LA LUNGA FUGA

Anno X , N°19 (199)

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    Re del terrore

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    Diabolik Swiisss
    LA LUNGA FUGA
    Anno: Anno X


    10-19r10-19f
    N°: 199
    Data uscita: 20/12/2010
    Pagine: 120


    Soggetto / Sceneggiatura: A. e L. Giussani
    Matite / China: Bozzoli - Jeva


    Nel Beglait sconvolto dalla rivoluzione, Altea è in fuga chissà dove e Ginko non può tentare nulla per aiutarla. Giorni di ansia. Che diventerebbe vera e propria angoscia, se sapesse che su di lei incombe anche la minacciosa presenza di Diabolik.



    Edited by Toni.M - 28/8/2020, 15:37
     
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    Re del terrore

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    Un albo "storico", importantissimo nell'evoluzione del rapporto tra Ginko e Altea.
    SPOILER (click to view)
    Ma soprattutto è importantissimo per quanto riguarda l'evolversi storica, politica, sociale e culturale del Beglait.

    Anche in questo caso, posterò il commento alla storia non appena uscirà la Swiisss (che comprerò, perchè oltre a collezionare gli albi inediti colleziono anche la Seconda Ristampa Swiisss :lol: ).
     
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  3. RickyGAGA
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    lo leggero sicuramente!!! questi albi di dicembre sembrano molto carini!
     
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    Re del terrore

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    Preso oggi.
    SPOILER (click to view)
    La storia è di quelle destinate a lasciare il segno. Il Beglait, paese aristocratico e tradizionalista, in cui regna una famiglia reale da troppo tempo incapace di governare il paese (ne "Il Grande Ricatto" era stato Ginko, poliziotto straniero, a salvare la corona) e in cui le nobilissime casate sembrano più preoccupate ai ricordi del loro passato che al proiettarsi al futuro, "affronta" quella che è la Rivoluzione che sconvolgerà per sempre la storia futura dello Stato, la Rivoluzione che farà cadere definitivamente la monarchia (re e regina imprigionati e il principe Danilo, figlio del re e primo nella discendenza al trono nonchè capo supremo delle guardie, ucciso dai rivoluzionari), la Rivoluzione che proietterà il Beglait e la sua popolazione (guidata da Michele Starr, novello Robespierre) in una Repubblica che, avremo modo di sapere in seguito ("Matrimonio in Nero" e "I Misteri di Vallenberg"), sembrerà essere sempre più debole e massacrata da gruppi terroristici e monarchici.
    Sullo sfondo di questa Rivoluzione, Altea di Vallenberg scappa dal suo castello e, accompagnata dal fido Lodovico (altri non è che Diabolik), attraversa il paese in guerra per rifugiarsi nello Stato di Clerville, dove la attende uno spaventato e preoccupato Ginko (e un tenore di vita dello stesso livello poichè i ribelli requisiscono le proprietà di Vallenberg, ma non quelle a Clerville, patria della madre, anche lei ricchissima).
    Della trama non vorrei dire altro perchè di questo albo (ripeto, fondamentale secondo il mio punto di vista) vorrei soffermarmi sulle conclusioni "politiche" e "sociali" che se ne ricavano:
    se ci pensate, noi lettori, di Clerville non abbiamo una tale conoscenza storica e storiografica; non sappiamo quali sono stati i suoi trascorsi (possiamo soltanto immaginarli dai nomi delle strade e delle piazze: Libertà, Vittoria eccetera e dai romanzi di Andrea Carlo Cappi dove si parla di una Clerville occupata durante una ipotetica guerra mondiale e di una frattura all'interno del paese dovuta ai collaborazionisti, che appoggiavano gli invasori, e la resistenza; storia molto simile a quella dell'Italia). Per il resto non sappiamo niente. Per il Beglait, invece, abbiamo ricevuto tutti questi dati: monarchia molto attaccata alle tradizioni nobiliari che rischia il tracollo a causa del colpo di Diabolik ai gioielli della corona e a un tremendo attentato alla persona del re (viene tutto risolto dall'ispettore Ginko, "Il Grande Ricatto"). Ma quella frattura enorme tra casa reale e popolo, tra nobiltà e "terzo stato" non si può, in alcun modo, ricomporre. Ed ecco che esplode la Rivoluzione (caduta della monarchia e instaurazione della Repubblica, "La Lunga Fuga"). E la Repubblica instauratasi non si dimostra, in alcun modo, capace di affrontare la situazione poichè comincia, e va avanti per moltissimo tempo, una guerra intestina tra forze governative e gruppi terroristici (i Corvi Grigi) che culmina soltanto ne "I Misteri di Vallenberg", 2007 dopo migliaia di morti e tantissimo spargimento di sangue (anche Altea ne sa qualcosa, "Matrimonio in Nero" 2002).
    "La Lunga Fuga" rappresenta una tappa fondamentale nella storiografia diabolika, il primo (e unico) esempio di rivoluzione popolare (borghese!?!?) che sconvolge l'assetto istituzionale, politico e culturale di un paese e coinvolge così da vicino il Re del Terrore.
    Sarebbe bello approfondire ulteriormente questi aspetti (ci sono delle cose che andrebbero analizzate meglio, soprattutto tenendo in considerazione "I Misteri di Vallenberg" (che ruolo hanno avuto i Corvi Grigi nella rivoluzione?), cose che andrebbero sviluppate ancor di più (quali sono state le "battaglie" della Rivoluzione?)).
    Termino dicendo che è doveroso leggere questa storia.

