Diabolik Forum

Posts written by lucelettra

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    L’albo mi è piaciuto molto, sia per la trama che per la delicatezza con cui sono trattate alcune questioni. Inizialmente pensavo che avesse poca attinenza con la versione “rivista” della storia, ricordo del passato, e non spiegasse il rapporto complicato di Eva con gli uomini, e invece arrivata alla fine tutto trova un suo perché.
    Tuttavia, dato che si era già parlato di interessi romantici di Eva, forse avrei preferito che la cosa fosse un po’ più esplicitata. Ho già detto più volte che l’idea di dipingerla come una santa mi pare molto in contrasto con la Eva del n. 3, qui è una ragazza (avrà boh, 17 o 18 anni? Non di meno, visto che a 16 è andata a Morben e un annetto minimo ci sarà rimasta), che fosse innamorata di Barry secondo me è chiaro sia dalla tavola 120 che dal finale; non so perché ho letto in giro che Barry è stato visto come il padre adottivo di Eva, invece. A me sembra che lei trovi in lui il punto di riferimento che non ha mai avuto e ne è attratta anche fisicamente (vedi la scena delle tende, lei sembra dispiacersi del non essere considerata la sua compagna), lui considerata anche la differenza di età le vuole molto bene ma se ne tiene alla larga. Sbaglio?
    Comunque, mi auguro di leggere presto il sequel e che i 10 anni di Eva in Sudafrica vengano ripercorsi tutti, è un filone interessantissimo per capire il personaggio.
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    Dovrebbero contare molto, e provo a spiegarlo estremizzando un po’ il mio pensiero. La mia posizione è vicina a quella di Neogrigio, ma per me il problema non è solo lo scarso approfondimento dei comprimari ma anche dei personaggi principali, a scapito di colpi macchinosissimi e spettacolari che però non presentano nulla di nuovo rispetto a colpi già eseguiti 30 anni fa. Lo scarso approfondimento psicologico e la totale assenza di sentimenti, nella gran parte degli albi, rende la saga un po’ ripetitiva, a mio parere. Capisco che non si voglia tornare agli anni ‘90 ma capisco anche che i lettori si entusiasmino di più leggendo di qualche spunto in più rispetto al colpo milionario e la fuga a rotta di collo. Peace :rolleyes:
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    Mah, dire che non ci sia niente di emozionante o di degno di nota mi sembra gratuito. È una grandissima storia, che fa capire come Diabolik sia capace di mimetizzarsi tra i reietti della società perché è come loro un reietto, e ne è consapevole. Poi la caratterizzazione dei tanti personaggi e lo studio che c’è stato dietro non può che essere oggetto di apprezzamento.
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    CITAZIONE (rob.seven @ 29/12/2018, 22:50) 
    CITAZIONE (lucelettra @ 29/12/2018, 20:36) 
    Ero forse io? :)

    Sì, eri proprio tu :)

