IL REGALO

Inedito agosto 2014

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    Diabolik Inedito
    IL REGALO
    Anno LIII



    53-08r53-08f



    N° 8
    Data uscita: 01/08/2014
    Pagine: 120

    Soggetto: A. Pasini - B. Baraldi
    Sceneggiatura: A. Pasini - R. Finocchiaro
    Disegni: G. Di Bernardo e J. Brandi
    Copertina: M. Buffagni



    Diabolik ha organizzato un colpo perfetto, ormai il bottino è quasi nelle sue mani quando scopre di non essere il solo a puntare l'allettante obiettivo. Scoprire chi ha interferito con i suoi piani diventa una sfida che riserverà drammatiche sorprese.


    Edited by DK Iudika - 1/7/2018, 09:59
     
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  2. nannilo
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    Quest'anno per il numero di agosto c'è qualche gadget previsto?
     
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    Nessun gadget neanche per il 2014.
    Ormai sarà praticamente impossibile in futuro che qualche gadget che preveda il blister venga allegato ai numeri di agosto (questo per accordi presi l'anno scorso con il distributore che hanno impedito l'aumento del prezzo di copertina di Diabolik). In teoria non impossibile, ma MOLTO difficile, invece, la presenza di allegati cartacei (tipo i francobolli o i tatuaggi o le cartoline).
     
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  4. Frank DK
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    La copertina direi da un buon presaggio ( Diabolik con il pugnale hihihiih)
     
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    Il gadget quest'anno sarebbe stato in linea con il titolo dell'albo :D
     
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    Comunicato Stampa Astorina

    Barbara Baraldi alle prese col Re del Terrore

    Barbara Baraldi, affermata autrice letteraria che, di recente, è stata chiamata a contribuire al rinnovamento di Dylan Dog, firma la sua prima storia per Diabolik.
    È suo il soggetto de “Il Regalo” l’inedito diaboliko di agosto, in uscita il primo del mese: una storia che coniuga efficacemente romanticismo e azione.

    L’esordio della Baraldi sulle pagine di Diabolik s’inserisce in una lunga tradizione di autrici (a partire dalle sorelle Giussani, continuando con Patricia Martinelli) di cui la Casa Editrice Astorina è particolarmente orgogliosa.

    Barbara Baraldi è autrice di thriller, romanzi dark fantasy e sceneggiature di fumetti. I suoi libri sono tradotti in diverse lingue, tra cui il tedesco e l'inglese. È tra i protagonisti del documentario "Italian noir" prodotto dalla BBC. Ha lavorato come consulente creativo per la Disney e collabora con la testata Dylan Dog di Sergio Bonelli Editore. Il suo ultimo romanzo si intitola «Striges - La voce dell'ombra» (Mondadori). Il suo sito ufficiale è www.barbarabaraldi.it

    IL REGALO
    Diabolik inedito, in uscita l'1 agosto 2014

    Diabolik ha organizzato un colpo perfetto, ormai il bottino è quasi nelle sue mani quando scopre di non essere il solo a puntare l'allettante obiettivo. Scoprire chi ha interferito con i suoi piani diventa una sfida che riserverà drammatiche sorprese.

    Soggetto: Andrea Pasini e Barbara Baraldi
    Sceneggiatura: Andrea Pasini e Rosalia Finocchiaro
    Disegni: Giuseppe Di Bernardo e Jacopo Brandi
    Copertina: Matteo Buffagni

