Diabolik Forum

Posts written by DK Iudika

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    Dalla pagina Fb della Redazione Astorina (www.facebook.com/DiabolikUfficiale...0527?__tn__=K-R):

    SEMPRE PIÙ A RISCHIO: storia di una storia.

    Il co-soggettisti Michele Iudica e Andrea Pasini ci raccontano come si è sviluppata la storia dell'inedito attualmente in edicola, oggi pubblichiamo la versione di Pasini.
    Data la natura dell’articolo, è necessario che abbiate letto prima l'albo perché non solo certe informazioni si apprezzano solo conoscendo la trama in questione ma, soprattutto, la lettura di questo testo potrebbe rovinarvi i colpi di scena presenti. Quindi se ancora non lo avete letto ma avete intenzione di farlo, NON PROSEGUITE OLTRE LA LETTURA.

    LA VERSIONE DI ANDREA PASINI

    Gli ingredienti nella prima stesura del soggetto che ci ha proposto Michele Iudica c’erano già tutti (anzi, a nostro gusto, ce n’era anche uno di troppo) il problema è che erano suddivisi in tre portate diverse, in nostro compito è stato soprattutto amalgamarli in un’unica portata.

    Infatti inizialmente la storia si articolava in tre momenti distinti:
    1) un primo colpo (ai danni di un boss malavitoso) per cui Eva aveva preso il posto di una cameriera.
    2) Concluso positivamente quel furto, lei e Diabolik si erano messi a studiare un nuovo colpo (ai danni di un imprenditore) e, nel corso della preparazione, avevano assiduamente frequentato (ovviamente con maschere) una trattoria. Qui il proprietario (congiunto di un’antica vittima dei Nostri) aveva riconosciuto il gioiello portato da Eva e si era vendicato avvelenandola lentamente.
    3) Infine, durante il colpo ai danni dell’imprenditore Eva si sentiva male, rischiava di morire, una dottoressa faceva il possibile per salvarla e, quindi, mentre si era in attesa di scoprire se le sue cure erano state risolutrici o meno, Diabolik si sarebbe dedicato alla vendetta.

    Diabolik si metteva a indagare sul malavitoso del primo colpo (ipotizzando che avesse scoperto Eva mentre era a suo servizio e l’avesse avvelenata) e – clamorosa coincidenza (e ingrediente per noi un po’ indigesto) – il boss aveva da poco avvelenato una poliziotta con modalità analoghe a quelle con cui era stata avvelenata Eva. Il Re del Terrore fraintendeva un dialogo carpito e faceva strage del malavitoso e dei suoi uomini.

    Due cose proprio non ci tornavano: da un lato la clamorosa coincidenza, ma anche il fatto che Diabolik non si chiedesse perché il boss, avendo scoperto Eva per tempo, si fosse poi lasciato derubare come se nulla fosse. Per un po’ ci siamo arrovellati inutilmente.
    L’impasse è stata risolta da Roberto Altariva che, coinvolto per caso, ha buttato lì qualcosa tipo: “ma perché non fate che il primo colpo, per qualche motivo che non c’entra con la scoperta di Eva, poi è comunque andato storto?” era l’uovo di Colombo e, da lì, un pezzo alla volta è andato tutto a posto.

    Se il colpo ai danni del boss non era andato in porto, non era più necessario un successivo colpo ai danni di un imprenditore: Eva sarebbe stata male durante un secondo tentativo di derubare il malavitoso. Se il colpo ai danni dell’imprenditore non c’era più, non era più necessario prepararlo e, quindi, saltava anche la trattoria ed Eva sarebbe stata davvero avvelenata mentre era a servizio del boss (solo che non sarebbe stato lui ad avvelenarla). A quel punto anche il problema della coincidenza veniva meno, perché in origine la coincidenza serviva a giustificare l’errore di Diabolik, ma in questa nuova versione l’errore di Diabolik sarebbe stato molto ridimensionato, visto che Eva era stata davvero avvelenata mentre era a servizio lì.

