Diabolik Forum

Posts written by DK Iudika

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    Dalla pagina FB della Redazione Astorina (https://www.facebook.com/pg/DiabolikUffici...f=page_internal):

    LAVORI IN CORSO
    Ci siamo lasciati alle spalle l’estate e stiamo per affrontare l’autunno. Passano le stagioni e noi dell’Astorina continuiamo, inarrestabili, a produrre storie del “maledetto criminale”. Vediamo assieme le sue prossime avventure che troveremo in edicola.

    💀 Tra pochi giorni uscirà “L’ultima fuga”, l’inedito di ottobre. Un episodio che ruoterà attorno alla diabolika Jaguar nera. Inseguimenti, trucchi e incidenti mortali andranno a condire una trama i cui dettagli verranno svelati un passo alla volta.
    Ai testi Mario Gomboli e Tito Faraci, ai disegni: Angelo Maria Ricci e il figlio Marco Ricci.



    💀 A novembre ritroveremo Tito Faraci sia come sceneggiatore, sia come soggettista (in coppia con Michele Iudica e Marcello Bondi) per l’albo “Doppia caccia”.
    Due bande criminali stanno operando nel territorio di Clerville: una è specializzata nel traffico d’armi (e se ne sta occupando l’ispettore Ginko), l’altra compie ricche rapine in gioiellerie (ed è finita nel mirino di Diabolik). Per una volta pare che le strade del Re del Terrore e del suo storico rivale siano destinate a procedere in parallelo senza incrociarsi. Sarà davvero così?
    Disegni di Enzo Facciolo, elaborazioni digitali di Viviana Bomparola.



    💀 “Spietati!” è l’inedito che sarà in edicola a dicembre. Come ben sappiamo, Clerville è uno Stato con un’altissima densità criminale e così, anche questo mese, avremo a che fare con una nuova banda di rapinatori. Tre persone particolarmente prive di scrupoli, che non esitano a usare le maniere forti e che non si mettono mai all’opera senza il loro inseparabile bazooka.
    Disegni di Barison, Montorio e Merati. Sceneggiatura di Roberto Altariva. Soggetto di Gomboli & Pasini (da un’idea di Licia Ferraresi).



    Sempre a dicembre ci sarà una novità (che però non troverete in edicola, ma in libreria) che avrà come protagonista il maestro Enzo Facciolo. Entro il prossimo appuntamento di “lavori in corso” potremo darvi ogni dettaglio ;-)
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    Dalla pagina FB della Redazione Astorina (https://www.facebook.com/DiabolikUfficiale...8029?__tn__=K-R):

    UNA MORTE NON SOSPETTA dietro le quinte della co-sceneggiatrice Rosalia Finocchiaro.

    Data la natura dell’articolo, è necessario che abbiate letto prima l'albo perché non solo certe informazioni si apprezzano solo conoscendo la trama in questione ma, soprattutto, la lettura di questo testo potrebbe rovinarvi i colpi di scena presenti. Quindi se ancora non lo avete letto ma avete intenzione di farlo, NON PROSEGUITE OLTRE LA LETTURA.

    IL NOME DELLA STORIA - Il soggetto iniziale di Massimiliano Valentini s’intitolava “Una morte improvvisa”. Andrea Pasini (che cerca sempre titoli di lavorazione “strani” e facili da ricordare) l’ha cambiato in “Tre nipoti e un maggiordomo” (i diversamente giovani ricorderanno forse l’omonima serie televisiva). Visto però che il quarto sospettato, Paolo Soltz, inizialmente era sì un maggiordomo ma molto presto è diventato un segretario, il titolo si è ridotto a “Tre nipoti”, ovviamente inutilizzabile in edicola perché troppo spoiler. Per il definitivo si è quindi tornati alle origini ma con qualche modifica.