    Non dovevi dirmelo, ora c'è il rischio che parli all'infinito delle mie idee sui personaggi sperando di essere di nuovo ascoltata! :rolleyes:
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    [QUOTE]Tempo fa, sul forum dedicato a Diabolik (https://diabolik.forumfree.it) una lettrice aveva fatto notare che negli ultimi anni, le rare volte che si mostravano Diabolik ed Eva cenare nei loro rifugi, si trattava sempre di occasioni speciali in cui veniva evidenziato che era stato Diabolik a preparare la cena. Quest’ultima scelta è sicuramente dovuta al fatto che mostrare l’uomo come chef nel caso di cene speciali aumenta il romanticismo dell’avvenimento, ma anche alla volontà di non ritrarre Eva nel ruolo di una semplice casalinga.
    Ricordando quell’osservazione, ho voluto questa volta ritrarre i due nel corso di una cena normale, preparata da Eva, lasciando a Diabolik solo la realizzazione di un semplice dessert./QUOTE]
    Ero forse io? :) a prescindere da questo, trovo carino aver introdotto una scena di vita quotidiana e, già che ci sono, colgo l'occasione per chiedere a Gas cosa non lo convince della scena; lo trovi un imborghesimento o un esempio di vita noiosa di coppia?
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    L'ho appena riletto e concordo con tutto quello che è stato detto finora, è uno degli albi che hanno fatto la storia della testata e dei personaggi di Altea e Ginko soprattutto. Scrivo qui, adesso, principalmente perché riflettevo su una cosa, e vorrei sapere l'opinione di chi è "all'interno" di Diabolik: farei fatica ad immaginare un episodio del genere in un albo inedito, mi sembra che ormai la testata abbia preso un'altra direzione, verso soggetti che coinvolgono sempre meno i protagonisti in prima persona e dove l'approfondimento emotivo e psicologico dei personaggi è quasi del tutto assente. Mi ritrovo a pensare quasi con nostalgia a questo tipo di albi "vecchi", che vedo essere stato molto apprezzato un po' da tutti però (questo in particolare). Sbaglio?
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    Molto curiosa di leggerlo, soprattutto per vedere se la mia tesi sulla conflittualità tra Eva e Bettina è fondata :D
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    Come immaginavo, in effetti l’albo non mi ha convinto, ma tutto sommato non per i motivi che credevo.
    Continuo a pensare che tirare fuori Morben non sia granché esaltante; infatti, non è stato detto quasi nulla di nuovo rispetto a quanto non si sapesse già. Ma magari il problema è mio, che sono interessata al passato di Eva; non era rivelarne una parte lo scopo della storia, ok. Alla fine, il rapporto con Manuel e il focus su Eva è ben riuscito, anche se a tratti un po’ smielato (ma magari perché ormai su Diabolik si parla raramente di sentimenti, quindi quando succede non si sa come farlo senza che ciò risulti fuori luogo).
    Quello che non ho gradito, ma sarà ancora una volta un problema mio, è che, per l’ennesima volta, Eva agisca all’insaputa di Diabolik, e si metta nei guai per questo. Per festeggiare i 55 anni del personaggio, e dell’ingresso dell’amore nella serie, si mostra un rapporto un po’ immaturo (o forse troppo maturo che io non comprendo, non saprei), e soprattutto si mostra una Eva debole, che si fa fregare dalle emozioni dando le spalle ad un nemico, e che deve essere “salvata” da Dk.

    I disegni mi sono piaciuti molto; Di Bernardo è bravissimo a rendere Eva e Diabolik (forse più i fisici che i volti), e anche le caratterizzazioni degli ambienti sono particolareggiate e gradevoli.
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    Anche io non sono entusiasta di Morben. Preferirei indagare il passato di Eva dopo la fuga da lì, quando si ritrova sedicenne (più o meno) e del tutto sola in un paese lontano e sconosciuto. Di quel periodo non sappiamo niente, nè sappiamo come sia entrata a far parte della banda di gangsters che poi la ricatterà in seguito, del night, ecc. Forse si continua sul filone di Morben perché, per quanto l’esperienza di Eva lì sia dura, è una strada sicura e si preferisce non rischiare argomenti più scabrosi?
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    Numero preferito dell'anno, anzi forse di qualche anno a questa parte. Soggetto discretamente inedito (ricordo solo una volta diversi anni fa un arrembaggio di "pirati" che erano più teppisti violenti, però), ben sviluppato ad un ritmo perfetto, forse un po' troppo stringato ma lo impone il formato; mi sarebbe piaciuto vederlo sviluppato in due diversi volumi. Disegni per me stupendi; ecco, per le critiche a Buffagni potrei seriamente litigare :D il suo tratto ha una potenza, pur nell'essenzialità, incredibile, e la caratterizzazione del personaggio di Diabolik mi fa impazzire. Il Diabolik di Buffagni è più maturo, meno sottile e agile ma più possente, virile e cattivo. Nello stile di Eva non mi pare ci siano grossi cambiamenti, ma i ritratti profondi che ne fa li trovo stupendi.
    Entrando nel merito della storia e rispondendo qui e lì:
    1- I motoscafi di Diabolik in altri episodi avevano dei gadget, ma sono ai tropici, magari il motoscafo non era di loro proprietà ma solo affittato. Anzi, a me sembrava scontato fosse così dato che poi parlano di problemi per la mancanza di documenti e maschere per tornare a Clerville, immagino in aereo.
    2- Sulla questione Arun: davo per scontato che Dk non conoscesse i retroscena e anzi, a me è sembrato anche eccessivamente cattivo che Diabolik assistesse al picchiaggio di un vecchio che vuole difendere Eva senza far nulla. Cioè alla fine Eva era un'estranea per Arun, non era affatto tenuto a dimostrare tutto questo eroismo.
    3- L'unica cosa che mi è parsa un po' forzata è l'abbandono, da parte di Dk, di Eva ferita e incosciente su una barca alla deriva.
    3- Commento puramente estetico: non si è mai visto Eva indossare una maglietta così brutta, ma poi ho capito che doveva essere riconoscibile ai fini della trama.

