CATENA DI INGANNI

Inedito aprile 2017

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    Diabolik Inedito
    CATENA DI INGANNI
    Anno LVI



    56-04r56-04f


    N° 4
    Data uscita: 01/04/2017
    Pagine: 120

    Soggetto: M. Gomboli - T. Faraci
    da un'idea di A. Palmas
    Sceneggiatura: T. Faraci
    Disegni: E. Barison
    Copertina: M. Buffagni



    Un gruppo di spie internazionali sta ricattando i servizi segreti del Rennert: un prezioso gioiello sarà scambiato con informazioni riservatissime. L’operazione si svolgerà a Clerville, con la supervisione di Ginko. E l’intromissione di Diabolik.


    Edited by DK Iudika - 10/6/2017, 12:45
     
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    Cover stupenda, con una specie di San Galgano sullo sfondo.
    Sarà un episodio super, se la trama mantiene quel che promette^^

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  3. Sabatax
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    Buffagni colpisce ancora!!!

    Copertina gotica e accattivante che sembra essere il particolare di un quadro molto più grande.

    Una domanda alla redazione(in realtà è un appello): visto che nella seconda stagione di DK le cover saranno opera esclusiva di Palumbo(a parte la variant del primo numero), è possibile che in futuro le cover di Diabolik vengano realizzate in stile pittorico come l'albo del cinquantennale o gli albi della prima stagione di DK? Immaginate come sarebbe stata questa copertina in quello stile...

    Gli altri utenti che ne pensano? Buffagni è un cavallo vincente, facciamolo correre a briglia sciolta!!!
     
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    CITAZIONE (Sabatax @ 1/3/2017, 07:16) 
    Buffagni colpisce ancora!!!

    Copertina gotica e accattivante che sembra essere il particolare di un quadro molto più grande.

    Una domanda alla redazione(in realtà è un appello): visto che nella seconda stagione di DK le cover saranno opera esclusiva di Palumbo(a parte la variant del primo numero), è possibile che in futuro le cover di Diabolik vengano realizzate in stile pittorico come l'albo del cinquantennale o gli albi della prima stagione di DK? Immaginate come sarebbe stata questa copertina in quello stile...

    Gli altri utenti che ne pensano? Buffagni è un cavallo vincente, facciamolo correre a briglia sciolta!!!

    Io penso sia, più che altro, una questione di tempi. Anche a me piacerebbe moltissimo uno stile pittorico simile a quello delle copertine della prima stagione di DK, ma, secondo me, una cosa è farne quattro una tantum, una cosa è doverne fare per forza 12 nell'arco di un anno e proseguire con quel ritmo anche per gli anni successivi.
    Immagino che per fare una cosa del genere la Redazione debba avere pronta la scaletta delle uscite diabolike di moltissimi mesi avanti, ciò vorrebbe dire, ad esempio, che a marzo 2017 hanno pronte già le storie (e la programmazione è certa) per tutto il resto dell'anno, o comunque per buona parte dell'anno.
    Immagino poi che a Buffagni occorra più tempo per realizzare delle copertine in quel modo e, di conseguenza, avrebbe meno tempo da dedicare ai disegni delle storie inedite di Diabolik.
    Spero, però, che in occasione di qualche uscita speciale (a dicembre 2017 Diabolik festeggia il numero 850) si possa creare una copertina in stile pittorico, rispetto alle altre dell'Inedito.

    P.S. Quello di realizzare una copertina come quelle della prima serie di DK in occasione di ricorrenze particolari potrebbe essere un suggerimento da dare alla Redazione. Possono raccoglierlo come rigettarlo, la palla passa a loro... :)
     
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  5. Sabatax
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    Tutte osservazioni giustissime le tue, ma sai che figata e che svolta epocale sarebbe!!! E comunque, non credo che il lavoro in più sia una problematica invalicabile; lo stesso Gomboli ha detto in più occasioni che Buffagni è riuscito a trovare il tempo per realizzare quei quattro capolavori che sono le tavole della prima stagione di DK e, al contempo, ci regalava delle cover stupende sulla serie regolare, realizzando anche le tavole per un episodio da solista. Credo sia più che altro una scelta di stile editoriale, che ho riscontrato anche in altre serie non Astorina(Es: Nathan Never).