    SCAMBIO DI RUOLI - La scena in cui Eva dà la notizia a Diabolik della morte del conte Croler in origine aveva le parti invertite. Era Diabolik, piuttosto arrabbiato, che dava la notizia a una Eva, sudata ma sempre molto sexy, che prendeva a calci un sacco da boxe. Purtroppo una situazione simile era stata messa anche da Tito Faraci nell'albo di febbraio “L'Esca”, già in fase di disegno all'epoca della nostra scrittura. Appena ce ne siamo accorti, abbiamo quindi rifatto la scena e messo Diabolik a petto nudo, sexy anche lui ;)

    LA BANDA DEL BUCO - Può capitare che Diabolik debba agire in maniera “non diabolika”. È il caso del colpo alla Clerville Bank, fatto per recuperare il codice della cassaforte ma che doveva sembrare un normale furto di gioielli. Qui Diabolik si deve ingegnare (e noi autori con lui) a usare attrezzature e metodi alla portata di qualsiasi bravo ladro. Quindi il problema era, come entriamo nel caveau? Dopo aver esaminato le misure di sicurezza abbiamo pensato a un classico colpo da manuale, con diversivo creato per coprire il rumore dello scasso del pavimento, il povero padrone della casa sopra la banca tenuto prigioniero da due sconosciuti e Eva nei panni di una virtuosa della fiamma ossidrica. L'unica cosa inverosimile del nostro efficace piano era che Diabolik doveva sollevare il pavimento blindato con un magnete usando solo la forza delle sue braccia, un po' troppo anche per lui. Per fortuna ci siamo facilmente procurati, con una spesa contenuta, un piccolo argano trasportabile e motorizzato, risolvendo il problema. Google serve anche a noi ladri!

    ZAPING. UFF, CHE NOIA! - È molto raro riuscire a inserire scene più leggere nelle diabolike trame, quindi quando capita ci fa molto piacere. Da soggetto la situazione era questa: mentre Diabolik, al commissariato, nei panni dell'ispettore Lester scopriva gli assassini del povero conte, Eva, al rifugio, esaminava i gioielli del furto in banca e restringeva il campo sull'identità del possibile ladro della collezione Croler. Ne abbiamo approfittato per inserire una tavola di alleggerimento in cui Eva si annoia a morte facendo zapping. A chi è mai successo? A me di sicuro, per cui non è stato per niente difficile scrivere la scena, anzi ho pure avuto l'imbarazzo della scelta sulle trasmissioni da mettere!

    PICCOLO AUTO-OMAGGIO - Nello stesso punto, Eva annoiata si avvicina alla libreria per prendere un libro, per poi cambiare idea e dedicarsi ai gioielli della banca. Non si tratta di un volume qualsiasi ma di “Fuori dagli schemi”, una auto-citazione. In realtà, la vignetta originale di Cerveglieri era molto più esplicita, in fase di revisione abbiamo reso l'omaggio meno evidente, rendendolo un giochino “per solutori più che abili”.

    UCCIDERLO? ROVINARLO? Noi non abbiamo mai avuto dubbi, ma forse a qualche lettore è sembrato strano che Diabolik nel finale non uccidesse il direttore della banca. È vero, per colpa sua lui ed Eva si sono dovuti ingegnare parecchio ma è anche vero che era del tutto inconsapevole di stare ostacolando i due pericolosi criminali. Una volta ottenuto quello che volevano, l'ormai poverissimo Benson, agli occhi di Diabolik ed Eva, è diventato un essere del tutto insignificante. Del resto anche rovinarlo non era parte di un piano ma un trascurabile effetto collaterale. La cosa più divertente della scena (per noi, non di certo per il direttore) è che Diabolik porta via, come una sorta di risarcimento danni, oltre ai gioielli anche tutto il denaro. Benson aveva venduto tutti i suoi beni prima di fuggire, così in questo caso Diabolik ruba proprio tutto alla sua vittima, anche la casa! È forse la prima volta che Diabolik ruba “la casa” a qualcuno, prendergli pure la vita sarebbe stato troppo e del tutto inutile.

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    Dalla pagina Fb della Redazione Astorina (https://www.facebook.com/pg/DiabolikUffici...f=page_internal):

    UNA MORTE NON SOSPETTA: storia di una storia.

