UNO DEI TRE

Chi ha rapito tre ladri di mezza tacca? Perché lo ha fatto? E, soprattutto, in che modo Diabolik è coinvolto in questa storia? Nessuno immagina come stiano davvero le cose, ma il Re del Terrore esige delle risposte.

Ho sempre amato le trame che prevedano un mare di guai per Diabolik o Eva nel momento in cui si trovano nel celebre "posto sbagliato nel momento sbagliato" e questa storia non fa eccezione. La cosa che reputo riuscita meglio è la costruzione, in fase di sceneggiatura, della trama, infatti rappresentata in questo modo ha permesso di spiazzare il lettore e di mantenere per la quasi totalità dell'albo l'alone di mistero necessario per apprezzare al meglio la storia. Un Diabolik particolarmente romantico all'inizio (spero che scene di questo tipo con protagonisti Diabolik e Eva vengano inserite più spesso in futuro) che viene coinvolto nella vicenda per fare un regalo a Eva e che, per l'ennesima volta, risulta capace di improvvisare un piano di fuga con i pochi mezzi a disposizione nel momento in cui è necessario che agisca per la sua salvezza. Interessante il personaggio di Matteo Foller, bastardo fino in fondo e persino capace di uccidere a sangue freddo la sua stessa figlia e davvero molto azzeccato l'inserimento di Bruno Holtz nella vicenda che richiama inevitabilmente albi passati (a questo proposito è ancor più bella la chicca di Josh, lo scagnozzo pelato che compare al termine della storia che già avevamo visto nell'albo "Il richiamo della morte", maggio 2011, in quanto Diabolik ne aveva preso il posto).
Per quanto riguarda i disegni, resto assolutamente strabiliato da Buffagni, sempre più bravo e sempre più a suo agio con il Re del Terrore. Ho notato anche una sempre maggiore alchimia tra lui, matitista, e Montorio e Merati, inchiostratori. Disegni assolutamente efficaci sia nella rappresentazione dei personaggi (principali e secondari) sia nella rappresentazione della vicenda nel suo insieme. Un ottimo lavoro.

la collana alla quale aspira Diabolik non fa parte della refurtiva rubata al padre di Annalisa a inizio albo. Il suo obiettivo è rappresentato dalla collana che vuole regalare a Eva e che appartiene al ladro, ma Diabolik non sa che il 9 aprile questo ha compiuto un altro furto, che con il suo obiettivo non ha niente a che fare (infatti Diabolik si trovava nel Rennert a compiere un altro furto). Per questo pensa ciò che tu hai appena riportato, non sapeva neanche lui chi fosse il vero assassino e per questo si domanda se, nel prendere il posto di "uno dei tre" non sia andato proprio a prendere il posto dell'assassino.

Esatto, la collana fa parte di un altro colpo, quindi Diabolik non può sapere del coinvolgimento del ladro nel furto che ha provocato la morte di Annalisa.