Eva nel Mirino

Anno XLIV - 2005, numero 1

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    Re del terrore

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    Diabolik Inedito
    EVA NEL MIRINO
    Anno XLIV



    44-01r44-01f




    N° 1
    Data di uscita: 01/01/2005
    Pagine: 120

    Soggetto: B. Concina - T. Faraci
    Sceneggiatura: P. Martinelli
    Disegni: S. Zaniboni - L. Merati
    Copertina: S. e P. Zaniboni



    L’acquisto di una casa non dovrebbe essere operazione particolarmente rischiosa… a meno che non coinvolga direttamente il Re del Terrore. In questo caso può innescare una tragica sequenza di delitti e scatenare uno spietato killer sulle tracce di Eva Kant.


    In edicola, dal 10 maggio 2019, la Ristampa R di "Eva nel mirino":

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    Edited by DK Iudika - 2/4/2019, 17:51
     
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  2. Lety Kant
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    Una delle più belle storie di quell'anno (2005 se non erro) e anche tra le mie preferite.
    Diabolik ed Eva decidono di acquistare un nuovo rifugio, ma l'agente immobiliare pretende metà del pagamento in nero. Per i due non ci sono problemi, così Eva si reca in banca a prelevare il contante necessario. All'uscita un killer tenta di ucciderla, ma lei si difende, ma rimane comunque ferita. Diabolik non perdona chi ha tentato di uccidere la sua complice, così si mette sulle tracce degli assassini e... Il resto dovete leggerlo!


    Una retro copertina sensazionale, e disegni eccellenti! Albo eccezionale.

    Voto: 9 e mezzo
     
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  3. Diabolik911
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    WOW!!!ignoravo l'esistenza di un episodio del genere!!e che retro!!questa storia devo assolutamente recuperarla
     
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    Re del terrore

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    Qualche giorno fa ho riletto questo episodio e mi sono divertito moltissimo a prestare attenzione ad alcuni particolari che in altre letture non avevo considerato con attenzione.
    Innanzitutto ho notato una sorta di cambiamento nell'approccio ai testi dal gennaio 2005 rispetto ad oggi. Probabilmente ciò è dovuto al fatto che in quel periodo le sceneggiature erano tutte (o quasi) firmate esclusivamente dalla Martinelli che tendeva ad "addolcire" molto le scene più concitate e le scene d'azione. Basta prendere in considerazione la fase finale, sul tetto dell'ospedale, per rendersi conto di quanto mi è balzato agli occhi. Diabolik si trova nell'impossibilità di scappare perché sta arrivando l'elicottero con una importante personalità politica e unge i capelli di grasso al cadavere del killer albino, lanciandolo più lontano per dare la sensazione ai poliziotti di aver colpito il vero Diabolik e poter scappare mescolandosi agli infermieri e al personale medico accorso sul tetto.
    Allo stesso modo, ho avuto la possibilità di soffermarmi molto sulla scena del tentativo di rapina ai danni di Eva appena uscita dalla Banca, alla sua conseguente reazione con la fatale morte del rapinatore e alla sventagliata di mitra successiva che ha portato al ferimento della compagna di Diabolik.
    In entrambi i casi ho molto pensato a quanto debba essere complesso per lo sceneggiatore riuscire a costruire una scena credibile e allo stesso tempo intrigante per il lettore. Nel caso in questione, alla Martinelli riesce a metà sia perché alcune vignette danno la sensazione di essere state inserite per riempire qualche buco, sia perché c'è una incredibile differenza tra l'ottima caratterizzazione che riesce a fare dei personaggi (prendo l'esempio delle prime pagine, quando Diabolik e Eva discutono della casa e di come venga caratterizzato ironicamente il venditore e della seguente scena tra Diabolik e Eva sulla Jaguar) e di come riesca a muovere bene questi personaggi in situazioni più tranquille e più calme, a differenza di scene maggiormente concitate.
    Ci tengo anche a dire due cose sui disegni. L'accoppiata Zaniboni - Merati non l'ho mai trovata entusiasmante sia perché non mi ha mai lasciato a bocca aperta nella realizzazione dei personaggi (a differenza di altre coppie con maggiore fortuna, penso a Zaniboni - Cubbino o Zaniboni - Montorio o Ricci - Montorio o Zaniboni - Paludetti) sia perché ho sempre pensato che Merati dia il meglio di se nell'inchiostrare gli ambienti e i paesaggi (e infatti in coppia con Montorio, con lui che si occupa degli sfondi e il Maestro Giorgio che si occupa dei personaggi, penso che abbiano trovato una sintonia davvero soddisfacente).
    Detto questo, però, posso dire di essermi abbandonato molto ai ricordi grazie a questo "Eva nel Mirino" e di essere tornato indietro di dieci anni, quando ero ancora giovane e innocente :D


    Un ultimo pensiero per la copertina: straordinaria. Sicuramente molto più riuscita della retro che, nonostante una Eva in versione sexy, mi ha sempre lasciato un po' perplesso per la realizzazione del volto (troppo mascolino) e del corpo in generale.
     
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3 replies since 3/4/2012, 15:48   469 views
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