    Il co-soggettista Andrea Pasini ci racconta come si è sviluppata la storia dell'inedito attualmente in edicola.
    Data la natura dell’articolo, è necessario che abbiate letto prima l'albo perché non solo certe informazioni si apprezzano solo conoscendo la trama in questione ma, soprattutto, la lettura di questo testo potrebbe rovinarvi i colpi di scena presenti. Quindi se ancora non lo avete letto ma avete intenzione di farlo, NON PROSEGUITE OLTRE LA LETTURA.

    Il soggetto dell’albo attualmente in edicola ha avuto un brusco cambio in corso d’opera, a volte capita.
    Inizialmente la trama prevedeva una partenza quasi identica a quella che avete letto: c’era il conte malato di cuore, c’erano tre eredi per la sua collezione di gioielli (anche se erano due nipoti e un fratello, diventati in seguito tre nipoti), c’erano Diabolik ed Eva che studiavano il colpo e c’era la morte improvvisa del conte che mandava all’aria i loro piani. A questo seguiva l’espediente di avvertire la stampa che c’erano dei dubbi sulla morte del conte. Poi Diabolik avrebbe falsificato il referto autoptico per far partire un’indagine di polizia che bloccasse l’eredità e permettesse loro di portare a termine, con calma, il colpo.
    A quel punto la trama cominciava a divergere dall’attuale: in questa prima versione il conte era veramente morto di morte naturale, ma grazie al falso referto di Diabolik veniva aperta un’inchiesta per omicidio gestita dall’ispettrice Lisbon. Intanto i Nostri riuscivano ad aprire la cassaforte del conte e, anche in questa versione, vi trovavano all’interno un buon numero di falsi. Per scoprire il colpevole del furto, e quindi ritrovare il loro bottino, Eva si sostituiva alla poliziotta per accedere alle carte delle indagini. In questo modo riuscivano a scoprire che il colpevole era uno degli eredi e potevano, finalmente, mettere le mani sui gioielli.
    In fase di revisione però a Mario Gomboli è venuta un’idea: «e se il referto che Diabolik deve sostituire affermasse che il conte è stato davvero assassinato?» La cosa ci è subito piaciuta, anche se ci costringeva a ripensare tutta la seconda parte della trama. In primo luogo abbiamo dovuto decidere se assassino e ladro fossero la stessa persona (e abbiamo deciso di no), quindi stabilire chi doveva essere l’assassino (e abbiamo deciso che erano tre, i tre nipoti con relativo “avvelenamento a rate”), infine abbiamo dovuto trovare il ladro (inventandoci un direttore di banca disonesto che aveva avuto la possibilità di mettere le mani sulla combinazione della cassaforte del conte). E così una storia partita con un unico crimine e un unico colpevole è diventata una storia con due crimini e quattro colpevoli (senza contare quel paio di crimini di cui si sono resi colpevoli Diabolik ed Eva Kant :) ).

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    Diabolik Inedito
    DOPPIA CACCIA
    Anno LVII



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    N° 11
    Data uscita: 01/11/2018
    Pagine: 120

    Soggetto: M. Iudica - M. Bondi - T. Faraci
    Sceneggiatura: T. Faraci
    Disegni: E. Facciolo
    Elaborazione digitale: V. Bomparola
    Copertina: M. Buffagni



    Diabolik è sulle tracce di una banda di rapinatori e del loro ricchissimo bottino mentre Ginko è a caccia di una pericolosa banda di trafficanti d’armi. Questa volta le loro strade non sembrano destinate a intrecciarsi... in teoria.


