Diabolik Forum

Posts written by andrea pasini

  1. .
    CITAZIONE (Giovanni P @ 13/8/2020, 23:22) 
    Ora la storia Principale e’ come una qualunque mensile

    Fermo restando che i gusti personali non si discutono, è però vero che i dati oggettivi sono dati oggettivi.
    Dire che nel nuovo GDK la storia principale è come una qualunque del mensile non corrisponde al vero.
    Un inedito mensile ha una media di 2,5 vignette a tavola per 119 tavole, vengono fuori 300 vignette scarse.
    La storia principale del nuovo GDK ha una media di 4,5 vignette a tavola per 128 tavole, vengono fiori più di 570 vignette. Questo fa sì che il GDK sia ancora, abbondantemente, una narrazione di più ampio respiro rispetto all'inedito mensile.

    Quindi, legittimo che non ti piaccia la nuova formula, legittimo che tu consideri riempitivi, senza capo né coda, storie che in redazione vengono invece trattate con estrema cura. Sei invece del tutto fuori strada quando dici che quanto raccontato in un nuovo GDK si potrebbe anche raccontare in un albo della serie mensile. Non è così.
  2. .
    Al momento non è in previsione alcun ritorno di personaggi "storici", anzi recentemente un collaboratore ha proposto un soggetto con un ritorno "importante" e Gomboli non lo ha preso in considerazione perché essendo tornata Gianna lo scorso anno e Valentino questo, non vuole inflazionare il mercato :-)
    Al momento in lavorazione però un ritorno c'è, solo che è di personaggio apparso per la prima volta molto di recente.

    Quanto alle gemelline di "Un'eredita misteriosa" sono molto simpatiche e, in effetti, potrebbero anche tornare, con la mia socia ci abbiamo fatto anche un pensierino tempo fa, ma ancora non ci è venuta in mente la storia giusta e, comunque, come dicevo, i ritorni vengono gestiti abbastanza col contagocce.
  3. .
    CITAZIONE (MikiMoz @ 20/4/2020, 11:42) 
    Però se invece pensate bene, cioè storie che effettivamente necessitano di tante pagine, perché no? Per me potrebbero variare la formula in base a quel che devono raccontare...

    Da autore non potrei che esserne felice, una delle cose che mi piacciono dei Magnum è poter re-inserire qualche tavola impietosamente tagliata per far stare la storia nelle 120 canoniche (ci sono appena arrivate le 6 tavole inedite che inseriremo in "Sulle tracce di Eva" nel prossimo Magnum e sono molto contento), ma proprio per lo stesso motivo per cui, con l'inizio della sua gestione, Gomboli impose per la serie regolare le 120 tavole standard, anche i GDK necessitano di una standardizzazione in vista di possibili riutilizzi fuori dalla collana (e quindi le storie a lunghezza variabile ce le sogniamo, ma del resto siamo professionisti, far quadrare bene i conti fa parte del mestiere).

    A questo proposito vi svelerò un piccolo segreto: la nuova formula del GDK è, per chi la scrive, un po' più onerosa di quel che può apparire a priva vista. Perché non si tratta di scrivere una storia di 128 tavole che, al loro interno, come vengono vengono. Per noi sceneggiatori si tratta invece di scrivere due parti distinte da 64 tavole che, assieme, formano un'unica storia da 128. Fateci caso, sia "Gianna" che "Valentino" sono state scritte facendo finta che la storia a tavola 64 finisse con un bel “continua al prossimo numero" e avendo cura che le tavole 1 e 65 possano ospitare, alla bisogna, un titolino in alto all'interno della prima vignetta.
    Questo non perché ci sia già l’idea di seriarizzarle in un collaterale o altro, ma solo perché non si sa mai e più un formato è duttile o scalabile, più potrà essere riusato un domani.