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    Letto.
    Il numero mi è piaciuto molto sia per come sono mossi i personaggi (Margherita è sicuramente caratterizzata molto bene) sia per i disegni che reputo fantastici.
    Intraprendendo un attimino la strada polemica direi che, messo a confronto con l'Inedito di luglio, questo numero esce vincitore su tutti i fronti e Diabolik non fa di certo la figura del pirla. Anzi, ho molto apprezzato la durezza del re del terrore quando si rapporta a Margherita e le fa capire che, se lei è riuscita solo ad avvicinarsi alla cassaforte, lo deve a lui che ha disattivato le telecamere di sicurezza (è come se Diabolik dicesse alla donna che ha molto da imparare dal punto di vista dell'azione furtiva) così come ho apprezzato il piano per impossessarsi dell'anello e dei diamanti che ha visto il coinvolgimento di Eva e di Margherita (oltre che dell'ispettore Ginko). Insomma, si tratta sicuramente di una bellissima storia, estiva per l'ambientazione e tragica per la storia d'amore della ragazza, molto toccante nei ricordi in FlashBack così come quando l'anello viene rubato (TAVOLA 95, vignetta 3). Una nota di merito al trucco utilizzato da Diabolik per fuggire dalla villa dopo il fallimento del primo colpo: farsi catapultare fuori dalla villa in quel modo, rappresentato divinamente nella sequenza di TAVOLA 30 e la prima vignetta di TAVOLA 31 mi ha entusiasmato davvero tanto.
    Qualche parola per il maestoso lavoro di Di Bernardo e Brandi. Ogni volta che leggo un albo disegnato da loro mi lustro gli occhi. Paesaggi bellissimi, personaggi caratterizzati in modo magistrale, sequenze d'azione coinvolgenti e tratti emotivi realizzati divinamente (sembra che il pianto e la tristezza di Margherita escano fuori dalla tavola a fumetti). Mi dispiace che, purtroppo, possiamo ammirare i loro capolavori solo 2 volte all'anno e pensare che per rivedere i loro disegni si dovrà aspettare il 2015 mi riempie di tristezza.

    N.B. Di Bernardo ha omaggiato la bella Desdy, protagonista de "L'Insonne" (vedere le TAVOLE 66-67 e 70-71) veramente una bellissima sorpresa.


    Complimenti a tutti i nomi coinvolti, in primis a Barbara Baraldi che ha proposto il soggetto alla Redazione. L'albo di agosto non ha per niente deluso.
     
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    Preso e letto (anche se siamo a luglio :P)
    Un episodio bellissimo. Classico, come ai vecchi tempi: una festa, una villa, nobili e loschi traffici. Un colpo d'astuzia e stavolta anche una bella storia malinconica dietro il tutto. Complimenti a Barbara per il soggetto... sembra un numero davvero classico, quasi d'altri tempi.

    Spero di rivedere in primis Angelo Packard, e poi -perché no- anche Margherita. Magari a Dk servirà una complice-ingegnere per un colpo dove... conoscerà un uomo che sia in grado di eguagliare Alain :)


    Moz-
     
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    Letto, apprezzato.

    Un episodio equilibrato in cui convivono più anime del nostro fumetto favorito

    Ci sono i momenti action, c'è un colpo difficile da realizzare (riprendendo la vena polemica di Michele, più difficile di quello impossibile!), c'è quella vena sentimentale che ogni tanto spunta fuori nella saga, c'è la fuga spettacolare.
    Ottimo lavoro di Di Bernardo e Brandi, come già detto, che rendono insopportabile il personaggio di Williams già dalla caratterizzazione grafica.


    Nota di folklore: la barzelletta del mocassino non la sentivo dal 1982 :P
     
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    Nota di folklore: la barzelletta del mocassino non la sentivo dal 1982

    lieto che tu l'abbia riconosciuta, volevo una vecchia barzelletta da "scuole medie" e quindi ho scavato nei miei ricordi di allora (e io le medie le ho fatte negli anni '70 :) )
     
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    Criminale

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    Io negli '80, ma c'è da dire che me la raccontava sempre mia madre che è del '42 :D
     
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    Aspetto che arrivino altri commenti su questo Inedito, poi vorrò fare una piccolissima considerazione su un aspetto delle storie di Diabolik. Spero che il dibattito venga stimolato e spero in una profonda e proficua partecipazione degli addetti ai lavori (oltre che, chiaramente, degli utenti del Forum). :)
     
