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Diabolik Inedito
IL TESORO PERDUTO
Anno LVIIIN° 1
Data uscita: 01/01/2019
Pagine: 120
Soggetto: M. Gomboli - A. Pasini
Sceneggiatura: A. Pasini - R. Finocchiaro
Disegni: E. Facciolo
Elaborazione digitale: V. Bomparola
Copertina: M. BuffagniSPOILER (clicca per visualizzare)Nel mezzo della foresta equatoriale Veronica Stark ha rintracciato il leggendario tesoro perduto ed è pronta a venderlo a un gruppo di ricchi collezionisti. Ovviamente Diabolik è interessato. Forse troppo.
Edited by DK Iudika - 2/4/2019, 18:20. -
MikiMozgus.
User deleted
Sempre interessanti gli episodi esotici^^
Moz-. -
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Oggi un post nella pagina FB ufficiale annuncia il volume Mondadori/Oscar Ink dedicato a Enzo Facciolo che uscirà il prossimo 4 dicembre.
Una parte del comunicato riguarda anche questa storia.CITAZIONE«Conclude questa carrellata l’episodio inedito "Il tesoro perduto" (in edicola nell’edizione definitiva solo il 1° gennaio 2019) presentato in un’affascinante versione work-in-progress a matita, prima dell’inchiostrazione. In questa storia troviamo Diabolik nel mezzo della foresta equatoriale interessato a un leggendario tesoro che un’avventuriera vorrebbe vendere a un gruppo di ricchi collezionisti.»
(in realtà, come spesso succede, l'albo di gennaio dovrebbe andare in distribuzione già negli ultimi giorni di dicembre). -
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Una curiosità, Andrea: in genere, quando pubblicate le matite di Enzo Facciolo sulla pagina FB ufficiale, sono parzialmente inchiostrate dal Maestro (proprio perché lui, quando passa le sue matite a chi fa l'elaborazione digitale, fa prima un'inchiostrazione parziale).
Per questo volume, le matite presentate, saranno al 100 % matite o presenteranno la parziale inchiostrazione alla quale ci ha abituati Facciolo?. -
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A parte le primissime tavole (che quando è stata decisa l'operazione erano già stata ripassate a china) tutto il resto è a matita per davvero. . -
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Mi è piaciuto.
Non sono un grande fan degli episodi di ambientazione esotica, il contesto urbano di Clerville è un "personaggio" per me di grande importanza nella saga, ma si vede che il Solinas - già teatro dell'ottimo Sangue nella giungla - è fonte di avventure sempre all'altezza.
Ho trovato un Facciolo in splendida forma - quell'uomo non finirà mai di stupire - ma soprattutto il duo Pasini-Finocchiaro in grandissimo spolvero. Ci sono tanti elementi da far convivere fra spiegazioni - anche tecniche, visto che si parla di archeologia e non è certo materia per tutti i lettori - e robuste dosi d'azione; ma anche una certa atmosfera che, almeno a me, fa pensare al classico giallo inglese nonostante non ci sia una trama mistery: beh, il tutto è in ottimo equilibrio e la storia ha grande ritmo risultando sempre perfettamente chiara in ogni suo punto.
Promosso, decisamente.. -
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Sicuramente un buon inizio per le storie diabolike questo 2019, buon albo e bella storia, dove la parte decisiva la fa SPOILER (clicca per visualizzare)la lunga sequenza finale in cui ogni azione è ben combinata.. -
Roby Van.
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Preso e letto. SPOILER (clicca per visualizzare)Storia avvincente e ben congegnata. Bello il personaggio di Veronica, a cui Eva strizza l'occhio, mostrando complicità ( forse tra vedove ci si intende...). Disegni molto belli, soprattutto alcuni primi piani di DK.. -
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Ottimo inizio per questa annata Diabolika la storia è avvincente, il colpo di scena convincente e il Nostro (finalmente!) cattivo il giusto. Facciolo in stato di grazia. . -
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Buon inizio SPOILER (clicca per visualizzare)Magari potremmo rivedere Veronica più avanti sempre collaborando con Diabolik o in altre vesti. -
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Bella storia esotica. SPOILER (clicca per visualizzare)Adoro le storie violente e questa non si risparmia, la seconda parte è una carneficina.
Veronica è un bel personaggio, andrebbe ripescato.
Disegni di Facciolo eccellenti, in particolare la parte iniziale del flashback.
Beh che dire, questo 2019 non poteva iniziare meglio di così!. -
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Dalla pagina FB della Redazione Astorina (www.facebook.com/DiabolikUfficiale/?epa=SEARCH_BOX):
IL TESORO PERDUTO: storia di una storia.
Questa volta il dietro le quinte è stato scritto da Mario Gomboli che ci racconta come è nata l'idea dell'inedito attualmente in edicola.