    Edited by DK Iudika - 11/2/2019, 10:09
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    Alcune notizie "tecniche" riguardanti gli albi di prossima pubblicazione (ovviamente, i dati riguardanti storie future sono indicativi e possono subire variazioni). Fonte: www.diabolikclub.it/

    01/10/2018: L'ultima fuga Soggetto: M. Gomboli - T. Faraci; Sceneggiatura: T. Faraci; Disegni: A. M. Ricci - M. Ricci

    01/11/2018: Doppia caccia Soggetto: M. Iudica - M. Bondi - T. Faraci; Sceneggiatura: T. Faraci; Disegni: E. Facciolo

    01/12/2018: Il fuggiasco (titolo di lavorazione) Soggetto: M. Gomboli - A. Pasini; Sceneggiatura: R. Altariva; Disegni: E. Barison - G. Montorio - L. Merati
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    CITAZIONE (Neogrigio @ 4/9/2018, 11:54) 
    Ma sì. Però, se per Diabolik è ben chiaro per quale motivo non abbia un'identità definita, per Ginko la cosa è sicuramente più curiosa, anche perché fino al 2005, cioè ben 43 anni dopo l'inizio della serie - comunque meno del tempo impiegato dall'Inter a rivincere una Coppa dei Campioni - nessun tipo di motivazione era mai stata data alla cosa.

    Sono d'accordo che la motivazione del cambio di nome utilizzata da Dazieri e Faraci non sia molto soddisfacente. Ma, allo stesso tempo, penso che sia una di quelle caratteristiche da "sospensione dell'incredulità" che bisogna accettare.
    Ginko si è sempre chiamato così, fin dal primo numero della serie. Lo hanno sempre chiamato "ispettore Ginko", fin dal primo numero della serie, cercare ORA una motivazione per quel nome, non ha senso.
    Lui è Ginko.
    E basta. :)
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    CITAZIONE (Neogrigio @ 4/9/2018, 10:45) 
    Parlando di cose serie: come lo vedreste l'ispettore con un bulldog di nome Michele? :D

    Non si può fare: Ginko sarebbe invincibile, Diabolik finirebbe sotto la ghigliottina, Eva in carcere e il fumetto finirebbe!!! :( :) :D :P

    A parte gli scherzi (e parlando di cose meno serie): personalmente non mi sono mai posto il problema dei nomi, nel senso che non me ne frega nulla. Diabolik è Diabolik, Ginko è Ginko e questo è tutto ciò che mi serve sapere. Magari, nell'intimità o nei momenti scherzosi, Eva e Altea chiamano i rispettivi partner con altri nomignoli (mi ricordo un "maniaco sessuale" che Altea riferisce in "Trappola per Ginko", novembre 2001), ma, anche questo, cosa ce ne frega? Migliora o peggiora la nostra percezione della qualità del fumetto? Non penso proprio. :P

    P.S. Il nome Ginko è bellissimo. Angela Giussani, volendo "prendere in giro" il marito, Gino Sansoni, ha creato un nome che non sarà evocativo come quello di Diabolik, ma ha un suo lato squisitamente poetico e armonioso.

    P.P.S. https://it.wikipedia.org/wiki/Ginkgo_biloba
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    DIABOLIK
    ASTUZIA CRIMINALE
    Anno XIV



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    Testi: A.e L. Giussani
    Disegni: F. Bozzoli - G. Coretti



    Il piano era semplice: sostituirsi al commissario Ronson, e nei suoi panni seguire un trasporto di orologi preziosi. Ma quando il figlio del commissario viene rapito da criminali senza scrupoli, Diabolik si trova costretto a cambiare i suoi progetti.


    Dal 20 ottobre 2018, in edicola la Seconda Ristampa Swiisss:

    14-14r14-14f

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    DIABOLIK
    SENZA MASCHERA
    Anno XLIII



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    Pagine: 120
    Data uscita : 01/06/2004

    Soggetto: A. Palmas - M. Gomboli
    Sceneggiatura: P. Martinelli
    Disegni: S. Zaniboni - P. Zaniboni
    Copertina: S. Zaniboni - P. Zaniboni



    Diabolik e Eva Kant si sono sostituiti a personaggi ricchi e famosi, mettendo a segno una catena di colpi. Questo è ciò che dicono le indagini di polizia, questo è ciò che scrivono i giornali, questo è ciò che pensa - o dovrebbe pensare - Ginko. Ma sarà vero?