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    Come sempre procedo alla pubblicazione del mio resoconto senza leggere gli altri, che se necessario commenterò successivamente.
    Storia sicuramente bellissima.
    Il regalo è Una storia che non si lascia prevedere dalla copertina, non svela il cuore del racconto. Non mostra il romanticismo evidenziato con la presenza di due personaggi anonimi nella retrocopertina, a mio giudizio ben riuscita dalle matite di Matteo Buffagni.
    Tra l'altro bacio degno dei migliori finali di episodio tra Eva e DK, quelli che una volta ricorrevano spesso a suggellare l'intesa complice tra i due.
    La slash page inquietante e volendo ingannevole, verso il reale andamento dei fatti, mostra un bel gioco d'ombra da parte dei due miei disegnatori preferiti della collana, ripetuto poi nella tav.5, anche se in alcune tavole noto una descrizione dei due personaggi principali leggermente sotto rispetto i disegni precedenti, mentre la Eva di tav.106, di profilo, la trovo stupenda. Bella anche la scena catastrofica di tav.28.
    Opera prima per quanto riguarda le avventure del Re del Terrore della scrittrice e sceneggiatrice Barbara Baraldi, qui ci presenta un soggetto scritto a quattro mani con Andrea Pasini. Risultato finale, ottimo esordio di Barbara che permette anche la crescita di lettori, almeno su questo albo, visto il successo riscosso e riscontrato tramite le sue pagine internet. :D
    Il regalo è una storia dichiaratamente romantica ma che allo stesso tempo mostra il tormento di una donna in cerca di una vendetta difficile da portare a termine. Margherita nel corso della storia diventa il personaggio principale, rubando la scena a Diabolik e Eva, relegati a elementi guida nell'attuazione del piano. L'incontro-scontro fortuito con Diabolik sulla stessa scena del crimine, dove il nostro è costretto a soccombere, darà modo ad entrambi di realizzare quanto si aspettavano di portare a termine.
    L'ingegno di Diabolik viene eguagliato da Margherita, forte di un passato di studi di ingegneria, ma l'astuzia che solo il Re del Terrore conosce nella preparazione di un piano manca alla donna, questo porterà inevitabilmente a un nuovo tentativo, scontato, con gioco a tre.
    E le dinamiche con cui il colpo viene effettuato lascia con il fiato sospeso il lettore, come certe scene infinite dei telefilm americani.
    Il lato romantico della storia coinvolge Eva più di quanto passa la lettura della stessa. E' sempre stata una prerogativa di Eva nella coppia formata dai due criminali, questa volta non evidenziate ma evidente in certi atteggiamenti. sarà Eva ad avvicinare Margherita al cimitero, nella prima fase del colpo, quando le due donne agiscono insieme, è ovvio che tra le due è nato un certo affiatamento e Margherita chiama Eva e scherza con lei con evidente complicità. Nel finale è Eva a consegnare "Il regalo" a Margherita, con Diabolik in disparte che si limita a rassicurarla sulle proprie aspettative.

    Preso dalla storia non avevo riconosciuto nel personaggio fittizio interpretato da Eva l'omaggio alla sempre cara Desdy, lo scopro leggendo iudika. :)
     
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    CITAZIONE (unododici @ 2/8/2014, 22:36) 
    L'incontro-scontro fortuito con Diabolik sulla stessa scena del crimine, dove il nostro è costretto a soccombere, darà modo ad entrambi di realizzare quanto si aspettavano di portare a termine.
    L'ingegno di Diabolik viene eguagliato da Margherita, forte di un passato di studi di ingegneria, ma l'astuzia che solo il Re del Terrore conosce nella preparazione di un piano manca alla donna, questo porterà inevitabilmente a un nuovo tentativo, scontato, con gioco a tre.