    Voto :voto5:
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    Anch'io fuori tempo massimo, ma non ero in Italia e solo ora ho potuto recuperare. Voglio comunque commentare, perché questo GDK a mio parere merita davvero tanto. Scriverò tanto, perdonatemi :rolleyes:
    Premetto che non avevo grandi aspettative; naturalmente non avrei mai potuto credere ad una vera rottura tra i due protagonisti,
    ma dati i recenti episodi incentrati sul rapporto tra i due - tipo "l'ombra della gelosia", che ha rasentato l'inutilità - non pensavo nemmeno che venisse svelato qualcosa di significativo o incisivo del rapporto tra Diabolik ed Eva. E invece, mi sono molto ricreduta.
    Parlando dell'albo in sè, cioè soggetto/sceneggiatura/disegni, vorrei fare i complimenti a tutti quelli che vi hanno lavorato: la storia scorre bene e senza intoppi, i dialoghi sono realistici e ritmati. Come ha detto qualcuno anche qui, forse è vero che i disegni di Barison sono in alcune vignette un po' sbrigativi, ma a me personalmente piace moltissimo il suo tratto quindi li promuovo a pieni voti (magari qualche attenzione in più in Eva,
    resa un po' troppo spigolosa, ma il suo Diabolik mi fa impazzire). Forse un po' forzata la rabbia di Diabolik verso Eva che effettivamente non ha colpa di quello che è successo, ma serviva un espediente narrativo e forse si è voluto anche fare un richiamo allo storico episodio in cui Eva gli disobbedisce pur non danneggiandolo e rischia la morte per strangolamento, chissà.