    Figuratevi se, con questi presupposti, ci sarà la possibilità di rendere variabile la lunghezza delle storie ;)
  4. .
    Ciao, lieto che la storia ti sia piaciuta. Venendo ai tuoi dubbi:

    CITAZIONE (Zàrathustra @ 31/3/2020, 19:10) 
    Il modo di dire forse si usa da qualche parte in Italia ma non a Roma, ed è pure cacofonico: "di che cifre stiamo parlando?", "dalle centinaia di migliaia di euro...". Non so da voi ma a casa mia si dice "di centinaia".

    Qui forse hai frainteso il dialogo, magari distratto dai puntini di sospensione usati per rendere il parlato incerto del pentothalizzato. Lo scambio di battute completo è:

    Diabolik – Di che cifre stiamo parlando?
    Simone – Dalle centinaia di migliaia di euro... a qualche milione per ogni transazione...

    Quel "dalle" fa quindi parte di una coppia di preposizioni del tipo "da... a..." per dire che le cifre di cui stiamo parlando possono andare da qualche centinaio di euro a qualche milione per ogni transazione, il tuo "di" sarebbe fuori posto ;)

    CITAZIONE
    L'errore grammaticale è il primo da quando leggo Diabolik! Tavola 41, Eva dice "pensate che qualcuno gli copra le spalle?", riferendosi agli strozzini, plurale!

    Qui non sono sicurissimo di aver capito. Mi pare che tu stia contestando l'uso del "gli" al plurale, usato al posto di "a loro". Ho inteso bene?
    Perché se così fosse, l'uso del gli come dativo plurale, quando si tratta di uno scritto informale o del parlato (e in questo caso si tratta del dialogo tra due personaggi) è ammesso da molto tempo. Come testimonia il vocabolario della Treccani (qui) che porta come esempio una frase del Manzoni: «Chi si cura di costoro a Milano? Chi gli darebbe retta?»

    Se invece ho frainteso il tuo dubbio, mi scuso e ti prego di spiegarmelo meglio.
  5. .
    CITAZIONE (AL_Styles @ 12/3/2020, 08:22) 
    Questo è il primo albo che leggo dopo molti anni

    Bentornato tra i nostri lettori!

    E sono molto contento che la nostra storia ti sia piaciuta (sai che responsabilità se riprendevi in mano Diabolik dopo tanto tempo, leggevi una nostra storia che non ti piaceva e decidevi di lasciar perdere?! ;) )
  6. .
    CITAZIONE (Neogrigio @ 12/3/2020, 15:02) 
    rimuginavo da un paio d'anni su una storia che aveva la stessa identica idea di base.

    Come ogni autore sa bene, lasciare riposare troppo le idee è pericoloso. Prima o poi la stessa idea viene sicuramente anche a qualcun altro :D

    CITAZIONE
    Che Matteo che si gode il riscatto su una spiaggia lo trovo bizzarro, mi sarei aspettato una vendetta dei nostri.

    Da lettore, io ho dato per scontato che lui, passando l'informazione a Eva, l'abbia barattata con una promessa d'impunità. E qualora anche non l'avesse esplicitamente barattata, io penso che l'etica diabolika gli imponga di NON vendicarsi. Diabolik era sostanzialmente spacciato, visto che in un modo o nell'altro, via Bolt o via Ginko, sarebbe finito sulla ghigliottina. Matteo, sua sponte, ha dato a Eva gli strumenti per salvarlo e non era tenuto a farlo, anzi. Il fatto che sia stato Matteo a metterlo in pericolo secondo me va a pari col fatto che lo abbia salvato. Diabolik NON gli sarà riconoscente, ma al contempo non cercherà di vendicarsi e di ucciderlo perché gli ha fatto un danno e poi ha rimediato.


    My two cents.

    Mi devo scusare con te per non averti mai risposto a una domanda musicale in altro thread (che per altro scopersi settimane dopo perché sono una capra). Purtroppo da anni ascolto solo musica vecchia (e molta meno di quanto l'immagine che ho di me, vorrebbe) comunque mi sono segnato Fontaines DC e Palais Ideal e, prima o poi, gli darò una chance!
  7. .
    È necessario che io metta sotto spoiler tutte le mie risposte.

