il dietro-le-quinte pasiniano/altariviano per considerazioni più approfondite... nel mentre anticipo che Roberto sta prepotentemente scalando la classifica dei miei sceneggiatori favoriti!

    Disegni di Facciolo superiori alla prova precedente.

    Attendiamo notizie da Iudika, che - stando al suo fuso orario culinario - a quest'ora starà consumando il pranzo di martedì 16.
     
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    CITAZIONE (Neogrigio @ 5/6/2015, 23:01) 
    Non vedo il nesso fra la cornice che precede alcune vicende dei GDK e la scelta narrativa di Roberto in questo ultimo albo ;)

    Aspetto il dietro-le-quinte pasiniano/altariviano per considerazioni più approfondite...

    Posso già anticipare che l'idea non è partita da me.
    Che la storia dovesse iniziare con l'arrivo di Ginko ferito al rifugio di DK era già indicato nel soggetto. Seguiva poi questa nota:
    La storia ora farà “un salto indietro” e ripercorreremo tutti gli eventi che ci hanno portati all’insolita e drammatica situazione appena vista. Non si tratta quindi di un flashback con le usuali caratteristiche grafiche dei flashback, saranno tutte normali vignette.
    Data la irritualità di questa cosa valutiamo la possibilità di inserire la splash alla fine di questo prologo (ovviamente facendola cadere in tavola dispari). Parliamone.

    Il "parliamone" si è ridotto al mio dire ad Andrea che l'idea mi piaceva e avevo intenzione di seguire il suggerimento, e al suo darmi l'OK.

    Mia, invece, è stata l'idea delle scritte in sovrimpressione che scandiscono una sorta di "conto alla rovescia" temporale fino ad arrivare al momento in cui si esauriscono gli avvenimenti del passato e si riprende con quelli successivi all'incipit. E in questo caso mi è particolarmente piaciuto il font digitale utilizzato dalla redazione.

    CITAZIONE
    nel mentre anticipo che Roberto sta prepotentemente scalando la classifica dei miei sceneggiatori favoriti!

    Beh, per questo non posso che ringraziare :)
     
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    CITAZIONE (Neogrigio @ 5/6/2015, 23:01) 
    Attendiamo notizie da Iudika, che - stando al suo fuso orario culinario - a quest'ora starà consumando il pranzo di martedì 16.

    In realtà è quello di mercoledì 17!!! :D
    A breve mi farò sentire, anche perché Roberto ha già risposto ad alcune mie curiosità (la scansione temporale della vicenda in primis). Dico solo che l'episodio mi è piaciuto sia per la vicenda raccontata (che comunque per i canoni diaboliki risulta essere una trama piuttosto nella norma, eccetto alcune caratteristiche) sia, soprattutto, per come è stata raccontata. Ho trovato estremamente interessante iniziare con un prologo in estrema medias res, ripercorrere tutto ciò che ha portato al prologo e concludere (mi ha ricordato la scansione di alcune puntate di diverse serie televisive che cominciano con un prologo prima della consueta sigla e poi partire con le varie didascalie "Tot. ore prima").
     
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    CITAZIONE (DK Iudika @ 6/6/2015, 09:14) 
    mi ha ricordato la scansione di alcune puntate di diverse serie televisive che cominciano con un prologo prima della consueta sigla e poi partire con le varie didascalie "Tot. ore prima".

    Già, è proprio la sensazione che ho avuto io e, molto probabilmente, è ciò che volevano raccontare gli Autori.
     
