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.Diabolik Inedito
LA CHIAVE DEL MISTERO
Anno LV
N° 12
Data uscita: 01/12/2016
Pagine: 120
Soggetto: M. Gomboli - A. Pasini - M. Iudica
Sceneggiatura: R. Altariva
Disegni: P. Zaniboni - G. Montorio - L. Merati
Copertina: M. BuffagniSPOILER (clicca per visualizzare)Quando un informatore di Ginko trova un cadavere, chiede all'ispettore di occuparsi del caso. Un'indagine complicata, in cui è difficile trovare la via giusta in un labirinto di ipotesi. E, per una volta, sembra davvero che Diabolik non sia coinvolto.
Edited by DK Iudika - 2/3/2017, 19:32
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Siamo molto vicini al capolavoro, un rompicapo stupendo quello costruito da Roberto Altariva che come ogni grande sceneggiatore grazie al colpo di scena di tutto il piano mefistofelico organizzato da Diabolik ti costringe a tornare indietro di qualche pagina per capire bene cosa fosse successo. Come un puzzle dove ti ci appassioni a finirlo e a costruirlo mettendolo a posto, e poi tutto insieme in un unico colpo trovi la soluzione. Ben celata l'identità di Diabolik, grandissima la tensione e la curiosità di capire chi fosse e il colpo di teatro è notevole.SPOILER (clicca per visualizzare)quando per 80 pagine ti chiedi chi poteva essere,
Molto concitato e bello il finale.
Unico appunto che comunque non inficia il gradimento della storia, mi è sembrato un po' poco plausibile cheSPOILER (clicca per visualizzare)Ginko si sia fidato del responsabile della Datasecur per far controllare il computer di Sander e i suoi movimenti, di norma doveva essere sequestrato e i controlli fatti dagli uomini di Ginko come da prassi se ci sono indagini.
Molto curati e d'atmosfera i disegni.
Storia: 9
Disegni: 8. -
Roby Van+1 .
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Albo entusiasmante SPOILER (clicca per visualizzare)Macchiavellico, rocambolesco, geniale. Un bel rompicapo quello in cui Ginko si deve destreggiare, alla fine dispiace un pò ritrovarlo nel ruolo di una marionetta, ma effettivamente così è. La particolarità dell'episodio consiste nella completa ideazione di una storia, plausibile, convincente, utilizzando personaggi che non sono nella realtà ciò che DK mette in scena (Molly e Sander non sono amanti, ad esempio. Quel che Diabolik realizza è un delirio collettivo, una falsa realtà in cui nulla è come sembra; in episodi come questo l'appellativo di "mago del crimine" è azzeccatissimo...... -
Sabatax .
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Eccezionale albo di chiusura 2016, forse il migliore di tutta l'annata!!! SPOILER (clicca per visualizzare)Ah, finalmente leggo una trama gialla ineccepibile e architettata alla perfezione, dove Diabolik dimostra appieno perchè Angela Giussani lo abbia battezzato in questo modo nel lontano 1962... I sospetti di chi avesse preso il posto, chiaramente li avevo, ma la storia è così eccezionalmente ben raccontata che semplicemente ho evitato di scervellarmi per godermi la narrazione lasciandomi coinvolgere fino alla fine. Perciò, promuovo col massimo dei voti l'impiego perfetto delle 120 pagine(impresa assolutamente non facile visto il formato ridotto che non consente molto margine). Ho apprezzato notevolmente anche la presenza contenuta di Eva che lascia al titolare di testata ampio spazio per dimostrare tutta la sua abilità e astuzia eccezionale. Storie come questa, in cui Diabolik non condivide completamente la scena con la sua fidata complice come accade di solito, servono ogni tanto, secondo me.
Lato Ginko, l'indagine è seguita in maniera esemplare, delegando quando serve ai subordinati (nel 2017 spero non saranno più solo degli anonimi e intercambiabili sergenti) e dando ampio respiro alla realtà investigativa con l'ausilio di testimoni e informatori che rendono la realtà di carta quasi reale.
