LA MORTE IN PUGNO

Il Grande Diabolik - Aprile 2018

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Re del terrore

    Group
    Administrator
    Posts
    2,463

    Status
    Offline

    Il Grande Diabolik
    LA MORTE IN PUGNO



    2018-01r2018-01f



    Data uscita: fine aprile 2018
    Pagine: 196
    Prezzo: 5,40 euro

    Soggetto: M. Gomboli - T. Faraci
    Sceneggiatura: T. Faraci
    Disegni: G. Palumbo
    Disegni di prologo e epilogo: S. Zaniboni - P. Zaniboni
    Copertina: G. Palumbo



    Il giovane Diabolik ignora ancora tante cose sulla criminalità organizzata di Clerville, ma nella palestra di pugilato frequentata da giovani sbandati sente puzza di bruciato. E vuole vederci chiaro.


    AVVISO
    "Caro lettore, siamo riusciti a mantenere fermo il prezzo di copertina de Il Grande Diabolik per dodici anni, dal 2006, ma non possiamo andare oltre.
    Perciò da questo numero Il Grande Diabolik costa 50 centesimi in più... e quindi, per continuare a leggere i due inediti, primaverile e estivo, dovrai spendere un euro in più all’anno.
    Faremo in modo che ne valga la pena."

    La Direzione Astorina



    Edited by DK Iudika - 8/10/2018, 13:13
     
    Top
    .
  2. MikiMozgus
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Sembra interessante, specie per le ambientazioni.
    Al diavolo i 50 cents :)

    Moz-
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Criminale

    Group
    Member
    Posts
    272

    Status
    Offline
    Prologo
    In una di quelle rarissime circostanze in cui sei libero da lavoro durante un festivo, sei lì a fare quel che tutti fanno in un giorno di svacco: non pensi nemmeno lontanamente di vestirti, guardi qualcosa che non richieda troppi sforzi ai pochi neuroni superstiti, preghi che il tizio che ha aperto un discopub esattamente sotto il tuo appartamento venga investito da un Frecciarossa. Cose così.
    A quel punto ti contatta l'admin fan del Lupo di un certo tal forum, e fra una chiacchiera e l'altra sulle elezioni politiche, su Pornography dei Cure e sulla privacy in rete, bastardo come pochi, ti segnala che Il Grande Diabolik di primavera è già uscito. Insomma: non puoi fare a meno di vestirti - imprecazioni a piacere - e metterti a caccia di un'edicola aperta in cui acquistarlo.


    Tutto complottava, dunque, affinché di questo La morte in pugno pensassi già il peggio possibile: come osi, tu fumetto, interrompere la mia agognata giornata di ozio? E invece. E invece non mi è affatto dispiaciuto. Un po' perché le aspettative non erano alte: immaginavo che non si andasse a toccare aspetti così nevralgici del passato di Diabolik e non chiedevo quindi altro che una storia di ampio respiro che fosse ben realizzata. Da questo punto di vista nulla da eccepire: la vicenda scorre senza intoppi, c'è quella dose di mistery che in una testata che si proclama "il giallo a fumetti" non dovrebbe mai essere sacrificata alla sempre più frequente tendenza a trasformare il nostro in un incrocio fra Rambo e Steven Seagal, ci sono i sempre splendidi disegni di Palumbo e la preziosa ultima apparizione di Zaniboni senior (sigh). E poi a me piace sempre indagare la fase in cui Diabolik, dopo essere cresciuto in una realtà sociale non esattamente tradizionale ed un breve periodo di vita in oriente, si ambienta nella società occidentale di Clerville.
    Tutto al più non mi è ben chiaro il motivo per cui Diabolik voglia tenere nascosta ad Eva la vicenda oggetto del flashback, ma non è un particolare che disturbi, solo una semplice curiosità.


    Si possono aprire, semmai, delle riflessioni sulla caratterizzazione dei personaggi, del protagonista in particolare, nel contesto dei GDK primaverili. Oggettivamente il Diabolik che leggiamo fra queste pagine non ha nulla della personalità del Diabolik dei primi albi, cioè dell'arco temporale che viene narrato.
    Da una parte c'è il Diabolik privo di qualsivoglia forma di emozione, francamente monodimesionale - con buona pace di chi rimpiange quell'interpretazione del personaggio - che fu inizialmente tratteggiato dalle Giussani; dall'altra c'è un Diabolik più vicino a quello che conosciamo oggi, che in qualche modo ha la sua etica, e che in questo come in altri albi della stessa serie riesce ad essere addirittura empatico. Non ha nessun motivo per essere riconoscente a Big Bolt, semplicemente apprezza la persona e - seppur muovendosi primariamente per uno scopo personale - ha piacere a vendicarne l'omicidio.
    Intendiamoci, a me questa scelta da un punto di vista puramente narrativo sembra l'unica sensata: in un albo in cui Diabolik è perennemente in scena, la sua versione originale non avrebbe mai potuto sostenere il peso dell'intero racconto proprio per via della sua piattezza. Dico sempre che scrivere Diabolik deve essere difficilissimo perché non è un personaggio ma un algoritmo. Chi ha un minimo di familiarità con la programmazione capirà cosa intendo quando affermo che Diabolik risponde alla struttura di controllo If-Then-Else. Davanti a qualsiasi situazione il lettore sa già come si comporterà il protagonista, non c'è margine di dubbio. Se gli togliamo anche la possibilità di provare un'emozione nell'interagire con gli altri personaggi, come inizialmente era, la sua flessibilità narrativa si avvicina pericolosamente all'insieme dei numeri negativi. Ma, innegabilmente, da un punto di vista filologico c'è un cortocircuito fra il personaggio di Gomboli-Faraci-Palumbo e quello di Giussani-Giussani-Facciolo.


