TRAPPOLA PER DIABOLIK

Diabolik Swiisss N° 256

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    Re del terrore

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    Diabolik Swiisss
    TRAPPOLA PER DIABOLIK
    Anno XII



    12-26r12-26f



    N°: 256
    Data uscita: 20/09/2015

    Testi di A. e L. Giussani
    Disegni: F. Bozzoli - E. Facciolo



    Per ogni possibile insidia Diabolik prevede sempre una contromossa. Stavolta però Ginko ha in serbo una contro-contromossa. E con quella chiuderà la partita!


    Questa è la copertina originale di "Trappola per Diabolik", uscito nel dicembre del 1973:

    12-26r12-26f



    Edited by DK Iudika - 16/12/2016, 21:34
     
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    Criminale alle prime armi

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    Mi sembra che questa immagine di copertina sia famosa
     
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  3. neme__
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    La Eva sul retro è tra le più belle che abbia mai visto!
     
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    Criminale

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    CITAZIONE (neme__ @ 3/9/2015, 12:10) 
    La Eva sul retro è tra le più belle che abbia mai visto!

    Si, hai proprio ragione, le retro dell'epoca hanno il loro "carattere" che le contraddistingue rispetto, ad esempio, a quella dell'inedito appena uscito con Eva che riesce sempre bene ma con due grafiche piuttosto differenti.
     
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    Re del terrore

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    CITAZIONE (31/10/14 @ 3/9/2015, 14:23) 
    CITAZIONE (neme__ @ 3/9/2015, 12:10) 
    La Eva sul retro è tra le più belle che abbia mai visto!

    Si, hai proprio ragione, le retro dell'epoca hanno il loro "carattere" che le contraddistingue rispetto, ad esempio, a quella dell'inedito appena uscito con Eva che riesce sempre bene ma con due grafiche piuttosto differenti.

    La modernizzazione ci vuole, sicuramente i disegni di una volta avevavo un'altro spessore, e giustamente come dice Noemi la Eva di questa retro, ma in generale la caratterizzazione che aveva di Zaniboni, ma anche del primo Facciolo e gli altri disegnatori dell'epoca sono meraviglie. Ma chi oggi scrive che i disegni, ma anche le retro di Buffagni sono brutte o fanno schifo, sono vecchi dentro. Un conto è dire non mi piace come parere personale un conto è denigrare il lavoro di mesi dei disegnatori.
     
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    Criminale

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    CITAZIONE (unododici @ 3/9/2015, 22:15) 
    La modernizzazione ci vuole, sicuramente i disegni di una volta avevavo un'altro spessore, e giustamente come dice Noemi la Eva di questa retro, ma in generale la caratterizzazione che aveva di Zaniboni, ma anche del primo Facciolo e gli altri disegnatori dell'epoca sono meraviglie.

    Posso dire semplicemente che adoro come sono fatti i disegni di quegli anni, pertanto per me è sempre un piacere leggere gli Swiisss dato che quei disegni accompagnano anche storie niente male.
    La stessa cosa avviene tutt'oggi, ma con disegni obbligatoriamente più moderni o semplicemente tali.
     
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  7. DKfan
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    Ottimi disegni in questa storia, e stupendo retro di copertina con Eva vestita di verde che risalta i suoi occhi.
    Nulla togliendo alla bravura dei disegnatori odierni, gli albi degli anni 70/80 sono particolarmente belli!

    CITAZIONE
    Ginko mi aveva teso un tranello truccandosi da hippie e io gli ho reso la pariglia usando lo stesso sistema.

    Sia Ginko che Diabolik sfoggiano la loro bravura di trasformisti, Ginko irriconoscibile come hippie dai capelli lunghi, e Diabolik che si trasforma in un vecchio ubriacone senza nemmeno usare uno dei suoi laboratori, trovando l'occorrente in un baraccone di saltimbanchi girovaghi.

    Le mie storie preferite sono quelle dove i due eterni avversari si scontrano faccia a faccia. Un classico scontro si trova in questa storia nelle pagine 64-67, che si conclude con le solite battute: "Maledetto!" da parte di Ginko, "Dannato ispettore" ribatte Diabolik.

    Alla fine nessuno vince: Diabolik ci ha rimesso un rifugio e ha fallito il colpo; Ginko da parte sua si ritrova con un polso rotto e l'amaro in bocca per l'ennesima trappola andata a male.

    Il trucco di strofinarsi gli occhi con qualcosa per cambiarsi i connotati Diabolik l'aveva gia' usato in un'altra storia dove aveva usato della terra, non ricordo quale...
     