    Un MUST per tutti i fan di Diabolik!

    Voto all'albo: 9
     
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  5. ChrisDiaboliKo
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    Preso e letto!
    SPOILER (click to view)
    Un bellissimo numero, bella la fuga e gli strataggemmi di Diabolik,anche se secondo me Altea poteva capire sin dall'inizio che il suo ''maggiordomo'' non era Lodovico ma Diabolik (basta vedere la scena dell'uomo ucciso nel fienile. Una Eva quasi assente che viene rimpiazzata da Altea. Una cosa: ma quando Altea parla con le guardie nella corriera,loro non si accorgono che lei è la duchessa ricercata? Non hanno mai visto il suo viso?


    Voto dell'albo: 8
     
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  6. N°335/Ristampa/Luglio1998
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    Bella storia.
    SPOILER (click to view)
    Diabolik si dimostra particolarmente astuto nell'episodio della vipera.
    Altea,anche in questa circostanza,come in altre future,non confessa tutta la verità al suo amato.
    Bello il confronto finale tra i due fuggiaschi col re del terrore che dimostra tutto il suo amor proprio,rispondendo per le rime alla duchessa che gli voleva quasi "fare la carità".
    Che uomo! :D

    Nota a margine:con questo numero ho comprato il centotrentaquattresimo Swiiss della mia "biblioteka".
    L'ultimo.
    Le restanti 330 ristampe e 302 inediti gli fanno giusta compagnia.
    In tutto fanno (se la matematica non è un opinione) 766.
    E gli albi di Diabolik in tutto sono (fino ad oggi) 766.
    SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII proprio cosìììììììììììììì HO FINITO LA COLLEZIONE!!!
    Niente più arretrati!!!
    Adesso dovrò solo "accontentarmi" di 14 storie nuove all'anno!
    Perdonatemi l'off topic...ma la gioia è tanta! :D :D :D
    Essendo un tipo molto meticoloso (quasi maniacale) posso dire con estrema certezza che durante la mia ricerca sono passati:
    12 anni,149 mesi,648 settimane,4541 giorni,108984 ore(circa),6539040 minuti(sempre circa),392342400 secondi (ovviamente circa).
    Il totale di ore di lettura potrebbe ruotare attorno alle 250 ore (più o meno).Come dire dieci giorni interi passati a leggere.
    A questo si devono aggiungere poi i ricordi legati ai posti dove ho comprato qualcosa,le facce dei rivenditori,le regioni esplorate,le contrattazioni sui prezzi,la possessività,le fiere,gli stand,l'ingordigia,il fiume di soldi spesi.
    E poi il ricordo d'ogni edicola,ogni bancarella esplorata,le pile di fumetti dal rigattiere,le scritte col pennarello negli albi usati,le stazioni ferroviarie,gli autogrill,i calendari,i poster,i portachiavi,le magliette,le cartoline...eccetera eccetera eccetera...
    Senza contare le fissazioni che mi prendevano se non acquistavo tutto e subito,il sonno arretrato di intere notti passate a leggere,le villeggiature a Terracina coi granelli di sabbia che finivano sulle copertine,la stagnola delle frittate di maccheroni vicino ai fumetti nella borsa mare,le cazziate fatte a mio padre perchè apriva troppo sguaiatamente gli albi quando li leggeva,le incazzature quando si staccava la copertina,il non voler sentir volare neanche una mosca quando leggevo,gli annunci Ebay da me sfruttati,tutti i "no" detti a chi mi chiedeva di prestargli un numero...
    Eh,si...ce ne sono di rimembranze...quella principale però oggi va alla banconota da 2000 lire...e chi se la scorda?
    Con una di quelle mia mamma ha comprato il primo Diabolik della mia vita...
    Era il 15 luglio del 1998...alle ore 17:00...avevo appena mangiato un Winner Taco e comprato le pile per il Game Boy................tutte cose che ora non esistono più,che si son perse nella notte dei tempi......però..........................................quanti ricordi..............!!!
     