    Insomma, gli ingredienti di Michele, concentrati in un unico piatto, hanno dato vita a una ricetta che ci ha pienamente soddisfatto. Anche se, per arrivarci, abbiamo dovuto rinunciare proprio al ristorante da cui l’avvelenamento di Eva era partito :-)

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    Dalla pagina Fb della Redazione Astorina (www.facebook.com/DiabolikUfficiale/posts/2124441924294776):

    SEMPRE PIÙ A RISCHIO: storia di una storia.

    Il co-soggettisti Michele Iudica e Andrea Pasini ci raccontano come si è sviluppata la storia dell'inedito attualmente in edicola. Oggi pubblichiamo la versione di Iudica.
    Data la natura dell’articolo, è necessario che abbiate letto prima l'albo perché non solo certe informazioni si apprezzano solo conoscendo la trama in questione ma, soprattutto, la lettura di questo testo potrebbe rovinarvi i colpi di scena presenti. Quindi se ancora non lo avete letto ma avete intenzione di farlo, NON PROSEGUITE OLTRE LA LETTURA.

    LA VERSIONE DI MICHELE IUDICA

    Questa storia è nata a tavola: Sara, la mia compagna, mi fa “perché non scrivi una storia dove, durante un colpo, Eva si sente male e il colpo fallisce?”. E io, convinto che volesse andare a parare sulla classica tematica di Eva incinta, ho provato a defilarmi: “se si sente male perché è in dolce attesa non mi interessa pensarci”. E lei: “no, pensavo più a un vecchio nemico che l'ha avvelenata, magari mettendo il veleno nel cibo”. Per un attimo ho pensato di avere le ore contate, ho guardato il piatto, ho guardato Sara (che sorrideva beffarda), ho ripensato alla mia vita... Poi, “scampato alla morte”, ho capito che valeva la pena di ragionare su una storia che partisse da questi presupposti.
    Per prima cosa, ho pensato che la trama avrebbe reso di più se il nemico non fosse derivato da albi passati; ho costruito il colpo in FB, ai danni di Merrill, con il furto del gioiellino che smascherasse Eva e con l'idea che il responsabile dell'avvelenamento fosse un parente della vittima di quel colpo. Ho poi deciso di seguire una mia intuizione, cioè che la storia si soffermasse sulla ricerca del responsabile da parte di Diabolik (infatti il mio titolo provvisorio era “Chi sta uccidendo Eva Kant?”). Per differenziarmi da altre storie di questo tipo apparse in passato, e perché adoro quando Diabolik da sfogo a tutta la sua crudeltà, ho creato un'enorme coincidenza che portava il Re del Terrore a credere che il colpevole fosse un boss e si accorgesse della sua innocenza solo dopo aver sterminato spietatamente tutta la banda: tutta la seconda parte del mio soggetto si reggeva su quella coincidenza e ciò, ai miei occhi, l'ha messo a rischio, proprio perché immaginavo di stare osando un po' troppo.
    Ne è uscito fuori un soggetto lunghissimo (più lungo di quello definitivo) che Gomboli non ha accettato, proprio a causa della coincidenza. Non avevo piani B, come nell'albo di luglio, ma stavolta la provvidenza ha voluto che Andrea Pasini si sia lasciato scappare questa notizia con Roberto Altariva e una sua considerazione abbia salvato in extremis la storia, portando all’eliminazione della coincidenza che non aveva convinto.
    Il lavoro di modifica, da parte di Gomboli e Pasini, quindi, ha mantenuto la mia impalcatura, “semplificando” la prima parte e tagliando e modificando la seconda (c'era tutto un piano di Diabolik per entrare nella villa del boss che non divulgherò perché potrebbe essere utilizzato in futuro, se capiterà occasione).

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    CITAZIONE (Gas75 @ 9/8/2018, 22:53) 
    Non sono d'accordo: secondo me avrebbe invece reso tutto più avvincente.
    A meno che non è d'uso scrivere in didascalia:
    "Attenzione: osservate bene cosa ha scelto Eva, perché quella collana le causerà dei guai!" :D
    Il flashback, insomma, poteva essere semplicemente un collegamento in continuity a come sono entrati in possesso della collana, mica c'era bisogno di dire che quell'oggetto avrebbe smascherato Eva.