    CITAZIONE
    Però, correggimi se sbaglio, io ho sempre avuto l'impressione che Diabolik non abbia un'informazione se non la ha anche il lettore.

    In linea di principio è buona cosa, ma non è che bisogna essere così fiscali. Se anche il lettore lo viene a sapere dopo Diabolik, l'importante è che alla fine sia possibile per il lettore ricostruire la dinamica degli eventi.

    CITAZIONE
    Siccome anch'io mi trovo perfettamente d'accordo con l'ultimo passaggio, il paio di battute a cui fai riferimento mi è parso messo lì senza un vero motivo: sì è menzionata la questione razziale senza che questa fosse in alcun modo rilevante ai fini della storia. Proprio per rendere irrilevante quell'aspetto avrei trovato più calzante che venisse presentato Alfonso come un uomo di colore senza l'inserimento di quelle frasi. Se le si mette mi aspetto che la tematica venga sviluppata e non buttata lì per poi lasciarla cadere.

    Posizione legittima la tua, in realtà noi quelle frasi le abbiamo messe per un’altra ragione, quella di caratterizzare maggiormente come stronzi gli assalitori di Diabolik/Alfonso e quindi di massacrarli, di lì a poco, con maggiore soddisfazione :-)

    CITAZIONE
    Tieni conto che le considerazioni che faccio partono sempre dal presupposto che la struttura di Diabolik, nel bene e nel male, è sempre stata piuttosto rigida: quando qualche aspetto differisce dallo standard al lettore abituale balza inevitabilmente all'occhio e risulta in qualche modo stridente, quando magari la stessa scelta narrativa in un contesto differente la si troverebbe perfettamente efficace.

    Questo è verissimo, nella serie se c’è un uomo particolarmente grasso o con qualche altra caratteristica “non standard” la cosa, prima o poi, avrà una rilevanza per la trama. Ma proprio per questo già la sola presenza di un personaggio non caucasico dovrebbe innescare nel lettore l’aspettativa che questa sua caratteristica sarà rilevante, indipendentemente dal fatto che gli vengano o no rivolte minacce razziste a un certo punto (è chiaro, le minacce rincarano la dose).
    La nostra idea è stata proprio quella di deludere questa aspettativa, ossia per affermare l'assoluta normalità di un cittadino clervillese come Alfonso, abbiamo giocato di omissione, trasgredendo una consuetudine della scrittura della serie e decidendo consapevolmente di non rendere rilevante ai fini della trama il colore della sua pelle (e, conseguentemente, anche le minacce razziste degli scagnozzi del Legionario).
    Insomma, la nostra scelta può aver reso la storia meno avvincente (magari in minima parte, ma un po’ con te lo ha resa), però è stata una scelta e non una trascuratezza.

    (mentre il far prendere con eccessiva leggerezza ad Alfonso il posto del poliziotto quella sì, è stata una trascuratezza ;) )
  8. .
    Sono contento che ti sia piaciuta e ci tengo a rispondere alle tue critiche (per altro sempre bene accette). Le prime due vanno per forza sotto spoiler

    Su Alfonso che prende il posto dell'ispettore hai ragione. Siamo stati un po' trascurati e, se potessi tornare indietro, è l'unica cosa che cambierei. Ridurrei il numero delle, pur poche, battute che ha nei panni di poliziotto e farei il possibile per rendere la cosa un po' meno incredibile di com'è adesso. È vero che, col tempo, c'è stata una "democratizzazione" dell'uso delle maschere e ormai non solo diamo per scontato che Ginko possa prendere il posto di chiunque o quasi, ma è assodato che anche Altea può farlo. Ciò detto, in questo caso io per primo come co-soggettista e come co-sceneggiatore l'ho fatta troppo facile (e mi dispiace).