    In edicola, dal 10 ottobre 2018, la Ristampa R di "Senza maschera":

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    La figura di Suanda proviene da "Diabolik, chi sei?". Si tratta di uno dei maestri di Diabolik, colui che gli ha insegnato i rudimenti dell'ingegneria e della meccanica e, a quanto risulta al momento perché non ci sono notizie contrarie, si tratta di una figura legata all'isola ancora in vita e, potenzialmente, non ostile a Diabolik.
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    CITAZIONE (Neogrigio @ 2/9/2018, 16:15) 
    CITAZIONE (Toni.M @ 2/9/2018, 16:06) 
    Non vorrei sbagliarmi ma in seguito a questa storia c'è una citazione, ma non sono cosi forbito con la memoria

    Credo se ne faccia cenno nei dialoghi iniziali de Il re del terrore: il remake.

    Esatto. La storia dell'aereo fatto esplodere in volo viene accennata all'inizio de "Il re del terrore: Il remake", durante la festa alla villa della marchesa De Semily. Fa parte di tutto quell'insieme di dicerie e credenze su questa fantomatica figura di assassino che colpisce nell'ombra e non lascia tracce.

    P. S. Per approfondire meglio il rapporto tra Wolf e Diabolik, la lettura de "La maschera e il volto", Gdk primaverile del 2017, è, a questo punto, doverosa e obbligatoria.
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    Dalla pagina FB della Redazione Astorina (https://www.facebook.com/pg/DiabolikUffici...f=page_internal):

    Questo agosto è ormai agli sgoccioli ma la produzione dell'Astorina ha continuato imperterrita anche durante l'estate. Diamo quindi un'occhiata agli inediti che potrete leggere nei prossimi mesi.

    💀 Tra pochissimi giorni troverete in edicola l'albo di settembre: “Una morte non sospetta”. Diabolik ed Eva sono nella provincia clervillese per architettare un colpo ai danni dell'anziano conte Victor Croler quando un fatale attacco cardiaco (per altro annunciato) manda all'aria i loro piani.
    Disegni di Cerveglieri, Montorio e Merati. Sceneggiatura di Pasini e Finocchiaro. Soggetto di Gomboli, Pasini e Massimiliano Valentini.



    💀 “L’ultima fuga” è il titolo del numero di ottobre. Un albo che avrà come protagonista indiscussa la diabolika Jaguar nera: inseguimenti, trucchi e incidenti mortali andranno a comporre una trama il cui disegno si chiarirà solo verso il finale. Angelo Maria Ricci e il figlio Marco si occuperanno dei disegni dell'albo, mentre i testi saranno opera di Mario Gomboli e Tito Faraci.



    💀 Doppietta di Tito Faraci che firmerà anche la sceneggiatura dell'albo di novembre (e co-firmerà il soggetto assieme a Michele Iudica e Marcello Bondi). A Clerville stanno operando, tra le tante, due bande di agguerriti criminali: una è specializzata nel traffico d'armi, loro non lo sanno ma c'è l'ispettore Ginko che li marca stretti per riuscire a consegnarli alla giustizia, l'altra è specializzata in furti di gioielli, loro non lo sanno ma c'è il Re del Terrore che è sulle loro tracce per mettere le mani sui favolosi bottini che hanno accumulato. Per una volta, quindi, sembra che le strade di Diabolik e di Ginko non siano destinate a incontrarsi. Sarà proprio così?
    Non possiamo dirvi il titolo perché non ne abbiamo ancora uno definitivo ma possiamo dirvi che ai disegni troveremo Enzo Facciolo coadiuvato dalla sua collaboratrice Viviana Bomparola alle elaborazioni digitali.



    Per quanto riguarda il maestro Facciolo siamo anche all'opera su una novità (da libreria!) che uscirà verso dicembre. È ancora presto per parlarne ma sappiate che vi darà la possibilità di vedere il lavoro del decano dei nostri disegnatori come non lo avete mai visto prima ;-)
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    Dalla pagina FB della Redazione Astorina (https://www.facebook.com/DiabolikUfficiale...4510?__tn__=K-R):

    SEMPRE PIÙ A RISCHIO - Dietro le quinte dello sceneggiatore Roberto Altariva

    Data la natura dell’articolo, è necessario che abbiate letto prima l'albo perché non solo certe informazioni si apprezzano solo conoscendo la trama in questione ma, soprattutto, la lettura di questo testo potrebbe rovinarvi i colpi di scena presenti. Quindi se ancora non lo avete letto ma avete intenzione di farlo, NON PROSEGUITE OLTRE LA LETTURA.