    Non ci siamo capiti.
    Se voglio scrivere una storia di carattere "giallo", non posso andare a ripescare un personaggio dal passato senza presentarlo nella storia, almeno a metà di essa. Ma se tu presenti un personaggio a metà storia, in una storia di tipo "giallo", è inevitabile che mandi a ramengo quella che deve essere la sorpresa finale del racconto. Inserire una Terry ("L'erede del tesoro"), tanto per citare un personaggio che potrebbe avercela a morte con Diabolik e, soprattutto, con Eva, avrebbe compromesso il tipo di racconto che volevo scrivere.
    L'idea era anche una sorta di "sfida" verso il lettore appassionato: ti faccio vedere un colpo iniziale con un gioiellino che, inevitabilmente, comprometterà l'identità di Eva e te lo inserisco in modo che tu (lettore) capisca che quel gioiello causerà qualcosa. Spetta poi a te (sempre lettore) capire quale tra i personaggi presentati nella storia possa avere riconosciuto Eva e la possa aver avvelenata.
    Con queste premesse e con quello che volevo raccontare, un personaggio dal passato non ci azzeccava niente.
    Se avessi voluto raccontare un altro tipo di storia, poteva andare anche bene, ma non QUESTO tipo di storia.
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    È una scelta ponderata e ben precisa. Nel Dietro le Quinte specificherò meglio, ma l'identità dell'avvelenatore di Eva e il fatto che la sua identità fosse ricollegabile all'inedito colpo iniziale è volutamente questa perché non volevo narrare un semplice avvelenamento di Eva, ma, soprattutto, la ricerca di Diabolik del responsabile.
    Riprendere un personaggio dal passato avrebbe indebolito troppo la parte "gialla" della storia.
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    CITAZIONE (MikiMozgus @ 1/8/2018, 21:07) 
    Perché non ricordavo Bertran!
    Ora che lo dici, è chiaro che sarebbe giusto inserirli entrambi in qualche storia lì ambientata, anche per continuità narrativa!
    Mentre su Al Bennett, su cui mi prendete in giro, mi spiego: io parlavo di un eventuale sequel su Ginko e la sua giovinezza, ossia la parte di storia in cui da ispettore viene incaricato di dare la caccia a Diabolik, dopo averlo incrociato.
    Così come nel precedente albo (Ginko prima di di Diabolik) viene citato un criminologo che apparve in un albo mensile di fine anni '80 ( o inizio '90, non ricordo), sarebbe giusto citare altrettanto espressamente questo Bennet, che è un collega con cui l'ispettore dice di aver collaborato diverse volte... tutto qui. Coerenza narrativa :)

    Moz-

    A parte gli scherzi, su Al Bennet posso darti anche ragione, nel senso che in una ipotetica avventura di Ginko dedicata al suo passato, quel personaggio nominato in "La miniera di diamanti", così come Colby il criminologo, può trovare un suo spazio narrativo più o meno importante.
    Diverso, invece, il discorso di Lorenzo. La sua ragione di essere in quella storia te l'ha spiegata bene Neogrigio, così come quella di Bertran in "Ritorno all'isola di King". Aprire nuovi filoni narrativi, inventando sette o gruppi di Triadi, non servirebbe a nulla. Almeno, non servirebbe a nulla aprire questi filoni utilizzando il personaggio di Lorenzo.
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    Tranquillo, Moz. Pasini mi ha detto che sta scrivendo una storia insieme a Roberto Altariva, dove finalmente si farà luce su Lorenzo e il suo medaglione. Posso anticiparti solo che farà una comparsata Al Bennett, per una parte ambientata nel passato, mentre non ci sarà spazio per Bertran.
    Posso aggiungere anche che un ruolo importantissimo, ma non mi hanno detto in che modo, lo avrà il parrucchiere che viene citato in "Un uomo violento", che vive in Beglait e non è chi dice di essere... Che sia il misterioso capo nominato in "In fondo al tunnel"?