    Invece sul fatto che Diabolik sia stato un pollo a farsi beccare non sono d'accordo (non sei il primo che se ne lamenta). È vero che il pubblico di Diabolik è abituato che gli si spieghi sempre tutto bene bene, ma quando lo spazio è tiranno (come in questo caso) noi tendiamo a spiegare i presupposti e poi le conclusioni, se uno vuole, le tira da sé. E in questo caso le conclusioni dovevano essere che Diabolik è stato vittima di un colossale (e imprevedibile) colpo di sfiga.
    La storia ci dice che uno della Target, incontrando un cliente fuori dall'ufficio deve fare finta di non conoscerlo, quindi un semplice incontro fortuito non avrebbe messo in difficoltà Diabolik, inoltre possiamo ipotizzare che Diabolik abbia messo sotto controllo i telefoni della Target, quindi se il conte Sauer (o qualcun altro degli impersonati da Diabolik ed Eva) avesse chiamato per fissare un appuntamento i Nostri lo avrebbero saputo e avrebbero concluso il colpo prima, rinunciando a una fetta del bottino ma non correndo rischi. Possiamo anche dare per certo che Diabolik abbia verificato, prima di presentarsi nei suoi panni, che il conte in quel periodo non avesse bisogno di contanti e, in effetti, non ne aveva bisogno. Ma visto che la sfiga ci vede benissimo che cosa è successo? È successo che, per combinazione, proprio quel pomeriggio il conte ha perso una consistente cifra al gioco, normalmente avrebbe telefonato l'indomani (quindi non causando pericolo a Diabolik) ma, per combinazione, quella sera a una festa ha incontrato Simone, saltando quindi un passaggio e bruciando così la copertura di Diabolik. Secondo me, ci sta che Diabolik non lo potesse prevedere.


    La terza questione, invece, penso si possa trattare fuori spoiler. Tu dici:

    CITAZIONE
    Meno centrato, forse, il riferimento alle tristi questioni di razzismo che attanagliano la società odierna, buttato lì in maniera un po' troppo didascalica.

    E io non capisco che cosa non ti sia piaciuto. Ossia, avresti preferito che la storia fosse più centrata sul razzismo? Oppure il contrario, avresti preferito che Alfonso fosse bianco e ciao? Magari avresti preferito o l'una o l'altra ipotesi ma non così com'è, né carne e né pesce :)

    Noi, in realtà, (e parlo anche a nome della socia) siamo molto soddisfatti della misura con cui il tema razziale (non) è affrontato dall'albo. Certo, avremmo potuto fare una storia di quelle in cui l'argomento sociale è centrale nella trama (e non ci sarebbe stato nulla di male) ma in questo caso abbiamo preferito evitarlo e scrivere una storia con un co-protagonista dalla pelle scura in cui il fatto che il co-protagonista ha la pelle scura non è rilevante ai fini della trama. Se si omette un paio di battute dette da un personaggio tra tavola 19 e 21, battute del tutto accessorie rispetto anche a quella stessa scena, il personaggio di Alfonso avrebbe potuto essere bianco e non sarebbe cambiato nulla.
    Personalmente questo lo trovo uno dei punti di forza della storia, quella di presentare un personaggio "di colore" che, in realtà (anche ai fini della storia stessa), non è importante di quale colore sia. Perché è così che dovrebbe essere sempre il colore della pelle: irrilevante :)

    E chissà il comico archivio come la prenderà quando (tra un po' visto che lui legge gli albi sempre molto in ritardo) si renderà conto che il film che si era fatto non ha (come spesso gli accade) alcuna aderenza con la realtà ;)
  9. .
    CITAZIONE (Giorgio Spartà @ 9/12/2019, 20:18) 
    Scusate, qualcuno mi potrebbe postare qualche retro copertina, dove ce dorian???
    Ne cercavo una vecchia in cui e vestito da cameriere

    Ciao Giorgio, ho grosse difficoltà a capire quello che chiedi.