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  5. RAVIOLIK
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    Wao...gran bell'albo.
    E...
    nn voglio dire ma- a suo tempo, nel 2010- io contattai la redazione proponendogli di destrutturare la classica narrazione diabolika, con stacchi tra passato e presente nella medesima storia (non il classico flashback). Lo spunto gli parve interessante, ma poi (credo) la discussione finì in naftalina. Mi fa dunque doppiamente piacere ke ora abbiano tirato fuori una storia così, coerente a quel mio vecchio, bizzarro, progetto
     
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    CITAZIONE (RAVIOLIK @ 7/6/2015, 12:37) 
    Wao...gran bell'albo.
    E...
    nn voglio dire ma- a suo tempo, nel 2010- io contattai la redazione proponendogli di destrutturare la classica narrazione diabolika, con stacchi tra passato e presente nella medesima storia (non il classico flashback). Lo spunto gli parve interessante, ma poi (credo) la discussione finì in naftalina. Mi fa dunque doppiamente piacere ke ora abbiano tirato fuori una storia così, coerente a quel mio vecchio, bizzarro, progetto

    Beh, complimenti allora! ;)
     
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    Dalla pagina FB della Redazione (www.facebook.com/DiabolikUfficiale?fref=ts):

    SOTTO ASSEDIO: STORIA DI UNA STORIA
    Andrea Pasini, co-soggettista dell'inedito attualmente in edicola, ci racconta la genesi di questa avventura. Se ancora non l’avete letta ma avete intenzione di farlo, data la natura dell’articolo, meglio NON PROSEGUIRE oltre: vi rovinereste i colpi di scena e comunque apprezzereste poco il racconto di Andrea.
    L’idea iniziale è venuta a Licia Ferraresi e corrisponde, grossomodo, alla sequenza iniziale dell’albo (quella che abbiamo messo PRIMA della splash page che, in genere, apre l’albo): Diabolik ed Eva se ne stanno tranquillamente in un loro rifugio quando un uomo, ferito e sanguinante, si trascina fino alla porta d’ingresso: è Ginko!
    Di questo incipit Licia ha iniziato a parlarne con Mario Gomboli e, assieme, hanno cominciato a porsi qualche domanda: perché Ginko cerca rifugio da Diabolik? Non può essere una coincidenza, quindi deve trattarsi di un appostamento finito male. Finito male come? Qualcuno potrebbe aver tradito Ginko, un qualcuno che potrebbe essere una minaccia potenziale anche per Diabolik. Ma chi? E perché?
    Inizialmente si era pensata a una storia che coinvolgesse i servizi segreti, con Diabolik ed Eva che – senza saperlo – si erano sostituti a due agenti sotto copertura che, dalla prigione diabolika, erano riusciti a dare l’allarme ai loro soci. I loro soci, a loro volta, avevano coinvolto Ginko come consulente, che finiva vittima di uno scontro interno tra servizi. Però, da un lato la direzione che la storia stava prendendo rischiava di essere troppo complicata, dall’altro la pista “servizi segreti” è una strada che preferiamo percorrere il meno possibile (visto che il tirarli in ballo può sembrare una scorciatoia, tendiamo a limitarne l’uso a quando proprio non se ne può fare a meno). Perciò: via i servizi deviati e al loro posto abbiamo messo il crimine organizzato. Un pezzetto alla volta, tutte le tessere del puzzle sono andate a posto: Diabolik rapisce, senza saperlo, una collaboratrice di giustizia che ha con sé un rilevatore nascosto, il boss che la donna sta per tradire ha sul libro paga un importante investigatore coinvolto nell’operazione e così la situazione pensata per l’incipit poteva funzionare.
    Confermato quindi che la scena con Ginko ferito sarebbe stata quella iniziale, la decisione di fare un salto indietro nel tempo e mostrare tutta la catena di eventi che aveva portato a quella scena ci è parsa quasi obbligata. Restava solo da tirar fuori d’impaccio Diabolik, ma tanto lui se la cava sempre!
    (Ed è proprio per non rendergli le cose troppo facili che abbiamo fatto in modo che Ginko fosse fuori combattimento ed Eva ferita :) )

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    Stavo pensando: la trovata della splash page dopo un breve incipit, si sarebbe anche potuta avere nell'albo che festeggia i 50 anni del Re del Terrore: "Il segreto di Diabolik", voi cosa ne pensate?
     
