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Re del terrore
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Dalla pagina FB della Redazione (www.facebook.com/DiabolikUfficiale/?fref=ts):
IL GIOCO DEGLI INGANNI: RETROSCENA
Andrea Pasini, co-soggettista e co-sceneggiatore dell'inedito attualmente in edicola, ci racconta come è nata e si è sviluppata questa avventura. Se ancora non l’avete letta ma avete intenzione di farlo, data la natura dell’articolo, meglio NON PROSEGUIRE oltre: vi rovinereste i colpi di scena e comunque apprezzereste poco il racconto di Andrea.
L'IDEA INIZIALE – La storia è partita da uno spunto venuto in mente a Mario Gomboli e a Licia Ferraresi: un furto impossibile eseguito all'interno di una nuovissima e sicurissima cassaforte che non era stata forzata e la cui combinazione era nota solo al proprietario. La soluzione del giallo sarebbe stata semplice ma insolita: il ladro aveva chiesto una modifica al produttore prima dell'istallazione della cassaforte, facendogli inserire una sorta di “entrata posteriore”.
LO SVILUPPO – Quindi Gomboli, in solitaria, ha sviluppato un primo abbozzo della trama: c'era il ricco gioielliere, la fedele assistente che alla fine risultava tutt'altro che fedele, il colpo di Diabolik interrotto da Krantz che gli spiegava la situazione e gli proponeva un patto e c'era l'ipotesi che, per movimentare un po', nella parte centrale le indagini di Diabolik si sarebbero potute intrecciare con un tentativo di Ginko di tendergli una trappola.
A quel punto sono intervenuto io: per prima cosa sentivamo il bisogno di rendere la storia un po' meno “meccanica” e abbiamo deciso di puntare sulla caratterizzazione dei personaggi. Per renderla meno ovvia si è deciso che l'alleato di Diabolik sarebbe stato odioso (e da quel momento il titolo provvisorio del soggetto è stato “Il tirchione”) mentre la sua avversaria l'abbiamo voluta simpatica (e, non a caso, si è chiamata Luciana). In questo modo però si poneva problema: da un lato avevamo bisogno che qualcuno mettesse Ginko sulle tracce di Diabolik e poteva farlo solo Luciana ma, d'altro canto, ci piaceva mantenere un finale in cui lei se la cavasse, portando a casa la pelle e un'equa parte del bottino. Abbiamo perciò pensato che Luciana si muovesse, un po' maldestramente, non contro Diabolik ma contro Krantz, rimediando poi con la telefonata a Eva.
IL FINALINO – In fase di soggetto la storia si chiudeva con Diabolik, nei panni del venditore di casseforti, che svelava a Krantz come era stato derubato (approfittandone per intascarsi le ultime pietre autentiche rimaste) è solo in fase di sceneggiatura che ci è venuto il mente di aggiungere l'arrivo di Ginko pronto ad arrestare il gioielliere: un modo per chiudere meglio il cerchio, dare un'estrema punizione a Krantz e non lasciare del tutto a mani vuote l'ispettore.
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Re del terrore
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Mi sto rimettendo in passo con le letture...
Dopo oltre un anno che non leggevo.
Questa è una ottima storia...
Ambigua e con la giusta dose di incognita.
Ottimo!
Cover 7
Soggetto 8
Sceneggiatura 8
Disegni 8
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16 replies since 23/4/2016, 08:28 828 views
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