IL VERO E IL FALSO

Inedito marzo 2017

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Re del terrore

    Group
    Administrator
    Posts
    2,463

    Status
    Offline

    Diabolik Inedito
    IL VERO E IL FALSO
    Anno LVI



    56-03r56-03f



    N° 3
    Data uscita: 01/03/2017
    Pagine: 120

    Soggetto: M. Gomboli - L. Ferraresi
    Sceneggiatura: R. Altariva
    Disegni: R. Nunziati - J. Brandi
    Copertina: M. Buffagni



    Il Museo Antropologico di Clerville esporrà la preziosissima collana della regina Eridia, in mezzo a copie delle opere d'arte del suo antico popolo, i Narbiti. Diabolik, ovviamente, è interessato al gioiello e non alle copie... ma avrà una brutta sorpresa.


    Edited by DK Iudika - 28/6/2017, 19:23
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Re del terrore

    Group
    Administrator
    Posts
    2,463

    Status
    Offline
    Dalla pagina FB della Redazione (www.facebook.com/DiabolikUfficiale/?fref=ts):

    DIABOLIK + DK
    Il primo marzo sarà una giornata speciale in casa Astorina!
    Tra pochi giorni potrete infatti trovare in edicola sia l’inedito del mese: "Il vero e il falso", sia il il primo numero della seconda stagione di DK, sia un’edizione combinata, a prezzo speciale, dei due albi in un’unica confezione.
    Una occasione da non perdere!
    Dato il successo della scorsa combinata vi consigliamo di prenotarla dal vostro edicolante di fiducia.

     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Re del terrore

    Group
    Administrator
    Posts
    2,463

    Status
    Offline
    Letto prima di DK, ma commento dopo.
    L'inizio senza Splash Page mi è piaciuto e, nonostante il precedente di "Sotto assedio" (giugno 2015), saltuariamente non è male spostare la classica pagina di presentazione dell'episodio qualche pagina dopo rispetto alla norma. A parte questa considerazione, la storia mi è piaciuta; solida nel rappresentare l'astuzia e l'audacia di Diabolik e di Eva che, agendo nell'ombra e con astuzia, riescono a portare a termine due colpi di notevole entità; solida nel rappresentare il complesso piano escogitato da Tanja per derubare il museo del Narbistan che fallisce a causa degli interventi di Ginko e di Diabolik e Eva; solida nel rappresentare la classica sfida d'astuzia tra Diabolik e Ginko.
    La parte migliore, o, almeno, quella che ho preferito, è il comparto grafico nel suo insieme. Una prova notevole da parte di Nunziati e Brandi che, nonostante siano solo alla seconda prova insieme, dimostrano di amalgamarsi perfettamente insieme caratterizzando al meglio tutti i personaggi e gli ambienti di sfondo. Notevole la caratterizzazione di Diabolik in tuta (può migliorare, invece, quella in "abiti normali"), molto riusciti sia Ginko che Eva e ottimi tutti i personaggi di contorno.
    Nel complesso, una storia molto buona che, unita alle due di gennaio e febbraio, caratterizza una primissima parte di annata all'insegna del buono/ottimo equilibrio (senza le vette di eccellenza raggiunte l'anno scorso da "A mani nude", ma senza il calo alla semplice sufficienza della storia di marzo 2016 "Delitto imperfetto").
     
    Top
    .
  4. Sabatax
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Letto dopo DK, ma solo per motivi di tempo.

    Storia buona, cinematografica, la vedrei bene nell'imminente serie di Sky... risulta forse un pò tecnica in alcune parti, ma si segue senza problemi. Mentre la leggevo, ho pensato che è parecchio che non si vedono Diabolik ed Eva affrontare una minaccia insieme e, fino alla fine, ho sperato di vederli in azione contro la banda. Sarà per la prossima volta!

    La cover, tra le mani, è tutt'altra cosa, grazie all'utilizzo delle parti lucide e opache che creano buoni effetti di luce/profondità. Gradito lo slittamento di alcune pagine della splash page che rafforza il prologo iniziale. A proposito della splash, è bellissima e forse è uno dei pochi casi in cui ambisce(se addirittura non lo è proprio) ad essere migliore della copertina. A tal proposito, suggerisco alla redazione di curare sempre questo aspetto (che in quest'albo come si sarà capito mi è piaciuto particolarmente) come fossero delle vere e proprie cover. Le splash salvo rari casi, sono sempre mediamente buone, ma troppo spesso un pò anonime, ed è un peccato.

