RICATTO SENZA FINE

Un albo che conclude degnamente questo 2013 diaboliko, annata per molti aspetti superiore persino a quella del cinquantesimo, sicuramente una delle più diabolikamente interessanti degli ultimi anni.
E l'Inedito di dicembre non tradisce le attese. Una storia scandita da un gran ritmo, con il colpo di Diabolik che si incrocia con la vita della figlia di Burns e con le sue debolezze, e con un crescendo di suspence e pathos che culmina nel meraviglioso finale con lo scontro tra Logan, Ginko e Diabolik e l'appagante scazzottata tra i due eterni nemici. Un Diabolik pieno di risorse che riesce ad uscire vincente da qualsiasi situazione e a prendere in mano l'iniziativa anche di fronte a situazioni apparentemente molto difficili da affrontare. Molto buona la caratterizzazione di Logan, un bel nemico, realizzato e motivato molto bene, ma chiaramente inadeguato nei confronti di due mastini come Diabolik e Ginko.
Buona la prova di Facciolo, ritornato ad atmosfere urbane e clervillesi dopo le parentesi giunglesche di quest'anno ("Sangue nella Giungla" e "Ottocento Lacrime di Ghiaccio") e molto a suo agio con scene particolarmente noir (dovute alla particolare vicenda di Manuela, che forse avrebbe meritato la retro) e scene più spiccatamente d'azione (la parte finale con l'ottima resa della scazzottata tra Ginko e Diabolik).