    Grazie a Rob Seven per aver tirato fuori una questione importante irrisolta, e aver sollevato, a mio parere, nuove questioni che erano già presenti ma non erano mai state espresse in modo così chiaro, e potrebbero fornire spunti per altri episodi incentrati sul rapporto di Diabolik ed Eva, o forse solo sul personaggio di Eva.
    Faccio in particolare riferimento al punto in cui il Nostro dice che a volte "sembra che le sue battaglie (di Eva) vengano prima di tutto": sembra essere messo nero su bianco, qui, il nodo irrisolto di Eva come personaggio. Lei non è per indole necessariamente una ladra o un'assassina; è una donna avventurosa e appassionata, che incontra Diabolik in giovane età (intorno ai 20 anni, mi sembra sia stato dedotto dai più) e lo segue per amore, necessità e una buona dose di incoscienza. Più volte, in seguito, esprime una sorta di disagio o insoddisfazione latente; le pesa vivere nella menzogna (ricordo una storia ambientata a teatro ma non il titolo) e non avere una vita normale ("non siamo una coppia normale, ma qualche volta potremmo fingere di esserlo", anche questa frase non ricordo da quale albo sia tratta ma c'entrava una vacanza negata). Forse più di tutto le manca uno scopo ulteriore nella vita oltre ai furti, e questo Diabolik sembra averlo notato: in questa storia lo dice proprio chiaramente, ma ricordo che anche in "un piccolo imprevisto" Diabolik si chiedeva se forse la loro vita non bastasse più ad Eva, e tenta di parlarne ma lei lo blocca.
    Ecco, a me sembra che questi momenti di passione verso i temi sociali di Eva sia più sintomo di una mancanza più profonda che di vero animalismo, anche perché troverei poco intelligente uccidere con disinvoltura esseri umani solo perché intralciano la propria strada ma difendere animali indifesi. Infatti, forse avrei preferito che si fosse trattato di una tratta di esseri umani, ma magari lì il conflitto con Diabolik sarebbe stato minore, essendosi anche lui dimostrato sensibile a queste tematiche.
    Spero che la questione venga nuovamente affrontata, comunque, perché - come ho anche scritto altre volte - potrebbero nascere storie interessantissime, e con un approfondimento psicologico che manca da un po' nella serie.
    Chiosa finale: ho anche apprezzato come sono state affrontate, ma non riproposte, le tendenze suicide di Eva.
    Secondo me è un aspetto romantico e drammatico del suo carattere che poteva essere giustificabile negli anni 70, ma adesso no, anche alla luce dell'evoluzione del personaggio e della donna forte e determinata che è diventata. Ci sta quindi l'accenno, che era doveroso anche in considerazione dell'episodio che questo GDK richiama, ma sono felice che non ci sia stato un nuovo tentativo da parte di Eva.
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    A me, per come sono state caratterizzate le storie, sembra che Ginko ed Altea si amino ma da lontano, che più che altro si vogliano bene e si tengano in contatto nei limiti del possibile. Anche in "complesso di colpa" il fatto che si vedessero e stessero insieme era presentato come qualcosa di eccezionale, o mi confondo con qualche altro albo?
    Sono d'accordo con gli autori sul fatto che il loro rapporto sia più interessante così rispetto a prima, non è che si sentisse granché il bisogno di un doppione bruno di Eva. Mi dispiace però di leggere che si era pensato di dare un nuovo flirt all'ispettore, ma l'idea sia stata bocciata; quello poteva essere un piccolo ma significativo sintomo di novità nella serie (nel senso che non tutti i rapporti tra i protagonisti siano immutabili, che ci può stare, per quanto non siamo in America). Di che albo si trattava? Mi sa che me lo sono perso...
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    Questa è la classica storia che avrebbe potuto essere interessante ed appassionante se fosse stata affrontata con un respiro più ampio, magari in un grande Diabolik. Letta così, è troppo sintetica e suona proprio "strana" alla luce della storia del fumetto, come avete detto in tanti.
    1- Ginko non si è alleato con Diabolik in situazioni ben più tragiche, perché farlo adesso, alla luce solo di una minaccia velata?
    2-Mi sembra proprio debole l'escamotage di ricorrere a Diabolik per anticipare il furto; come faceva Ginko ad essere sicuro che i ricattatori avrebbero comunque rispettato i patti, dato che non era "colpa" sua?
    3- Diabolik si allea con Ginko dietro ricatto - più o meno velato - di Eva, si fa sorprendere dai ladri, infine si fa rimproverare e zittire da Eva; non sono una delle fan del periodo sanguinario di Diabolik e nemmeno apprezzavo il machismo dei primi tempi, però insomma, qui gli elementi per parlare di eccessivo "azzerbinaggio" ci sono tutti. Ci stiamo avvicinando a "punto di rottura"? :D
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    In ritardo, mi unisco agli apprezzamenti su quest'albo: i disegni di Palumbo sono quelli che più preferisco e, anche se le storie sul passato di Diabolik sono sempre affascinanti, questa è particolarmente ben pensata e scritta. Penso sia un peccato non vedere più l'approfondimento psicologico che c'è qui nella serie regolare, sembrano proprio due fumetti diversi, ma probabilmente è una scelta precisa.
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    Anche per me albo sufficiente, anche dal punto di vista dei disegni; come Sabatax mi aspettavo un reciproco scambio di ruoli, forse anche per questo non mi è sembrato un soggetto particolarmente originale.
    Appunti:
    1- Tutta la storia mi sembra un po' forzata, non vediamo quasi nulla delle cautele che di solito prendono i Nostri quando si sostituiscono a qualcuno, sembra tutto troppo facile. Davvero può Diabolik prendere il posto di Ginko per una settimana mentre è in servizio senza destare alcun sospetto? E dormire al rifugio, quando in passato lo si è sempre evitato? Ok che Altea è nel Beglait, ma se fosse venuta per fare una sorpresa? E soprattutto, non si sentono mai per telefono questi due?
    2- Mi sono piaciuti i dialoghi tra Eva e Ginko, in generale apprezzo quando viene evidenziata la vena ironica di Eva perché penso possa dare al fumetto un qualcosa in più, e proprio per questo mi dispiace aver visto dedicate a questi momenti solo un paio di vignette;
    3- sarebbe apprezzabile una maggiore cura nell'ambientazione e nella caratterizzazione dei personaggi; in quest'albo mi è sembrato tutto molto asettico. Cioè, se si descrive la casa del rocker come una bella casa, dovrebbe essere disegnata come tale, invece sembrava una casa dello studente. Anche i rifugi di Diabolik potrebbero essere un minimo più caratterizzati. Eva in tutona/pigiama oversize non si può vedere. Vi prego, non fatelo mai più, soprattutto se poi va a letto vestita come una pornostar (e a quel punto che abbia i capelli sciolti, almeno).