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    Re del terrore

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    Wow!Gigi! :woot: Che resoconto! :rolleyes: E complimenti per la tua collezioneeeeeeeeee...a dir poco maniacale..uehuahauaha... :lol:

    Per quanto riguarda il commento all'albo..non posso che citare tutti voi!Sono perfettamente d'accordo..:P

    SPOILER (click to view)
    ...l'idea della fuga avente come protagonisti Diabolik (nelle vesti di Lodovico) e Altea..è a dir poco spettacolare!!!!Diabolike lle inventive del nostro Re del Terrore..che pensa sempre a tutto! :B): ..anche alle mani di Altea..ihihi..
     
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    Re del terrore

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    molto bello questo episodio, fantastico

    SPOILER (click to view)
    bello quando diabolik dici i 2 motivi del perchè non ruba i gioielli e bella l'ultima frase di altea


    VOTO 9
     
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  9. Mauro Tozzi
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    Certo che...
    SPOILER (click to view)
    da come viene descritta la situazione del Beglait, sembra quasi la rivoluzione francese spostata ai nostri giorni.
     
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  10. Diabolik911
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    wowwwwwwwwwwwww!!!!!!

    che storia... veramente bella ricca di suspance e sempre pronta a stupirti...
    SPOILER (click to view)
    clima di rivoluzione.. panico e dk che aiuta e si fa aiutare da altea per tornare a casa.. fa pure i piu sinceri complimenti alla sua temporanea complice.. alla fine si rivela.. e decide anche di non prendersi i gioielli.. stupendi i dialoghi finali.. ma ginko verrà mai a sapere di quest'avventura??insomma poi lo ritroveranno lodovico!!

    altea mi sta piacendo sempre di più!


    voto 9!!
     
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  11. k_kenzo
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    9 pure dal sottoscritto

    SPOILER (click to view)
    e 10 ad Altea......ma visto il mio amore verso il personaggio, ci sta. Fiera, fino alla fine. Elegante come sempre
     
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  12. Omarik
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    Su questo CAPOLAVORO ASSOLUTO DK Iudika ha già detto tutto e non c'è altro che possa aggiungere.Mi limito solo a una considerazione puramente personale,in quanto non è niente più di un'impressione;sono il solo ad aver notato una certa attrazione reciproca tra Diabolik e Altea che serpeggia nelle ultime pagine?il confronto tra i due è piuttosto teso ma non posso fare a meno di aver notato (forse anche a causa degli splendidi disegni)un gioco di sguardi tra i due che letto tra le righe può dare adito a più di una supposizione.Tranquilli,non dubito della fedeltà ai reciproci partners di nessuno dei 2,è solo una mia liberissima interpretazione che assolutamente deve restare nel tewrritorio del fanta-fumetto,solo che non posso fare a meno di pensare che entrambi in questo episodio sono talmente belli e fieri che farebbero proprio una bella coppia. ;)
     
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  13. Diabolik911
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    sono d'accordo con te omarik.. non è che si piacciono ma hanno quasi un debole per sè stessi.. diabolik viene spento da Altea e regisce andandosene quasi come se fosse stato sconfitto.. Altea lo prende come un aiuto e addirittura a ginko non racconta nulla!
     