    :) :D :P ;)
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    Diabolik Inedito
    L'ULTIMA FUGA
    Anno LVII



    57-10r57-10f



    N° 10
    Data uscita: 01/10/2018
    Pagine: 120

    Soggetto: M. Gomboli - T. Faraci
    Sceneggiatura: T. Faraci
    Disegni: A. M. Ricci - M. Ricci
    Copertina: M. Buffagni



    La nera Jaguar corre veloce nella notte, incrocia una volante della polizia, parte l’inseguimento. Che si concluderà con la volante distrutta e la Jaguar in fuga. Sembrerebbe una scena già vista... ma non è così.


    Edited by DK Iudika - 18/12/2018, 09:19
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    CITAZIONE (MikiMozgus @ 2/8/2018, 19:49) 
    SUL CIONDOLO
    vero, concordo sulla differenza dei punti di vista, ma ad esempio sapete che proprio non ci avevo pensato a un possibile collegamento tra Cross e Merril? Cioè, durante la lettura, non mi è saltato in mente di pensare alla cosa... Non sarebbe stato meglio rendere Greta un uomo, braccio destro di Cross, e far dire durante il racconto del flashback che Merril aveva un figlio poi andato via all'estero? Allora forse avrebbe funzionato di più, insinuando qualche dubbio nel lettore... :)

    Nel flashback del colpo, viene detto chiaramente che i figli di Merrill sono all'estero.

    Interverrò, comunque, dopo la pubblicazione del mio Dietro le Quinte, ora leggo con interesse i vostri commenti. ;)
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    CITAZIONE (dema06 @ 30/7/2018, 09:15) 
    Per quanto riguarda il grande diabolik sei stato molto chiaro! In generale per le storie principali...mi interessa più il giallo e il mistero..che poi mi vuoi dire quale titolo di colpi complessi o azione...meglio è 😉

    Se ti piace più il giallo e il mistero, ti consiglio caldamente episodi come quello attualmente in edicola (ancora per poco, in realtà, "La prova decisiva"). Quindi puoi sicuramente procurarti "Scritto nel sangue" (gennaio 2015), "Uno dei tre" (agosto 2015), "Complesso di colpa" (gennaio 2016), "La mano del morto" (ottobre 2016), "La chiave del mistero" (dicembre 2016), "Una morte scomoda" (febbraio 2017), "Caccia all'assassino" (giugno 2017), "Nessuno è innocente" (novembre 2017), "La prova decisiva" (luglio 2018).
    Mentre, per i numeri con maggior componente action, ti consiglierei "Tutto da rifare" (maggio 2015), "Sotto assedio" (giugno 2015), "Sangue sul fiume" (novembre 2015), "A mani nude" (febbraio 2016), "Come una pantera" (settembre 2016), "Due piani infallibili" (novembre 2016), "L'ora della verità" (ottobre 2017), "Sulle tracce di Eva" (dicembre 2017).
    Per la tematica "colpo complesso" (benché qualche colpo complesso ci sia in episodi già menzionati) se ti procuri "Il bracciale perduto" (aprile 2015), vai sul sicuro. Poi ti consiglierei "Ho ucciso Eva Kant" (ottobre 2015), comunque, fossi in te, cercherei di procurarmi più numeri possibili, anche tra quelli non menzionati, oltre che, naturalmente, comprarli di volta in volta in edicola.
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    CITAZIONE (dema06 @ 30/7/2018, 01:28) 
    ciao, piacere Luca...sono nuovo e vorrei iniziare a leggere in ordine cronologico i migliori fumetti di diabolik...ho letto i vari commenti di questa discussione e gli albi chiave. Visto che sono stati scritti anni fà...ci sarebbe qualche altra lista aggiornata?

    Chiudo scusa se c'è e non l'ho vista...

    Inoltre del grande diabolik...vanno letti in uno specifico ordine...o prima o dopo con alcune storie della serie principale?

