NEL CAPPIO DELL'USURA

La famiglia dei conti Griffen è, in realtà, la vera protagonisti della storia; una famiglia di usurai, di strozzini, di "cravattari", gente che, approfittando delle disgrazie altrui, presta soldi con l'intento di farseli restituire con gli interessi anche del cinquecento per cento (e chi non può pagare viene ucciso perchè nel momento in cui ha ricevuto il prestito firma una polizza assicurativa che stabilisce che i soldi dell'assicurazione vadano ai conti in caso di morte). Sullo sfondo Diabolik che prende il posto del commissario Clint di Ghenf (deve fare un colpo ai danni dei conti che, per mascherare la loro losca attività, hanno allestito una mostra di gioielli nella loro villa con i proventi destinati ai bambini orfani). Il nostro si trova ad indagare su una serie di omicidi (coinvolto anche il "giardiniere" dei conti e ben presto si capisce che è una vendetta da parte di qualcuno). Facile capire chi è il colpevole, Stefano, il fidanzato di Alessia (la contessina Griffen) che, però, si è innamorato perdutamente della ragazza (molto bello il conflitto interiore). Alla fine Stefano si vendicherà di tutti, ucciderà anche Alessia, ma verrà a sua volta ucciso da lei. Moriranno abbracciati, dopo essersi dichiarati il loro grande amore.
Diabolik riuscirà a fare il colpo ed è bellissima la frase finale che scambia con Eva (ha pietà di Stefano, che ha avuto la famiglia distrutta dagli usurai, ma non di Alessia perchè gente come lei specula, approfitta, della miseria della gente).