CON LA STESSA MONETA

Non male, avvincente, però non un capolavoro. Meglio del precedente, a mio avviso.
Sandra immagino potrà tornare.

Probabilmente dipende dalla caratterizzazione del personaggio di Ivo (si chiama così? L'ho già dimenticato), che per certi versi mi ha ricordato il coprotagonista di Colpo di fortuna: per quanto abbiano caratteristiche differenti ho trovato nelle due figure una qualche contiguità. Ho l'impressione che al duo Lotti-Mainardi piaccia tratteggiare questi individui un po' borderline, nerd e impacciati.
Ci sono delle buone intuizioni, ma anche una certa prevedibilità: non ho mai dubitato della colpevolezza di Kop, e - complice una vignetta in cui leggiamo quella che dovrebbe essere Sandra pensare a Diabolik come a lui - si intuisce facilmente lo scambio fra Eva Kant e la sorella della vittima.