    Mi piacerebbe che qualcun altro dicesse la sua, così da far riflettere la redazione. Di certo, se non è possibile sempre come vorremmo, la soluzione che hai indicato è la migliore. Magari fare un albo evento a novembre, per festeggiare il compleanno del re del terrore.
     
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    Dico la mia, forse andando controcorrente: per me le copertine vanno bene così, perché danno continuità col passato. Farle tutte pittoriche sarebbe una "rottura" con la storia precedente. Ok ogni tanto e per qualche particolare occasione, ma con queste cover attuali -già rinnovate e più particolari rispetto al passato- hanno già fatto il possibile per rimodernarsi senza stravolgere la storia del Nostro^^

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  7. Sabatax
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    Beh, ma un passaggio del genere io lo vedo tra qualche anno, mica subito... e sarebbe il naturale miglioramento di qualcosa che è già estremamente valido. Nel frattempo, non sarebbe sbagliato testare, con occasioni speciali, il gradimento del pubblico. Se c'è buon riscontro che non inficia nelle lavorazioni si fa, altrimenti no.

    Ehi, noto che chi ha comprato Diabolik e DK questo mese, si è precipitato a leggere il secondo... è un dato interessante.
     
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    CITAZIONE (Sabatax @ 2/3/2017, 16:35) 
    Beh, ma un passaggio del genere io lo vedo tra qualche anno, mica subito... e sarebbe il naturale miglioramento di qualcosa che è già estremamente valido. Nel frattempo, non sarebbe sbagliato testare, con occasioni speciali, il gradimento del pubblico. Se c'è buon riscontro che non inficia nelle lavorazioni si fa, altrimenti no.

    Ehi, noto che chi ha comprato Diabolik e DK questo mese, si è precipitato a leggere il secondo... è un dato interessante.

    In realtà io ho letto prima l'Inedito di DK, ma desideravo prima commentare il personaggio "altro da Diabolik"... :)
    A breve parlerò anche di "Il vero e il falso".
     
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  9. Sabatax
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    Io andrò oggi e vedrò dove mi porta il cuore.
     
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    Intervengo sulle copertine, discorso quantomai complicato e sui cui è difficile avere certezze. Anche perché le copertine sono illustrazioni con compiti specifici (e faticosi) e capita che copertine più "brutte" alla fine facciano un lavoro migliore di altre magari più belle da un punto di vista artistico.

    Per esempio quella che apre questa discussione ho il sospetto che risulterà un po' troppo buia alla prova dell'edicola, ma spero di sbagliarmi. Quanto allo scambio di posto su DK tra Buffagni (variant) e Palumbo (cover regolari), mi pare di aver capito che è stato un esplicito suggerimento del nostro distributore. Le copertine pittoriche di Buffagni erano molto diverse, come stile, dal fumetto contenuto nell'albo e secondo il distributore il pubblico "frettoloso" dell'edicola avrebbe preferito qualcosa di più omogeneo con lo stile interno (mentre il pubblico sicuramente più attento della fumetteria, per cui è pensata la variant, non presenta problemi del genere).

    Le attuali copertine di Buffagni a me sembra che abbiano una buon punto di equilibrio tra visibilità, artisticità e stile né troppo distante né troppo aderente a quello delle pagine interne. L'idea di averle tutte più pittoriche mi sembra eccessiva, almeno per com'è la situazione attuale dell'edicola. Invece l'idea di cambiare un po' lo stile per occasioni speciali personalmente la trovo buona.
     
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    CITAZIONE (andrea pasini @ 19/3/2017, 12:46) 
    Intervengo sulle copertine, discorso quantomai complicato e sui cui è difficile avere certezze. Anche perché le copertine sono illustrazioni con compiti specifici (e faticosi) e capita che copertine più "brutte" alla fine facciano un lavoro migliore di altre magari più belle da un punto di vista artistico.