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    CITAZIONE (DK Iudika @ 19/12/2010, 21:04) 
    Preso oggi.
    La storia è di quelle destinate a lasciare il segno. Il Beglait, paese aristocratico e tradizionalista, in cui regna una famiglia reale da troppo tempo incapace di governare il paese (ne "Il Grande Ricatto" era stato Ginko, poliziotto straniero, a salvare la corona) e in cui le nobilissime casate sembrano più preoccupate ai ricordi del loro passato che al proiettarsi al futuro, "affronta" quella che è la Rivoluzione che sconvolgerà per sempre la storia futura dello Stato, la Rivoluzione che farà cadere definitivamente la monarchia (re e regina imprigionati e il principe Danilo, figlio del re e primo nella discendenza al trono nonchè capo supremo delle guardie, ucciso dai rivoluzionari), la Rivoluzione che proietterà il Beglait e la sua popolazione (guidata da Michele Starr, novello Robespierre) in una Repubblica che, avremo modo di sapere in seguito ("Matrimonio in Nero" e "I Misteri di Vallenberg"), sembrerà essere sempre più debole e massacrata da gruppi terroristici e monarchici.
    Sullo sfondo di questa Rivoluzione, Altea di Vallenberg scappa dal suo castello e, accompagnata dal fido Lodovico (altri non è che Diabolik), attraversa il paese in guerra per rifugiarsi nello Stato di Clerville, dove la attende uno spaventato e preoccupato Ginko (e un tenore di vita dello stesso livello poichè i ribelli requisiscono le proprietà di Vallenberg, ma non quelle a Clerville, patria della madre, anche lei ricchissima).
    Della trama non vorrei dire altro perchè di questo albo (ripeto, fondamentale secondo il mio punto di vista) vorrei soffermarmi sulle conclusioni "politiche" e "sociali" che se ne ricavano:
    se ci pensate, noi lettori, di Clerville non abbiamo una tale conoscenza storica e storiografica; non sappiamo quali sono stati i suoi trascorsi (possiamo soltanto immaginarli dai nomi delle strade e delle piazze: Libertà, Vittoria eccetera e dai romanzi di Andrea Carlo Cappi dove si parla di una Clerville occupata durante una ipotetica guerra mondiale e di una frattura all'interno del paese dovuta ai collaborazionisti, che appoggiavano gli invasori, e la resistenza; storia molto simile a quella dell'Italia). Per il resto non sappiamo niente. Per il Beglait, invece, abbiamo ricevuto tutti questi dati: monarchia molto attaccata alle tradizioni nobiliari che rischia il tracollo a causa del colpo di Diabolik ai gioielli della corona e a un tremendo attentato alla persona del re (viene tutto risolto dall'ispettore Ginko, "Il Grande Ricatto"). Ma quella frattura enorme tra casa reale e popolo, tra nobiltà e "terzo stato" non si può, in alcun modo, ricomporre. Ed ecco che esplode la Rivoluzione (caduta della monarchia e instaurazione della Repubblica, "La Lunga Fuga"). E la Repubblica instauratasi non si dimostra, in alcun modo, capace di affrontare la situazione poichè comincia, e va avanti per moltissimo tempo, una guerra intestina tra forze governative e gruppi terroristici (i Corvi Grigi) che culmina soltanto ne "I Misteri di Vallenberg", 2007 dopo migliaia di morti e tantissimo spargimento di sangue (anche Altea ne sa qualcosa, "Matrimonio in Nero" 2002).
    "La Lunga Fuga" rappresenta una tappa fondamentale nella storiografia diabolika, il primo (e unico) esempio di rivoluzione popolare (borghese!?!?) che sconvolge l'assetto istituzionale, politico e culturale di un paese e coinvolge così da vicino il Re del Terrore.
    Sarebbe bello approfondire ulteriormente questi aspetti (ci sono delle cose che andrebbero analizzate meglio, soprattutto tenendo in considerazione "I Misteri di Vallenberg" (che ruolo hanno avuto i Corvi Grigi nella rivoluzione?), cose che andrebbero sviluppate ancor di più (quali sono state le "battaglie" della Rivoluzione?)).
    Termino dicendo che è doveroso leggere questa storia.

    Un MUST per tutti i fan di Diabolik!

    Voto all'albo: 9
     
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