    Ciao, Luca. Benvenuto.
    In linea di massima, la lista e i titoli degli albi già consigliati, vanno più che bene. Per quanto riguarda gli episodi usciti in questi ultimi tre/quattro anni, dipende un po' dal tipo di trama che ti piace ritrovare in una storia Diabolika, se preferisci il giallo, il mistero o l'azione, il colpo complesso o episodi in cui vi è un personaggio con una caratterizzazione particolare. Insomma, molto dipende da ciò che ti piace maggiormente.
    Questione GDK. Per gli estivi non c'è alcun problema, nel senso che si tratta o di storie pienamente fruibili ("Un tesoro rosso sangue", "Eva morirà tra sessanta secondi", "Quindici minuti per morire", "Un killer per Ginko", "L'uomo che non conosceva Diabolik" e quello attualmente in edicola, "Il sangue del nemico") oppure hanno dei rimandi ad episodi della serie classica già apparsi in edicola, ma che possono essere letti nell'ordine che si preferisce, eccetto poche eccezioni (esempio, prima di leggere "Il ritorno di Gustavo Garian", andrebbe letto "Il nemico ritrovato" o prima di leggere "Il tradimento di Bettina" andrebbe letto "La vendetta ha la memoria lunga").
    Per i GDK primaverili, invece, consiglio sempre la lettura di "Diabolik, chi sei?" prima di cominciare a leggerli e poi andrei nell'ordine dell'uscita in edicola, almeno fino al 2009 ("Io sono Diabolik").
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    CITAZIONE (MikiMozgus @ 24/7/2018, 13:30) 
    se qualcuno deve essere ucciso, Dabiolik deve ucciderlo e basta :)

    Su questo punto, sono perfettamente d'accordo con te.
    Comunque, per quanto riguarda Donata, è palese che Diabolik sia andato lì per ucciderla. Se lei non avesse sparato, Lui l'avrebbe uccisa comunque.
    Il suo tentativo di difesa, lo vedo più come un ulteriore tentativo di creare suspense, da parte di Luciana Giussani, autrice della sceneggiatura, che di far credere che si sia trattata di "legittima difesa". La costruzione della scena stessa (da Tavola 100 a Tavola 104) "dice" quanto appena espresso.
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    CITAZIONE (Neogrigio @ 24/7/2018, 11:39) 
    Ma, ripeto, non buttiamola su Martinelli sì/Martinelli no e soprattutto non inventiamoci una contrapposizione fra la sua gestione e quella attuale: attribuire dei meriti all'una non li toglie all'altra e viceversa. La mia intenzione era di analizzare come si colloca quel periodo nell'interezza della storia di Diabolik.

    Nessuno la deve buttare su eventuali contrapposizioni tra i due, anche perché (parere mio) si tratta dei due autori che si avvicinano più di tutti gli altri allo stile delle sorelle Giussani, per quanto riguarda l'accoppiata soggetto (Mario Gomboli) - sceneggiatura (Patricia Martinelli).
    Insieme hanno scritto alcuni dei capitoli più importanti e interessanti del maledetto criminale e, se uno va a riguardare le annate in generale, quando c'è un numero firmato Gomboli-Martinelli, è sempre un numero che spicca sugli altri, per un motivo o per un altro (rispetto, ad esempio, a Ferrario-Martinelli o Corbetta-Martinelli). Mi hanno dato l'impressione di aver sempre (o quasi sempre) lavorato benissimo insieme.