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    CITAZIONE (31/10/14 @ 15/6/2015, 15:06) 
    Stavo pensando: la trovata della splash page dopo un breve incipit, si sarebbe anche potuta avere nell'albo che festeggia i 50 anni del Re del Terrore: "Il segreto di Diabolik", voi cosa ne pensate?

    Secondo me no. Semplicemente perché quell'albo è incentrato su un FlashBack e la stessa situazione iniziale (risveglio di Eva quasi "prigioniera") serve soltanto a giustificare il racconto sul passato di Diabolik.
    Una situazione, quindi, essenzialmente e completamente diversa da questa presentata nel Prologo di "Sotto assedio" (che sembra quasi strizzare gli occhi alle moderne serie televisive con i loro prologhi gettati nel mezzo dell'azione e il racconto a ritroso della vicenda che ha portato al prologo stesso... che in genere si risolve in pochissimi attimi, ma serve benissimo a creare suspence e attesa).
    Quindi penso che le due situazioni siano piuttosto diverse e non meritino lo stesso trattamento.
     
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    CITAZIONE (DK Iudika @ 15/6/2015, 18:41) 
    "Sotto assedio" (che sembra quasi strizzare gli occhi alle moderne serie televisive con i loro prologhi gettati nel mezzo dell'azione e il racconto a ritroso della vicenda che ha portato al prologo stesso

    Michi, lo sai che devo rompere i maroni... ma, siccome è la seconda volta che lo scrivi nel thread, ti faccio notare che questo espediente narrativo non è una novità introdotta dalle attuali serie televisive (ai miei tempi si chiamavano "telefilm" :D)

    Potrei anche andare più indietro nel tempo, ma l'esempio più eclatante di film strutturato così (in maniera ancor più esasperata) è "Memento" di Nolan.
     
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    CITAZIONE (Neogrigio @ 15/6/2015, 22:36) 
    CITAZIONE (DK Iudika @ 15/6/2015, 18:41) 
    "Sotto assedio" (che sembra quasi strizzare gli occhi alle moderne serie televisive con i loro prologhi gettati nel mezzo dell'azione e il racconto a ritroso della vicenda che ha portato al prologo stesso

    Michi, lo sai che devo rompere i maroni... ma, siccome è la seconda volta che lo scrivi nel thread, ti faccio notare che questo espediente narrativo non è una novità introdotta dalle attuali serie televisive (ai miei tempi si chiamavano "telefilm" :D)

    Potrei anche andare più indietro nel tempo, ma l'esempio più eclatante di film strutturato così (in maniera ancor più esasperata) è "Memento" di Nolan.

    Ai tuoi tempi esisteva ancora l'URSS e non esisteva la Lega Nord, quindi figurati quanta acqua sotto i ponti è passata!!! :D
    Con questo non voglio farti sentire vecchio , semplicemente volevo farti notare che non è che se scrivo "moderne serie televisive" non possa mettere in conto il fatto che sia un espediente narrativo che va piuttosto indietro nel tempo. Lo paragonavo semplicemente a telefilm (ora non li chiamano più così e io mi adeguo al conformismo capitalista) come "Il tenente Colombo" o "La signora in giallo" con una struttura narrativa molto importante e, soprattutto, caratteristica, così come Diabolik è una serie a fumetti dalla struttura narrativa stabile e caratteristica.
    Il fatto che ci siano anche serie o film meno "giovani" ad utilizzare questa formula (a me ad esempio è venuta in mente una puntata di "Walker Texas Ranger", figurati, o, per parlare di film, in parte una struttura simile la ricordo anche in "Saw. L'enigmista") mi è abbastanza chiaro. ;)

    P.S. Sei proprio uno scassa min...a!!! :D
     
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    CITAZIONE (DK Iudika @ 15/6/2015, 23:23) 
    Ai tuoi tempi esisteva ancora l'URSS e non esisteva la Lega Nord, quindi figurati quanta acqua sotto i ponti è passata!!! :D