Il comparto disegni è buono, non eccezionale, sebbene, devo dire che alcune soluzioni narrative le ho poi trovate veramente interessanti se non addirittura geniali. Vedasi lo spioncino della porta, il visore termico o il binocolo. Ci ho visto molto ingegno e divertimento dietro, e personalmente, apprezzo sempre quando si sperimenta.
La copertina di Buffagni che inizialmente mi aveva lasciato indifferente, ritenendola un passo indietro rispetto ad altri suoi lavori, è ben adattata ai disegni contenuti nell'albo. A questo punto una domanda sorge spontanea: la cover viene realizzata in contemporanea o dopo che i disegnatori hanno portato a termine matite e inchiostrazioni? A vedere quest'albo, direi sicuramente dopo, ma vorrei una risposta ufficiale.. -
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@Sabatax
Premettendo che non capita mai che una copertina venga pensata e realizzata quanti i disegni sono tutti finiti, in genere ci sono due iter diversi che una nostra cover può prendere. Alcune volte c'è un'idea forte sin dalla stesura del soggetto e quindi il lavoro sulla copertina può partire parallelamente a quello dei disegni interni, ma questo caso accade più raramente.
Il più delle volte (e "La chiave del mistero" è uno di quelle) si comincia a ragionare sull'immagine di copertina durante la lavorazione dell'albo (di solito quando abbiamo in mano almeno una ventina di tavole o anche di più) e Mario Gomboli parte dal soggetto e da quelle tavole per immaginarsi gli input da dare a Buffagni.
La principale eccezione a questi metodi, è quando lo stesso Buffagni si occupa dei disegni interni. Quando capita, di solito è lo stesso Matteo a proporci una o più idee da cui pensa che si potrebbe sviluppare la copertina. Ma ovviamente non è questo il caso
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Sabatax+1 .
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Grazie delle interessantissime informazioni Andrea e complimenti sinceri per il lavoro di grande sinergia che svolgete in redazione(si vede chiaramente che prima del lavoro c'è anzitutto una grande passione). Come ho detto sopra, a lettura d'albo conclusa, la copertina assume tutta un'altra prospettiva rispetto alle considerazioni che si potrebbe farne se presa singolarmente. Ci tengo comunque a dire che se le cover fossero pittoriche come quelle di DK, dei capolavori veri e propri per gli occhi (che mi ricordano le stepitose cover di Corteggi per Kriminal), la collana forse ne gioverebbe, ma al di là delle mie preferenze, è chiaro come il sole che scegliendo Buffagni, avete fatto centro ancora una volta data la grande validità del suo lavoro. Concludo, con l'appello e la speranza che il buon Matteo venga a trovarci in questi lidi per riempirlo di complimenti e rispondere magari a qualche domandina di noi appassionati.
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Dalla pagina FB della Redazione (www.facebook.com/DiabolikUfficiale/posts/1290942560978054:0):
“LA CHIAVE DEL MISTERO”: dietro le quinte di Michele Iudica.
Se ancora non avete letto l'albo ma avete intenzione di farlo, data la natura dell’articolo, NON LEGGETE OLTRE: vi rovinereste i colpi di scena e apprezzereste poco il racconto di Michele.
L'IDEA INIZIALE – Gli spunti principali per la realizzazione del soggetto sono molteplici. In primo luogo, volevo scrivere una storia di carattere poliziesco, con il classico cadavere ritrovato all'inizio e l'inevitabile indagine di Ginko ad esso connessa. Mi era già chiaro fin da subito che il responsabile di tutto fosse Diabolik, che manovrava le indagini dell'ispettore per perseguire i suoi loschi fini. Questo perché ho sempre amato moltissimo le trame delle prime storie di Diabolik dove, il più delle volte, il criminale compariva soltanto alla fine e dove si scopriva che aveva manovrato come pedine tutti i personaggi comparsi. La lettura di storie come "L'impiccato", "L'ultimo rubino" o "La serpe in seno" hanno ispirato e stimolato la mia fantasia.