    Chi intendi per "dorian"?
    Forse Walter Dorian, ossia Diabolik prima di perdere questa doppia identità nel numero 3 della serie?
    Di retri copertina dedicati a Walter Dorian con questo nome non ne esistono, ne esistono parecchi dedicati a Diabolik ma nessuno (a mia memoria) con lui vestito da cameriere. In realtà non ricordo neanche altri camerieri usati per la quarta di copertina che non siano Diabolik, ma nel forum ci sono persone dalla memoria molto più lunga della mia.

    L'unico simil-cameriere che ricordi in una retro è il maggiordomo Lodovico, nel numero 19 del 1971 (n.199 delle ristampe), ma non si tratta né di Diabolik né di Dorian.

    10-19r
  10. .
    CITAZIONE
    Sì ma com'è che da un paio di anni a questa parte... praticamente TUTTI gli albi inediti usano questo espediente?

    Semplicemente è successo che a un certo punto qualcuno "ci ha provato" (il primo potrebbe essere stato proprio Roberto Altariva, non siamo certissimi di quale sia stata la prima storia a usarlo) l'espediente ha passato indenne la revisione così anche tutti gli altri sceneggiatori hanno scoperto che si poteva fare :)

    E visto che si tratta di un espediente dalle molteplici potenzialità, è stato da subito molto usato.
  11. .
    CITAZIONE (MikiMoz @ 3/12/2019, 14:05) 
    ormai pare ci sia un abuso (peraltro fuori tempo massimo rispetto ad altri fumetti, specie esteri) di frasi fuori campo usate come didascalie, per cambiare scena. Una o due volte ok, ma insomma spesso è un espediente che perde d'effetto.

    Molte volte non è una questione d'effetto, ma di necessità. Da sceneggiatore ti assicuro che questo tipo di transizione permette spesso di risparmiare vignette (una per ogni stacco, ma qualche volta anche due). Una storia un po' compressa come questa, sarebbe risultata ancora più compressa se questo espediente si fosse usato con eccessiva parsimonia ;)
  12. .
    CITAZIONE (Loribi1992 @ 10/6/2019, 02:03) 
    E poi son veramente arrabbiato che aumenterà di prezzo!! Cazzo non potremo arrivare a 4 euro ad albo considerato che è bianco e nero con 120 pagine piccole!

    In Italia i fumetti costano tradizionalmente pochissimo (confrontati, per esempio, con mercati come quello statunitense o francese) e questo a causa delle tirature enormi che i fumetti popolari avevano negli anni '60 e '70 e della decisione di alcuni editori che, per anni, hanno assorbito loro gli aumenti di costo di manodopera e materie prime, riducendo progressivamente i margini di guadagno (grazie alle suddette tirature pazzesche di cui sopra) per altro, tirandosi dietro non poche critiche dagli altri editori visto che i loro fumetti costavano "troppo poco".

    La situazione negli anni è cambiata e quindi anche la politica dei prezzi di chi pubblica fumetti da edicola è cambiata conseguentemente. Per dire l'inedito di Alan Ford costa già da tempo 4 euro (e sono anche quelle 120 pagine piccole in bianco e nero, uguali uguali) e per le loro economie di scala penso che sia un prezzo più che corretto.
  13. .
    Neogrigio hai ragione, ci è scappata la mano. Sarebbe bastato dire "ne ho un altro paio a casa, dovrei averli lasciati sul tavolo in cucina". Nostra culpa :-/

    MikiMoz sui gatti ci ha visto giusto 31/10/14 avevamo pochissime tavole in cui mostrare il vero Marco e dovevamo caratterizzarlo in modo netto, farlo gattaro ci è parso una buona soluzione.
    I rapinatori lo hanno studiato bene, pensavano di avere a che fare con un tenero amante di gattini e invece si sono ritrovati quella pantera di Diabolik
  14. .
    CITAZIONE (MikiMoz @ 29/4/2019, 20:27) 
    Non ho idea a quale pubblico intendono rivolgersi,