    C'era la Lega Lombardo-Veneta eyepop

    CITAZIONE (DK Iudika @ 15/6/2015, 23:23) 
    Sei proprio uno scassa min...a!!! :D

    Dimmi qualcosa che non so. 9910Up_to_something
     
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    Dalla pagina FB della Redazione (www.facebook.com/DiabolikUfficiale/posts/892092334196414):

    SOTTO ASSEDIO – Dietro le quinte dello sceneggiatore Roberto Altariva.
    Data la natura dell’articolo, è necessario che la storia l’abbiate letta prima, perché non solo certe informazioni si apprezzano solo conoscendo la trama in questione ma, soprattutto, la lettura di questo testo potrà rovinarvi i colpi di scena presenti nella storia. Quindi se ancora non avete letto l'albo, ma avete intenzione di farlo, NON PROSEGUITE OLTRE LA LETTURA.
    UN INIZIO ANOMALO – L’idea di iniziare l’episodio con l’arrivo di Ginko – ferito – al rifugio e di tornare poi indietro per raccontare come si era arrivati a quel punto, è nata già in fase di soggetto. Quando il tutto è giunto nelle mie mani, c’era già anche il suggerimento di cominciare la storia senza la splash page con il titolo, spostandola più avanti per separare il prologo dal resto dell’episodio, anche se in quel momento era solo un’idea di cui discutere per valutare se concretizzarla o no. A me la proposta è piaciuta, quindi mi sono detto d’accordo e ho impostato la sceneggiatura in quel modo.
    CONTO ALLA ROVESCIA – Una volta terminato il prologo, valutai che ci fossero due modi per proseguire con il resto della storia: Indicare semplicemente che la scena subito dopo il prologo si svolgeva “dodici ore prima” e nelle sequenze successive proseguire normalmente con il tempo che scorreva “in avanti”, indicando i vari passaggi temporali con “un’ora dopo”, “qualche ora più tardi”, e così via… o creare una specie di “conto alla rovescia” fino ad arrivare al momento in cui aveva luogo la scena vista all’inizio, con indicazioni del tipo “Undici ore prima”, “Cinque ore prima”, eccetera. eccetera.
    Quest’ultima soluzione mi sembrava quella più efficace, però sapevo di non poter eliminare del tutto le normali indicazioni di tempo tipo “poco dopo” o “più tardi”, quindi ho pensato di distinguere i due diversi tipi di scansione degli eventi inserendo il “conto alla rovescia” come testo posto in sovrimpressione sulle vignette con dimensioni e caratteri differenti. Avevo qualche timore che l’idea potesse non essere accettata in redazione, ma si è rivelato ingiustificato.
    Temevo anche che l’inizio della storia, senza splash page e titolo, potesse confondere i lettori e fargli pensare di avere tra le mani una copia difettosa, quindi avevo indicato di inserire in alto, nella prima tavola, la scritta “Prologo”. In redazione hanno invece deciso diversamente e la scritta è stata eliminata.
    VECCHI CLICHÉ – Inizialmente, la storia prevedeva che Lucenko volesse acquistare da Falk dei cliché di stampa delle banconote della sua nazione, per produrre soldi falsi. I cliché rubati e utilizzati per produrre soldi falsi sono un classico della narrativa poliziesca e noir di una volta, ma ci si è resi conto presto che al giorno d’oggi rappresentano un anacronismo: la stampa ora avviene in digitale e i cliché non esistono più.
    Per ovviare al problema, si è quindi pensato di sostituirli con le placche olografiche adesive che vengono applicate alle banconote al termine della stampa e che sono tra i principali elementi antifalsificazione della cartamoneta attuale.
    MORIRE CON "LUI" – “Non m’importa di morire, perché so che uccideranno anche te”, questo dichiarava Ginko a Diabolik, mentre erano entrambi prigionieri di una banda di criminali nell’albo “Diabolik, chi sei?”. Nella storia di questo mese, nella scena del faccia a faccia tra i due, quando la loro situazione appare quasi senza speranza, avevo deciso di far sì che il criminale ricordasse all’ispettore quella frase, con Ginko che questa volta non si mostrava altrettanto disposto ad accettare l’idea che potessero morire entrambi, non volendo che Falk la facesse franca dopo che aveva ucciso Baker e gli altri poliziotti. Per quanto a me sia dispiaciuto, in redazione hanno stabilito che non era il caso di inserire un riferimento a quella frase del passato e lo scambio di battute è stato eliminato.
    QUATTORDICI UOMINI… – Gli uomini che compongono la banda di Falk sono dodici, a cui vanno aggiunti Falk stesso e Sutton, il poliziotto corrotto. Gestire così tanti personaggi, in sceneggiatura, non è stato semplicissimo. Per necessità, quindi, avevo dato un nome a ciascuno di loro (nonostante per la maggior parte dei casi il nome non venisse pronunciato da nessuno, all’interno della storia) e in vari punti del testo riportavo una tabella che indicava chi in quel momento era ancora vivo e chi era morto, ma non solo… visto che nel finale, per far pensare per un attimo a Falk che i suoi uomini avessero avuto la meglio, avevo bisogno che alcuni di questi fossero armati di pistola, mentre altri dovevano avere i mitra col silenziatore, per la scena della strage, la tabella indicava anche di che arma era dotato ciascuno di loro. Al disegnatore, oltre a un accurata descrizione di Sutton, Falk e del suo luogotenente, Valerio, è stata poi fornita una più rapida descrizione per ciascuno degli altri membri della banda.
    IL TITOLO – Il titolo di lavorazione della storia era “Ginko ferito”. Quello definitivo, “Sotto assedio”, era invece tra quelli da me proposti alla redazione. Stranamente, in oltre 800 albi, la parola “assedio” non era mai stata utilizzata prima in un titolo della serie inedita.
    Era però stata usata nelle strisce di Diabolik pubblicate nel 1975 dal “Corriere d’Informazione”, in cui il terzo capitolo della prima avventura era intitolato “Assedio al rifugio”, proprio come un altro dei titoli che io avevo proposto per questo episodio.