DIABOLIK SÌ, DIABOLIK NO – Prima della stesura del soggetto, ho presentato alla Redazione uno spunto dove spiegavo l'idea portante della storia, descrivendone l'impalcatura narrativa. Gomboli accettò lo spunto e mi chiese di prevedere, nel soggetto, alcune scene in mezzo alla storia dove comparisse Diabolik, visto che non vedeva di buon occhio il fatto che lo si vedesse soltanto alla fine. Ritenendo, però, che funzionasse meglio con la comparsa di Diabolik davanti alla cassaforte aperta di Madden per poi spiegare che, in realtà, era sempre stato al centro della scena, ho aggiunto delle note nelle quali specificavo che si trattava di scene facoltative e che, secondo me, sarebbe stato meglio non nominarlo, per dare l'impressione che non ci fosse. Evidentemente, Gomboli deve avere ritenuto più efficace questa opzione e Diabolik è sparito dalle scene per fare la sua entrata trionfale soltanto alla fine.
UN FINALE MUSCOLARE – Il cambiamento più importante effettuato dalla coppia Gomboli - Pasini riguarda il finale. Nella mia versione, la storia terminava con la spiegazione del complesso piano orchestrato da Diabolik e con la riuscita del colpo ai danni di Madden. Un finale molto simile ai classici gialli e persino a diverse storie di Diabolik degli anni passati. Pasini mi scrisse che è ormai prassi non far terminare mai una storia di Diabolik con una lunga spiegazione, e, quando questa è necessaria, bisogna sempre prevedere una scena successiva più movimentata, muscolare. Per l'occasione, è stato creato il personaggio di Sanchez e il suo assalto imprevisto alla villa di Madden, sfruttando il fatto che nel mio soggetto si parlasse genericamente di un presunto boss rivale di Madden.
COME PEDINE DI SCACCHI – L'aspetto che mi ha divertito di più, è stato creare i personaggi della storia e i loro caratteri in base alle esigenze del piano di Diabolik, muovendoli nella trama come pedine di scacchi. Così, era necessario che Sander e la moglie vivessero un rapporto prossimo alla rottura, che Sander avesse una predilezione per Molly per rendere verosimile che i due potessero avere una relazione amorosa, e che Nicola e Igor fossero legati da sincera amicizia, in modo da confidarsi eventuali segreti inconfessabili.
P.S. Tra qualche giorno, in esclusiva per il Diabolik Forum, posterò un Dietro le Quinte più lungo rispetto a quello della pagina della Redazione. Nel frattempo, spero che altri commenti facciano capolino.. -
.DIABOLIK SÌ, DIABOLIK NO – Prima della stesura del soggetto, ho presentato alla Redazione uno spunto dove spiegavo l'idea portante della storia, descrivendone l'impalcatura narrativa. Gomboli accettò lo spunto e mi chiese di prevedere, nel soggetto, alcune scene in mezzo alla storia dove comparisse Diabolik, visto che non vedeva di buon occhio il fatto che lo si vedesse soltanto alla fine. Ritenendo, però, che funzionasse meglio con la comparsa di Diabolik davanti alla cassaforte aperta di Madden per poi spiegare che, in realtà, era sempre stato al centro della scena, ho aggiunto delle note nelle quali specificavo che si trattava di scene facoltative e che, secondo me, sarebbe stato meglio non nominarlo, per dare l'impressione che non ci fosse. Evidentemente, Gomboli deve avere ritenuto più efficace questa opzione e Diabolik è sparito dalle scene per fare la sua entrata trionfale soltanto alla fine.