    Io, tempo fa, un'idea avevo provato a dartela :P

    CITAZIONE
    Secondo me, il primo pubblico di riferimento [...] è il lettore occasionale da ombrellone, che conosce Diabolik ma non lo segue. Per esempio quelli (e sono tanti, anche se forse meno di un tempo) che ci comprano solo in giugno, luglio e agosto (o che ci comperano se devono prendere il treno).
    In secondo luogo, un altro segmento che potrebbe essere interessato sono gli acquirenti delle ristampe (in questo caso, specie della "R"). Lettori arrivati a Diabolik relativamente da poco, che lo seguono ma a cui manca il pregresso. Magari hanno comprato il numero di marzo, sanno quindi come va a finire la saga dei gioielli di Ramona, ma non hanno letto i precedenti e sono troppo pigri per comperarsi gli arretrati sul sito (per altro, in questo caso, tutti in catalogo :) ).
    In terzo luogo i collezionisti, più o meno completisti.
  15. .
    Sabato scorso, all'interno della fiera milanese Cartoomics, si è tenuto un incontro col pubblico a tema “novità diabolike” del 2019. L'incontro è stato condotto da Mario Gomboli (e da me) e ha visto la partecipazione dei disegnatori: Enzo Facciolo, Giuseppe Palumbo, Riccardo Nunziati, Silvia Ziche, Giulia Francesca Massaglia e Stefania Caretta.





    Di seguito il testo (giusto un po' rimaneggiato per rendervelo più leggibile) della traccia di scaletta che avevamo preparato. L'ordine con cui sono stati affrontati i punti è un po' cambiato nel corso dell'incontro, ma abbiamo detto quasi tutto.

    IL GRANDE DIABOLIK PRIMAVERILE
    Il 15 aprile sarà in edicola “Il Grande Diabolik”. Non sarà il tradizionale GDK primaverile, dedicato al passato del Re del Terrore e disegnato da Giuseppe Palumbo che, da quest'anno, passa a essere lo speciale estivo.
    Il primo Grande Diabolik dell'anno proporrà ai lettori una formula rinnovata: stessa foliazione ma nuovo progetto grafico per i redazionali (che saranno un po' più ricchi) e, soprattutto, invece di un'unica storia di 170 tavole proporremo una corposa storia di 128 tavole a cui verranno affiancate due storie brevi di 16 pagine l’una.
    La decisione è partita dall’idea di alleggerire il carico di lavoro del disegnatore della storia principale, in modo da poter provare su un formato lungo anche disegnatori che, con una storia da 170 pagine, avremmo dovuto tenere lontano dalla serie regolare per troppo tempo.
    (Il discorso riguardo al GDK di Palumbo è un po’ diverso, in primo luogo Palumbo è una macchina da guerra, in secondo luogo è un po’ alleggerito dalla presenza della cornice ma, soprattutto, è una macchina da guerra. NdA, Nota di Andrea)
    Le storie brevi si sono aggiunte per non ridurre la foliazione e, soprattutto, per non ridurre in modo significativo la quantità di tavole a fumetti presenti nell'albo, dandoci al contempo la possibilità di sperimentare autori e forme narrative che nelle pubblicazioni regolari dedicate a Diabolik difficilmente potrebbero trovare spazio.

