L'ARRESTO DI DIABOLIK: IL REMAKE

La storia si apre con la riapertura dell'Excelsior, l'hotel nel quale avvenne l'incontro tra il Nostro e la sua amata, e nel quale entrambi si trovano per effettuare un colpo, e ovviamente, causa scatenante dei ricordi dei Nostri criminali. La storia si divide in due parti (a cui corrispondono parallelamente i numeri 3 e 4 della serie): la prima dove è Eva a ricordare "quei giorni così drammatici e decisivi.. ma anche così belli"; la seconda dove invece è Diabolik a ricordare la sua "atroce vendetta". Il Remake per me è riuscito benissimo, sono stati aggiunti dei tasselli mancanti e sono stati spiegati meglio alcuni passaggi delle vicende, sempre restando fedeli al soggetto originale. Molto delucidativo in questo senso, l'articolo di epilogo di Tito Faraci, bella la sua frase "Il Remake è un omaggio alla prima versione che nulla toglie, semmai aggiunge".
E poi che dire dei magnifici disegni di Palumbo, che contribuiscono a rendere l'atmosfera di quegli attimi ancora più magica .

Io credo, sinceramente, che questo GDK entra di diritto nella mia top 10 e si contende il primo posto con "EVA KANT. QUANDO DIABOLIK NON C'ERA." Non trovo parole che possano esprimere il mio stato d'animo e le emozioni provate quando lo leggevo: avevo sempre il sorriso sulle labbra, (ogni tanto l'occhio lucido faceva capolino). E' un vero capolavoro quest'albo, non toglie nulla alla sceneggiatura originale, anzi, aggiunge tutti quei particolari che erano rimasti oscuri nell'edizione degli albi 3 e 4 del 1963. Quando ho visto l'hotel Excelsior, anche io mi sono emozionata come Eva, e ho rivissuto in una frazione di secondo le scene focali del famoso numero 3. Mi è bastato vedere la prima vignetta per capire che mi trovavo dinanzi a un albo che diverrà storico. La prima parte è incentrata sui ricordi di Eva a partire dal suo pre-ingresso in scena (una cosa che ho molto gradito, coadiuvato anche dal GDK del 2003). Tutti i tasselli si incastravano perfettamente, rendendo ogni punto chiaro al lettore. Quando ho visto Ginko (in realtà era Diabolik) che andava ad incontrare Lady Kant all'aeroporto, ho pensato: "Accidenti! Dunque il primo incontro di Eva a Clerville è stato il suo acerrimo nemico e non il suo amato?". E quando poi si è tolto la maschera, ho esclamato: "Nooo! Spettacolare!". Ancora, mi è piaciuta particolarmente l'esclamazione di Eva a Diabolik: "Tu sei L'UNICO!"; lei avrebbe potuto dire tranquillamente "tu sei unico", ma aggiungendo invece "l'unico", ha subito messo in chiaro che quell'uomo per lei sarebbe stato determinante, fondamentale, una cosa dell'altro mondo. Finalmente poi ci sono svelati i particolari dei giorni che seguirono immediatamente la fuga di Diabolik insieme alla sua neocomplice Lady Kant, e la nascita del loro inossidabile rapporto. La seconda parte è incentrata, invece, sui ricordi di Diabolik, il quale rimembra il numero 4, "Atroce vendetta". Vediamo, dunque, la storia narrata da due punti di vista: quello di Eva prima, e quello di Diabolik poi. Insieme si fondono in un unico, magico albo, che risulta essere davvero speciale. E credo che il finale non poteva essere dei migliori: Eva e Diabolik abbandonano il loro proposito di fare un colpo memorabile, e decidono di "approfittare" della suite reale. (In realtà, all'inizio, io avevo pensato che avevano prenotato la suite per festeggiare nello stesso posto, il ricordo del loro primo incontro. Ma meno male che non hanno svaligiato le casseforti di tutte le stanze, altrimenti quel disgraziato del direttore dell'hotel si sarebbe suicidato sicuramente, e l'hotel avrebbe preso la fama di "scalognato". I disegni di Palumbo sono davvero da Oscar, le inchiostrazioni da urlo, direi che questo albo rasenta la perfezione. Ho anche molto apprezzato la prefazione del Direttore Gomboli "Ricordo del passato", e la postfazione di Tito Faraci "Logika Diabolika", quest'ultima da leggere esclusivamente dopo la lettura dell'albo.