Contento che Gomboli abbia avallato la tua idea, mi è piaciuto molto questo Diabolik che non si sapeva chi e dove fosse e la cui minaccia aleggiava nell'aria come un fantasma, proprio come il primo Diabolik.. -
.DIABOLIK SÌ, DIABOLIK NO – Prima della stesura del soggetto, ho presentato alla Redazione uno spunto dove spiegavo l'idea portante della storia, descrivendone l'impalcatura narrativa. Gomboli accettò lo spunto e mi chiese di prevedere, nel soggetto, alcune scene in mezzo alla storia dove comparisse Diabolik, visto che non vedeva di buon occhio il fatto che lo si vedesse soltanto alla fine. Ritenendo, però, che funzionasse meglio con la comparsa di Diabolik davanti alla cassaforte aperta di Madden per poi spiegare che, in realtà, era sempre stato al centro della scena, ho aggiunto delle note nelle quali specificavo che si trattava di scene facoltative e che, secondo me, sarebbe stato meglio non nominarlo, per dare l'impressione che non ci fosse. Evidentemente, Gomboli deve avere ritenuto più efficace questa opzione e Diabolik è sparito dalle scene per fare la sua entrata trionfale soltanto alla fine.
Contento che Gomboli abbia avallato la tua idea, mi è piaciuto molto questo Diabolik che non si sapeva chi e dove fosse e la cui minaccia aleggiava nell'aria come un fantasma, proprio come il primo Diabolik.
Come ho scritto sulla mia pagina FB il giorno dell'uscita in edicola dell'Inedito, sono molto legato a questa storia sia perché la sento molto mia (le modifiche di Gomboli e Pasini, infatti sono assai minori rispetto alla storia uscita a settembre), sia perché adoro anch'io tutte quelle storie all'interno delle quali Diabolik agisce nell'ombra, manovrando tutto e tutti come un grande burattinaio.
Mi fa davvero piacere sapere che sia stata apprezzata.. -
Sabatax .
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Secondo me la forza di questa storia è insita nella consapevolezza finale che Diabolik, pur di creare una trama a lui favorevole, sia in grado di distorcere la realtà a suo piacimento, creandone una apparente in cui tutti gli attori sono delle semplici marionette nelle sue mani. E' un tema già trattato in passato, certo, ma mai a questi livelli e in una maniera così geniale e... diabolica. Persone che si conoscono appena diventano amanti, boss rivali si trovano improvvisamente in guerra, scagnozzi fedeli si trasformano in traditori. Ognuno(Ginko, il lettore), seguendo la vicenda, è portato a seguire gli indizi che ha seminato Diabolik; un labirinto di inganni in realtà, quasi una sorta di giallo al contrario in cui chi rimane coinvolto, nemmeno alla fine riesce a comprendere di essere stato guidato fin dall'inizio. Mi ripeto: è forse la storia più bella dell'anno!
DK Iudica, sono curioso di sapere qual'era il tuo plot nella parte conclusiva, comunque le considerazioni di Pasini e Gomboli sono state sicuramente valide: il finale è una vera e propria bomba in cui il re del terrore esprime (ancora una volta) una disinvoltura perfetta nel manovrare tutto e tutti anche in situazioni d'emergenza, e quindi non solo dopo lunga pianificazione. La vignetta in cui uccide l'ultimo scagnozzo mi ha ricordato il Bond di Craig, letale,efficente e freddo come il ghiaccio.. -
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Il soggetto è ben architettato e avvincente, mi piace l'atmosfera dark dei disegni anche se il tratto risulta un po' "duro" in certi punti, ma non mi entusiasma perché preferisco le storie con un minimo impatto emotivo, che qui manca del tutto. Questione di gusti, le storie così ci possono stare nel corso della serie e questa è molto ben riuscita, dunque non si tratta di una critica a quest'albo; tuttavia mi sembra che la freddezza e la neutralità delle storie stia diventando una componente costante del fumetto, un coinvolgimento personale dei protagonisti è assente da un po' negli inediti (mi pare) e questo a mio avviso tradisce un po' l'evoluzione della testata e rischia di annoiare i lettori. 