    Circa il rapporto Ginko-Altea:
    CITAZIONE
    come ho già avuto modo di esprimere in passato, il rapporto Ginko-Altea, strutturato in questo modo, alla lunga non può andare... va bene le "prove" per ripartire in pianta stabile(che non aggiungerebbero o toglierebbero nulla), ma a vederli così, una coppia/non coppia in cui la passione sembra essersi trasformata in reciproca stima e disinteresse, non è bello nè interessante da leggere... E mi da l'idea (sicuramente errata) che siano lasciati un pò al loro destino, con l'incombente e sgradevole sensazione che non ci sia una futura pianificazione alle spalle, nè un doveroso approfondimento che rompa la piatta dimensione del fumetto per ambire al capolavoro. Non scordiamo che Diabolik è l'unico personaggio dei fumetti ad andare fuori dai canoni, avendo una compagna ufficiale e fissa... Se è riuscito dove gli altri non si sono mai nemmeno cimentati, una ragione ci sarà! Mi domando se sono l'unico ad avere questa sensazione...

    Anche io ho avuto la stessa impressione. Ho letto da qualche parte di qualcuno che sottolineava come fossero sempre a cena, e avrebbe ritenuto opportuna una scena in camera da letto; ecco, da quello che emerge in questo albo, Altea e Ginko sono in una sorta di limbo amichevole, non stanno assolutamente insieme. Per tutto il tempo in cui Diabolik è Ginko non sembrano nemmeno sentirsi. Evidentemente la linea narrativa del periodo è incentrata solo sull'elemento giallo/noir, ma Diabolik storicamente non è stato solo questo, e leggere solo storie di questo tipo è abbastanza noioso. C'era la possibilità di fare qualcosa di diverso, approfondendo il rapporto lasciato in sospeso tra Altea e Ginko, ma pare che questo interesse non ci sia, e dispiace.
59 replies since 26/5/2016
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