    Per esempio quella che apre questa discussione ho il sospetto che risulterà un po' troppo buia alla prova dell'edicola, ma spero di sbagliarmi. Quanto allo scambio di posto su DK tra Buffagni (variant) e Palumbo (cover regolari), mi pare di aver capito che è stato un esplicito suggerimento del nostro distributore. Le copertine pittoriche di Buffagni erano molto diverse, come stile, dal fumetto contenuto nell'albo e secondo il distributore il pubblico "frettoloso" dell'edicola avrebbe preferito qualcosa di più omogeneo con lo stile interno (mentre il pubblico sicuramente più attento della fumetteria, per cui è pensata la variant, non presenta problemi del genere).

    Le attuali copertine di Buffagni a me sembra che abbiano una buon punto di equilibrio tra visibilità, artisticità e stile né troppo distante né troppo aderente a quello delle pagine interne. L'idea di averle tutte più pittoriche mi sembra eccessiva, almeno per com'è la situazione attuale dell'edicola. Invece l'idea di cambiare un po' lo stile per occasioni speciali personalmente la trovo buona.

    Grazie per il tuo intervento, Andrea. :)

    Personalmente, ritengo che il lavoro di Buffagni alle copertine di Diabolik sia straordinario, ma, allo stesso tempo, ho adorato lo stile pittorico delle copertine della prima stagione di DK. Ti dirò, per quanto riguarda il primo numero della seconda stagione di DK, ho preferito la copertina Variant di Buffagni a quella "ufficiale" di Palumbo.
    E' anche vero che uno stile così particolare può risultare effettivamente "diverso"...
    In fondo va bene così, però, una volta ogni tanto (magari in occasioni particolari o speciali), una copertina di questo tipo anche sull'Inedito potrebbe essere provata.
     
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  12. Sabatax
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    Grazie Andrea per la risposta e per il tuo punto di vista.

    Inizio dalla copertina di questo numero che, a mio parere, non è troppo scura; potrebbe forse esserlo, se comparata con gli albi precedenti dove, la collaudata formula di contrasto tra colori accesi della tavola e logo scuro che caratterizza le cover del Re del Terrore fin dagli esordi, viene rispettata. Ma Diabolik è un nero, e una variazione sul tema ogni tanto ci sta bene. Inoltre questa copertina è molto valida e potrebbe essere un bel poster da sfoggiare in camera...

    Per quanto riguarda le cover pittoriche, sulla serie inedita, Buffagni, ogni mese, fa un lavoro eccezionale, ma è (sempre secondo me) una ferrari che viaggia in seconda... potrebbe, come ha ampiamente dimostrato su DK, raggiungere ben altre velocità. E, a questo punto, credo che un esempio valga più mille parole:

    Diabolik



    Chiedo perdono al buon Matteo (e alla Astorina) per aver apportato alcune micromodifiche alla sua meravigliosa cover. Non è venuta benissimo, lo so. L'ho fatta in poco tempo con paint, ma credo renda abbastanza bene l'idea...

    Andrea, penso che sia giusto "testare" il mercato, iniziando con le occasioni particolari e, a tal proposito, mi permetto di insistere (visto che le ricorrenze sono passate più o meno tutte) che non sarebbe male un appuntamento fisso il mese di novembre per il compleanno del maledetto criminale. Tra l'altro, proprio questo novembre, dovrebbe compiere 65 anni tondi tondi...

    Daiiii che si può fare!!! :emoticons064ud1.gif:
     
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    CITAZIONE (Sabatax @ 20/3/2017, 13:53) 
    Inizio dalla copertina di questo numero che, a mio parere, non è troppo scura; potrebbe forse esserlo, se comparata con gli albi precedenti dove, la collaudata formula di contrasto tra colori accesi della tavola e logo scuro che caratterizza le cover del Re del Terrore fin dagli esordi, viene rispettata. Ma Diabolik è un nero, e una variazione sul tema ogni tanto ci sta bene.