    – Queste le tre storie:
    UN’AMICA IN PERICOLO
    Soggetto: Andrea Pasini e Mario Gomboli
    Sceneggiatura: Andrea Pasini e Rosalia Finocchiaro
    Disegni: Riccardo Nunziati (matite) e Jacopo Brandi (chine)

    LA SCELTA
    Soggetto: Mario Gomboli e Tito Faraci
    Sceneggiatura: Tito Faraci
    Disegni: Giulia Francesca Massaglia (matite) e Stefania Caretta (chine)

    IL RE DEI LADRI
    Soggetto: Licia Ferraresi e Mario Gomboli
    Sceneggiatura: Mario Gomboli
    Disegni: Silvia Ziche

    In corso di lavorazione ci siamo resi conto che il file rouge, non deciso a tavolino, di questo Grande Diabolik è la presenza femminile (sia tra gli autori che nelle storie).
    La storia principale vede come co-protagonista uno dei tanti personaggi femminili “forti” che, negli anni, hanno caratterizzato la nostra serie (Gianna, apparsa in “Professione ladra” del 1974). La sceneggiatura è co-firmata da Rosalia Finocchiaro, scrittrice per Diabolik dal 2014 (prima faceva l’orafa, possiamo dire che è passata al nemico :) N.d.A.). La storia breve “Il Re dei Ladri”, oltre a essere disegnata dalla disneyana Silvia Ziche, è basata su un soggetto di Licia Ferraresi (da anni responsabile della supervisione dei soggetti e delle sceneggiature di Diabolik). “La scelta”, ha Eva Kant come protagonista assoluta e vede ai disegni il debutto diaboliko di due disegnatrici: Giulia Francesca Massaglia e Stefania Caretta.

    Le novità non sono solo nella forma ma anche tra gli autori: è la prima volta di Riccardo Nunziati come autore di un Grande Diabolik ed è la sua prima volta come nostro copertinista. È la prima volta da sceneggiatori di uno speciale di Pasini & Finocchiaro, ma è anche la prima volta da sceneggiatore di Gomboli (!) (su una nostra pubblicazione da edicola). E, come già detto, è la prima volta di Ziche (dopo la storia breve apparsa nel volume Oscar Ink “Diabolik. Fuori dagli schemi”) su una nostra pubblicazione da edicola ed è il debutto Astorina per Massaglia & Caretta.

    NUOVI DISEGNATORI
    – Dopo averle sperimentate sulla storia breve dello speciale, Massaglia & Caretta le abbiamo poi inserite nello staff della serie regolare. Il loro primo inedito mensile è in programmazione per questa estate.
    L’albo non ha ancora un titolo definitivo, ma quello di lavorazione “Eva sfregiata” comunica bene la carica di drammaticità che avrà questa storia che parte da un soggetto di Angelo Palmas ed è stata sceneggiata da Roberto Altariva.
    In 56 anni di pubblicazioni, solo il numero 2 di Diabolik (febbraio 1963) recava la firma di una donna (Kalissa), Giulia & Stefania saranno le prime disegnatrici di un albo della serie regolare, da allora.

    – Il primo maggio esordirà un altro disegnatore, Antonio Muscatiello, le cui matite saranno inchiostrate da Montorio & Merati, mentre la storia è stata scritta da Lotti & Mainardi.
    Proveniente dal mondo della grafica e della fotografia il suo non è solo il debutto sulle pagine di Diabolik ma è il debutto come fumettista tout court. Antonio ci è piaciuto subito per la sua capacità di rifarsi ai disegnatori classici della nostra serie, Sergio Zaniboni per primo, riproponendo quelle atmosfere in una chiave più moderna.

    DIABOLIK MAGNUM
    È prevista per giugno una nuova pubblicazione dedicata al Re del Terrore: Diabolik Magnum (nome di lavorazione “il balenottero” NdA).
    Due sono le ragioni che ci hanno spinto a fare questo esperimento, la prima è occasionale: nel numero attualmente in edicola, “Obiettivo in nero”, va a chiudersi una saga narrativa cominciata 5 anni fa, con l'albo "Colpo su colpo" (ma che prende le mosse da un albo di 17 anni fa, che ne costituisce una sorta di prologo: "Contro un fantasma") e che si articola per un totale di 4 albi (più il prologo).
    Mentre lavoravamo alla conclusione di questo arco narrativo, ci siamo detti che ci sarebbe piaciuto raccoglierlo in un unico volume. La scelta più ovvia sarebbe stata quella di un cartonato da libreria, ma abbiamo preferito sperimentare e pensare a qualcosa di nuovo, almeno per noi. Il nostro Diabolik Magnum sarà un volumone di oltre 600 pagine, con copertina morbida, in grande formato e con carta e rilegatura di pregio. Conterrà i cinque albi di cui sopra e un apparato redazionale con “dietro le quinte” delle varie storie e quant’altro.