    Mi piace molto il tuo commento, ma su questo punto non mi trovo molto d'accordo. :)
    A me l'albo è piaciuto anche perché la netta superiorità di Diabolik non viene MAI messa in discussione. Se suona l'allarme e il primo colpo fallisce è solo per colpa di Margherita che si fa prendere dal panico e "strappa" con violenza gli spinottini dalla tastiera della cassaforte. E la superiorità di Diabolik non viene meno neanche nel dialogo alla villa di Margherita: se lei ha potuto solo avvicinarsi alla cassaforte lo deve a Diabolik che ha disattivato le telecamere di sicurezza (che lei non sapeva neanche esistessero). In più, in quell'incontro, Diabolik si mostra persino particolarmente duro, fa la ramanzina a Margherita e, dopo averla messa di fronte a tutti i suoi limiti come ladra improvvisata, va via lasciandola sola a tormentarsi ancor di più.
    Personalmente non amo molto quando Diabolik si approccia ad altri personaggi e lo fa con estremo tatto (non ho mai apprezzato più di tanto il ritorno di Ubold in "Il Collezionista" proprio per questo motivo), ma sono convinto che, anche nei confronti dei personaggi più simpatici (e Margherita risulta essere un personaggio estremamente caro al lettore), il Re del Terrore debba mostrarsi per quello che è, debba incutere sempre un certo timore, una certa paura. L'unica e doverosa eccezione deve essere Eva Kant e l'unico personaggio che non deve mostrarsi timoroso nei confronti di Diabolik deve essere Ginko.
     
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    CITAZIONE (DK Iudika @ 3/8/2014, 08:59) 
    CITAZIONE (unododici @ 2/8/2014, 22:36) 
    L'incontro-scontro fortuito con Diabolik sulla stessa scena del crimine, dove il nostro è costretto a soccombere, darà modo ad entrambi di realizzare quanto si aspettavano di portare a termine.
    L'ingegno di Diabolik viene eguagliato da Margherita, forte di un passato di studi di ingegneria, ma l'astuzia che solo il Re del Terrore conosce nella preparazione di un piano manca alla donna, questo porterà inevitabilmente a un nuovo tentativo, scontato, con gioco a tre.

    Mi piace molto il tuo commento, ma su questo punto non mi trovo molto d'accordo. :)
    A me l'albo è piaciuto anche perché la netta superiorità di Diabolik non viene MAI messa in discussione. Se suona l'allarme e il primo colpo fallisce è solo per colpa di Margherita che si fa prendere dal panico e "strappa" con violenza gli spinottini dalla tastiera della cassaforte. E la superiorità di Diabolik non viene meno neanche nel dialogo alla villa di Margherita: se lei ha potuto solo avvicinarsi alla cassaforte lo deve a Diabolik che ha disattivato le telecamere di sicurezza (che lei non sapeva neanche esistessero). In più, in quell'incontro, Diabolik si mostra persino particolarmente duro, fa la ramanzina a Margherita e, dopo averla messa di fronte a tutti i suoi limiti come ladra improvvisata, va via lasciandola sola a tormentarsi ancor di più.
    Personalmente non amo molto quando Diabolik si approccia ad altri personaggi e lo fa con estremo tatto (non ho mai apprezzato più di tanto il ritorno di Ubold in "Il Collezionista" proprio per questo motivo), ma sono convinto che, anche nei confronti dei personaggi più simpatici (e Margherita risulta essere un personaggio estremamente caro al lettore), il Re del Terrore debba mostrarsi per quello che è, debba incutere sempre un certo timore, una certa paura. L'unica e doverosa eccezione deve essere Eva Kant e l'unico personaggio che non deve mostrarsi timoroso nei confronti di Diabolik deve essere Ginko.

    In effetti la penso come te, solo che io volendo usare un solo termine per essere più breve, mi sono espresso in maniera aperta. :)
     
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