    Temo di aver divagato, ma magari si può aprire un dibattito un po' più articolato e interessante del semplice mi è piaciuto/non mi è piaciuto l'episodio.
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Re del terrore

    Group
    Administrator
    Posts
    2,463

    Status
    Offline
    Bello il tuo commento, caro Vittorio. Visto che ti ho sottratto ai tuoi ozi, ma ti ho comunque spronato a leggere qualcosa che ti è piaciuto, mi aspetto ricchi premi e cotillons :P .

    CITAZIONE (Neogrigio @ 26/4/2018, 17:40) 
    Si possono aprire, semmai, delle riflessioni sulla caratterizzazione dei personaggi, del protagonista in particolare, nel contesto dei GDK primaverili. Oggettivamente il Diabolik che leggiamo fra queste pagine non ha nulla della personalità del Diabolik dei primi albi, cioè dell'arco temporale che viene narrato.
    Da una parte c'è il Diabolik privo di qualsivoglia forma di emozione, francamente monodimesionale - con buona pace di chi rimpiange quell'interpretazione del personaggio - che fu inizialmente tratteggiato dalle Giussani; dall'altra c'è un Diabolik più vicino a quello che conosciamo oggi, che in qualche modo ha la sua etica, e che in questo come in altri albi della stessa serie riesce ad essere addirittura empatico. Non ha nessun motivo per essere riconoscente a Big Bolt, semplicemente apprezza la persona e - seppur muovendosi primariamente per uno scopo personale - ha piacere a vendicarne l'omicidio.
    Intendiamoci, a me questa scelta da un punto di vista puramente narrativo sembra l'unica sensata: in un albo in cui Diabolik è perennemente in scena, la sua versione originale non avrebbe mai potuto sostenere il peso dell'intero racconto proprio per via della sua piattezza. Dico sempre che scrivere Diabolik deve essere difficilissimo perché non è un personaggio ma un algoritmo. Chi ha un minimo di familiarità con la programmazione capirà cosa intendo quando affermo che Diabolik risponde alla struttura di controllo If-Then-Else. Davanti a qualsiasi situazione il lettore sa già come si comporterà il protagonista, non c'è margine di dubbio. Se gli togliamo anche la possibilità di provare un'emozione nell'interagire con gli altri personaggi, come inizialmente era, la sua flessibilità narrativa si avvicina pericolosamente all'insieme dei numeri negativi. Ma, innegabilmente, da un punto di vista filologico c'è un cortocircuito fra il personaggio di Gomboli-Faraci-Palumbo e quello di Giussani-Giussani-Facciolo.


    Temo di aver divagato, ma magari si può aprire un dibattito un po' più articolato e interessante del semplice mi è piaciuto/non mi è piaciuto l'episodio.

    Quanto hai scritto e ho evidenziato è indubbiamente interessante e, come scrivi giustamente, può essere un ottimo e interessante argomento di discussione (magari una discussione allargata anche al parere maggiormente professionale di Roberto Altariva e Andrea Pasini).
    Penso, però, che in parte la risposta l'hai trovata da solo già nel tuo intervento:
    Il Diabolik dei GDK primaverili è indubbiamente un personaggio "diverso" rispetto al Diabolik della primissima ora (e anche in questo "La morte in pugno" presenta caratteristiche più vicine al Diabolik odierno che al Diabolik dei primi anni '60), ma sono convinto che sia esattamente ciò che vuole scrivere Gomboli e come lui vuole presentare il personaggio in questa collana. Quando scrivi ciò, "a me questa scelta da un punto di vista puramente narrativo sembra l'unica sensata: in un albo in cui Diabolik è perennemente in scena, la sua versione originale non avrebbe mai potuto sostenere il peso dell'intero racconto proprio per via della sua piattezza", secondo me hai pienamente centrato il bersaglio. Molto, quindi, dipende dal tipo di storia che si vuole raccontare, da quanto Diabolik (ma anche Eva, il discorso potrebbe essere allargato anche a lei) è coinvolto nella narrazione a livello di presenza fisica.
    In una storia come "La morte in pugno" (dove Diabolik è sostanzialmente sempre in scena), è inevitabile caratterizzare il personaggio con caratteristiche diverse rispetto all'originale di Giussani-Giussani-Facciolo (ricordiamo anche che quelle storiche storie presentano caratteristiche narrative "diverse", il più delle volte, infatti, è Ginko a tenere la scena, mentre Diabolik agisce nell'ombra e soltanto alla fine si scopre il suo coinvolgimento e le modalità dello stesso).