    L’altra ragione per fare un simile esperimento è più strutturale. L’Astorina ha un enorme patrimonio di storie realizzate nel corso degli anni (più di 100 mila tavole a fumetti realizzate solo per la serie regolare), un patrimonio che, mensilmente, alimenta due ristampe da edicola, che fornisce il materiale per volumi da libreria di pregio e che nell’ultimo decennio è stato proposto da altri editori (Mondadori, Rizzoli, Gruppo Repubblica/L'Espresso) per collane collaterali settimanali. Ci è sembrato interessante andare a vedere se c’è la possibilità di proporre al pubblico dell’edicola un prodotto di maggiore qualità e di maggiore “peso”, non ancorato alle logiche della ristampa cronologica. (Un “balenottero”, per l’appunto, ma un balenottero di classe ed elegante ;) NdA)

    ASTORINA OSCAR INK
    Restando in tema di ristampe di pregio, continua la collaborazione di Astorina con l’etichetta Oscar Ink di Mondadori. In attesa di alcune, importanti, novità in preparazione per il 2020 (e di cui penso che parleremo alla prossima Cartoomics ;) ) prosegue la riproposta in volume dei Grandi Diabolik primaverili palumbeschi (da quest’anno ex-primaverili, ma ci siamo capiti).
    – Dal 12 marzo sarà in libreria, fumetteria e nostro negozio online “Eva Kant. Quando Diabolik non c'era” in cui oltre all’omonimo speciale dedicato al passato di Eva, verrà ristampato un episodio, con la giovane Eva come protagonista, di un altro Grande Diabolik: “L’ombra della luna”.
    – È invece previsto per luglio un analogo volume, questa volta dedicato a “Ginko prima di Diabolik”. Anche in questo caso oltre all’omonimo speciale riproporremo l’episodio estratto da “L’ombra della luna” dedicato all'ispettore quando era ancora un ragazzo.

    IL GDK EX PRIMAVERILE, NEO ESTIVO, INSOMMA PALUMBO
    Restando in tema, passiamo al prossimo speciale dedicato al passato dei nostri personaggi la cui uscita è prevista in luglio.
    Si tratterà di una drammatica avventura, ambientata a Clerville poco prima dell’inizio della serie regolare che, più ancora di Diabolik, vedrà nell’ispettore Ginko il protagonista dell’azione. La squadra di autori sarà quella classica: Gomboli/Faraci ai testi (quest’anno partiti da un’idea di Thomas Pistoia) e Giuseppe Palumbo ai disegni, con prologo ed epilogo opera di Matteo Buffagni (anche lui al suo esordio sulle pagine interne di un GDK). Titolo di lavorazione: “Una questione personale”.

    INFINE: DIABOLIK SUL GRANDE SCHERMO
    – procede spedita la lavorazione del film dei Manetti Bros. Il soggetto è ormai ultimato e Michelangelo La Neve è a buon punto con la sceneggiatura. Il casting è previsto per prima dell’estate e, a seguire, le riprese. Uscita annunciata: 2020.
    – Ma molto prima (già domani) potrete vedere in sala “Diabolik sono io” (nei cinema solo l’11, 12 e 13 marzo), un docu-film di Giancarlo Soldi che ricostruisce, a metà tra realtà e finzione, il mistero della figura di Angelo Zarcone: primo disegnatore di Diabolik, scomparso nel nulla dopo aver consegnato in redazione le tavole del primo mitico numero del Re del Terrore.
211 replies since 24/8/2010
.