    Comparto disegni, siamo all'eccellenza e ribadisco il pronostico fatto mesi fa, che queste tavole saranno le più belle dell'anno. Diabolik è perfetto, idem Ginko e belli i fondali. Forse avrei femminilizzato un pelino di più Eva, ma va già bene così.

    Per quanto riguarda l'andamento di questo 2017, aspetto le highlights. Quelle uscite finora sono buone storie, godibili, ma non brillano. Forse le aspettative sono accresciute troppo con il 2016 che, come annata diabolika, è stata una delle più pregiate da anni.

    Ps: Non se ne può più di tecnici e sergenti usa e getta...
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Criminale alle prime armi

    Group
    Member
    Posts
    130

    Status
    Offline
    Molto bella. Compatta, senza grandissimi picchi ma senza la minima sbavatura.
    Portati in scena molto bene Diabolik ed Eva che
    dall'inizio alla fine stanno insieme a studiare e coordinarsi per portare a termine il colpo
    .
    Suggestiva l'idea
    del disgraziato usato per portare Ginko fuori pista
    , per tre piani diversi(di Diabolik, di Ginko e Tanja) che si incrociano molto bene creando un bel climax finale.
    Belli i disegni di Nunziati-Brandi, limpidi e lineari.

    Storia: 7,5
    Disegni: 8
     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Re del terrore

    Group
    Administrator
    Posts
    2,463

    Status
    Offline
    Dalla pagina FB della Redazione (www.facebook.com/DiabolikUfficiale/?fref=ts):

    “IL VERO E IL FALSO” – Dietro le quinte di Roberto Altariva
    Data la natura dell’articolo, è necessario che abbiate letto prima la storia perché non solo certe informazioni si apprezzano solo conoscendo la trama in questione ma, soprattutto, la lettura di questo testo potrebbe rovinarvi i colpi di scena presenti. Quindi se ancora non avete letto l’albo, ma avete intenzione di farlo, NON PROSEGUITE OLTRE LA LETTURA.
    PROLOGO O NON PROLOGO – È la seconda volta che un albo di Diabolik si apre con un prologo nel pieno della vicenda che precede la consueta splash page con il titolo, per poi tornare indietro a mostrare gli avvenimenti precedenti; la prima volta era accaduto nell’albo “Sotto Assedio”, del 2015, sempre sceneggiato da me.
    In questo caso, in realtà, avendo avuto l’impressione che molti lettori non avessero apprezzato la cosa la volta precedente, avevo consegnato una prima versione della sceneggiatura che iniziava regolarmente con l’immagine a tutta pagina e il titolo dell’episodio, ma dalla redazione mi è arrivata la richiesta specifica di aprire invece col prologo, quindi ho modificato l’impostazione.
    RIFLESSI TRADITORI – Il soggetto inizialmente prevedeva che la struttura al centro della sala della museo contenente il “tesoro” dell’imperatrice, fosse chiusa da porte in metallo fuori dagli orari di apertura del museo. Il raggio del proiettore laser inserito da Diabolik all’interno della scultura, si rifletteva quindi su una delle porte per finire sull’occhio della telecamera di sicurezza. A un certo punto, però, ci si rese conto che se il metallo delle porte era così lucido da poter riflettere l’immagine proiettata, come se fosse uno specchio, allora avrebbe riflesso anche l’immagine di Diabolik mentre lavorava attorno alla scultura per inserirvi il proiettore, e il criminale sarebbe stato visto da chi controllava i monitor con le riprese dalla telecamera.
    Per risolvere il problema, si è pensato di dotare la struttura di porte in vetro antisfondamento con solo dei sottili stipiti in metallo riflettente. Riducendo la parte riflettente a una striscia sottile, posta controluce rispetto alla telecamera, per chi osserva il monitor di sorveglianza è diventato praticamente impossibile vedere il riflesso del Re del Terrore.
    ANDATA E RITORNO – Forse avrete notato che Tanja ha inizialmente con sé due fedeli aiutanti: Vladimir e Dimitri; quest’ultimo rientra presto nel Narbistan per compiere il furto dei falsi al museo e poi non lo vediamo, ma in origine le cose avrebbero dovuto andare diversamente.
    A un certo punto, Tanja organizza un finto rientro delle sculture false nel Narbistan (che in realtà non hanno mai lasciato il Paese, visto che a Clerville ci sono quelle vere) e Vladimir conduce in aeroporto il container che dovrebbe contenere i falsi; la sceneggiatura prevedeva poi che il container, caricato su un aereo, una volta giunto nel Narbistan trovasse Dimitri ad attenderlo, che lo avrebbe fatto caricare su un camion.
    Per errore, però, nella scena in Narbistan è stato inserito nuovamente Vladimir al posto di Dimitri, come se quest’ultimo avesse viaggiato sull’aereo insieme al container. Quando ci si è accorti dell’errore era ormai troppo tardi per modificare le tavole. Dato che Valdimir compariva nuovamente a Clerville nella parte finale della storia, sono stati quindi modificati i dialoghi a pagina 93, facendogli affermare che avrebbe preso il primo volo per Clerville per essere lì il giorno dopo, e così si è ovviato al problema.
    MEGLIO EGOISTA CHE VITTIMA – Una delle cose che dovevo decidere in sceneggiatura era perché una persona come Tanja, posta alla guida di un prestigioso museo, avesse organizzato un colossale furto delle opere a lei affidate. L’idea che lo avesse fatto semplicemente per cupidigia non mi convinceva, quindi inizialmente avevo pensato che Tanja provenisse da una famiglia nobile a cui il governo del Narbistan aveva requisito terre e ricchezze e agisse per una sorta di vendetta.
    In redazione, però, preferivano che Tanja fosse un personaggio negativo per cui il lettore non potesse simpatizzare, quindi ho scartato l’idea della “vittima” del governo che si vendica e l’ho trasformata in un’impiegata frustrata che ha visto fallire i propri sogni di ascendere a cariche di potere, rendendo più egoistiche le sua motivazioni.
    IL TITOLO – In fase di lavorazione, la storia era chiamata semplicemente “Maledizione, è vero!”, titolo che derivava dall’idea di partenza di Licia Ferraresi: cioè la scena del prologo, con Diabolik che scopre che la statuetta che doveva essere un falso è in realtà vera. La storia è poi stata costruita interamente proprio partendo da quella sequenza.
    “Il vero e il falso”, per quanto forse un po’ didascalico, mi è sembrato il titolo più efficace per rappresentare la storia nella sua totalità e quindi è quello che ho proposto come definitivo alla redazione, che lo ha approvato.