    Io, invece, sono d'accordo con Andrea sul fatto che questa cover sia troppo scura, perché valuto le copertine con un approccio diverso dal semplice fatto che sia o no un bel disegno.
    Una copertina dovrebbe sempre cercare di attirare l'attenzione di chi va in edicola e si guarda intorno distrattamente. Se l'immagine è molto scura o i colori hanno un tono troppo uniforme, è più difficile che vi riesca, anche se l'immagine in sé è qualitativamente ottima.
    Questa copertina, se osservata con attenzione è molto bella... ma il fatto stesso che necessiti di attenzione, invece di attirarla di suo, per me significa che manca in parte il bersaglio, nonostante la sua bellezza.

    C'è anche da dire che io parlo perché ho già visto in redazione l'immagine stampata. La versione in digitale pubblicata qui, in realtà è più luminosa rispetto al risultato finale.

    Edited by rob.seven - 22/3/2017, 20:31
     
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    Pittoriche per gli albi regolari danno davvero idea di vecchi albi neri/erotici anni '60-'70. Sono bellissime, ma troppo distanti dal concepimento "cartoonesco" (e in linea coi disegni interni...) di Dk.
    Ecco perché preferirei avere cover come quelle di oggi.

    Però... un'ipotesi che nessuno ha pensato: prima o poi dovrà arrivare una terza ristampa da edicola, no?
    E allora, magari... le copertine possono essere RIDISEGNATE tutte in stile pittorico :)

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    Letto questo inedito di aprile.
    Nonostante ritenga che si tratti di una storia comunque riuscita e piacevole da leggere, ammetto di aver avvertito un forte senso di incompletezza e di amaro in bocca. Chiariamoci, queste sensazioni sono dettate unicamente dalle aspettative che avevo prima della lettura e non da un evidente problema di trama o di tratto del disegno. Vista la tematica e il coinvolgimento di servizi segreti del Rennert e di importanti simboli nazionali, mi sarei aspettato un minimo di approfondimento "socio-culturale" (come era stato, invece, fatto in giusta maniera nel 2010 in "A volto scoperto") che è completamente mancato. La sceneggiatura di Faraci mi è sembrata legata troppo allo svolgere semplicemente il compitino, quasi come se avesse impostato il pilota automatico, senza anima e senza particolare coinvolgimento emotivo, e questa mi è sembrata una grave mancanza. Allo stesso modo, poi, non ho molto apprezzato il Ginko che si lascia infinocchiare così facilmente da Eva (in pochissimo tempo è ben la seconda volta che succede, dopo l'Inedito di febbraio) e, soprattutto in virtù del fatto che già sospettava un eventuale coinvolgimento di Diabolik, mi è sembrato davvero ingenuo e poco intuitivo (anche perché l'incontro con la falsa Sandra fuori dal ristorante puzzava di trappola lontano un miglio). Per il resto, mi è piaciuta molto la catena di eventi che si dipana dopo l'esplosione al rifugio e la capacità di Diabolik e di Eva di improvvisare un piano che permette loro di uscire vincenti sotto ogni aspetto. Alla luce di questo, quindi, gli aspetti più deboli che ho sottolineato precedentemente, lasciano ancor di più con l'amaro in bocca perché le prospettive per un piccolo gioiello di ritmo e avvenimenti c'erano davvero tutte. Mi aspetto, ovviamente, di rivedere in futuro Sandra, visto che si tratta di uno degli aspetti maggiormente positivi della storia e spero di rivederla di nuovo affiancata a Ginko, a collaborare efficacemente.
    Molto buoni i disegni di Barison, ma sono di parte (adoro il suo tratto dark che reputo molto efficace e adatto per Diabolik), però, anche in questo caso, visto il nome coinvolto, mi aspettavo ancora di più.
    Nonostante queste critiche, ripeto, la storia l'ho letta con piacere (più di una volta) e il mio rammarico è dovuto unicamente al fatto che, con piccole accortezze, si poteva davvero realizzare un piccolo gioiellino.
     
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