FURTO INVISIBILE

L'idea è sicuramente buona, costringere Ginko a dover chiedere l'aiuto di Diabolik perché, nel caso specifico, è il male minore è sicuramente l'aspetto più interessante e suggestivo dell'albo. E dal punto di vista dello sviluppo della trama, il tutto mi è sembrato più solido, meglio approfondito rispetto all'albo di aprile.
Il grosso "ma" di questa storia è, però, rappresentato dal fatto che Diabolik non ne esce benissimo, né nei confronti di Eva (che con l'uccisione finale si prende il merito di punire una donna che di certo non meritava clemenza), né nei confronti di Ginko (che nell'albo in questione torna ad essere l'implacabile mastino che tutti conosciamo, capace di prevedere le mosse di Diabolik e capace di mettere per un attimo da parte i suoi ideali per una causa più importante), né, ed è questa la cosa più grave, nei confronti di Bronson. Lasciamo perdere che si sia fatto sorprendere e colpire davanti alla cassaforte (personalmente è una scena che non ho apprezzato, ma può anche starci), quella che secondo me è una grave mancanza è l'assenza di una resa dei conti finale tra i due nella quale Diabolik potesse esprimere la sua superiorità.
Anche la parte finale, quel dire "Ho già quello che volevo: la verità. Ora possiamo andare." capisco che sia stata elaborata per dare maggiore forza alla successiva azione di Eva, ma a scapito di un Diabolik troppo moscio, troppo arrendevole e troppo "laissez faire".
La sceneggiatura di Faraci mi è sembrata molto professionale, ma poco "sentita" e stride moltissimo con l'approfondimento psicologico dei personaggi e l'indagine profonda nel loro animo che viene fuori nei GDK di primavera. Un doppio Faraci, quindi, eccezionale nel GDK, semplice e limitativamente professionale nell'Inedito.