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Dalla pagina FB della Redazione (www.facebook.com/DiabolikUfficiale/posts/1304928709579439:0):
"LA CHIAVE DEL MISTERO" – Dietro le quinte di Roberto Altariva
Data la natura dell’articolo, è necessario che la storia l’abbiate letta prima, perché non solo certe informazioni si apprezzano solo conoscendo la trama in questione ma, soprattutto, la lettura di questo testo potrà rovinarvi i colpi di scena.
Quindi se ancora non avete letto l'albo, ma avete intenzione di farlo, NON PROSEGUITE OLTRE LA LETTURA.
OMAGGIO – Devo dire che la lettura del soggetto di Michele Iudica (modificato e allungato da Gomboli e Pasini), in prima battuta mi ha riportato indietro nel tempo, e più precisamente al 2000, anno in cui scrissi il mio primo soggetto per Diabolik: “L’Ultimo Rubino” (pubblicato poi nel 2001). Infatti, come ha confermato lo stesso Michele nel suo “dietro le quinte” di pochi giorni fa, mi fu evidente fin da subito che, pur essendo la vicenda in sé molto diversa, la struttura della storia era in parte un omaggio a quel mio soggetto.
Inizialmente ho trovato strano dar vita a un’idea altrui che era un chiaro omaggio a una mia, ma andando avanti ho cominciato a divertirmi sempre di più e alla fine sono rimasto molto contento del risultato.
NON PER CASO – Ginko, oltre a occuparsi di tutti i casi che riguardano Diabolik, è un ispettore della squadra omicidi, ma di certo non l’unico. Nella versione originale del soggetto, non vi erano ragioni particolari per cui del caso dovesse occuparsene proprio lui, e a Gomboli non piaceva questa casualità che faceva sì che un’indagine che, all’insaputa di tutti, coinvolgeva Diabolik, finisse accidentalmente proprio nelle mani dell’Ispettore.
Dato che più avanti, nella storia, appariva un informatore di Ginko, a cui Diabolik si sostituiva, ho quindi suggerito che il criminale facesse sì che il cadavere fosse ritrovato da quell’informatore, per coinvolgere volutamente Ginko, avendo così la sicurezza che del caso se ne sarebbe occupato un poliziotto in grado di interpretare gli indizi nel modo da lui desiderato.
CONFESSIONE – A un certo punto ho trovato necessario giustificare maggiormente, rispetto al soggetto, il fatto che Nicola si convincesse che Igor fosse stato fatto uccidere da Madden e che lui potesse essere il prossimo, cosa che lo spingeva a confessare. Per fare ciò, ho inserito la scena in cui Igor racconta a Nicola che il loro capo sospetta la presenza di spie del rivale Sanchez fra i suoi uomini, instillandogli anche il dubbio che non si fidi più di lui.
In seguito, le discussioni in redazione mi hanno portato anche ad aggiungere la modifica al cellulare di Nicola, fatta da Diabolik per evitare che l’uomo potesse essere contattato da Madden e scoprisse che Igor gli aveva mentito.
IL CAPO MANCANTE – Nel soggetto era presente anche il capo della polizia, che si limitava a far pressioni su Ginko perché indagasse in direzione dell’Eden e di Madden nella parte iniziale della storia, per poi attivarsi perché un giudice facesse avere a Ginko il mandato contro Madden, dopo la confessione di Nicola. In fase di sceneggiatura il personaggio è stato eliminato per ragioni di spazio e perché la sua presenza era tutt’altro che fondamentale.
PRIMA O DOPO? – Nella prima versione della storia, Sanchez veniva informato che Ginko aveva richiesto un mandato per aprire la cassaforte di Madden, appena l’ispettore usciva dall’ufficio del giudice. A un certo punto, però, ci si è chiesto perché Sanchez non facesse irruzione alla villa prima, invece di aspettare che chiavetta finisse nella mani della polizia. È stato quindi deciso che l’informazione dovesse giungergli tardi, per giustificare il suo arrivo solo dopo che Diabolik aveva già svuotato la cassaforte.