    Tornando al "buonismo", dal 1992 (anno in cui la Martinelli diventa Direttore Responsabile) "5 diamanti unici" al 2000 (anno in cui lascia la Direzione) "Il seme del dubbio", vanno considerati i seguenti numeri: "Giustiziato!" (Ginko si dichiara contrario alla pena di morte), "Orrendo mercato" (Diabolik si muove per riconoscenza), "Mafia", "Violenza carnale" (Diabolik libera Ginko e rimanda il suo colpo quando viene a sapere che Altea è stata violentata), "Maschere insanguinate" (l'episodio della maschera lasciata al capo tribù), "Eroina per Ginko" (Diabolik non permette che Ginko venga trovato nello stato in cui viene gettato dalla vendetta di Katia), "Nel cappio dell'usura" (commenti su usurai e vittime), "Schema D", "La morte dolce" (tema dell'eutanasia), "L'isola dei veleni", "La luce del male", "In nome della giustizia", "Mercanti di schiavi", "Gli occhi di Sushima" e "Una partita per la vita". A questi, per alcune piccolissime sfaccettature, vanno aggiunti "Presagio di un delitto" (una delle storie più "dure " del periodo, se non per la morte della veggente perché prova a sparare a Diabolik, ma tanto l'avrebbe uccisa ugualmente, questo è chiarissimo), "A tu per tu con l'avversario" (il personaggio di Alicia), "Voci rubate" e "Dieci zaffiri stellati" (Diabolik non uccide la donna che tenta di fregarlo, ma si limita a tramortirla).
    Di tutti questi albi citati, gli unici che presentano dialoghi maggiormente moralistici "slegati dal contesto" sono "Nel cappio dell'usura" e "In nome della giustizia" ("Giustiziato!", "La morte dolce" e "Mercanti di schiavi" hanno sfaccettature diverse).
    Senza dimenticare, però, che in tutto questo sono uscite in edicola anche storie come la maggior parte dei numeri del 1993 (da "Scontro frontale" a "Origine di una strage"), come "Magia nera", "Il morso del serpente", "Gioco perverso", "Caccia all'uomo", "Una voce dall'aldilà", "La morte bussa due volte", "Violenza nel metrò", "Capo d'accusa: omicidio", "La prigione dei dannati", "Quattro allegri diavoletti", "Strategia di una vendetta", "Perduti!", "La corte dei miracoli" e altre che non hanno nulla di buonista o come "Altea ti ucciderò!" (che si può considerare sbagliata quanto si vuole per i motivi discussi nel Topic apposito, ma che presenta un Diabolik disperato e crudele come non lo si sarebbe più visto).

    Quindi, secondo me, la tendenza a giudicare il periodo degli anni '90 come un periodo "buonista" è sostanzialmente sbagliata. Più giusto analizzarla come un'evoluzione (bella o brutta che sia) che, sotto alcuni aspetti, è la stessa evoluzione che ha vissuto gran parte della società italiana dopo la dissoluzione dell'URSS, con tutte le conseguenze (politiche e sociali) del caso.
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    Molto prima di "Giochi di prestigio", la coppia ha cominciato ad ammorbidirsi (durante alcune mie ricerche filologiche relative ad alcuni lavori fatti per il Club, i famosi volumi sui trucchi di Diabolik, ho posto come numero simbolo del cambiamento di percezione l'albo "Un amore nuovo", che è del 1974).
    L'argomento è interessantissimo, così come la discussione che ne è uscita fuori, parteciperò più tardi perché ora ho da fare. Volevo solo dire due cose velocissime:
    1. Bravo Neogrigio, bell'idea, a volte, ma solo a volte, sei utile anche tu :P :D ;)
    2. Ho sempre avuto l'impressione (impressione, sia chiaro) che le storie degli anni '90 siano state un po' bistrattate perché ai lettori/fan che cominciarono a operare sul web a fine anni '90 inizio anni 2000, stava sulle scatole la Martinelli. Gomboli partecipava alla Diabolika List, Faraci interveniva sui primi Forum... la Martinelli non faceva entrare in Redazione nemmeno il più accanito dei fan.
    Quindi, ci sta che alcuni comportamenti l'abbiano resa "antipatica" e per questo non le si è perdonato nulla.
    Ma, come detto giustamente da Neogrigio, il post non deve essere una gara Martinelli - Gomboli (anche perché so che, in linea di massima, i due hanno sempre avuto un bellissimo rapporto professionale, oltre che umano). La mia è volutamente una provocazione ;) .
    A dopo.
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    CITAZIONE (Ivan Pandozzi2 @ 23/7/2018, 00:31) 
    Se non è cambiato nulla,Gianna ritornerà nel Grande Diabolik della prossima estate?

