COMPLESSO DI COLPA

Il ruolo di Lodovico è comunque un ruolo centrale, nonostante la sua triste dipartita, ma è soprattutto Altea che in questo numero riesce a fare la voce grossa, a esprimere tutto il suo potenziale e tutta la sua classe. Onestamente non ho provato fastidio per la morte dell'ex maggiordomo di Altea (in fondo la penso come ha scritto Roberto tra alcuni commenti FB, cioè che si tratta di un personaggio che per 44 anni è finito nel dimenticatoio e se non lo avesse ripreso lui, dandogli comunque un bel ruolo centrale, nessuno ne avrebbe sentito la mancanza o reclamato il ritorno). Personalmente, poi, penso che Diabolik sia una serie che debba avere anche il coraggio di dimostrare maturità nel raccontare determinate vicende che non devono per forza chiudersi positivamente (il genere Noir non è un genere a lieto fine e Diabolik, in parte, si rifà al genere Noir) e, storicamente, i personaggi secondari hanno sempre avuto il ruolo di comparire una volta, massimo due in casi eccezionali, per poi sparire, letteralmente, di scena.
Quindi io guardo ad un aspetto indubbiamente positivo e cioè che grazie al rientro e alla tragica morte di un personaggio estremamente secondario, si è potuta creare una storia di Diabolik nella quale è indubbia protagonista Altea, nella quale il colpo di Diabolik ha una sua funzione, ma non è l'aspetto portante dell'albo, nella quale viene svolta un'indagine per riabilitare il nome di Lodovico e nella quale Ginko, nonostante la sua presenza in differita, riesce a sventare un colpo del maledetto criminale. Tante piccole situazioni che differenziano quest'albo e lo rendono veramente di piacevole lettura (e poi, come sapete, io ho un debole per l'ambientazione beglaitiana e le storie ambientate lì difficilmente mi deludono) .
Per quanto riguarda i disegni, oltre a prendere nota del fatto che Matteo Buffagni è diventato in poco tempo il disegnatore ufficiale di Altea, non posso che esprimere ammirazione per le bellissime tavole del trio Buffagni - Montorio - Merati e, soprattutto, per la bellissima ambientazione che è riuscito a ricreare Matteo nel far quasi "vivere" un Beglait invernale (che, visto anche il periodo, ti immerge totalmente nell'atmosfera natalizia). Anche la caratterizzazione di Lodovico è perfettamente riuscita e non si discosta minimamente dalle sue precedenti apparizioni.

P.S. In questo numero a Diabolik non è andato bene nulla. La sfiga lo ha perseguitato fin dalle prime vignette.

alla situazione particolare nella quale si viene a trovare Lodovico stesso, al fatto che viola la legge accettando di essere complice del conte, ma allo stesso tempo si sente in colpa per averlo fatto (nonostante sia chiaro che si sia "compromesso" per salvare altre persone rovinate finanziariamente).
Se poi il termine "complesso" lo vogliamo intendere in un altro modo e cioè un insieme o una moltitudine di vari elementi, si potrebbe anche ipotizzare che il titolo si riferisca a tutti i personaggi della storia che appaiono colpevoli di qualcosa (il conte che vuole fingere di avere perso il suo gioiello per frodare l'assicurazione, il figlio del conte che vuole a tutti i costi interdire il padre, la moglie che vuole uccidere il marito per non perdere i privilegi economici, l'amante della moglie che è complice in tutto e per tutto, Lodovico che si presta alla messinscena del conte, Diabolik che di certo innocente non è e persino Altea, che per scoprire la verità e riabilitare il nome di Lodovico, compie un'effrazione, coperta da Ginko, che, addirittura, appare in qualche modo colpevole anch'esso).

penso che il titolo che aveva dato Roberto alla storia (c'è scritto fra le anticipazioni del Diabolik Club uscite nel mese di ottobre, "Un uomo perbene"), fosse per alcuni aspetti ancora più calzante di quello poi effettivamente uscito. E' sicuramente vero anche il fatto che "Complesso di colpa" sia più evocativo.