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  8. neme__
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    Comprato ieri mattina e letto alla velocità della luce (anche per coprire la "delusione" di non aver trovato in edicola l'edizione "Nero su nero")
    Darei un 10 alla storia solo per Ginko versione hippy! ... Okay, torno seria.
    Ho trovato geniale ma anche agghiacciante il trucco dell'acquavite negli occhi. Io non avrei mai avuto il coraggio di farlo! E a tal proposito, molto tenera la scena di Eva che gli bacia gli occhi ancora gonfi.
    Ginko supera se stesso nella sua trappola per Diabolik, bellissima la scena in cui gli punta la pistola. Eppure, tutto questo perde di significato nel momento in cui il criminale riesce a fuggire di nuovo. In questi casi Ginko fa addirittura tenerezza, ma questo episodio è un esempio lampante della sua intelligenza, vincolata dal fatto che lui deve giocare pulito, in nome della legalità (altrimenti non avrebbe neanche senso dar la caccia a Diabolik) mentre l'altro, proprio perché contro la legge, può permettersi trucchi inimmaginabili.
    Ottimo albo, che si conclude con una frase/morale di Ginko, parlando degli hippies.
    - Il mondo si cambia lottando, non rifiutandolo.
     
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    Re del terrore

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    Mi piace quest'albo non solo per la trama in sè, ma anche per il periodo storico che rappresenta, e le parole finali di Ginko sono emblematiche.
    Bello il momento in cui il criminale e l'ispettore si trovano faccia a faccia, con la trappola di Ginko che funziona ma non è abbastanza per fermare i "maledetti trucchi" di Diabolik. In quest'albo viene messa in mostra anche la bravura di Ginko nei travestimenti, e Diabolik scappa dalla polizia alla stessa maniera (ricordo che quando lessi quest'albo per la prima volta, anni fa, non sapevo nemmeno cosa fosse l'acquavite, poi ho capito :lol: ). Entrambi astuti e intelligenti, ma sempre fedeli ai propri principi e alla strada scelta, uno la nemesi dell'altro.
     
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    Re del terrore

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    E' una storia politica, almeno in alcune sue parti, che sono poi le più significative dell'albo. Come detto giustamente da Tonino in Tag, si tratta di un albo che va contestualizzato nel periodo in cui è uscito (siamo proprio alla vigilia del 1974, un anno che per l'Italia, soprattutto per quei movimenti post sessantotto, risulterà essere fondamentale). E' anche un numero di esordio per Diabolik, esordio di una nuova rappresentazione e caratterizzazione del personaggio che nel 1974, sia per l'uscita di alcuni tra i numeri più belli in assoluto (e uno uscirà proprio il mese prossimo, "Tragico viaggio"), sia per la "riscrittura" di un nuovo rapporto tra Diabolik e Eva Kant, cambierà profondamente la percezione che si ha del personaggio Diabolik rendendolo molto più simile al Diabolik odierno.
    E' quindi, questo "Trappola per Diabolik", un numero che va preso in considerazione nell'insieme e nella totalità di altri numeri (cito a mo' di esempio storie come "Tragico viaggio", "L'altro uomo", "La città accusa", "La fossa dei disperati", "Invisibile minaccia", "Marchio di fuoco", "Un amore nuovo" e "Due killers per Diabolik") dove emerge una più evoluta visione del personaggio (che in questo albo nel suo rapporto con Ginko arriva ad una scrittura ben definitiva) e dove, in modo persino esplicito, mostra i suoi caratteri politici (che poi in "Marchio di fuoco" giungeranno a vette non più scalate) e la sua visione d'insieme della società. Quella frase finale di Ginko, quel "[...] il mondo si cambia lottando" non è soltanto una metafora perfettamente riuscita di un personaggio abituato a rialzarsi e a lottare quotidianamente dopo sconfitte brucianti, ma diventa quasi un manifesto che inquadra perfettamente il periodo storico e la visione, anche politica, che le sorelle Giussani avevano maturato nel corso degli anni. E' quindi un messaggio quasi completamente nuovo rispetto a quanto narrato nelle storie degli anni '60 e, soprattutto, ne vien fuori un personaggio che ha mantenuto alcune caratteristiche fondamentali di base, ma che risulta essere quasi completamente "nuovo" (e lo si vedrà ancora meglio quando si arriverà alla lettura delle storie post 1974, confrontandole con quelle prima).
     
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