     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar
    Group
    Member
    Posts
    15

    Status
    Anonymous
    Ma perche Diabolik in questa storia punta solo ai soldi e non ai gioielli?
     
    Top
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Re del terrore

    Group
    Administrator
    Posts
    2,463

    Status
    Offline
    Ciao Giovanni, benvenuto sul Forum. In realtà, in questa storia,
    Diabolik prima ruba i gioielli del corredo funerario della regina Eridia (parte della storia che arriva circa a Tavola 54), poi effettua un secondo colpo, rubando il denaro che serviva per pagare i reperti archeologici che appartenevano al Museo del Narbistan.
    I reperti archeologici sono cosa diversa dai gioielli del corredo funerario, che infatti sono protetti in modo diverso.


    Un'altra cosa:
    C'è la tendenza a pensare che gli obiettivi di Diabolik siano soltanto pietre preziose, gioielli, diamanti eccetera e che i soldi contanti non interessino minimamente al maledetto criminale. Niente di più sbagliato: è sicuramente vero che Diabolik preferisca rubare preziosi o gioielli di altissimo valore economico, ma è capitato moltissime volte che rubasse anche solo "semplice" contante.
    Naturalmente cifre altissime (prima miliardi di lire ora milioni di euro), ma anche il denaro contante, storicamente, ha sempre fatto parte dell'ipotetica refurtiva diabolika.
     
    Top
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Criminale

    Group
    Astorina
    Posts
    348

    Status
    Offline
    Scrivo alcune cose per completare la risposta di Michele.
    In realtà vi sono dei gioielli anche fra i reperti archeologici del Narbistan, ma è tutta roba di valore molto inferiore rispetto ai gioielli che ruba Diabolik; hanno principalmente un valore storico.
    Come viene detto nella storia, i reperti archeologici rubati raggiungono un grande valore solo perché sono tanti e infatti, vengono portati in giro con un tir. E' chiaro che per Diabolik è più comodo rubare direttamente i soldi che il ricettatore intende pagare per acquistarli, che portarsi via un tir di materiale con oggetti di basso valore se presi singolarmente.
     
    Top
    .
  10.     +1   -1
     
    .
    Avatar
    Group
    Member
    Posts
    15

    Status
    Anonymous
    Grazie ragazzi!
     
    Top
    .
9 replies since 19/1/2017, 19:04   503 views
  Share  
.