Data la natura dell’articolo, è necessario che abbiate letto prima l'albo perché non solo certe informazioni si apprezzano solo conoscendo la trama in questione ma, soprattutto, la lettura di questo testo potrebbe rovinarvi i colpi di scena presenti. Quindi se ancora non lo avete letto ma avete intenzione di farlo, NON PROSEGUITE OLTRE LA LETTURA.
«La domanda che più frequentemente mi viene posta è: “Ma dove trovate le idee per scrivere una storia nuova ogni mese?” Non è facile rispondere, perché spesso l’idea di partenza ha le fonti più diverse, dalla cronaca alle lettere dei lettori, dalla visione di un film o un telefilm alla lettura di un libro, e spesso è difficile ricostruire il processo mentale che ha generato un soggetto. Ma nel caso di “Il tesoro perduto” è stato possibile, anzi facile, perché l’impianto della storia nasce dal collage di due romanzi scritti da due diversi maestri della letteratura di genere: Donald E. Westlake e Dan Brown.
Leggendo – anzi: rileggendo – “La danza dei Maya” ho trovato affascinante il personaggio di Kirby Galway, una simpatica canaglia, abile truffatore di collezionisti di opere d’arte Maya disposti a tutto pur di depredare un sito archeologico del Belize. E allora, perché non costruire un finto, dimenticato tempio precolombiano su misura per la loro avidità? Una simile operazione poteva muovere una buona quantità di denaro e, aumentandola rispetto al modesto malloppo del racconto originale, avrei potuto renderla “interessante” anche per Diabolik. Ma nel divertente romanzo di Westlake gli acquirenti di falsi reperti erano ingenui e sprovveduti, mentre per farne antagonisti degni del Re del Terrore era indispensabile fossero attenti, diffidenti, esigenti di valide prove di autenticità dei pezzi per i quali erano pronti a sborsare milioni. Di conseguenza la truffa doveva essere geniale, a prova di… Diabolik stesso. E qui mi è venuto in aiuto Dan Brown che, ne “La verità del ghiaccio”, descrive un complicato inganno basato sul ritrovamento di antichissime tracce di alieni, sepolte sotto migliaia di metri cubi di ghiaccio al polo Nord.
Una volta trovato il modo di unire le tracce dei due romanzi per costruire una storia, restava da definire il ruolo di Diabolik nel racconto, per chiudere il soggetto… ma questo è soltanto mestiere.»
Mario Gomboli
NOTA:
I nomi dei personaggi di questa storia non sono casuali: lo sfortunato marito di Veronica – che ha dato origine alla vicenda comperando quella sfortunata miniera – si chiama Riccardo Stark (in onore di Richard Stark, pseudonimo con cui Donald E. Westlake ha firmato la saga dei romanzi di Parker) mentre un omaggio all’altro scrittore coinvolto è invece il nome del capo cordata degli avidi acquirenti: Daniele Brown.
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La venerazione di Gomboli per Westlake/Stark supera perfino la mia per i Joy Division e per Franco Baresi
Quando lo conobbi ci trovammo a parlare di Scerbanenco e mi disse, con gli occhi che brillavano: Ti piace leggere romanzi gialli? Conosci Richard Stark?
Grand'uomo (tranne quando sega Ginko dalle storie, eheheh).. -
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Bella storia: se da un lato c'era da aspettarselo che qualcuno avrebbe , conta anche come le cose vengono raccontate, e qui c'è stato un ottimo bilanciamento di ruoli, e i personaggi principali hanno avuto la giusta caratterizzazione.SPOILER (clicca per visualizzare)fatto il cattivo più di Diabolik
Non mi sono piaciuti invece i disegni, specie molte espressioni che sembrano tirate via in fretta; inoltre non stravedo per l'uso dei retini che, tra indios e scene nella foresta, non sono stati risparmiati.
Nessuno ha notato il cameo di Mister No?. -
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Inizio dell'anno con una storia senza infamia e senza lode, una piacevole lettura di intrattenimento, ideale per i pendolari. Giusto la gran parte delle rivelazioni le ho trovate prive di mordente, tanto che quando la coppia diabolica ha un sospetto, poi si rivela vero, senza colpo di scena.
L'allontanarsi dalle solite vicende metropolitane per me è un bene, aiuta a spezzare la monotonia e poi queste ambientazioni esotiche, con tesori nascosti, danno quel pizzico di avventura che ogni tanto non guasta.
Stavolta il Re del Terrore l'ho trovato un po' morbido ma la colpa è tutta di Eva che come al solito prende in simpatia il personaggio femminile di turno, per un motivo banale ma questa è la sua natura. A me sta sulle palle ma se a lui piace così...
Anche questo mese nessun noioso spiegone, solo una dovuta spiegazione, veloce e indolore.
No
Dove?.