    AMORE E DRAMMA – Spesso, negli ultimi anni, le storie di Diabolik prevedono trame così piene di avvenimenti che lasciano poco spazio alla vita dei personaggi (senza dimenticare che, se la storia non prevede elementi di dramma, mostrare la vita di Diabolik ed Eva al di fuori dei colpi e di un pizzico di romanticismo, rischia di farli apparire imborghesiti). In questo caso, invece, la trama era meno costipata di avvenimenti e ho potuto dedicare ampio spazio ai momenti di pathos, che poi Di Bernardo ai disegni ha reso ottimamente.
    Ho deciso, per prima cosa, che visto che per tutta la seconda parte della storia Eva sarebbe stata fuori gioco, era bene mostrare un po’ di amore di coppia nella prima parte, inserendo una piccola scena romantica. Poi, ho scelto di calcare molto sul dramma, inserendo la sequenza in cui Eva riprende i sensi per qualche istante prima di svenire nuovamente, che non era prevista nel soggetto; volevo infatti mostrare maggiormente il lato umano di Diabolik, non evidenziando solo la sua preoccupazione, ma anche la dedizione e la delicatezza nel prendersi cura della sua Lei.

    UN FLASHBACK TROPPO RIVELATORE – La questione maggiormente discussa tra me e Andrea Pasini, co-soggettista della storia, è stata quella del flashback iniziale, che raccontava la vicenda del ciondolo. Nella prima versione del soggetto veniva detto specificatamente che Merril aveva una figlia, che era all’estero per studiare al momento del colpo di Diabolik ed Eva, e questo vanificava ogni speranza di creare un colpo di scena, perché tutti avrebbero capito ben presto che Greta era la figlia citata in quella scena.
    Abbiamo valutato diverse ipotesi, dalla trasformazione di Cross in un boss femmina o del colpevole in un figlio maschio (ma entrambe le ipotesi non ci piacevano del tutto), allo spostamento del flashback nella parte finale della storia, dopo che l’identità del colpevole era stata rivelata (ma il colpo di scena gestito così, senza alcun indizio fornito precedentemente, è stato giudicato poco onesto verso il lettore, senza contare che il flashback avrebbe appesantito un finale che invece richiedeva ritmo). Alla fine, abbiamo optato per dare a Merril una coppia di figli, in modo che potendo usare il termine al plurale (invece che figlio o figlia) non venisse accentuata la questione del sesso.

    L’UOMO DEL MISTERO – Quanto al fatto che il flashback avrebbe reso evidente a gran parte dei lettori che tra i membri della banda c’era uno dei figli di Merril, e che questi avrebbe scoperto che la cameriera era Eva sotto falsa identità, abbiamo deciso che la cosa non rappresentava un problema, ma anzi poteva trasformarsi in un punto di forza, dirottando i sospetti dei lettori verso Cross, il boss della banda criminale. Abbiamo quindi fatto dire a Diabolik che non aveva trovato molte notizie su Cross e che, fino a pochi anni prima, nell’ambiente della malavita nessuno aveva mai sentito parlare di lui. Questo – ritenevamo – avrebbe fatto pensare a molti che Cross fosse uno dei figli di Merril che aveva cambiato cognome, mentre invece nel finale avremmo rivelato che non era noto nell’ambiente perché era una specie di socio occulto di Merril che si era sempre tenuto nell’ombra fino a quello che aveva reputato “il momento giusto”, e invece era Greta quella che aveva cambiato il proprio cognome.