DESTINATI A TORNARE – Generalmente gli agenti che affiancano Ginko all’interno della serie, cambiano a ogni episodio. Dato, però, che in una storia successiva a questa era necessario inserire alcuni agenti in borghese della squadra di Ginko di cui lui si fidasse particolarmente, ho deciso – accordandomi con la redazione – di usare dei volti non totalmente inediti, facendo tornare i tre detective che in questo episodio si occupano della sorveglianza di Molly. Inoltre, si è pensato che i tre potrebbero essere utilizzati anche in episodi futuri in cui sia necessaria la presenza di detective in borghese.
IL TITOLO – Il titolo provvisorio della storia era “Ginko Indaga”. Tra quelli da me proposti c’era invece “La Chiave del Mistero”, che è diventato poi quello definitivo. Ho sempre amato i giochi di parole.
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+1 .tuttavia mi sembra che la freddezza e la neutralità delle storie stia diventando una componente costante del fumetto, un coinvolgimento personale dei protagonisti è assente da un po' negli inediti (mi pare) e questo a mio avviso tradisce un po' l'evoluzione della testata e rischia di annoiare i lettori.
Il problema è anche che Mario non apprezza molto mettere in contrapposizione Diabolik ed Eva e questo rende difficile concentrarsi su loro due, se non nel mostrarli complici e amanti. E' anche vero, però, che forse in questi ultimi tempi sono mancante spesso anche le scene romantiche fra i due.
Per il futuro, io posso fare riferimento solo alle storie su mia sceneggiatura, mentre Andrea ha una visione più ampia di quelle in lavorazione, comunque posso dire che Il Grande Diabolik estivo del 2017 sarà una storia del tipo che auspichi, quasi completamente incentrata sul rapporto fra Diabolik ed Eva, mentre la seconda storia disegnata da Paolo Zaniboni sarà molto incentrata su Ginko (e Altea), con toni abbastanza drammatici (tra l'altro, anche in questa seconda storia disegnata da lui, Diabolik si vedrà pochissimo).
La storia del mese prossimo, comunque, magari si avvicinerà di più ai tuoi gusti, in quanto è molto incentrata su un personaggio, anche se non è uno dei protagonisti della serie.. -
.Siamo molto vicini al capolavoro, un rompicapo stupendo quello costruito da Roberto Altariva
Ovviamente, molto del merito va Michele, che ha ideato la trama che io ho sceneggiato. Personalmente, comunque, io mi ritengo in piccola parte anche un "padre putativo" di quella, visto che l'impianto è in parte derivato dalla mia primissima storia.Il comparto disegni è buono, non eccezionale, sebbene, devo dire che alcune soluzioni narrative le ho poi trovate veramente interessanti se non addirittura geniali. Vedasi lo spioncino della porta
Quella è stata un'occasione per realizzare una vignetta con inquadratura fish-eye.
Sui Dylan Dog di Sclavi se ne vedevano spesso, ma su Diabolik, che è una serie realistica e non ha sequenze oniriche, è più difficile inserirle. In sceneggiatura, avevo passato a Paolo questa immagine de I Soprano, come riferimento:
http://img.mota.ru/upload/wallpapers/2011/...n-1920x1200.jpgCITAZIONEDK Iudica, sono curioso di sapere qual'era il tuo plot nella parte conclusiva
Come Michele ha spiegato, la sua trama terminava con il colpo di Diabolik. Il finale ideato dalla redazione non ha sostituito una scena conclusiva del suo soggetto, ma è proprio un'aggiunta ex-novo per inserire azione (oltre alla presenza di Diabolik) e non terminare la storia con le spiegazioni del piano "diaboliko".. -
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Nel caso qualcuno fosse interessato posto il link della mia recensione sul blog, con commenti di wwayne sull'albo. Qui il post .
LA CHIAVE DEL MISTEROInedito dicembre 2016 |