    Sono curioso di leggere il parere degli altri utenti del Forum a riguardo, nel frattempo dico "bravo Neogrigio!!!"... ;)
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Criminale

    Group
    Member
    Posts
    272

    Status
    Offline
    A parte tutto questo - e mi unisco anch'io alla richiesta di un parere da parte di Andrea e Roberto, oltre che di chiunque abbia voglia di dire la sua, naturalmente - ho dimenticato di accennare a un altro particolare che mi è balzato agli occhi: Ginko, in questo GDK, è già ispettore. E si infittisce il mistero della timeline (rimando a questo mio vecchio post e relative risposte per un rapido riassunto sulla questione).
     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Re del terrore

    Group
    Administrator
    Posts
    2,463

    Status
    Offline
    CITAZIONE (Neogrigio @ 27/4/2018, 16:42) 
    A parte tutto questo - e mi unisco anch'io alla richiesta di un parere da parte di Andrea e Roberto, oltre che di chiunque abbia voglia di dire la sua, naturalmente - ho dimenticato di accennare a un altro particolare che mi è balzato agli occhi: Ginko, in questo GDK, è già ispettore. E si infittisce il mistero della timeline (rimando a questo mio vecchio post e relative risposte per un rapido riassunto sulla questione).

    Non è da sottovalutare.
    Effettivamente, manca un tassello fondamentale, un GDK primaverile o un numero della serie Inedita che racconti come Ginko è diventato Ispettore.
    In "La morte in pugno"
    scopriamo anche che Diabolik ha già preso il posto di Ginko prima ancora di incontrarlo per la prima volta...
    Però, secondo me, è assolutamente plausibile il fatto che Diabolik, in quel periodo della sua vita, precedente a "Diabolik e Ginko: Tempesta di ricordi" e precedente a "Il re del terrore", possa aver fatto la spola tra l'Oriente e Clerville in misura maggiore rispetto a quanto si è letto poi nella serie inedita, dopo "Il re del terrore".
     
    Top
    .
  7. MikiMozgus
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Neogrigio @ 27/4/2018, 16:42) 
    A parte tutto questo - e mi unisco anch'io alla richiesta di un parere da parte di Andrea e Roberto, oltre che di chiunque abbia voglia di dire la sua, naturalmente - ho dimenticato di accennare a un altro particolare che mi è balzato agli occhi: Ginko, in questo GDK, è già ispettore. E si infittisce il mistero della timeline (rimando a questo mio vecchio post e relative risposte per un rapido riassunto sulla questione).

    Esatto, questo albo si svolge comunque dopo Io sono Diabolik, quindi ci sta che Ginko sia ispettore (da lì a poco sarebbe successo quanto visto ne Il re del terrore).
    Manca il tassello di Ginko che ha a che fare con Al Bennet, un suo collega morto poi in Sudafrica :)

    Moz-
     
    Top
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Apprendista criminale

    Group
    Member
    Posts
    97

    Status
    Offline
    Preso e letto :)

    L'albo mi è piaciuto... non come quello dello scorso anno, per il quale nutrivo aspettative molto basse e invece si è rivelato uno dei migliori GDK, ma comunque ho molto apprezzato.
    In particolare mi sono piaciute le atmosfere che rimandano all'epoca in cui sono usciti i primi numeri della serie; la storia in sé, invece, l'ho trovata garbata e godibile, con alcune trovate simpatiche (Diabolik coi capelli a spina!) e altre un po' forzate (Diabolik che vede la palestra e pensa subito all'addestramento criminale, senza prima indagare se sia vero o no). La faccenda della "bibbia della criminalità di Clerville" è un po' forzosa, ma alla fine funziona.
    A proposito di forzature, anch'io ho trovato il ruolo di Ginko troppo marginale, e non solo per l'effettivo tempo di comparsa, ma proprio perché gli viene dato pochissimo spazio... e meritava di più: del resto, è la prima volta che Diabolik ne veste i panni :D
    Per quanto mi riguarda, vorrei tanto capire quand'è stata la prima volta che il maledetto ispettore ha sentito parlare del maledetto criminale... che coincida con la sua scalata verso la posizione di ispettore?
     
    Top
    .
  9. toro sedut
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Preso letto e piaciuto ...molto interessanti i vari redazionali riguardo a questo personaggio del pugilato di Clarville ...e le varie copertine vintage riguardo a Big Ben !! ...la storia di Tito Faraci godibile e lineare ...forse l' unico appunto come detto dall' utente Nillic 1311 il ruolo di Ginko un po marginale e risicato ma tant' e' ...bellissimi i dinamici disegni di Palumbo come bellissimi sono gli ultimi disegni del compianto Zaniboni ...nel complesso davvero soddisfatto di questo GDK ... :emoticons064ud1.gif:
     
    Top
    .
8 replies since 23/2/2018, 08:38   579 views
  Share  
.