    MOTIVAZIONE IGNOTA– L’hanno notato in pochi, ma nella storia non viene spiegato perché Eva non si sostituisca a Francesca, la cameriera di Cross, e lei e Diabolik preferiscano invece ricorrere a un complicato piano per far assumere al suo posto Eva nei panni di Ilaria.
    L’idea originaria era che Francesca dovesse essere più bassa di Eva, cosa che rendeva impossibile interpretare il suo ruolo, ma una serie di errori ha fatto sì che nell’albo venisse disegnata alta più o meno come Eva, e non bassa come avrebbe dovuto essere.
    Arrampicandoci un po’ sugli specchi, possiamo dire che se Diabolik ed Eva hanno preferito agire così, avranno avuto i loro buoni motivi, per quanto non specificati nel racconto ^_____^

    ANALISI DI UN PERSONAGGIO – Il soggetto prevedeva che una volta scoperto che Eva era stata avvelenata con una tossina, Diabolik rapisse la dottoressa Collins dall’ospedale in cui lavorava e la portasse al rifugio dove questa si sarebbe occupata di Eva, riuscendo a salvarle la vita.
    Il testo che avevo ricevuto si limitava a dare qualche informazione essenziale sul personaggio: cioè, che un tempo lavorava per l’esercito, dove la tossina era stata sviluppata, e quindi era uno dei pochi esperti di quel veleno, e l’unico presente a Clerville. A incuriosirmi era quello che Gomboli e Pasini, concentrati sulla trama della vicenda, non avevano specificato: ovvero, perché un medico che un tempo lavorava per l’esercito era passata a lavorare in un comune ospedale di città? E perché si prodigava per salvare Eva? Semplicemente perché Diabolik minacciava la sua vita se non l’avesse aiutata o aveva altri motivi? Come avrebbe vissuto quella situazione? Il rapimento, le minacce, eccetera… queste domande mi hanno guidato nella costruzione del personaggio, cercando di darle “corpo e anima” pur nel poco spazio a disposizione. Visto l’impegno profuso, mi ha fatto particolarmente piacere aver letto alcuni apprezzamenti sul personaggio di Marta.

    IL TITOLO – Il titolo di lavorazione era “Chi ha ucciso Eva Kant?”, decisamente eccessivo visto che fortunatamente la bella lady non muore nella storia, e quindi certamente non era utilizzabile come titolo definitivo.
    Tra quelli proposti da me c’era un “L’inganno e il sangue” che in redazione non dispiaceva, ma purtroppo, la quasi concomitante uscita del Grande Diabolik intitolato “Il sangue del nemico” ha portato a scartarlo per non ripetere la parola “sangue” e si è finiti per scegliere un più generico “Sempre più a rischio”.

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    CITAZIONE (Roby Van @ 20/8/2018, 18:47) 
    Unico neo, avrei preferito la cattiva Greta in IV di copertina (decisamente più figa della dottoressa Marta).

    Su questo punto posso risponderti anche io, visto che l'idea di non mettere Greta in IV di copertina è stata specificata proprio nel soggetto.
    Ai fini della trama, infatti, era necessario che Greta venisse presentata un po' in sordina, proprio per mascherare il più possibile la sua identità e il suo ruolo, importantissimo. Dedicarle la retro, avrebbe significato dare un indizio esageratamente grande al lettore.
    E' anche vero che, nel recente passato, è capitato che un personaggio apparso in IV non abbia poi avuto un ruolo importante o preponderante, ma, in questo caso, poiché era presente anche la dottoressa Collins che poteva svolgere al meglio questa funzione, si è optato per quest'ultima.
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    DIABOLIK
    UN CADAVERE IMPREVISTO
    Anno XLIII



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    Pagine: 120
    Data uscita : 01/05/2004

    Soggetto: T. Faraci
    Sceneggiatura: P. Martinelli
    Disegni: E. Facciolo
    Copertina: S. Zaniboni - P. Zaniboni



    Chi ha assassinato Danilo Klaver? La polizia cerca la moglie, Sabina, che fuggendo dal luogo del delitto ha praticamente ammesso la propria colpa. Solo Diabolik e Eva sanno che è innocente, e la situazione diventa molto pericolosa.


    In edicola, dal 10 settembre 2018, la Ristampa R di "Un cadavere imprevisto":

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1181 replies since 1/4/2009
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