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.Diabolik
IL SEGRETO DEL TATUATO
Anno V
Data uscita: 24/01/1966
Testi di A. e L. Giussani
Disegni: E. FaccioloSPOILER (clicca per visualizzare)Neanche sulla ghigliottina Mario Silk ha voluto rivelare dove ha nascosto il bottino della sua ultima rapina. Ma forse i suoi tatuaggi nascondono un segreto. Diabolik segue questa pista, ma si troverà trasformato da cacciatore in preda.
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Una storia con una trama piuttosto semplice ma che funziona comunque piuttosto bene, bello il trucco infernale che Eva usa per salvare disperatamente Diabolik, uccidendo i complici di Lisa. Carina anche la scena dell'interrogatorio di Ginko a quest'ultima, soprattutto quando vengono scoperti i cadaveri, in cui lei rimane terrorizzata quando viene scoperto il corpo di Franco anziché quello di Diabolik, come lei credeva. Anche in questa storia sono presenti però alcune parti che personalmente mi hanno lasciato dei dubbi. La prima cosa che non mi sembra avere molto senso è il fatto che Mario abbia nascosto il bottino in 2 luoghi differenti, cosa alquanto strana considerando anche il fatto che lui viveva da latitante, di conseguenza non avrebbe dovuto avere il tempo di scavare una buca nel cortile del castello per nasconderci un'altra parte del bottino. La seconda cosa strana è la scena finale, sia per come Diabolik sfugge alla polizia, facendo credere di essersi lanciato dalla catapulta, con la polizia che gli lascia praticamente la strada spianata precipitandosi dalla parte del mare senza lasciare nemmeno un uomo a piantonare la zona del castello, e sia per la vignetta finale in se in cui Diabolik si limita a dire di avere via libera, concludendosi così la storia, senza mostrare la fuga effettiva come nelle altre storie.
Voto: 6/10
Edited by DK Iudika - 4/5/2017, 09:01
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.Anche in questa storia sono presenti però alcune parti che personalmente mi hanno lasciato dei dubbi. La prima cosa che non mi sembra avere molto senso è il fatto che Mario abbia nascosto il bottino in 2 luoghi differenti, cosa alquanto strana considerando anche il fatto che lui viveva da latitante, di conseguenza non avrebbe dovuto avere il tempo di scavare una buca nel cortile del castello per nasconderci un'altra parte del bottino. La seconda cosa strana è la scena finale, sia per come Diabolik sfugge alla polizia, facendo credere di essersi lanciato dalla catapulta, con la polizia che gli lascia praticamente la strada spianata precipitandosi dalla parte del mare senza lasciare nemmeno un uomo a piantonare la zona del castello, e sia per la vignetta finale in se in cui Diabolik si limita a dire di avere via libera, concludendosi così la storia, senza mostrare la fuga effettiva come nelle altre storie.
Voto: 6/10
Lasciami dire che sei molto pignolo, ma nella magior mparte dei casi ti sfuggono i particolari.
Il fatto che il tatuato abbia nascosto in due punti differenti il bottino , non vedo perchè avere dubbi, anche se latitante non vuol dire che non si può fermare in due punti, tra l'altro conosce molto bene il castello di Vegas in quanto il padre della moglie lavorava li. La scena della catapulta, Ginko e i poliziotti vedono qualcosa cadere in mare, lanciato dalla catapulta, di notte. Può essere solo lui. La fuga effettiva non ha ragione di esserci, lui ha la strada libera, i piliziotti non possono far altro che andare a controllare di trovare un cadavere, probabilmente troveranno i soldi, ma le tavole sono quelle ed oltre non si può andare.
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.Anche in questa storia sono presenti però alcune parti che personalmente mi hanno lasciato dei dubbi. La prima cosa che non mi sembra avere molto senso è il fatto che Mario abbia nascosto il bottino in 2 luoghi differenti, cosa alquanto strana considerando anche il fatto che lui viveva da latitante, di conseguenza non avrebbe dovuto avere il tempo di scavare una buca nel cortile del castello per nasconderci un'altra parte del bottino. La seconda cosa strana è la scena finale, sia per come Diabolik sfugge alla polizia, facendo credere di essersi lanciato dalla catapulta, con la polizia che gli lascia praticamente la strada spianata precipitandosi dalla parte del mare senza lasciare nemmeno un uomo a piantonare la zona del castello, e sia per la vignetta finale in se in cui Diabolik si limita a dire di avere via libera, concludendosi così la storia, senza mostrare la fuga effettiva come nelle altre storie.
Voto: 6/10
Lasciami dire che sei molto pignolo, ma nella magior mparte dei casi ti sfuggono i particolari. Il fatto che il tatuato abbia nascosto in due punti differenti il bottino , non vedo perchè avere dubbi, anche se latitante non vuol dire che non si può fermare in due punti, tra l'altro conosce molto bene il castello di Vegas in quanto il padre della moglie lavorava li. La scena della catapulta, Ginko e i poliziotti vedono qualcosa cadere in mare, lanciato dalla catapulta, di notte. Può essere solo lui. La fuga effettiva non ha ragione di esserci, lui ha la strada libera, i piliziotti non possono far altro che andare a controllare di trovare un cadavere, probabilmente troveranno i soldi, ma le tavole sono quelle ed oltre non si può andare.
Che quando si parla di Diabolik sono pignolo ti do perfettamente ragione
spesso per valutare una storia cerco di dare importanza anche al minimo particolare. Per quanto riguarda questa storia nello specifico ti dico che per il discorso del bottino nascosto a me sembra proprio strano il fatto che ci siano due nascondigli (uno non basta?) Per la scena dalla catapulta, beh diciamo che Ginko nell'anno V è perfettamente conscio di cosa è capace di fare Diabolik e il fatto che non sospetti che ci sia un trucco dietro mi è sembrato un po' strano, ho visto molte altre volte un Ginko più prudente dato che lui stesso definisce Diabolik "demonio" o "uomo dai mille trucchi".
In ogni caso mi ha fatto piacere che tu sia intervenuto per dirmi la tua, se ti va puoi dirmi che ne pensi anche riguardo le altre storie, finora ne ho recensite 13..
Il segreto del tatuato (anno V n.2) |