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    CITAZIONE (Neogrigio @ 15/6/2015, 22:36) 
    Potrei anche andare più indietro nel tempo, ma l'esempio più eclatante di film strutturato così (in maniera ancor più esasperata) è "Memento" di Nolan.

    In realtà il film di Nolan è montato in una maniera radicalmente più visionaria, mentre questo albo si rifà alla tradizione "scena in medias res, balzo indietro nel tempo, seguito dalla catena di eventi che ha portato a questa scena" Memento ribalta questo modo di raccontare evitando il grande balzo indietro e procedendo a ritroso per piccoli salti, ossia: "scena in medias res" preceduta da quella immediatamente precedente, preceduta da quella subito prima e così via. Fino ad arrivare all'inizio della catena di eventi facendo in modo che l'inizio cronologico della storia di Nolan risulti essere il colpo di scena finale.

    Insomma il film di Nolan più che un modello nobile del genere mi pare piuttosto un'opera sovvertitrice dello stesso :)
     
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    CITAZIONE (andrea pasini @ 18/6/2015, 10:13) 
    CITAZIONE (Neogrigio @ 15/6/2015, 22:36) 
    Potrei anche andare più indietro nel tempo, ma l'esempio più eclatante di film strutturato così (in maniera ancor più esasperata) è "Memento" di Nolan.

    In realtà il film di Nolan è montato in una maniera radicalmente più visionaria

    Esatto, Andrea, era proprio questo che intendevo per "maniera ancor più esasperata".
    Ci fai anche tu il dietro le quinte, sì? love4
    Peraltro, visto che ormai l'OT dilaga, ti faccio una domanda relativa a questo: come mai non li scrivete anche per i GDK? Troppo lungo/impegnativo ricostruirne la lavorazione?
     
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34 replies since 22/4/2015, 07:45   1307 views
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