    Si. Tornerà nel GDK estivo del 2019.
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    CITAZIONE (Neogrigio @ 23/7/2018, 09:53) 
    Rileggendo la discussione su Professione ladra mi sono imbattuto nell'ennesimo riferimento al presunto buonismo radical chic del Diabolik a cavallo fra i '90 e i 2000.
    Proviamo a verificare questo luogo comune? Quali sarebbero tutte queste storie così intrise di morale da salotto di cui spesso si parla?
    Perché a me sembra che, al limite, ci sia una maggior frequenza di episodi drammatici. Ma non trovo buonisti o stucchevoli albi come La morte dolce o Violenza carnale. Uno degli esempi classici che viene spesso portato è Una partita della vita: secondo me quello è solo un episodio poco riuscito, a prescindere dal fatto che Diabolik - mentre comunque si dedica al suo colpo, mica lo fa così aggratisse - agisca in favore dei giovani calciatori.
    Insomma, mi fate un elenco esaustivo di tutte queste storie così fastidiosamente moraliste?
    Perché secondo me, ad essere larghi, mettiamo insieme quattro o cinque titoli. Che mi sembrano francamente pochini per etichettare così circa un decennio di pubblicazioni.
    No, eh, perché io sono uno che in Holly e Benji ha sempre detestato il protagonista e il suo piglio da Azione Cattolica, sarei stato il primo a storcere il naso se effettivamente avessi rintracciato queste caratteristiche nel fumetto :)

    Sono d'accordo con te, nel senso che non trovo una svolta radical chic da parte del personaggio o buonista. Semmai trovo una evoluzione (marcata e differente) rispetto ai decenni precedenti da parte dei protagonisti della saga.
    Per dire, Ginko non è più disposto a morire pur di vedere la testa di Diabolik sotto la ghigliottina (anzi, scopriamo che Ginko è contrario alla pena di morte, anche per Diabolik); Diabolik rispetta il suo avversario e non lascerebbe mai che questi subisca l'onta del disonore e non lascerebbe mai che Altea, provata da una esperienza tragica e drammatica, debba affrontare da sola il trauma di ciò che ha subito. Questi sono solo due o tre esempi.
    Se analizziamo le annate degli anni '90 (partendo quindi da "Uno spregevole omicidio") ci accorgiamo che tutti gli episodi considerati "a rischio buonismo" hanno al loro interno elementi puramente diaboliki e quel comportamento (a torto ritenuto buonista) non è altro che la caratterizzazione del personaggio o dei personaggi.
    Se qualcuno considera buonista "Un pazzo sul set" perché Diabolik piange per Eva, secondo me, non ha capito un cavolo della caratterizzazione di Diabolik e del suo rapporto con Eva; se qualcuno considera buonista "Violenza carnale" o "Eroina per Ginko", secondo me, non ha capito un cavolo del rapporto, complesso, contraddittorio, ricco di sfumature e sfaccettature, tra Diabolik e Ginko; se qualcuno considera buonista "Schema D" (che è un episodio che NON mi piace), probabilmente, non ha mai letto episodi come "Il pugnale cinese", "Angoscia", "Tragico rapimento", "Le ombre del passato" (tutte storie degli anni '60-'70); se qualcuno considera buonista (o, ancor peggio) eccessivamente politica "La morte dolce" (perché "L'Unità", a quel tempo giornale del Partito dei Democratici di Sinistra, dedicò una pagina intera alla storia scrivendo anche i fumetti possono scrivere qualcosa di intelligente), probabilmente non ha mai letto "Marchio di fuoco" o episodi ambientati in regimi reazionari negli anni '70.
    Insomma, per farla breve, ciò che accade negli anni '90 è una evoluzione (politica, sociale, culturale) di ciò che è accaduto al personaggio nei decenni precedenti. Quindi, piuttosto che definire quelle storie "buoniste", sarebbe più opportuno e corretto definirle "storie che non mi piacciono" (per inciso, a me piacciono eccome).
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